Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1994»--Id 248429477.

Povero Struzzo, bersagliato dalle [...]. Nessuno ricorda che [...] libraria è dominata da [...] gruppi, Rizzoli e Mondadori (De Benedetti e [...] che contendono il mercato [...] medio grandi e a una infinità di [...]. Insomma il duopolio esisteva [...] ò finita nelle mani [...] proprio difetto. Nessuno inoltre ricorda che [...] Einaudi ha prodotto benissimo (come riconosceva il [...] Fofi su queste pagine). Ma accanto alle percentuali, [...] e alla [...] (prossimo padrone) c'è una [...]. E gli uomini che [...] valore. Prima di piangere, [...]. [...] previsioni di Pico Per [...] pensano alla Einaudi, non c'è che da [...] libri, lo ho provato con i «Sonetti» [...] Giovanni Pico della Mirandola ( a cura di Giorgio Dilemmi), [...] memoria di (erro (da cui Pico de [...]. E ho letto: «Misera Italia [...] Europa intorno/ che [...] tuo gran padre Papa [...] a palla gioca e [...] Bissa è pregna et ha sul capo [...]. Finisco [...] perchè Pico non mi pare [...] gran poeta, e parafraso: «misera Italia e tutta [...] che il tuo Papa (liv. Sapevano già tutto, allora. [...] saggezza di Gabe Molti [...] Woody [...] hanno consuetudine con il [...]. Qualcuno [...] sembrerebbe appena uscito [...] se non [...] che Torino non è New York. Rileggete ad esempio queste [...] tv -Imparate a scrivere sceneggiature, testi televisivi, [...]. Non sì può insegnare [...]. La scrittura creativa non [...] che si possa insegnare. Si può soltanto proporre [...] buona letteratura e sperare che li stimoli». Sacrosanto, anche se la [...] contrano, Da «Mariti e mogli», sceneggiatura del [...] da Feltrinelli. [...] in considerazione anche se [...] film (già in libreria [...] ancora, Sam», «lo e Annie», «Zelig». Aiuta a non disperare. [...] dovrebbe essere il padre dei [...]. ///
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Il giovane [...] toma a casa, in Egitto, [...] un paese triste e grigio, ottuso e [...] polizia e da una borghesia ipocrita. ///
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Come? Con [...] totale. ///
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La storia è raccontata [...] Albert [...] ormai ottuagenario romanziere egiziano [...] scritto in francese, in «Un complotto di [...] (Zanzibar). Due citazioni di [...] da [...] Le Monde: «Per sottolineare [...] su questa terra non ho bisogno di [...] «Fare alzare un bambino alle sette del [...] prima ingiustizia del mondo». Ci salverà la [...] ottobre 1943» è un [...] Fausto Coen sulla razzia del ghetto di Roma [...] del rabbino Israel [...] La [...] lettura, in concomitanza con [...] film di Spielberg, propone un interrogativo Se, [...] romanzare [...] E quale tabù infrange [...] scena del film [...]. [...] di [...] settembre 1943, [...] è letteralmente invasa dalle ar-. Una quindicina di . Se [...] non sarà consegnato, duecento [...] arrestati e deportati. Occorre dire che nel [...] il senso preciso di questa minaccia e [...] non è ancora chiaro alla Comunità ebraica [...] che la [...] -cioè la Soluzione Finale [...] alla tedesca, e la [...] e cioè [...] del [...] ebraico per [...] solo alla ebraica, ma secondo la definizione [...] si dà [...] evento -era ancora una [...] perciò, il senso preciso [...] e della deportazione in [...] Germania da parte delle Ss non era [...] non quasi certamente alle alte sfere governative [...] o perlomeno di quella parte di mondo [...] nel conflitto. Se invece [...] sarà consegnato, gli ebrei [...] sonni tranquilli, i tedeschi li lasceranno in [...] resto dei loro giorni. Comincia cosi, il giorno stesso [...] 26 settembre [...] ghetto ebraico di Roma la [...] di David [...] artista francese deportato a [...] Bei! Diciotto giorni dopo, il [...] comincia la razzia degli ebrei, Al ghetto [...] Roma sono arrestati più di mille ebrei, [...] malati gravi e intrasportabili, donne, donne gravide [...] doglie da parto, bambini. Di bambini ne furono [...]. Naturalmente la maggior parte [...] presa al ghetto. Gli ebrei razziati il [...] subito avviati ad Auschwitz dove qualche giorno [...] tutti uccisi. I superstiti furono 15: quattordici [...] e una donna. ///
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Questo, in breve, il [...] libro di Fausto Coen [...] Ottobre 1943, la grande [...] a Roma. Giuntina editrice, L. [...] fatto già registi come Pontecorvo [...] Lizzani, ma il film di Spielberg, per nome [...] ha un impatto diverso, planetario. Il problema -«romanzare» la [...] -si ripropone sulla pagina [...] bellissimo libro di Fausto Coen 16 ottobre [...]. ALBERTO [...] quella lontana [...] al ghetto di Roma. Questo libro di Fausto Coen [...] anni dopo il libro 16 Ottobre 1943 [...] Giacomo Debenedetti, edito per la prima volta dal Saggiatore [...] volte ristampato e ormai giudicato un classico [...] e delle cosiddette discipline [...]. Il libro di Giacomo Debenedetti [...] apparentato al territorio della letteratura romanzesca e [...] di cronaca storica e, perciò, definito come [...] nutre anche di fantasia e dì invenzione, [...]. Il libro di Fausto Coen, [...] essere classificato come un racconto più vicino [...] letteratura storiografica, e cioè a quella letteratura [...] proprio tessuto testimoniale a fonti storiche cosiddette [...]. Sicché nel libro di Coen [...] occhi, di quella tragica cronaca, un episodio [...] come quello del rabbino [...]. Il rabbino Israel [...] -nome poi italianizzato in Italo Zolli [...] nel 1881 e originario della [...] rabbino capo di Roma [...] al tempo della invasione della capitale da [...] naziste. Ed ecco, proprio nel [...] infame razzia al ghetto di Roma, è [...] che, a mio avviso, costituisce una vera [...] copernicana della elaborazione stori-ca di ciò che [...] conflitto in Europa e, dunque, in generale [...]. A quel livello culturale [...] che . Era già successo con [...] Kapò di Gillo Ponte-corvo e [...] di Roma di Carlo Lizzani, Quel [...] non doveva e non poteva più essere [...] di nuovo raccontato. Cioè a dire, è [...] memoria della [...] -come atto estremo di [...] ha potuto fare e ha fatto contro [...] nuovo superato la barriera di una interdizione [...] che le impediva di essere testimoniata con [...] non soltanto, ma anche, di fiction, anche [...] anche di trama, cioè a dire con [...]. E stavolta con un [...] il no-. Non solo per gli [...]. [...] dilemma delle due culture [...] storia e quella artistica della tabula -sembra [...] tabù che gli stessi vertici intellettuali ebrei [...] giudicato [...] mo infrangere. ///
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Certo, ogni storia che [...] fantasia, di invenzione e di poesia comporta [...] non esclusi i rischi di una lettura [...]. Il mezzo [...] il messaggio, per [...] alla [...] Ma che questi rischi non [...] non essere affrontati, è un [...] dal momento che. E in tv arriva [...] di [...] «Non sono stato capace [...] loro sterminio». Così [...] Wajda, regista di Dottor [...] il film che verrà [...] alle 20,30, spiegava il [...] quale duecento ragazzini, guidati dal loro educatore, [...] piombato che li sta deportando al campo [...] e corrono sul prato, [...]. Eravamo a [...] maggio del 1990. Ma non era una [...] altre: sulle prime pagine di tutti i [...] foto del cimitero ebraico di [...] profanato dai neonazisti. Ai Festival, con [...] sincronicità che fa degli [...] antenne delle nostre pulsioni profonde, erano comparsi [...] di Wajda sul ghetto di Varsavia e [...] di Àbramo, livida denuncia [...] da sempre nella società tedesca. E persino in una [...] Cac-ciatore bianco, cuore nero di Clint Eastwood [...] americano contro il nazifascismo trovava modo di [...]. Così Dottor [...] ospitato con scarsa convinzione [...]. Lo meritava, lo merita. Eppure da allora non era [...] stato programmato. Troppo sobrio, troppo austero, [...]. In bianco e nero, [...] di raccontare la notte della storia con [...] le nebbie piuttosto che con lo sfolgorìo [...]. Una scelta che successivamente [...] registi famosi come Woody [...] in Ombre e nebbia, [...] dei totalitarismi, ed ora Spielberg. Wajda spiegava la MA TILDE [...] rinuncia al colore con [...] «ritrovare uno sguardo semplice, naif, con il [...] asciutto, con il desiderio di avvolgere di [...] di duecento ragazzi e di un uomo [...]. [...] si chiamava nella realtà Henry [...] illustre esponente della nuova pedagogia [...] del secolo, puntava sulla dignità [...] la responsabilità [...] contro il vuoto autoritarismo ottocentesco, Intere generazioni di polacchi si erano tonnate sui suoi libri: «Anche mio padre -confessò Wajda -era cresciuto leggendo le sue [...]. [...] era talmente connaturato alla cultura [...] che non si può pensare di [...] la storia senza [...]. Oltreché teorico il professore era [...] di un [...] i ragazzi venivano educati secondo [...] sue intuizioni. Poi arrivarono i nazisti, [...] del professore e dei suoi ragazzi, fino [...] ghetto. Ed è nel raccontare [...] ogni giorno nella «città ebraica» di Varsavia [...] raggiunge momenti di grande verità. Nessuna idealizzazione degli ebrei, [...] di Wajda si posa tanto sul collaborazionista [...] eroe che lancia da un tram in [...] agli affamati abitanti [...] immediatamente abbattuto dai nazisti. C'è [...] allievo del professore che [...] nazisti e cosi gli porta qualche aiuto. Lui non lo rifiuta, [...] bambini. Ma non accetterà mai [...] sé solo, offertagli dai tanti estimatori del [...]. Chi di-menticherà mai [...] di [...]. Sembra di sentire le [...] Amelia Barbieri, la volontaria laica che in Ruanda [...] di abbandonare al proprio destino di morte [...] dove presta la [...] . E dove sopratutto lascia [...] di coraggio e dignità umana. Ecco, se c'è qualcosa [...] film di Wajda a quello di Spielberg, [...] e nero, è proprio questo: la volontà [...] la parte non degradata [...]. È illuminante nel film [...] Wajda, [...] con il quale il pedagogo inculca nei [...] di se stessi e degli altri, [...] per la propria dignità [...] di maggiore disperazione, [...] ne va della vita. Dicono che i «salvati», [...] furono proprio quelli che non si fecero [...] persero la stima di sé. Neil [...] del sole sempre di Spielberg, [...] protagonista si ribella alla fine contro il [...] lo ha «educato» nei campi di prigionia [...] animalesco spirito di sopravvivenza. Alla reazione sorpresa del [...] «Ma [...] li ho insegnato tante cose! Oggi, sia Spielberg che Wajda [...] di uomini «che non sono disposti a [...] una patata». Ne abbiamo bisogno. ///
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Ne abbiamo bisogno.