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Dopo sette anni di [...] più grande [...] e più [...] avanzato del mondo, la [...] diventa ufficialmente un pezzo [...]. Oggi viene aperta al [...] parte costruita per conto della [...] la società di servizi [...] sul pro-getto generale di Renzo Piano. Il luogo che fu, [...] Venti e Trenta, il cuore della metropoli e [...] la guerra, era rimasto per decenni un [...] del Muro viene restituito, [...] assolutamente inedi-to, ai berlinesi e al mondo. Tra qualche mese dovrebbe [...] parte del proget-to che compete [...] grande colosso partecipe [...] la Sony, e al [...] 2001 la piazza, collocata tra est e [...] a ridiventare il centro della metropoli sulla Sprea, [...] comple-tata. Il settore che viene [...] costato al consorzio de-gli investitori capitanato dalla [...] che aveva comprato il [...] Senato di Berlino al prezzo simbolico di un [...] impressionante di 4 mi-liardi di marchi (circa [...] lire); si estende su [...] di [...] metri qua-drati e comprende [...] strade e superfici acquati-che di [...] metri quadri, il tutto [...] ge-nerale ideato da Piano. La metà dei [...] metri quadri di su-perfici [...] uffici, ma nel complesso trovano posto anche [...] più grande multisala cinematogra-fica della Germania (19 [...] a tre dimensioni, un teatro musicale, un [...] il più grosso casinò del-la Repubblica, due [...] e 30 ristoranti. In-somma, una città nella [...] sottoposta al giudizio dei berlinesi. [...] grande gruppo di in-vestitori, [...] Sony, che sta realizzan-do opere per 1,5 [...] festeggerà la chiusura del cantiere nel 2000. Nella [...] parte del complesso troveran-no [...] europea del gruppo elettronico nippo-nico, vari altri [...] del cinema» che dovrebbe diventare la sede [...] e del Festival di Berlino, [...] e appartamenti privati. In un edificio costruito [...] Helmut Jahn verrà inserita la sala da [...] hotel [...] che prima della guerra [...] caffè [...] la perla della [...]. La sala, per essere [...] dove troverà la sistemazione definitiva, ha dovuto [...] trascinata per 75 metri con un [...] siste-ma di cuscinetti [...]. Berlino riconquista il suo cuore Oggi la cerimonia di inaugurazione dopo sette anni di lavori [...] Renzo Piano racconta la [...] avventura nella ricostruzione del [...] della capitale Dieci lingue in [...] ORESTE PIVETTA MILANO [...] dalla fine della guerra in [...] distruzione insom-ma, pare di ricomporre [...] di progetti. A Berlino, dimezzata o [...] o a [...] passa-ti, per disegnare e [...] ri-costruire, i più grandi architetti di questo [...] che in qualsiasi altra città capitale del [...]. In Italia capitò nel Rina-scimento. I primi, tornando agli [...] Alvar [...]. Gli ultimi sono stati [...] e tanti [...] il povero e scomparso Aldo Rossi, Vittorio [...] e Renzo Piano. Renzo Piano, dal battesimo [...] Beaubourg di Parigi ai lavori in Giappone e [...] Usa, [...] il più [...] italiano, nel senso che [...] sempre facile costruire in Italia e pare [...] la [...] colla-borazione con Tronchetti Provera [...] Pirelli per un intervento sulle aree degli ex [...] Bicocca [...] Milano. [...] ieri Renzo Piano era in Australia, ieri mattina è arri-vato a Berlino, nel nuovo albergo [...] dai bombardamenti, era il cuore [...] città, il più importante nodo del traffico berlinese, una [...] piazze più vivaci [...] ri-dotta a un deserto, una Place [...] o una [...] ri-dotta a un deserto dopo [...] rimo-zione delle macerie. Oggi divente-rà Marlene Dietrich [...] e Renzo [...] di una [...] del lavoro. Il cantiere, aperto nel 1994, [...] per completare il proget-to: in [...] una ventina di edifici, abitazioni, uffici, caffè, birrerie, il [...] il gran hotel (la [...] alberghi berlinesi come [...]. Renzo Piano ricorda che [...] in quel cantiere sono passati circa diecimila [...] è ancora al lavoro, un uni-verso intero [...] di razze. Mario Vargas Llosa scrisse [...] Berlino era stato il più tragico teatro [...] della storia e che ora veniva ri-costruito [...] incredibile universo multietnico. [...] al suolo, tornava alla vita [...] tolleranza. [...] non solo per [...] ma per gli uomini che [...] hanno con-corso e che vi concorrono. Russi, [...]. Lo spettacolo di Berlino [...] tante nostre preoccupazioni. Noi ad esempio ci [...] immigrati extracomunita-ri, talvolta ci fanno paura, in Ger-mania [...] sono sette volte tanti ed esprimono [...] che ha consentito questa [...]. Ero piccolo alla fine [...] quella nostra ricostruzione, che [...] esaltante, segno di vitalità, fer-vore, ottimismo, generosità, [...]. Ho [...] a Berlino, grazie a quella [...] così diversa, così [...]. Ma [...] la storia di Berlino, [...] pietra», la capitale del Reich, un passato [...] volesse progettare il presente. La [...] lanciò la proposta di [...] che il Senato di Berlino, la municipalità, [...] pubblica si incontra-no con un obiettivo comune: [...] immobili, adat-tandosi a un [...] è solo «speculazione»). Ven-ne definita [...] (settantamila metri quadri), vennero indicate [...] destinazioni [...] (residenza, ter-ziario, commercio, teatri). Renzo [...] il [...] che prevedeva il disegno [...] supervisione artistica degli edifici, affidati anche ad [...] Ro-gers, ecc. [...] nella versione Marlene Dietrich [...] resterà quello che si [...] «nodo infrastruttura-le fondamentale». Per questo a [...] condizioni rigide: due linee [...] in superficie, la ferrovia [...] parcheggi. [...] per cen-to dei futuri [...] dovranno usare i mezzi pubbli-ci. Altrimenti la funzionalità del [...]. Quattro anni dunque di [...] Berlino: «Se mi chiedi del rap-porto con questa [...] Renzo Piano -devo citare un para-dosso. La città vive la [...] aveva voglia di dimenticare e si è [...] una sorta di amnesia colletti-va. Ma anche [...] op-posto è sopravvissuto, nostalgica [...] di tornare indietro di chi costantemente si [...] quel che eravamo». [...] cultu-rale, cosmopolitica, universalista, che rappresentò Berlino. Perchè partire da una [...] da un vuo-to e non [...] dal pieno rap-presentato dagli [...] Perchè [...] tradizione che ci appartiene, tradizione europea, non [...] o italiana, [...] è fatta di strade, [...] piazze e strade significano urbanità, che è [...] anche perchè ri-manda ai comportamenti. Di una persona si dice: [...] urbano, per dire [...]. [...] comune, quotidiana, si è mosso [...] nostro progetto. La civiltà si rap-presenta [...] scambio, [...]. Marlene Dietrich [...] è un luogo urbano [...] tante lin-gue, come avviene nel nostro can-tiere. Io dico che è un [...] chiesa e un [...] bordello. Ci sono il teatro, [...] casino, [...]. La [...] sempre straordinaria. Nel di-scorso che pronuncerò [...] Calvino e le sue belle pagine da Le [...] per dire che però lo scam-bio che [...] solo quello delle merci o del potere [...] delle parole, dei desi-deri, dei sentimenti, che [...] i vuoti dello spazio. Berlino aveva cancellato questo [...] passato, ora ci torna volentieri. Non abbiamo realizzato una ville [...] fuori città, ab-biamo avviato [...] ri-portando la vita dove la [...] e poi non [...] più stata. Queste sono le nostre [...]. Chi verrà vedrà come [...] e giudicherà. Abbiamo dise-gnato gli edifici, [...] le strade, abbiamo dise-gnato anche [...]. [...] corre il canale artificiale [...] la Sprea a Berlino), che entra co-sì [...] Marlene Dietrich [...] simbolicamente, perchè [...] unisca ciò che il [...] anni fa aveva diviso e ri-cordi nel [...] natura at-torno a Berlino e quei vuoti [...] Wenders nel suo film Il [...] Berlino aveva popola-to di ombre e di [...] auguriamo siano adesso degli uomini». Per-ché in Germania sta [...]. Cambia il cancelliere, cambia il [...] e con [...] e [...] tutto ciò che obbedisce ai [...] dello [...]. /// [...] /// E poi, si sa, [...]. Il cancelliere, il governo, [...] si trasferiscono da Bonn [...] Berlino, [...] di [...] finora capitale uffi-ciale di [...] vera di traffico, vetro e cemento. Ger-hard [...] impressa al Grande Mutamento Tedesco [...] dimensione stessa della [...] vittoria, pare che abbia deci-so [...] trasferirsi a Berlino già ad aprile. Come farà non si [...] che sta sorgendo sulle rive della Sprea [...] prima del-la tarda estate e che la [...] palazzo del Consiglio di stato della ex [...] non conter-rebbe neppure tutto [...]. Ma [...] della vo-lontà, certe volte. E a proposito di Sprea: [...] fiume, e sta a Berli-no come il Reno [...] Bonn. Appartiene già alle nuove [...]. Certo, [...] dignità continentale. La Sprea al confronto [...] anche sporchetto per [...]. Ma ai berlinesi piace, [...] hanno tanti di quei laghi che in [...] in casa non sono [...]. Insomma cambia la capitale [...] Germania. E intanto la ca-pitale [...] Germania [...]. In modo impressionante. Oggi sarà aperta al pubblico, [...] una cerimonia in pompa magna, la [...] tirata su da Renzo Piano [...] la [...] la so-cietà di servizi della [...]. È un [...] pez-zo [...] venuto su, in [...] anni, dove prima era il [...] asso-luto. Quando cadde il Muro [...] dagli anni Venti alla [...] del traffico e dei traffici berlinesi, era [...] erbacce e detriti. Sotto centinaia di migliaia [...] cemento e altri stolidi ma-teriali giacciono frammenti [...] tè del [...] (il più grande [...] si dice-va), delle cucine [...] delle pale del primo [...] delle rotaie di tram che da [...] partivano per ogni angolo [...]. Tutta la cianfrusaglia, insomma, di [...] frammenti sono venuti fuori mentre si scavava [...] ora, in un museo. E insieme con i [...] bunker di Hitler, che era poco più [...]. [...] con i resti dei morti [...] insensata battaglia con i russi [...]. [...] con il suo presente [...] e il passato che conserva nelle visce-re, [...] più evi-dente dei mutamenti berlinesi. Poi ci sono la [...] che Norman Foster ha messo sopra il [...] il com-plesso della cancelleria [...] della Sprea, la sistemazione [...] il risanamento di [...] Berg. Nei soli quartieri del [...] Berlino, un quinto [...] città, dovrebbero es-sere aperti, [...] oltre 900 cantieri. Non succede in [...]. Sono questo fervore, questa [...] poco inquietan-te, i tratti della [...] il fumoso concetto che [...] nuovo (! Berlino no, Ber-lino è davvero, [...] «tedesca». È esattamente a metà [...] (800 chi-lometri verso ovest o verso est), [...] Bruxelles [...] la vecchia, [...] che i russi renderebbero [...] Germania se in mezzo non ci fosse [...]. Tutti negano, gli intellettuali, [...] Berlino [...] diversa da Bonn se non nel bene: [...] metropolitano, nel suo sano co-smopolitismo, nella tolleranza [...] affinata nel gran calderone [...] di Weimar e poi, con il dopoguerra [...] nella frequentazione di americani, francesi, britannici, e [...]. Nel suo profilo di [...] aggiunge chi la [...]. La nuova classe dirigente [...] nuova capitale della Germania [...] porta con sé, insomma, [...] continuità, un che di vecchio capace di [...] un poco di ironia, questa retorica del Nuovo [...] nella frenetica gestazione della [...] il meglio della Bonner [...] non dovrà, per [...]. /// [...] /// La nuova classe dirigente [...] nuova capitale della Germania [...] porta con sé, insomma, [...] continuità, un che di vecchio capace di [...] un poco di ironia, questa retorica del Nuovo [...] nella frenetica gestazione della [...] il meglio della Bonner [...] non dovrà, per [...]. (0)
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