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Sotto lo scrittore portoghese Alain [...] e Manuel [...] scrittori? Falegnami di parole» Trascorsi [...] momenti di gioia, il Nobel per la [...] sperimentare gli aspetti meno divertenti del premio. Il mondo intero vuole [...]. Omaggi a destra e [...] a conferenze. La vita dello scrittore [...] di viaggi, riprese tv, aeroporti, domande e [...]. E come se non [...] anni appena compiuti, ha deciso che il Nobel [...] per parlare di quello che gli sta [...] suo impegno politico. Perché José Saramago è [...] sente in dovere di dire quello che [...] le sue parole hanno [...] maggiore. Pilar del Rio, [...] moglie, per i nervi [...] di stomaco. Sta accanto a José [...] di altre cose. Per esempio i vestiti. Il frac per lui, [...] per lei. Ha pensato, dice, a [...] sera rosso con impresse alcune parole d'amore [...] José [...] scritto per lei. Mentre lo racconta, suo [...] sorridere. Racconta che quando si [...] aveva vinto il Nobel, i dirigenti del [...] la squadra di Lisbona, [...] parlare del prossimo campionato. Qualcuno si alzò in [...] «E non diciamo niente di Saramago che [...] il campionato mondiale degli scrittori?». Da bambino, quando cominciava a [...] un libro che [...] particolarmente? «No, allora non [...] un libro fondamentale. Questo è stato dopo. Da bambino ricordo di [...] libri a fascicoli che erano di moda [...]. Erano storie molto drammatiche [...] mia amavano ascoltare quelle avventure di abbandoni [...]. Più tardi, uno dei [...] diede un libro da leggere e a [...] madre mi comprò il mio primo libro. Era un romanzo poliziesco [...] "Il mistero del mulino"». Già [...] le piaceva [...] di scrivere? «No, non sono [...] stato quello che si dice un bambino prodigio. Ho fatto una vita normale, [...] bambino normale. A scuola non ero [...]. Al contrario, molto mediocre. Solo quando ho cominciato [...] biblioteca pubblica nelle ore notturne ho incontrato [...]. Ma non ricordo quali [...] perché leggevo molti libri e in modo [...]. Non [...] nessuno che mi dicesse: questo [...] questo no. Come lettore sono entrato [...] maniera caotica. Comunque a [...] a 18 anni, scrissi delle [...]. [...] il fatto di scrivere? «Credo [...] dovremmo ammantare di romanticismo la situazione. Immagini un ragazzo come [...] vita molto mediocre dal punto di vista [...]. Non [...] spazio per [...] di fare lo scrittore». La vita era troppo [...] «Non [...] realistica, era reale. Comunque, continuavo a leggere, [...]. E, a poco a [...] delineando dentro di me, in forma non [...] che aveva a che fare con [...] di scrivere, di essere [...]. Era [...] vaga. Non pensavo che per [...] La vita, [...] politico e [...] di raccontare Intervista con [...] Nobel [...] la letteratura José Saramago SOL [...] a leggere è stato [...] un bosco e vedere fiori alberi e [...]. [...] avevo nessun movente e soprattutto [...] avevo elementi sufficienti per [...]. Allora faceva il fabbro. E una volta che [...] amici e qualcuno domandò che cosa ci [...] ricordo che dissi, ma è un ricordo [...] voluto essere scrittore. Poi, a 23 anni, [...] romanzo che è stato pubblicato nel 1947. Ma neanche allora mi sono [...] di essere uno scrittore e [...] a una [...]. Che significò l'incontro con [...] Cominciare a leggere, per me, è stato come [...] bosco per la prima volta e imbattermi [...] gli alberi, i fiori, gli uccelli. /// [...] /// Non dici: [...] mi piace più degli altri. No, ogni libro in [...] prendevo come qualcosa di unico. Non era né migliore [...] non sapevo. A 16 o 17 [...] se questo libro è meglio di [...] certi libri ti piacciono [...]. Ma non [...]. Che [...] al giovane [...] piaceva tutto. Mi capitava un libro, [...]. [...] anni ogni libro mi colpiva. A 18 anni leggevo Salgari [...] ma anche Milton. E Don [...] che ho letto da [...]. Ognuno era una sorpresa. Leggere era entrare in [...]. Ogni incontro era un appuntamento [...] è vero. Non sapevo nulla, entravo [...] totale. /// [...] /// Un male no di certo: [...] 10 dicembre le daranno il Nobel. Alcuni scrittori dicono che [...] uno stimolo, per altri invece ha [...]. Io non avevo una [...] non sono cresciuto in un ambiente culturale. /// [...] /// Sono arrivato alla letteratura [...] stesso motivo per cui uno comincia a [...]. Credo si cominci a [...]. Non per imitare uno [...]. Se altri hanno scritto, perché [...] posso [...] io? Ma senza [...] di iniziare una vita da [...]. La prova è che dopo [...] "Terra di peccato", sono rimasto [...] senza [...]. Perché?« Credo -anche se [...] era chiaro -perché mi resoconto che non [...] dire. È vero che si [...] da dire, ma la questione è se [...] la pena di [...]. Tutto questo è successo [...] non è facile essere lineare, ma se [...] trovo questa spiegazione. Qualcuno mi ha detto che [...] ho aspettato [...] acquistare esperienza. /// [...] /// E poi chi ti assicura [...] vent'anni dopo [...] scrivere?». Il suo abbandono ha [...] con [...] ai problemi politici e [...] con la [...] adesione al Partito comunista. Forse queste cose le [...] No, il mio libro successivo, un [...] poesie, lo pubblicai nel [...] anni. [...] innamorai». Ma lei prima diceva [...] niente di romantico [...]. Mi sembra che cadiamo [...] di rendere più romantici i fatti e [...] i motivi per cui si scrive o [...]. Come se fosse indispensabile una [...] ispiratrice. Non credo che sia [...]. Per qualcuno può darsi, [...] no». [...] scrittura è pieno di romanticismo. Un ragazzo cresce e [...] momento gli spunta la barba, no? C'è [...] cui uno vuole mettere giù certe cose [...] originali, anche se in fondo non hanno [...]. E durante i vent'anni [...] vissuto andando verso quello [...]. In fondo era come [...] che improvvisamente perde intensità ma sotto le [...] la brace. E se nessuno ci [...] rimane lì finché un giorno il fuoco [...] nuovo. È complicato ricordare, non sono [...] stato lì a pensarci. So solo che sono [...] scrivere». Lei sembra una di [...] si lasciano trasportare dal destino. [...] opposto a quello di [...] e progetta un percorso». Insomma, la scrittura non [...]. Dico spesso che scrivere [...] e questo può scandalizzare quelli che pensano [...] viva in una specie di mondo separato. No, non mi parlate [...]. Si sta in questo [...] società, con tutto quello che questa vita [...]. E si cerca, fin [...] propria comprensione, di esprimere con chiarezza quello [...] dentro. Non ci si comporta [...] aspetta finché [...] non scende e che [...] siede a scri-ma penso che appartenga a [...]. Il fatto di creare [...] automaticamente che quello che si sta creando [...]. Si può creare un [...]. [...] «Non so. Magari ha a che [...] bambino che sono stato; chiuso, silenzioso, non [...]. Per tutta la vita sono [...] una persona malinconica. Sono sempre rimasto quel [...]. Mi sono trasferito a Lisbona [...] ma tornavo sempre al paese per le [...]. Il mio ricordo più [...] mi torna sempre per [...]. [...] serva a trasformare la società?« Mai. Al contrario, è il [...] influenzare la letteratura. Questo non significa che [...] influenzi i lettori. Ma anche se un [...] tiratura di un milione di copie, dobbiamo [...] mondo ci sono oggi 6. E allora quel milione [...] perché finalmente il miracolo [...]. Quello che chiamano ispirazione, [...] circostanze. Noi siamo lì e [...] si verificano certe circostanze e certi fatti [...] in relazione, che ci [...]. /// [...] /// E [...] nasce dalla memoria. A partire da tutto [...]. Lo scrittore non è [...] che sta lì con la mano appoggiata [...] le fate. Io la vedo così: [...] cose da raccontare e come chiunque debba [...] devi [...] meglio che puoi, rispettando [...] il lavoro che fai. Se lo fai bene, sei [...]. /// [...] /// [...] coerente con le sue idee [...]. Cerca di fare dello [...] qualsiasi. Però lei crea [...]. Questa cosa della creazione [...] a qualche attività speciale. Se uno pianta un [...] un blocco di marmo o fa qualcosa [...] e con qualche attrezzo, è creazione nel [...]. Non nego la [...]. In certi casi, tenta [...] è chiaro. Soprattutto quando incontra i [...] cosa l'autore intende. Per fortuna c'è spazio [...] per tutti, compresi quelli che non si [...]. La letteratura, per essere buona, [...] deve trattare temi trascendenti per il futuro [...] il futuro [...] non è nelle mani [...]. La [...] vita è anche quella [...] Partito comunista portoghese. Ai miei tempi, sotto [...] clandestinità, si veniva invitati a entrare nel [...]. Era il partito a [...]. Io avevo collaborato in [...] senza responsabilità direttive. Sono sempre stato un [...]. Formalmente sono entrato nel [...] nel 1969. /// [...] /// Non avevo scritto molto [...] raccolta di poesie. Non avevo voglia di [...]. Lavoravo in una casa editrice, [...] sempre circondato di libri degli altri, ma scrivere [...]. Così, se non si [...] non avrebbe scritto mai più. [...] è stato il motore, [...] un movimento dentro di me, qualcosa si [...] moto. Però mi rifiuto di [...] in qualcosa di romantico. Mi rifiuto di vedere [...] scrivere. Semplicemente davanti a te [...] di carta, hai un sentimento da esprimere [...] al lavoro. Scrivi una parola dietro [...] sostituisci una [...]. Non interviene nessun folletto, non [...] la luce [...] dietro la [...] essere comunista Non vedo motivi [...] smettere di [...]. /// [...] /// Se hai talento, arriverai [...] buono. Se non ce [...] ma sei consapevole della [...] puoi forse arrivare a [...] a forza di lavorare. [...] che soffre nella [...] soffitta [...]. Uno dei suoi libri [...] della morte di Riccardo Reis». In che modo è [...] «Quando ho concepito quel libro, stavo già pensando [...] volevo scrivere dopo, "Memoriale del convento". E alla fine ho [...]. Mi spaventava entrare nel [...] Pessoa e per questo ho lasciato perdere e [...] a lavorare sul "Memoriale"». Lei è un premio Nobel [...] di letteratura in modo spassionato, come se [...] provocasse nessun problema. Come se, invece di [...]. Le sedie devono essere [...] vuole, armoniose e perfino belle. Ma sempre sedie sono. E anche se molti [...] le cose, hai delle responsabilità verso quello [...]. Per me le cose [...] non è che ho vissuto con il [...] facevo parte. Ho visto mio nonno [...] al pascolo, mia nonna svegliarsi alle quattro [...] raccogliere la legna e prendere l'acqua. Tutti abbiamo mani simili [...]. Le mani servono per [...] Divina commedia o per uccidere». Lei è uno del [...] continuare ad [...]. Dopo il Nobel, ha [...] chiaro: [...]. E la mia preoccupazione [...] miei lettori e la gente non possano [...] Nobel mi ha reso più prudente e [...] più le cose che dicevo prima o [...] in modo da non urtare. Non ho intenzione di urtare [...]. E [...] essere comunista? «Sì, anche se [...] che nessuno ci creda. Lo sono stato, lo [...] che continuerò a [...] fino alla fine dei [...]. Non vedo motivi per smettere [...] ma pare che molti [...]. Forse perché il comunismo [...]. Ma quello che [...] prima resta vitale. È come se nel [...] secolo una caravella fosse affondata [...] mezzo [...] e per questo motivo, essendo [...] marinai e gli armatori degli idioti, si fosse smesso [...]. Molte cattedrali gotiche sono [...] costruivano perché ancora non si era capito [...] finché non si è arrivati [...] giusta». Quali sono gli scrittori [...] lo spirito del [...]. [...] mia famiglia spirituale sta [...] Go-gol, [...] Cervantes e Padre Antonio [...] un gesuita del X VII [...]. /// [...] /// [...] mia famiglia spirituale sta [...] Go-gol, [...] Cervantes e Padre Antonio [...] un gesuita del X VII [...]. (0)
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