KosmosDOC: © 2006-2025 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Abstract, sinossi, scomposizione nelle eterogenee dimensioni catalografiche, sono anonimi redatti o diretti dal curatore quando si è ritenuta condivisibile quale interpretazione univoca; quando opinabile o di lunghezza maggiore si è teso ad apporvi firma, ad esempio: e.v., s. ossia Elio Varriale, sinossi; i titoli con sviluppo significativo in sottocampi testuali terminano in asis, ossia abstract scomposto in scheda Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
Incuriosita le ho chiesto quante [...] che si programmava gli acquisti [...] modo da [...] scambiare quotidianamente quattro [...]. [...] sono un punto importante [...] mol-te persone, e non servono solo a [...] comprare. Se gli adulti non [...] al di sopra del cespo di insalata, [...] anziani ed i bambini che trag-gono grande [...] piccolo centro [...]. Per quanto riguarda i bambini, [...] fondamentali per la formazione della perso-nalità anche scientifica e [...]. [...] nucleare, di un filosofo, [...] sono fondamentali anche i rapporti e le [...]. Dal canto mio, come farei [...] dimenticare la [...] che vendeva frutta [...] che mi spiegò, una volta [...] mi lamentavo del mal di testa, che «testa non [...] se stomaco non vuole», [...] in un colpo solo [...] nel manteni-mento della salute e [...] le cause spesso vanno cercate in posti diversi da [...] si verificano gli effetti. Devo qualcosa della mia [...] che, insieme al fratello Giotto, gestiva un [...] centro del paese, dove si [...] calze alle lame [...]. [...] era un [...] ossessionata dai ragazzini, che, [...] affollavano il negozio per toccare molto e [...] una volta, mentre nel buio del retrobottega [...] disse che avevo «le mani lunghe». Dopo [...] misurato con la [...] le [...] mani e quel-le dei miei [...] e [...] concluso [...] domande a mia madre, riuscii [...] capire che co-sa [...] aveva voluto dire. Anche [...] in un colpo solo scoprii [...] della metafora (dire una cosa per [...] feci [...] di essere accusata ingiustamente [...]. I negozi hanno tante [...] a quella [...] ed [...] quella di costituire un [...] socializzazione in cui il rapporto si forma [...] quasi per caso. Essi hanno la funzione di [...] il [...] dove ci sono negozi [...] vita, [...] luce, la gente si muove [...] sicura e in qualche modo protetta da quello che [...] realtà metropolitana. Dai dati del nostro Osservatorio [...] emerge che nei prossimi anni, dal 2005 [...] quali la piccola distribuzione sarà sparita si [...] qualcosa che in qualche modo ne assolva [...]. Tanto varrebbe conservare i negozi [...] oggi [...] e [...] le modalità distributive ed i [...]. [...] questione di poco». [...] co-sì: i grandi centri [...] ai confini della città. [...] famiglie in formazione [...]. Il Centro Fiordaliso, dalle [...] Rozzano, è una perfetta fotografia di quello che [...] frul-lato di varia [...] dove tutto cambia [...] riproduce: giova-ni [...] mamme e figli, extracomunita-ri [...] e poveri per [...] infila insieme. [...] chi fa la spesa [...] e chi vuole il decespugliatore per il [...] il guardaroba e chi compra il televisore [...] con stampante. Vuoi un cambio gomme? Eccolo, [...] 30 per cen-to di sconto. Il montaggio? Nes-sun problema, [...] anche [...] fai un giro, mangi qualcosa [...] service, e la macchina è [...]. [...] Milano per la grande [...] perfetto laboratorio del futuro prossimo venturo, [...] nei due schieramenti classici, [...]. Quello dei contrari è [...]. Non [...] scampo, non [...] futuro, dicono. Per loro la grande [...] di imbarbarimento e desertificazione: uno scenario da [...] con i centri storici [...] conteni-tori [...]. I favorevoli, invece, vedono [...] come la bacchetta magica per adeguarci [...] prezzi più bassi, maggior [...] tempi [...] concen-trati. Per capire qualcosa di [...] partire da un dato: e cioè che [...] Italia, [...] fatto di grande distribuzione, siamo il fanalino [...]. Da noi infatti prevale [...] botte-ga. In Spagna sono 21, [...] Francia e in Ger-mania, 13 in Gran Bretagna. Noi veniamo accusati di [...]. In realtà, nel nostro paese, [...] una polveriz-zazione eccessiva dei punti di vendita. Una situazione di gra-ve [...] che rischia di metterci in diffi-coltà nei [...]. Deserti-ficazione? I centri storici [...] non sono terra di nes-suno. Ci sono fior di [...]. Negozi che naturalmente pun-tano [...] servizi. Cosa faranno gli altri? Di-pende. I centri commerciali attirano [...] commercio. Io riscontro pro-ficue collabo-razioni [...] o ad altre forme di unione volontaria. Il Centro fa da [...] spa-zio per tutti con [...] utenti». Tutto a posto, quindi? Grandi [...] uniti nella vendita? Mica tanto. Qualche problema, come sot-tolinea [...] commercianti Renato Borghi, balza subito agli occhi. [...] ho i miei numeri, e [...] sono granché rassicuranti. Nel quadriennio 93-96 a Milano [...] stata una flessione del 28 per cento. Hanno chiuso circa [...] negozi. Gli alimentari sono stati [...] più fla-gellati sono gli altri, abbiglia-mento, pelletteria, [...]. Solo nel 1996 a Mi-lano [...] 205 negozi di abbigliamento e calzature. Intendiamoci, i problemi sono [...] Borghi [...] anche la grande distribu-zione ha fatto la [...]. Quello che chiediamo noi, [...] soprattutto alle isti-tuzioni, è uno sviluppo armoni-co. Il piccolo esercizio infatti ha [...] una importante funzione sociale. [...] un momento di contatto, [...] cliente, che non va dimentica-to. Pensiamo agli anziani. Cosa fanno? Vanno al [...] No, non scherziamo. Cer-to, molti problemi sono [...] crisi economica. Adesso va meglio, ma [...] e il 1996 [...] a Milano la gente [...] freni. I primi a [...] sono stati i negozi [...] gli altri. Che cosa fare? I [...] puntare sulla qualità del servizio, il contatto [...] cliente, la consegna a do-micilio offrendo un [...] grande centro. Dob-biamo [...] rinnovare i quadri, perché [...] problema di mancato ricambio generazionale dovuto al [...] figli non vogliono fare i sacrifici dei [...] istitu-zioni devono fare la loro parte». Di parere diverso, il [...] distributori: «Anche noi siamo penalizzati. Il costo delle locazioni [...] più. Gli affit-ti in centro [...]. Non parliamo del problema [...] ci obbliga a uscire dalla città. Poi non bisogna mettere [...] maz-zo. Oltre ai grandi centri, [...] piccoli supermercati di quartiere che soddisfano benis-simo [...] dei più anziani. [...] non deve imita-re nessuno, [...] so-luzioni variegate che tengano conto della nostra [...]. E a Roma i [...] che tagliano il nastro trascurando di chiedere [...] le dovute [...]. La prassi è collaudata: [...] tutto e tutti, si attende [...] o Regione, si fa [...] e intanto si riapre. Certi, o quasi certi [...] Tribunale [...]. [...] inaugu-rato una paio di settimane [...] ad Ostia è [...] nato: oltre 3500 metri quadrati [...] su-perficie che guastano il sonno ad un centi-naio di [...] imprese del quartiere. Loro sono insorti contro [...] rispettate e [...] regionale al commercio, Fran-cesco [...] ha confermato: [...] non ha il nostro [...]. Più o meno lo [...] per [...] gigante di 6. Ancora: «Si mormora (ma è [...] una certezza, [...] che il 23 ottobre aprirà [...] Ottavia un nuovo cen-tro commerciale di 4200 metri quadrati: [...] le [...] è proprio ottenere [...] di [...] la sospensiva». La denuncia della [...] è contenuta con altre in [...] al sindaco [...] fa. Si chie-de il suo [...] che ven-gono definiti i «nemici della programma-zione», [...] Bersani laddove ha cercato di regolamenta-re la presenza [...] dice Vincenzo Alfonsi segretario provinciale [...]. Far rispettare le regole [...] mentre il futuro è [...] tra piccolo e grande. In parte è già [...] 5700 metri quadrati con [...] dio, nei quali ha trovato spazio anche [...] commercianti del quartiere [...] che nel centro hanno [...] attività. [...] regole precise in questo senso. /// [...] /// Peck il boemo alla [...] Giappone A Milano basta la parola, ma il [...] dovuto adattare ai tempi MILANO Basta la [...] Peck. [...] infatti tutti dicono solo Peck. Tre piani di prelibatezze da [...] la testa. Centocinquanta metri di banchi [...] carni affumicate, pasta fresca, frutta, verdura. Profumi e colori, aromi e [...] che escono dalle cucine spandendosi nei laboratori, nelle uffici, [...] cantine dove [...] una sontuosa enoteca con oltre [...] bottiglie di vino. Un silenzioso santuario, che [...] di un secolo di strada da quando [...] -il giovane Francesco Peck , salumiere di Praga, [...] città lombarda per aprire il suo labora-torio [...] numero 2 di via Orefici. Una bella storia, intrecciata coi [...] raccontare. Basti dire che dopo [...] Praga altri gestori hanno dato lustro al [...]. Dal 1970, dopo [...] di scena di Gio-vanni Grazioli, [...] testimone è passato ai fra-telli Stoppani, gente del me-stiere [...] dopo [...] firmato «un pacco di cambiali» [...] dato [...]. Ora, oltre al negozio [...] i quattro fratelli gestisco-no [...] diventata ristorante. /// [...] /// [...] come negozio è un [...] speciale. E parlare di crisi, [...] parlare di recessione a casa [...]. [...] dei fratelli [...] un ottimo punto [...] per capire dove va [...] trasforma il settore alimentare, un settore [...]. La realtà è che [...] alla larga. /// [...] /// [...] molti sono cresciuti con [...] che [...] gente che non ha saputo [...] altri sbocchi. Invece [...] cogliere le nuove esigenze, la-vorare [...] sia di braccio che di testa. Noi veniamo da Corticel-le Pieve, [...] centro in pro-vincia di Brescia. Prima di arrivare in [...] i miei fratelli hanno [...] in altri negozi, ri-schiando in proprio. [...] ho fatto i miei sacrifici. Io mi occupo più [...] e amministrati-vi. Per questo, studiando alla [...] laurearmi. Questo è un mondo [...] buona volontà non basta. Ab-biamo dei [...] Peck nei [...] di Linate, Malpensa e Fiumicino. A Milano vengono molti [...]. Siccome ci ap-prezzano, abbiamo [...] il percorso inverso: andare noi a [...]. Rinnovamento, nuove propo-ste, qualità [...]. Lino Stop-pani, 46 anni, [...] panini caldi al prosciutto crudo. Però abbiamo cercato di [...] servizi, di venire incontro alle esigenze [...]. Ormai per esempio mangiano [...]. /// [...] /// Così abbiamo [...]. [...] cosa: donne che stan-no [...] aspettare dietro ai fornelli il marito, non [...] più. Ecco allora i piatti [...] da servire a casa quando si hanno [...]. Le esigenze cambiano, e i [...] per reggere [...] ingegnarsi, far contento il cliente. Però non basta: anche [...] tanto devono intervenire. In Francia, ad esempio, [...] è più [...] però il comune di Parigi [...] anche ai piccoli, a patto naturalmente che [...] prodotti [...]. /// [...] /// In Francia, ad esempio, [...] è più [...] però il comune di Parigi [...] anche ai piccoli, a patto naturalmente che [...] prodotti [...]. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|