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Il nuovo romanzo dello [...] addio Firmato Pennac, ecco [...] dai ragazzini ROMA. Il volto velato di nero [...] le mani protese verso il cielo mentre, [...] sangue [...] urla la [...] disperazione. Im-magini che il folklore [...] restituito innumerevoli volte spingendoci anche alla commozio-ne [...] patetica che «niente sa, niente vide» e [...] solo [...] tra-gico atto, si straccia [...] cada-vere del proprio uomo. La Mafia è [...] artefice di «miti» e per [...] è riuscita a far passare [...] che le sue donne altro [...] erano che po-verette. /// [...] /// Perfino gli investigatori ci [...] le hanno scagionate. Non fosse altro per [...] maschile che le riteneva «troppo stupide» per [...] nel losco mondo degli affari gestiti dalle [...]. [...] hanno provato le cronache più [...]. E dimostrano che una [...] è [...] nel mondo della criminalità [...]. Le donne fanno da [...] per [...] da prestanome (nel [...] di denaro sporco), da in-sospettabili [...] di droga e di ar-mi, da vice (se il [...] è in galera). Senza per questo tralasciare [...] che ab origine si sono assunte: quello [...] sanguinose vendette, se non vendi-catrici in proprio. Come Pupetta Maresca che [...] anni e con un figlio in grembo, [...]. Tale magma oscuro e sfuggente [...] (nel [...] una sola donna era stata [...] per associazione ma-fiosa; nel [...] il numero è salito a [...] è stato [...] reportage [...] inglese, Clare [...] inviata del « The [...] nel libro [...] metà della mafia (in libreria [...] Ponte alle Grazie editore, pa-gine 316, lire 28. Per [...] ha compiuto ripetute incursioni in Italia intervistando investigatori, avvocati e soprat-tutto donne. Tante donne: sicilia-ne, ma [...] calabre-si dal momento che, è noto, la [...] non alligna solo a Palermo. Romanzo di pas-sioni estreme, [...] metà della mafia dà [...] parte alle «irriducibili», ma anche alle pen-tite, [...] la giu-stizia, a quante si battono o [...] pagando amaramente le loro scelte. Per noi italiani non [...]. La conosciamo bene. Eppure, [...] attra-verso [...] di [...] esterna, [...] è notevole: è co-me se [...] ci scuotesse e ci ricordasse: «Guardate con che co-sa [...] a che fare». Così sale an-gosciosa la [...] a liberarci della Piovra? Per-ché per ogni Rita [...] ( la giova-nissima collaboratrice [...] Borsellino, che si è tolta la vita dopo [...] magistrato), esistono mogli, sorelle, cognate, amanti che [...]. Esiste Anna Mazza che, [...] Gennaro Moccia, co-strinse il figlio tredicenne ad [...] padre. Esiste Antonina Brusca, la [...] di Falcone, pronta a difen-dere e altrettanto [...] i figli che decido-no di collaborare. Esiste la moglie di Leoluca [...] suicida (op-pure fatta uccidere) [...] fratello Pino Marchese testimo-niò contro Totò Riina. Donne che restano caparbiamente [...] orribile cultura di morte e la fanno [...]. Clare [...] che incontria-mo poco prima [...] libro, parla con il rigore del giornalismo [...]. E con tale stile ha [...] sulla [...] inchiesta: niente commenti, [...] fronzoli, solo [...] in presa diretta. Racconta di essersi interessata [...] bambina («mia madre è [...] del vostro paese e [...] hanno sempre circolato amici piemontesi). Ma il Sud ha sollecitato [...] lei da sempre [...] ir-rinunciabile attrazione, per [...] soprattutto, «terra affasci-nante nella [...] cruda bellezza e nei suoi [...] conflitti: è come se un [...] si scontrasse con una violenza [...]. Quando ha deciso di occuparsi [...] «Nei primi anni Novanta. [...] fu un servizio sulle donne [...]. Partii per Palermo e [...] loro intelligenza, dal coraggio, [...] che sapevano esprimere. Mi colpì in [...] la coscienza civile di cui [...] prova. Proprio quello che mancava [...] nel mio paese. Per questo poi ho [...]. Però, poi, ha spostato [...]. È stato quanto stava [...] periodo a farmi [...] donne che si ribellava-no [...] famiglie che si pentivano, madri che nascondeva-no [...] ricattare i mariti e [...] a recedere dalla loro [...]. Insomma ho capito che in [...] era ancora pre-sente e molto [...]. Così ha cominciato ad [...] di Padrini. Che effetto [...] il suo libro in Inghilterra? «Ha suscitato una grande curiosi-tà. Da noi era vincente [...] per intenderci [...] ci fa vedere il [...] la porta in faccia alla moglie che [...] di cose che non la ri-guardano. I lettori sono rimasti [...] racconto che sfatava questa concezione e hanno [...] sia andata a [...] e [...]. Che opinione si è fatta [...] «Anche se non ancora tutti [...] convinti [...] del ruolo femminile, da tutti [...] avuto [...] di una grande competen-za. /// [...] /// Cosa pensa della legge sui [...]. Io sono solo [...] non me la sento di [...]. Ma mi so-no sempre chiesta [...] quali interessi [...]. [...] «No, non mi sono mai [...] in pericolo. [...] se ti occupi di [...]. /// [...] /// Mi è successo soprattutto [...] Napoli, [...] sono sta-ta ospite di una famiglia di [...]. Ma non erano ostili. Volevano solo sapere cosa [...]. Un modo come un [...]. /// [...] /// Abbandonato il personaggio di Benjamin [...] felice protagonista della trilogia [...] (Il paradiso degli orchi, La [...] e La [...] con il recente Ultime [...] edito come gli altri da Fel-trinelli, Daniel Pennac [...] libreria la [...] ultima creazione. [...] les [...] uscito la scor-sa estate in Francia e di prossima pubblicazione nel nostro Paese, è un [...] che non faticherà a diventare un [...]. Il segreto sta nel [...] parigina degli altri ro-manzi, quartiere popolare di [...] ventesimo [...] in-tatto lo stile gioioso [...] però i protagonisti. Basta con i vecchietti [...] e largo ai bambini, che oc-cupano da [...] privi-legiato [...] e nella prosa di Pennac. Un professore che terrorizza [...] Monsieur [...] pro-ponendo sempre, per i [...] sulla vi-ta familiare, invita la classe a [...] tema: «Vi svegliate un mattino e scoprite [...] siete stati tra-sformati in adulti. Completamente diso-rientati, vi precipitate [...] vo-stri genitori, per ac-corgervi che sono sta-ti [...]. Raccontate il se-guito». [...] romanzo di Pennac parte [...] tra-ma di un tema. La dif-ficoltà è che [...] Kader, [...] e Laforgue, i bambini [...] componimento era stato asse-gnato per punizione, non [...] traccia, ma si trove-ranno a [...]. Trasformati in adulti e [...] genitori tornati [...] si troveranno ingarbu-gliati in [...]. Per [...] dovranno fare fronte comu-ne con [...] loro prof, che sebbene non retrocesso [...] si è mi-niaturizzato. Come dire, [...] al potere. Pennac, professore di francese [...] parigino, da sempre pro-motore della buona lettura [...] sempre più disaffezionati, non poteva immaginare trama [...] il suo libro. Accat-tivante, pericolosa e dissacrante, [...] non fa certo una [...]. [...] les [...] è la rivincita dei ragazzi [...]. Come va a finire [...] non [...] perché, come dice Pennac [...] decalogo dei diritti del lettore, si ha [...] tacere. Ed anche il recensore [...] volta per non rovinare il gusto della [...] si avvicinerà a questo ro-manzo. Il compito di tirare [...] questa favola, che non ha altre pretese [...] essere una [...] favola, Pennac lo affida [...] Igor, ritornato alla vita grazie al ringiovanimento [...] dal componi-mento. Per il papà di Igor, [...] affida ai suoi alunni [...] familiare perché vorreb-be svolgere lui stesso questo [...] ma non può [...] per-ché [...] questa dimensione alla [...] infanzia. E non [...] solo. La stragrande maggioran-za. Non è facile svuo-tare [...]. E questo rimasuglio [...] fa di loro le [...] della Terra! Ve-di, Igor, adesso è tornato [...] ha una nuova possibilità, dovete [...]. Ma quale possibilità ? Arrivando [...] al libro, lo scoprirete. A quel punto, vi [...] dei protagonisti del li-bro, da desiderare di [...] o magari, chissà, di [...] voi stessi. Questo originale romanzo di Pennac [...] un enorme meri-to, quello di gettare il [...] di [...] in questo grande gioco [...] quale è difficile sottrarsi. I personaggi han-no, poi, una [...] consistenza, una carnosità diversa da quella dei protagonisti di [...] romanzo tradi-zionale. Si direbbero tridimensio-nali. [...] les [...] è una favola che disegna [...] inno [...] e [...] una sorta di contraltare umoristico [...] saggio Come un romanzo. [...] non ci sono decaloghi, la [...] è una sola: [...] ce [...] le [...]. Gabriele Salari Pupetta Maresca [...] sud [...] les [...] di Daniel Pennac Gallimard editore [...]. Se soltanto si decidessero [...] Cosa Nostra sarebbe la fine». Sono le parole di Piera Aiello, [...] di Rita [...] una delle donne di [...] avuto il coraggio di collaborare con la [...] e denunciando i parenti mafiosi, e che [...] ieri nel corso della presentazione a Roma [...] metà della mafia», scritto [...] Clare [...] inviata del quotidiano «The [...] (edito da Ponte alle Grazie), [...] è stato illustrato da Agnese Borsellino, Maria Falcone [...] prefetto di Roma Giorgio [...]. [...] presentato e condotto da Anna Maria Mammoliti e Marco Sassano, si è svolto nella [...]. E non è vero [...] ne hanno. Ho trovato donne mafiose [...] moltissime contraddizioni e in lotta con sè [...]. Anche perché è estremamente [...] le persone cui vuoi bene fanno del [...]. La mostra Esposte 210 [...] metri quadri del museo [...] di Torino Topor, quel [...] nero Dipinti, disegni, litografie, [...] mettono in luce tutte le esperienze della [...] artista che ha segnato il suo tempo. Tariffe di abbonamento Italia [...] Semestrale 7 numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) -oppure presso le Federazioni del Pds. Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Statale dei Giovi, 137 [...] S. La panoramica, realizzata dal [...] di Alberto e Gian Maria Giorgi, [...] Lindau) porta in luce un perso-naggio ben [...] protagonisti di spicco del mondo della cultura [...] mondo per la singolarità del suo carattere [...] per la molte-plicità dei linguaggi e degli [...] espressione artistica. Infatti questo monello urticante, [...] humour nero attraversato da stravaganti delicatezze, è [...] autore di [...] fotografia trattate a chi-na [...] ha creato velocissimi [...] al neon, manifesti di [...] opere [...]. La mostra [...] a pieno questa multiforme capacità [...] e [...] fanta-smagorica di [...] polacca, che con una deformazione [...] molto personale ha [...] quotidiane, [...] e [...]. Nei [...] spazio sono distribuite 210 opere [...] da collezioni private. Con dipinti, disegni, litografie, [...] immagini [...] libri, rivi-ste e lavori di [...] vengono messe in luce tutte le esperienze della ricer-ca [...] un artista dotato di una intelli-genza rara. Appare netta anche la [...] non intesa co-me ricerca di canoni estetici, [...] evolutivi, e per lui -bohémien per vocazione [...] sussistenza, di libertà e di liberazione dagli [...]. La realtà, che [...] trovava piuttosto disgustosa, gli dava [...] vertigini e [...] lo tra-duceva in immagini, giocando [...] rim-piattino con le geniali insensatezze del dadaismo, le scomposizioni [...] surrealismo, [...] e la violenza della grande [...]. Si potrebbe riferire di [...] petti-ne troppo energico che fa affiorare il [...] intestino estratto con indifferenza da una pancia [...] una collana, di un toro che reca [...] corna due polpose [...]. Ma Roland Topor non [...] contempla fra le risate e lo stupore. La presa delle [...] con-tinue folgorazioni, è sicura [...] istintivamente la realtà che [...] trafigge con la lama [...] rivoluzionando di ogni cosa aspetto, funzione, identità, [...] e i corpi che sono solo ma-schere. [...] e ridicole atmosfere lascive sono [...] con formidabile vi-gore, mentre tracce di perversità e perversione [...] lasciate gocciolare sopra. E sopra tutto, il [...] che chiede assoluzio-ne piena per i colori [...]. Si esce convenendo, con [...] che sfreccia in mezzo alle sue opere, [...] vera è [...] che si ha davanti, [...] insieme con risultati [...]. /// [...] /// [...] ai valori fasulli, alle icone, [...] cult e ai messaggi, ha forza e potere di [...]. Fatte le debite propor-zioni, [...] irrequieto, tra-sgressivo, [...] Francis Bacon. Entrambi poco indul-genti con [...] lin-guaggi più o meno raccapriccianti, hanno lanciato [...] società della violenza, del piacere, del consumo: Bacon [...] di [...]. /// [...] /// Entrambi poco indul-genti con [...] lin-guaggi più o meno raccapriccianti, hanno lanciato [...] società della violenza, del piacere, del consumo: Bacon [...] di [...]. (0)
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