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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 2488055610.

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Dopo sette anni di [...] più grande [...] e più [...] avanzato del mondo, la [...] diventa ufficialmente un pezzo [...]. Oggi viene aperta al [...] parte costruita per conto della [...] la società di servizi [...] sul pro-getto generale di Renzo Piano. Il luogo che fu, [...] Venti e Trenta, il cuore della metropoli e [...] la guerra, era rimasto per decenni un [...] del Muro viene restituito, [...] assolutamente inedi-to, ai berlinesi e al mondo. Tra qualche mese dovrebbe [...] parte del proget-to che compete [...] grande colosso partecipe [...] la Sony, e al [...] 2001 la piazza, collocata tra est e [...] a ridiventare il centro della metropoli sulla Sprea, [...] comple-tata. Il settore che viene [...] costato al consorzio de-gli investitori capitanato dalla [...] che aveva comprato il [...] Senato di Berlino al prezzo simbolico di un [...] impressionante di 4 mi-liardi di marchi (circa [...] lire); si estende su [...] di [...] metri qua-drati e comprende [...] strade e superfici acquati-che di [...] metri quadri, il tutto [...] ge-nerale ideato da Piano. La metà dei [...] metri quadri di su-perfici [...] uffici, ma nel complesso trovano posto anche [...] più grande multisala cinematogra-fica della Germania (19 [...] a tre dimensioni, un teatro musicale, un [...] il più grosso casinò del-la Repubblica, due [...] e 30 ristoranti. In-somma, una città nella [...] sottoposta al giudizio dei berlinesi. [...] grande gruppo di in-vestitori, [...] Sony, che sta realizzan-do opere per 1,5 [...] festeggerà la chiusura del cantiere nel 2000. Nella [...] parte del complesso troveran-no [...] europea del gruppo elettronico nippo-nico, vari altri [...] del cinema» che dovrebbe diventare la sede [...] e del Festival di Berlino, [...] e appartamenti privati. In un edificio costruito [...] Helmut Jahn verrà inserita la sala da [...] hotel [...] che prima della guerra [...] caffè [...] la perla della [...]. La sala, per essere [...] dove troverà la sistemazione definitiva, ha dovuto [...] trascinata per 75 metri con un [...] siste-ma di cuscinetti [...]. Berlino riconquista il suo cuore Oggi la cerimonia di inaugurazione dopo sette anni di lavori [...] Renzo Piano racconta la [...] avventura nella ricostruzione del [...] della capitale Dieci lingue in [...] ORESTE PIVETTA MILANO [...] dalla fine della guerra in [...] distruzione insom-ma, pare di ricomporre [...] di progetti. A Berlino, dimezzata o [...] o a [...] passa-ti, per disegnare e [...] ri-costruire, i più grandi architetti di questo [...] che in qualsiasi altra città capitale del [...]. In Italia capitò nel Rina-scimento. I primi, tornando agli [...] Alvar [...]. Gli ultimi sono stati [...] e tanti [...] il povero e scomparso Aldo Rossi, Vittorio [...] e Renzo Piano. Renzo Piano, dal battesimo [...] Beaubourg di Parigi ai lavori in Giappone e [...] Usa, [...] il più [...] italiano, nel senso che [...] sempre facile costruire in Italia e pare [...] la [...] colla-borazione con Tronchetti Provera [...] Pirelli per un intervento sulle aree degli ex [...] Bicocca [...] Milano. [...] ieri Renzo Piano era in Australia, ieri mattina è arri-vato a Berlino, nel nuovo albergo [...] dai bombardamenti, era il cuore [...] città, il più importante nodo del traffico berlinese, una [...] piazze più vivaci [...] ri-dotta a un deserto, una Place [...] o una [...] ri-dotta a un deserto dopo [...] rimo-zione delle macerie. Oggi divente-rà Marlene Dietrich [...] e Renzo [...] di una [...] del lavoro. Il cantiere, aperto nel 1994, [...] per completare il proget-to: in [...] una ventina di edifici, abitazioni, uffici, caffè, birrerie, il [...] il gran hotel (la [...] alberghi berlinesi come [...]. Renzo Piano ricorda che [...] in quel cantiere sono passati circa diecimila [...] è ancora al lavoro, un uni-verso intero [...] di razze. Mario Vargas Llosa scrisse [...] Berlino era stato il più tragico teatro [...] della storia e che ora veniva ri-costruito [...] incredibile universo multietnico. [...] al suolo, tornava alla vita [...] tolleranza. [...] non solo per [...] ma per gli uomini che [...] hanno con-corso e che vi concorrono. Russi, [...]. Lo spettacolo di Berlino [...] tante nostre preoccupazioni. Noi ad esempio ci [...] immigrati extracomunita-ri, talvolta ci fanno paura, in Ger-mania [...] sono sette volte tanti ed esprimono [...] che ha consentito questa [...]. Ero piccolo alla fine [...] quella nostra ricostruzione, che [...] esaltante, segno di vitalità, fer-vore, ottimismo, generosità, [...]. Ho [...] a Berlino, grazie a quella [...] così diversa, così [...]. Ma [...] la storia di Berlino, [...] pietra», la capitale del Reich, un passato [...] volesse progettare il presente. La [...] lanciò la proposta di [...] che il Senato di Berlino, la municipalità, [...] pubblica si incontra-no con un obiettivo comune: [...] immobili, adat-tandosi a un [...] è solo «speculazione»). Ven-ne definita [...] (settantamila metri quadri), vennero indicate [...] destinazioni [...] (residenza, ter-ziario, commercio, teatri). Renzo [...] il [...] che prevedeva il disegno [...] supervisione artistica degli edifici, affidati anche ad [...] Ro-gers, ecc. [...] nella versione Marlene Dietrich [...] resterà quello che si [...] «nodo infrastruttura-le fondamentale». Per questo a [...] condizioni rigide: due linee [...] in superficie, la ferrovia [...] parcheggi. [...] per cen-to dei futuri [...] dovranno usare i mezzi pubbli-ci. Altrimenti la funzionalità del [...]. Quattro anni dunque di [...] Berlino: «Se mi chiedi del rap-porto con questa [...] Renzo Piano -devo citare un para-dosso. La città vive la [...] aveva voglia di dimenticare e si è [...] una sorta di amnesia colletti-va. Ma anche [...] op-posto è sopravvissuto, nostalgica [...] di tornare indietro di chi costantemente si [...] quel che eravamo». [...] cultu-rale, cosmopolitica, universalista, che rappresentò Berlino. Perchè partire da una [...] da un vuo-to e non [...] dal pieno rap-presentato dagli [...] Perchè [...] tradizione che ci appartiene, tradizione europea, non [...] o italiana, [...] è fatta di strade, [...] piazze e strade significano urbanità, che è [...] anche perchè ri-manda ai comportamenti. Di una persona si dice: [...] urbano, per dire [...]. [...] comune, quotidiana, si è mosso [...] nostro progetto. La civiltà si rap-presenta [...] scambio, [...]. Marlene Dietrich [...] è un luogo urbano [...] tante lin-gue, come avviene nel nostro can-tiere. Io dico che è un [...] chiesa e un [...] bordello. Ci sono il teatro, [...] casino, [...]. La [...] sempre straordinaria. Nel di-scorso che pronuncerò [...] Calvino e le sue belle pagine da Le [...] per dire che però lo scam-bio che [...] solo quello delle merci o del potere [...] delle parole, dei desi-deri, dei sentimenti, che [...] i vuoti dello spazio. Berlino aveva cancellato questo [...] passato, ora ci torna volentieri. Non abbiamo realizzato una ville [...] fuori città, ab-biamo avviato [...] ri-portando la vita dove la [...] e poi non [...] più stata. Queste sono le nostre [...]. Chi verrà vedrà come [...] e giudicherà. Abbiamo dise-gnato gli edifici, [...] le strade, abbiamo dise-gnato anche [...]. [...] corre il canale artificiale [...] la Sprea a Berlino), che entra co-sì [...] Marlene Dietrich [...] simbolicamente, perchè [...] unisca ciò che il [...] anni fa aveva diviso e ri-cordi nel [...] natura at-torno a Berlino e quei vuoti [...] Wenders nel suo film Il [...] Berlino aveva popola-to di ombre e di [...] auguriamo siano adesso degli uomini». Per-ché in Germania sta [...]. Cambia il cancelliere, cambia il [...] e con [...] e [...] tutto ciò che obbedisce ai [...] dello [...]. ///
[...] ///
E poi, si sa, [...]. Il cancelliere, il governo, [...] si trasferiscono da Bonn [...] Berlino, [...] di [...] finora capitale uffi-ciale di [...] vera di traffico, vetro e cemento. Ger-hard [...] impressa al Grande Mutamento Tedesco [...] dimensione stessa della [...] vittoria, pare che abbia deci-so [...] trasferirsi a Berlino già ad aprile. Come farà non si [...] che sta sorgendo sulle rive della Sprea [...] prima del-la tarda estate e che la [...] palazzo del Consiglio di stato della ex [...] non conter-rebbe neppure tutto [...]. Ma [...] della vo-lontà, certe volte. E a proposito di Sprea: [...] fiume, e sta a Berli-no come il Reno [...] Bonn. Appartiene già alle nuove [...]. Certo, [...] dignità continentale. La Sprea al confronto [...] anche sporchetto per [...]. Ma ai berlinesi piace, [...] hanno tanti di quei laghi che in [...] in casa non sono [...]. Insomma cambia la capitale [...] Germania. E intanto la ca-pitale [...] Germania [...]. In modo impressionante. Oggi sarà aperta al pubblico, [...] una cerimonia in pompa magna, la [...] tirata su da Renzo Piano [...] la [...] la so-cietà di servizi della [...]. È un [...] pez-zo [...] venuto su, in [...] anni, dove prima era il [...] asso-luto. Quando cadde il Muro [...] dagli anni Venti alla [...] del traffico e dei traffici berlinesi, era [...] erbacce e detriti. Sotto centinaia di migliaia [...] cemento e altri stolidi ma-teriali giacciono frammenti [...] tè del [...] (il più grande [...] si dice-va), delle cucine [...] delle pale del primo [...] delle rotaie di tram che da [...] partivano per ogni angolo [...]. Tutta la cianfrusaglia, insomma, di [...] frammenti sono venuti fuori mentre si scavava [...] ora, in un museo. E insieme con i [...] bunker di Hitler, che era poco più [...]. [...] con i resti dei morti [...] insensata battaglia con i russi [...]. [...] con il suo presente [...] e il passato che conserva nelle visce-re, [...] più evi-dente dei mutamenti berlinesi. Poi ci sono la [...] che Norman Foster ha messo sopra il [...] il com-plesso della cancelleria [...] della Sprea, la sistemazione [...] il risanamento di [...] Berg. Nei soli quartieri del [...] Berlino, un quinto [...] città, dovrebbero es-sere aperti, [...] oltre 900 cantieri. Non succede in [...]. Sono questo fervore, questa [...] poco inquietan-te, i tratti della [...] il fumoso concetto che [...] nuovo (! Berlino no, Ber-lino è davvero, [...] «tedesca». È esattamente a metà [...] (800 chi-lometri verso ovest o verso est), [...] Bruxelles [...] la vecchia, [...] che i russi renderebbero [...] Germania se in mezzo non ci fosse [...]. Tutti negano, gli intellettuali, [...] Berlino [...] diversa da Bonn se non nel bene: [...] metropolitano, nel suo sano co-smopolitismo, nella tolleranza [...] affinata nel gran calderone [...] di Weimar e poi, con il dopoguerra [...] nella frequentazione di americani, francesi, britannici, e [...]. Nel suo profilo di [...] aggiunge chi la [...]. La nuova classe dirigente [...] nuova capitale della Germania [...] porta con sé, insomma, [...] continuità, un che di vecchio capace di [...] un poco di ironia, questa retorica del Nuovo [...] nella frenetica gestazione della [...] il meglio della Bonner [...] non dovrà, per [...]. ///
[...] ///
La nuova classe dirigente [...] nuova capitale della Germania [...] porta con sé, insomma, [...] continuità, un che di vecchio capace di [...] un poco di ironia, questa retorica del Nuovo [...] nella frenetica gestazione della [...] il meglio della Bonner [...] non dovrà, per [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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