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Per [...] le carte che testi-moniamo [...] di beni appartenenti agli ebrei [...] rimaste nascoste nelle banche svizzere. Che hanno sempre negato di [...] qualcosa [...] nazista». Fino alla mi-naccia di [...] lobby ebraiche. E fino a quando una [...] notturna di Zurigo non ha sco-perto [...] di una gran quantità di [...] pronti ad andare al macero. Ora è un eroe [...] il posto. /// [...] /// Sgomento, rabbia, ver-gogna. Sono questi i sentimenti [...] San Gallo a Lugano, da Berna a Zurigo, [...] Lucerna [...] Basilea, emer-gono tra gli svizzeri onesti e [...] che seguono, ormai da mesi, le vicende [...] sui beni degli ebrei massacrati nei campi [...]. A migliaia, le vit-time [...] mori-re, depositarono beni e soldi nelle banche [...] Confederazione [...] un futuro che non ebbero mai. Erano sicuri, tutti, della [...] rispetto degli impegni sotto-scritti e si affollarono, [...] tutta Europa entravano in vigore le leggi [...] in quella spe-cie di oasi tra le Alpi [...] Reno, quan-to potevano, pensando ai figli, alle [...] domani migliore, alla pace e al ritorno [...]. Il ruolo delle banche Invece, [...] e i grandi grup-pi economici, su quelle [...] le case, le fabbriche, [...] sen-za pietà e senza ritegno, realizzando guadagni [...]. Poi, nel dopo-guerra, le [...] ne-garono di [...] mai ricevuto tutto quel [...] ogni rim-borso ai pochi sopravvissuti alle stra-gi [...]. Non [...] -fu detto -documen-ti che [...] non era possibile risalire ai proprietari delle [...]. Quin-di, le banche svizzere, [...] a nessuno. Anzi, sostennero i grandi [...] finanzia-ri, il problema non esisteva nemme-no e [...] esistito. Potevano i buoni e [...] credere alle loro banche e al loro [...] Non [...] possibile. Invece, piano piano, la [...] facendo strada ed è dura da digerire. Viene subito in mente [...] Goret-ta: «La barca è piena», sulla Svizzera [...] nel paese a mi-gliaia di persone che [...] dalla vicina Germa-nia. Le banche sabotarono in [...] circolazione di quel [...]. Così come, in Svizzera, [...] di [...] di polizia di San Gallo [...] «caccia-to con disonore» per [...] fornito a migliaia di [...] falsi documenti per non finire nei forni [...]. A quello svizzero sono [...] a conferire medaglie e ri-conoscimenti e a [...] andate davvero le cose. La ve-rità, ecco. Strappata a morsi dagli [...] comitati che si sono andati formando, appunto [...] due anni, tra i superstiti dei la-ger, [...] Israele [...] negli Stati Uniti. Così si è capito [...] uomini delle grandi banche, gli «gnomi» di Zurigo [...] Ginevra, facevano addirittura af-fari con Hitler, per [...] portati via dai paesi occupati. Negli ultimi due anni, [...] cambiato. Il governo sviz-zero, sotto [...] ha cominciato ad ammettere che sì «molto [...] perse-guitati era finito in Svizzera» perché non [...] ai nazisti. Così, sono stati concessi [...] e, piano piano, le autorità e le [...] a rico-noscere la verità di alcune accuse. Un ministro della Confederazione [...] in America a trattare con il potente [...] rimbor-si presieduto dal senatore Alfonso [...]. Poi, il governo svizzero [...] commissione composta da i rappresentanti delle grandi [...] dai membri del governo e del Parlamento. Tra [...] gli ebrei americani avevano [...] tutti i loro soldi investiti nella Confederazione [...] non avessero mantenuto la parola data nel [...] mondiale, agli ebrei poi uccisi nei campi [...]. Insomma, un pasticcio delicatis-simo [...] problemi grandis-simi di [...] dignità, serietà e [...]. Era lecito speculare su [...] tanto dolore? Certo, si è sempre sostenuto [...] dopo più di mezzo se-colo dalla fine [...] sarà quasi possibile rintracciare carte e documenti [...] piccoli e grandi. Gli svizzeri onesti, negli [...] comunque impa-rato a diffidare di certe dichiarazioni, [...] quelle della più grande banca del paese, [...] svizzere [...]. Proprio [...] infatti, molte e molte [...] Settanta in poi, era rimasta coinvolta in [...] ita-liani: dal caso ambrosiano, alle vi-cende Gelli; [...] Pacini Bat-taglia alle faccende di «Mani pulite». Ed ora è di [...]. Proprio in questi giorni. Ne parla la stampa [...] Europa e [...]. Tutto -come ha scritto [...] di un bravo e onesto sviz-zero che [...] la stampa popolare, subito una specie di [...] Guglielmo Tell della giustizia e della verità. Si chiama [...] che ha 28 anni [...] Zurigo. Lavora (anzi lavorava) co-me [...] uffici cen-trali [...] a Zurigo. Qualche notte fa, con [...] e con in mano la lampadina tascabile, [...] il giro di controllo negli uffici [...]. Giunto [...] aveva notato una gran [...] ficcati nelle casse che, ogni mattina, vengono [...] ca-mion della nettezza urbana. Insom-ma, materiale da buttare. Incuriosito, [...] aveva scorso al-cune pagine [...] e si era subito reso conto che [...] carte risalenti agli anni Quaranta. E in particolare i [...] i depositi fatti da alcune grandi famiglie [...]. [...] stupito, prendeva molti di [...] li depositava a ca-sa propria. Il giorno dopo, con [...] si presentava ai responsabili della comunità ebraica [...] consegnava tutto. La bomba scop-piava un [...] dopo. [...] veniva immediatamente licenziato dalla banca [...] «rive-lato segreti [...]. [...] Poi, i dirigenti e [...] autorità governative e giudizia-rie, spiegavano che si [...] carte senza alcun valore gettate via per [...] semplice impie-gato [...]. Ma, poche ore do-po, la [...] veniva a galla. Le carte erano importanti [...] dei beni degli ebrei ed erano state [...] ordine di un vicedirettore generale. Insomma, [...] aveva ten-tato di far sparire [...] importan-tissimi e compromettenti per le in-chieste in corso sui [...] degli ebrei morti nei campi di sterminio. [...] appunto, ha perso il [...] di-ventato colui che ha aperto una pri-ma [...] scritto i giornali -in «quel deposito di [...] gli archivi [...]. Il comitato diretto dal [...] ha fatto giungere messaggi [...] quel grande svizzero onesto che è [...] con la promessa di [...] e un assegno di sessanta milioni di [...] nel periodo di disoccu-pazione. [...] ha detto solo una cosa: «È stata la mano di Dio che mi ha gui-dato [...] leggere quelle carte». Tre volontari spagnoli [...] Medici del mondo sono [...] città ruandese di [...] a nord-ovest di Kigali. Negli ultimi giorni nella [...] stati tre attacchi, molto probabilmente coordinati, due [...] sedi di gruppi umanitari. E tutto lascia pensare [...] sia da attribuire agli estremisti [...]. Negli scontri hanno perso [...] sei [...] tre militari e tre [...] Medici del mondo e Medici senza frontiere. Un cooperante statunitense è rimasto [...] ferito ed è stato necessario [...] una gamba. Le vittime sono il dottor Manuel [...] degli aspetti logistici e amministrativi Luis Maria [...] e [...] Maria Flores [...]. A [...] anche [...] cittadina spagnola, [...] per i diritti umani Isabel [...] la Casa, che fortunatamente è sana e salva. Del rimpatrio delle salme [...] francese in Ruanda, Jacques [...] in coordinamento con il [...] Esteri di Madrid e con la rappresentanza diplomatica [...]. Il premier spagnolo Josè Maria [...] a Venezia con il [...] Consiglio Romano Prodi, si è detto costernato per [...]. Anche il capo del [...] espresso il proprio cordoglio. Secondo alcune fonti i [...] stati uccisi con un colpo di pistola [...]. [...] è stata compiuta per scoraggiare [...] organizzazioni umanitarie che assistono i profughi rientrati in patria [...] che gli [...] vogliono invece trattenere nei campi [...] raccolta. /// [...] /// [...] è stata compiuta per scoraggiare [...] organizzazioni umanitarie che assistono i profughi rientrati in patria [...] che gli [...] vogliono invece trattenere nei campi [...] raccolta. (0)
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