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Da ragazza americana mi sentivo [...] da [...] The [...] e per [...] ho sperato di danzare le [...] canzoni. Ora ci sono riuscita». Ancora madida di sudore ed [...] folgorante che lei stessa si [...] non senza una punta di narcisismo, sulle parole di [...] Young», Carolyn [...] ci spiega [...] per Dylan, [...] sbocciato in [...]. Creazione per la compagnia Atelier [...] Paris, questo suo primo spettacolo [...] firmato con Gianni Di Luigi, [...] battezzato trionfalmente al Comunale di Cagliari con [...] italiano, [...]. Questa volta, però, [...] americana non ha solo trasmesso [...] esperienza a nove danzatori ( [...] i quali spicca il formidabile finlandese [...] brave cantanti italiane (Susanna [...] e Cristina Scagliotti) ma [...] anche stigmatizzata in una serie [...] proiezioni, per lo più in bianco e nero, che [...] la suggestiva scenografia della pièce. Da sempre anche poetessa [...] formula un racconto a [...]. Otto canzoni di Dylan [...] non ha un vero filo conduttore, ma [...] dai contrasti: bianco, nero, rosso. Ovvero: il buono, il [...]. Il soffio della vita [...] Oriente (un bel quadro dedicato al buddismo, con [...] dalle due cantanti) la [...] calma e riflessiva dimora. Mentre [...] diabolica (nera) delle brutture [...] in allusioni alla guerra, alla prigionia, grazie [...] di Jean Schwarz ma anche a due [...] che piovono [...] e imprigionano molte aeree [...]. A questi danzatori è [...] ruolo anche se nel finale che mette [...] scena di coppia, un matrimonio, una festa [...] da Far West, si percepisce [...] di una potente rivalutazione [...] di un [...] senza più continenti, né [...]. Carolyn punteggia la pièce di [...] in lungo cappotto nero e occhiali scuri ma si [...] in una danza su «Pressing On» che farà sobbalzare [...] gli incalliti [...] (lo spettacolo replica a Udine [...] Bologna). [...] più ancora che in [...] the [...] danzato da tutto il gruppo, [...] finale, Carolyn [...] dispiega tutta la [...] potente e miniaturizzata gestualità da [...] impazzito, in una spersonalizzazione per lei sempre sinonimo di [...]. Sottobraccio ai toni musicali, [...] con Dylan è perfetto. Sino al limite della [...]. La canzone dice: «scuoti [...] tuoi piedi» e un uomo entra, senza [...] danzante, per pulire il pavimento. [...] un momento, un ampio [...] stacca fulgidamen-te [...] delle due serate in [...] la finora [...] scenica, per mano di Luca Ronco-ni [...] testo tradotto da Agostino Vil-la, quasi mezzo [...] Fratelli [...] di [...] Dostoevskij (la terza, conclusiva [...] per la prossima stagione): ed è, questo [...] Ivan espone ad [...] il suo pro-getto di [...] Il Grande Inquisitore e situato nella Spagna [...] Cinquecento: [...] tra i cupi bagliori dei roghi sui [...] centinaia, gli eretici, o supposti tali, riappare [...] Lui, [...] Gesù Cristo, e la gente lo riconosce, [...]. Ma il Grande Inquisitore, [...] fa arrestare, gli contesta le conseguenze rovinose [...] così come [...] che, al potere ecclesiastico, [...] il suo nuovo av-vento. Poiché non di libero [...] povero, piccolo, debole, bensì [...] sudditanza: miracoli, misteri e au-torità, questi gli [...] Chiesa che (ecco svelarsi [...] da se-coli ormai si è alleata col Demo-nio. Il Cardinale giunge a [...] verso quel silen-zioso intruso, poi, turbato da [...] sue labbra esangui di vecchio, lascia partire [...] di non farsi più [...]. Ora, non è soltanto [...] dia-lettica di tale famoso capitolo a imporsi [...] il fatto che [...] finalmente, la pagina [...] assume vero e pieno [...] corpo i personaggi evocati da Ivan: il Cardinale [...] Massimo De Fran-covich semplicemente magnifico), il tacito Lui, [...] e per brevi attimi, [...] folla. E sono anche più [...] attuali dei rovelli assil-lanti Ivan (e Dostoevskij), [...] scontata polemica dello scrittore [...] col Cat-tolicesimo romano. Ci siamo soffermati forse [...] Grande Inquisitore, che, del re-sto, dà il titolo [...] dello spettacolo (della prima, I Lus-suriosi, abbiamo [...]. Ma dobbiamo sottolineare co-me, [...] delle due [...] (tre ore e quaranta minuti [...] con [...] di interval-lo), sia insistente invece [...] e [...] della tecnica del [...] narrando», se ci è lecito [...] che, nello spiegare e rispie-gare [...] spesso) azio-ni e reazioni, movimenti e gesti dei personaggi, [...] e [...] del pubblico, anziché fornire ad [...] sostegno, mentre sottrae pur qualcosa [...] diretta e limpida degli attori. Impossibile, certo, riassumere in [...] trama del gran romanzo, quale ci è [...] larghi tagli, alla ribal-ta. Ricorderemo solo che la vicen-da, [...] di temi e problemi, reli-giosi e morali e sociali, [...] e che il delitto sarà [...] dei quattro figli: i le-gittimi [...] Ivan, [...] il bastardo [...] (sì, [...] è costui, ma sarà [...] a essere imputato del cri-mine, [...] condannato, il che vedre-mo alla prossima puntata). La morte violenta [...] geni-tore è anticipata, come [...] cinematografico, [...] della seconda serata del [...] per contrasto, [...] di Zosima, il padre [...] che da lui sarà [...] uscire dal convento e ad entrare nel [...] energie vòlte al bene. [...] per ora, [...] di Ronconi. Ed è da rimarcare [...] oltre la metà delle mil-le pagine del [...]. Ma, intanto, avremo fatto [...] con i pro-tagonisti, e potremo parlare dei [...] Corrado Pani si de-streggia negli ingrati panni di [...] in particolare ri-salto [...] buffoneria (che ren-de quasi [...] Massimo [...] è [...] e il suo pezzo [...] sorta di vana questua, presso varie persone [...] sue richie-ste, in cui [...] lo spiantato [...] primogenito, e dove si [...] dovere, il singo-lare umorismo [...]. A Giovanni [...] si affida [...] ruolo di Ivan, impersonato [...]. Daniele Salvo, nome nuovo [...] un [...] dise-gnato con tocchi delicati [...]. Riccardo Bini è un [...]. Meno persuasivo il versante [...] comunque un tantino sacrificato, ci sembra, [...] della riduzione [...] Galatea Ranzi è una [...] aggraziata Katerina [...] ma Valeria Milillo risol-ve [...] tenera figuretta di Lisa; e, soprattutto, Viola Porna-ro [...] adeguata, per scolasti-ca rigidezza, a dare voce [...] a [...] seducente donna di vita. Spiritoso [...] di Paola Bacci, in una [...] di con-torno. [...] compagnia posso-no inoltre [...] (di De Franco-vich [...] riferito sopra) le presenze di Stefano [...] Massimo De Rossi, Antonio Piovanelli, Pier-Francesco Favino, Nicola Bortolot-ti. Nutrita è anche, crediamo, [...] macchinisti, giacché [...] scenografico (Margheri-ta Palli), stavolta [...] esige un continuo [...] di fondali, un frequente [...] di arredi valevoli a delinea-re diversi ambienti, [...] di pulita conven-zione, cui [...] costumi di Gabriele Mayer. Platea e palchi gremiti, [...] al teatro Argentina, e tripudianti applausi. Le repliche, a giorni [...]. Rimane sospeso [...] se I fratelli [...] non sia me-glio [...] (o [...] da so-li. Aggeo Savioli [...] un fiume a puntate [...] de «I lussuriosi», prima [...] diretta da Ronconi. A lato, Massimo De Francovich [...] «Grande Inquisitore» [...] 1. Ma il destino ha [...]. Così ieri Andrea [...] la vedova di Giorgio Strehler, [...] il grande regista scomparso un mese fa. Una betulla è stata [...] Nuovo Piccolo per ricordare Strehler; sono intervenuti [...] Milano, Gabriele Albertini, personale del teatro, allievi [...]. Non [...] Jack Lang, direttore del Piccolo, [...] suoi collaboratori hanno assicurato che sarà presente [...] di «Così fan tutte». Strehler è stato ricordato [...] Scala, con [...] proiezione delle opere liriche [...]. DURANTE [...] tra il primo e il [...] tempo de «Il Grande Inquisitore», seconda serata de «I Fratelli [...] di Luca Ronconi [...] di Roma, avanzo da una [...] ultime ad una delle prime fi-le della platea. Anche un gruppo di [...] stesso, scendendo addirittura da un palco. Dalla fila davanti si volta [...] una signora. Sempre seduta allo stesso [...]. Per [...] -sono costretto a puntualizzare [...] spettatore appas-sionato di teatro: ma quello per [...] è un intervallo, che si spera il [...] rilassan-te possibile, tra la mondanità del foyer [...] della ce-na dopo teatro. Per carità, anche loro [...] vita del tea-tro. Addirittura, sono uno spetta-colo [...]. Il loro vizio, se [...] può parlare, è [...] ed innocuo. Ma sono allergici alle [...] quelle che costringono, se non a rinunciare [...] a ridurre, se non addirittura eliminare, il [...]. Se-dersi in platea alle otto [...] uscire dalla sala dopo mezzanot-te: possono anche [...] ma mai replicare la performance [...] sole [...] di distanza». Dopo gli applausi, vado [...] Patrizia Sacchi, che rivedo in scena dopo molto [...] camerino. Sapendo della nostra amicizia, [...] hanno fatto uno scherzo. Sono stato segnalato per [...] pla-stica in cui avevo messo, tra gli [...] programma di sala dei Fratelli [...] in cinque volu-metti. A ciondolare il capo [...]. Patrizia conosce un mio [...]. Nel corso di un viaggio [...] India ospite [...] Culture, nel 1981, a [...] mi ero addormentato -in prima [...]. Il [...] di Peter [...] anche questa volta [...] al tra-monto come gli [...] sedia più scomoda e stretta che si [...] tra-sformare in teatro [...] le ca-ve abbandonate vicino [...] Avi-gnone. [...] di Peter Stein, con [...] Pasolini in mano per seguire agli attori [...] Ostia Antica. Promos-sa, questa, proprio [...] alla Cultura del Comune [...] Ro-ma, [...] 1985. Mille persone (un [...] diminuite [...] nel corso della notte), infreddoli-te, [...] e felici. Andare a teatro -per [...] riparo degli aneddoti -è, o almeno penso [...] in un altro tempo. Significa con-centrare le proprie [...] qualcosa di vicino e lontano al tempo [...] espe-rienza quotidiana. Gli antichi gre-ci, tempo [...] dedicavano al teatro giornate [...] vita di cittadini. Ogni tanto, con Peter [...] con Peter Stein, abbastanza [...] Lu-ca Ronconi, qualcuno sente no-stalgia e cerca di [...] ritualità perduta. Preziosa, come tutte le [...] nel nostro tempo. Bisogna [...] con legge-rezza. Richiamando alla memo-ria, se [...] testo; ma soprattutto facendo spazio nella nostra [...] di sapere ascoltare. In questo incon-tro con [...] altro da te, ma è insieme un [...] questo, è molto im-portante la comodità delle [...]. Il mio [...] è stato, per esempio, [...] ricordo, dalla loro scomo-dità. Uno che di teatro [...] nonostante certi eccessi didattici, come [...] Brecht, raccomandava sedie comode, [...] nel suo teatro. La concentrazione non può [...] sco-modità, ma dalla rilassatezza e dalla disponibilità [...] il piacere estetico è un piace-re; cosa [...] cattivi mae-stri che affliggono la nostra vita [...] un corpo ri-lassato e comodo può favorire. Seduti comodamente, non solo quattro, [...] otto ore, vi sembre-rebbero poche. /// [...] /// Seduti comodamente, non solo quattro, [...] otto ore, vi sembre-rebbero poche. (0)
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