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Tanti amici (Noiret, Ferreri, Piccoli. Lo studioso di Oxford sostiene [...] la [...] figura sia entrata [...] collettivo dopo « [...] della [...] di Fellini, un film che [...] inizi degli anni Sessanta è stato di rottura sul [...] del costume. Da lì è nato il [...] fascino, legato a una faccia [...] carattere melanconico. Degno di entrare nel [...] della vita italiana degli ultimi [...]. E in Italia anche [...] la scomparsa di un uomo che «più [...] la [...] contrarietà ad ogni pregiudizio [...] contro [...] e la violenza [...] -, come dice Franco Grillini, [...] commentando la morte del protagonista della «Dolce [...]. Per gli omosessuali italiani «Mastroianni [...] Grillini -costituisce [...] di una persona libera, [...] sentimenti e di un modo di essere [...] senza dogmi: uno di quegli italiani che [...] nostro paese un posto dove vale la [...]. Mazzi [...] testimonianze [...] vengono lasciate davanti [...] Mastroianni G. [...] Sotto [...] nero [...] di Trevi V. La [...] 1. Mastroianni attraversava i film [...] classe con cui per-correva (e godeva) la [...]. Così facendo, conquistò il [...]. E [...] subentra la seconda riflessio-ne. Mastroianni ha conquistato il [...] gra-zie a Fellini, o se vogliamo assie-me [...] Fellini. La dolce vita è uno [...] film più visti nel mondo. Otto e mezzo è [...] è, insieme a Quarto potere, il più [...] altro perché è in assoluto, for-se assieme [...] La [...] di Algeri, il film italiano più amato [...] tutto il mondo. E sopra-tutto nella Dolce [...] un Italiano molto reale, molto sin-cero: con [...] lievemen-te pelandrone, [...] belloccio, più sedotto (dalle [...] dalle situazioni, dal-la [...] stessa curiosità) che sedut-tore, [...] influenzare dalla vita, piuttosto che a [...] egli stesso. In altre parole: in [...] Ma-stroianni è probabilmente [...] che agli stranieri piace [...] è un caso che la di-va incarnata [...] Anita Ekberg se ne lasci affascinare con una certa [...] marito fusto ma ingombrante. Insomma, il fascino di Ma-stroianni [...] nascondersi nel-la [...] assoluta involontarietà. Era affascinante ma non [...] era bravo ma non aveva bisogno di [...] amici sono concordi nel dire che la [...] esaltante gioia era conquistare una donna senza [...] riconoscesse come Marcello Mastroianni, il divo. In questo sol-leticava un [...] molti, forse di tutti: la fama e [...] assunzione di re-sponsabilità. È probabile che gli [...] lui questo tratto di italianità, e lo [...] un [...] lo invidias-sero: mentre di Sordi [...] di Sordi, si capisce -si può ridere, [...] complicità, ma quasi sem-pre [...] davvero. Anche Mario Monicelli, [...] di ieri, ha scritto di [...] una cosa molto bella: che era una spugna, assorbiva [...] dalle persone e dalla vita. Sordi invece non è una [...] è una sorgente: da lui le cose escono, straripano; [...] Ma-stroianni entravano, sprofondava-no, si sedimentavano. Ci viene in mente [...] con il suo grande [...] Fellini. An-che lui, a [...] dieci minuti, credevi di [...] diventato suo ami-co. Ma con Fellini succedeva [...] stregone, un illusioni-sta, un incantatore di serpenti [...] di parole; con Ma-stroianni perché, semplicemente, ti [...]. Lui era quello che [...] illudere, ubriacare. Lui era il serpente [...] Fellini [...] lui era la spu-gna e Fellini [...]. Per questo stavano tanto [...]. Philippe Noiret è già [...] e un quarto di questo po-meriggio indeciso [...] e pallido sole. Mancano tre quarti [...] al funerale del suo [...] Marcello [...] lui è già lì, elegante nel suo [...] regi-mental, impermeabile chiaro. Re-spinge i giornalisti con [...] gli è propria, un sorriso e un [...]. Poi si siede tutto so-lo [...] centro [...] navata. Si guarda intorno, Noiret, [...] su gli occhiali sul naso e piano [...] mento sul petto. È solo un uomo [...] prega. Resterà così, immobile e [...] interminabile. Non è più un [...] un uomo anziano in una chiesa tutto [...] colloquio interiore. Tira su la testa [...] tre, risuona-no per la prima volta tra [...] note di Nino Rota, quelle della Dolce [...]. E accenna ad un [...]. Poi arrivano gli altri, [...]. [...] delle figlie Un sacco [...] italiani di Parigi e parigini [...]. Don-ne anziane con una rosa [...] mano e gli occhi luccicanti. Giovanotti che si guardano [...] tanti volti noti e si apprestano a [...] seri e compunti. La chiesa secentesca si [...] e ai lati, come ad abbraccia-re [...]. Ecco Bertrand Tavernier, e [...] Annie Girardot, Daniel [...] la gran testa di [...] di Michel Piccoli, Gérard Depardieu e tanti [...]. Infine lui, Marcello, dentro una [...] di legno chiaro che entra nella basilica al suono [...] una musica da requiem che [...] un [...] trop-po, più assordante che solenne. E dietro la bara [...] le figlie Chiara e Barbara, [...] compa-gna Annamaria Tatò dritta [...] Catherine [...] con un mantello rosso [...] oc-chiali neri, Marco Ferreri. [...] anche il ministro francese della Cultura, Philippe [...]. Si dice che la [...] è stata una messa vera e pro-pria) [...] da Catherine [...] e dalla figlia Chiara. Chis-sà, forse volevano che Marcello [...] suo saluto anche in questo quartiere parigino. È il sesto [...] il più vecchio e [...] della «rive gauche», tra i giardini del Lussemburgo [...] Saint Germain. È letterario, nel senso del-le [...] strade e delle sue atmosfere, rarefatte e piene di Storia e di storie. Marcello abitava lì a due [...] e anche Catherine [...] abita dietro [...] in rue Bonaparte. Dal suo appartamento vede [...] diverso [...] della chiesa di Saint Sulpice, [...] apre le finestre sente in sottofondo lo [...] della bella fontana in mezzo alla piazza. Mar-cello ha passeggiato anche [...] non soltanto in piazza Trevi. [...] di Saint Sulpice Saint Sulpice [...] cuore di questo vecchio quartiere, così vicino [...] tempo così lontano dalla «bohème» di Saint Germain. È quar-tiere anche di [...] chiese, di librerie religiose. Ha una [...] pulsazione fatta di decoro bor-ghese [...] intimità intellettuale. Mar-cello [...] stato a lungo, era giusto [...] ne ricevesse omaggio. Forse Catherine e Chiara [...] questo, e Saint Sulpice, pur nella [...] maestosità (rallegrata però da [...] figli di padri di-versi), [...]. Che dire della cerimonia? Che [...] di fiori, ghirlan-de e semplici mazzi come [...] di campo -che Catherine [...] teneva in mano. Che [...] un brusìo che non ha [...] assomi-gliato a quello di un cocktail, rispet-toso e pronto [...] silenzio. Che il pre-te ha [...] troppo a lungo, commentando il testo [...]. Il [...] voleva che si celebrasse [...] storia di una nascita a priori impossibile, [...] inizio del quale la morte è [...]. Una scena felliniana Si [...] a «Marcello», ne ha ricordato [...] e la dolcezza, ha [...] Marcello avrebbe scelto proprio quel testo da [...] storia della nascita impossi-bile può [...] presa «come un gio-co». [...] era buono, ma si è [...] imbrogliato volendo sposare teologia e [...]. Ancora una volta non si [...] fare a meno di pensare a cosa ne avrebbe [...] lui, [...] nella bara. Abbiamo la nostra idea, [...] teniamo per noi. E poi [...] stata una scena che ci [...] parsa, vista da una ventina di me-tri [...] appollaiati, di au-tentico sapore felliniano. Al centro la bara, avvolta [...] fumi [...] mentre tutto intorno giravano i [...] e gli intimi (divenuti per [...] qualche centinaio) [...] di acqua benedetta. In sottofondo si diffondeva [...] straordinaria musichetta di Ni-no Rota. Davanti alla bara il [...] un enorme e fallico (scusate) cero, perché [...] simbolo di vita. E intanto un neona-to, [...] tra i colonnati, si era messo a [...] ritegno. Dolore vero e commozio-ne [...] cinematografica, mentre un improvviso [...] si era messo a giocare con i [...] vetrate della basilica. /// [...] /// Una le valeva tutte. Veniva giù tra le [...] vecchio signo-re con il pizzo sul mento [...]. Nessuno ha saputo [...] chi era. A lui non abbiamo [...] di [...]. [...] rivi-sto [...] mentre si infilava i guanti [...] attraversava la piazza con la schiena dritta, [...] a batte-re il selciato. Parigi ha detto addìo [...] Marcello [...] quattro, quando la cerimonia è finita. Fuori si era raccolta [...] migliaia di persone. La poli-zia aveva transennato [...] la chiesa, da dove prende-vano la mira [...] teleca-mere che la famiglia aveva chiesto rimanessero [...]. [...] uscita la bara è [...] applauso e qualche grido: «Ciao Marcello, ciao», [...] a volte con [...] francese. Signore in lacrime aggrappate [...] bambini che sta lì in occasione del-le [...] cento nazio-nalità, gente. Ancora un lungo ap-plauso [...] camionetta [...] che portava la bara [...] e le macchine dei fa-miliari. Un saluto stentoreo a Ca-therine [...] che è un [...] per la Francia (dio [...] dio li accop-pia, verrebbe da dire) quello [...] Marcello [...] stato, è per [...] «Ca-therine, on [...]. Marco Ferreri tra i [...] Poi [...] deflusso, Marco Ferreri che cerca di farsi [...] selva di microfoni, il traffico che comincia [...] per [...] imprevisto. E infine le luci [...] il cielo di piombo, luci liete e [...] Pari-gi sa diffondere. Quelle luci che Marcello [...] an-cora una volta, magari per posare il [...] vetrina ricolma di ogni ben di dio [...] occhi, per poi pulire con la manica [...] umido sul vetro. Invece niente, merde. [...] di Parigi a Marcello Mastroianni [...] chie-sa di Saint Sulpice, a due passi [...]. La cerimonia religiosa (non è [...] una messa: non [...] stata [...] ma soltanto una benedizione), la [...] dei suoi cari, il lungo applauso della folla che [...] assiepata sulla piazza. Philippe Noiret, Gérard Depardieu, Bernard Tavernier, Marco Ferreri e tanti altri, le parole del [...] musica di Nino Rota. DAL NOSTRO INVIATO GIANNI [...] viaggio da Parigi a Roma Domenica i funerali [...] viaggio di Marcello comincia questa [...] con il vo-lo [...] AZ 319 da Parigi. Il feretro verrà accolto [...] Fiumicino [...] 12. La camera ardente per Mastroianni [...] presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio [...] alla stampa e ai cittadini alle ore [...]. Sarà possibile [...] fino alle 20, mentre [...] riaprirà alle 8. A mezzogiorno, sempre di [...] la commemorazione ufficiale del sindaco Francesco [...] e, infine, alle 13, [...] per il cimitero del Verano. Ieri mattina sono stati [...] Fontana di Trevi i drappi neri di lutto, [...] la giornata di giovedì hanno rappresentato il [...] per la morte di Marcello Mastroianni. A ricordare [...] scomparso, ma soprattutto il «romano Marcello», uno striscio-ne bianco con una scritta rossa: «Roma per Marcello». È stato messo lì, [...] Fontana di Trevi è arrivato il sindaco [...]. E anche ieri erano [...] di fiori ai piedi dello striscione. Legal-mente si trattava di [...] messo da uno sconosciu-to, ma nessuno ha [...] di [...]. La storica fontana è [...] di pellegrinaggio per i cittadini e per [...]. Quasi tutti con un [...] da deporre ai bordi della fontana, mentre [...] sono prodigati nel loro consueto esercizio fisi-co [...] gruppo. Tanta gente si è [...] qua-si in preghiera, sostando silenziosamente. Tanta commozione e par-tecipazione [...] attore, che seppe mantenere intatta la [...] carica di [...] e, [...] paradosso per un uomo pub-blico -la [...] natura schiva e morbidamente [...]. Un attore che è [...] collettivo degli stranieri e [...] cuore degli italiani per sempre. /// [...] /// Un attore che è [...] collettivo degli stranieri e [...] cuore degli italiani per sempre. (0)
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