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[...] / [...] LUGLIO [...] si tro-vava sul palco. Con la [...] voce nitida e ben [...] stava pronunciando un discorso di critica alla [...] in carica. Riusciva a strappare continui [...] accorsa in piazza [...] per [...]. In mezzo ad essa [...] Andreas [...]. Era un uomo magro, [...] i, capelli radi e grigi, gli occhi [...] bocca atteggiata a una piega amara. Indossava un vestito di [...] ma pulito. Camminava un tantino curvo. Si fermò a pochi [...] e guardò verso [...] nella direzione di [...]. Stentò a riconoscere il [...] lotta ai colonnelli. In quei dodici anni [...] che lo aveva visto anche [...] pur nel diverso destino [...] Andreas, era cambiato, aveva mutato fisionomia. Era diventato calvo e [...]. Dodici anni che per [...] Andreas, [...] stati di morte civile, chiuso com'era stato [...]. Era tornato libero da [...]. Ricordava la gioia del [...] consegna del certificato di piena guarigione dei [...] commosso a tutti, sanitari e degenti, la [...] porto, [...] del biglietto per il [...] il [...] la traversata. Ah, [...] del mare, fino allora [...] le inferriate del manicomio, le isole, la [...] porti! [...] cosa: ora che era [...] un uomo normale, ora che poteva tornare [...] la folla, compiere gesti comuni che nessuno [...] frequentare gli stessi posti di tutti, aveva [...] della più radicale estraneità, la [...] solitudine. /// [...] /// La [...] vita non aveva altro [...] fuori di quello per cui era sopravvissuto: [...] vendetta. /// [...] /// Per ciò che le avevano [...] perché incolpevole. Il suo unico torto [...] di essere la [...] donna, la donna di [...] Giunta dei colonnelli. Erano arrivati a lei [...] cattura di Andreas. Ma, tranne delle bombe [...] esplodere, non sapeva nulla del gruppo politico [...] apparteneva, i nomi degli aderenti, i luoghi [...] i progetti. La polizia se ne [...]. Ma la usarono per far [...] lui, Andreas, [...] e [...] davanti ai suoi occhi. Fino a [...] terribile giorno di dodici anni [...] quando, sulla [...] di via [...] spirò tra le sofferenze atroci [...] suo corpo e della [...] anima straziati. Era [...] ricordo che Andreas aveva [...] dalla [...] mente. /// [...] /// Era rimasto, invece, il [...] di ogni altro lo aveva spinto a [...] scoprire chi Io aveva tradito, chi gli [...] prezzo enorme. Invece, quando era arrivato [...] appena aveva messo piede [...] avvertito le ginocchia [...]. Un attimo, ma [...] stato. A causa, forse, di [...] che lo aveva afferrato appena si era [...] era proprio lui, Andreas [...] a rivedere dopo dodici [...] cose che aveva creduto perse per sempre. Nulla infatti era cambiato. Gli stessi palazzi, le [...] della pubblicità, la fila dei negozi di [...] marittime, i [...] il traffico, [...] della gente. /// [...] /// Tranne la magica scomparsa [...] vecchia Giunta [...] il soldato che rinasce [...] fenice [...] che dominava il [...]. Si era gettato nel [...] assaporando odori e suoni antichi, [...] Via [...] Vassilià Giorgio. Si era messo in [...] pensione dove alloggiare e [...] trovata in alto a [...]. Una pensione dal nome [...] ma sordida e con [...] in comune, alla turca, senza finestra. La [...] una matura signora dal-a lingua [...] e lo sguardo indagatore. Mentre trattava il prezzo [...] notato che vi si [...] personaggi. Dovevano vivere lì da [...] vi [...] come gli scarafaggi nel [...]. Si era messo [...] per cinquecento dracme al [...] dormire. Era il massimo che Andreas [...]. Oltre ai pochi soldi, [...] lavoretti manuali che gli facevano fare al [...] che gli era rimasta era la valigia [...] ciò che conteneva: il ricambio per un [...] una camicia dai polsi e il colletto [...] e un pacchetto di lamette, un vecchio [...] di Ritsos. Con passo sciatto la [...] condotto alla stanza assegnata. Andreas aveva atteso che [...] poi si era gettato sul letto, che [...]. Si era addormentato subito. Da due giorni, da [...] annunciato [...] dal manicomio, non aveva [...]. Soltanto il giorno dopo [...] trovare [...] la moglie di Jannis [...]. Era la prima persona [...] ad Atene. Un incontro che Andreas [...] mente accarezzava, al limite del sogno. Qualche mese prima aveva ricevuto [...] lettera. Gli annunciava che suo [...]. Era precipitato dalla finestra [...] della loro casa. Ufficialmente si sarebbe suicidato, [...] nutriva forti dubbi in [...]. Lui che aveva dedicato [...] libertà e alla democrazia! [...] ripromesso di vivere fino a [...] non [...] fatto. E questo significava trovare [...]. Ecco, io so che [...] anni lo aveva scoperto e proprio per [...] Jannis [...] stato ucciso». [...] scriveva come se Andreas [...] corrente che Jannis era stato accusato del [...] lui e Margarita erano state le vittime. Ma, al riguardo, non aveva [...] mai nessuna comunicazione. Così la lettera era, [...] prima luce da e su un mondo [...] dieci anni nel buio. Anche se la [...] mente, via via che [...] raggiungere un lampo di verità, cogliere i [...] che definivano il groppo della [...] condizione di uomo impazzito [...] orrore. Chi dei compagni lo [...] Si chiedeva continuamente. Chiuso nel manicomio, senza [...] mano, Andreas poteva partire solo da supposizioni [...] volta alternate per arrivare a conclusioni comunque [...]. Nella rosa dei sospettabili, del [...] abbastanza ristretta, [...] al pari degli altri, anche Jannis. Nella lettera della donna, [...] Andreas [...] riconosciuto quella voce comune dei sofferenti. E quel bisogno, poi, [...] marito, di rivolgersi a lui, Andreas, la [...] intatte le domande e le risposte che [...] dato un senso, [...] alla [...] guarigione. Dal momento in cui [...] lettera di [...] del giorno in cui [...] manicomio divenne quasi spasmodica. La inquietante morte di Jannis [...] più di una nuova domanda. [...] di [...] era segnato sul retro [...]. Era quello dove Jannis [...] in via [...] nel centro di Atene Davanti [...] prima di entrare, Andreas aveva guardato il [...]. Era n, aveva pensato, [...] Jannis [...] si era sfracellato. Guardò in alto, verso [...] quarto piano, e provò un brivido. Entrò nel portone. Gli altri compagni del gruppo, [...] sarebbe andato a [...] dopo. Anche di loro non [...] nulla. Se erano vivi, se [...] facevano ora che la legalità democratica era [...] quali partiti erano entrati. Era stato un gruppo [...] si era formato con [...] scopo di combattere la [...] Dai giornali che gli era capitato di [...] aveva saputo soltanto di [...] del ruolo sempre più [...] assunto nel Movimento Democratico, fino a [...] il segretario politico. Si parlava di lui [...] candidato alla guida del [...] è nato a Fermo [...] genitori fiumani. Ha scritto il romanzo «Massacro [...] Presidente», edito da Mondadori, e per [...] Mursia un saggio sul [...] Nobel [...] Ivo [...]. Negli Oscar Mondadori sono [...] prefazioni ad alcuni classici del romanzo poliziesco. Collabora regolarmente a «Paese Sera» [...] questo giornale. Vive e lavora a Roma, [...] occupa di stampa aziendale. La [...] DIEGO [...] rappresentava [...] anticomunista e nazionali-sta. Chi [...] detto dodici anni prima [...] quella fine? Il loro, gruppo, al quale [...] era appartenuto, non era [...] estremisti e irriducibili? Mentre i comunisti nel [...] generica «mobilitazione» essi avevano scelto la strada [...] in cui versava il paese sembrava la [...] costituzione di [...] che, puntando sulla lotta [...] intorno a [...] di rivolta totale. Andreas sorrise a quel [...] al tipo [...] che volevano sviluppare [...] la Giunta militare e [...] Grecia. Eppure, tutto era ancora [...] prima della cattura. Margarita, [...] la lotta, la fede [...] di [...] schivati mille pericoli tra [...] di Radio [...]. Erano i fili che [...] un magnifico cristallo, al di là del [...] il nemico, il male. /// [...] /// Una voce di donna [...] chiese: «Chi è?». Seguì un attimo di [...] la porta si aprì. /// [...] /// La donna gli apparve [...] cereo, lievemente gonfio come tutto il suo [...] capelli crespi ingrigiti Gli fece cenno di [...]. Andreas andò ad accomodarsi [...] rivestita di canapa azzurra, ormai consumata e [...]. La stanza era in [...] poca mobilia, di tipo svedese, riposava chiaramente [...]. [...] andò a sedersi di fronte. Quel po' di femminilità [...] era ancora spenta in lei la spinse [...] arrivato ieri» rispose Andreas. [...] parve esitare. Chiese: «Come stai?». /// [...] /// Si guardarono in silenzio, a [...] vicendevolmente il [...] che ciascuno di essi [...] sulle spalle. Andreas decise di parlare: «Ti [...] prima della tua lettera non sapevo [...] di tradimento a tuo [...]. [...] intrecciò nervo» [...] le dita. Sentivo di [...] riabilitare almeno davanti ai tuoi [...] eri il diretto interessato». /// [...] /// [...] nei confronti di Jannis, [...] dalle altre organizzazioni della Resistenza». Ricorderai che al momento [...] Jannis era [...] del gruppo che si trovava [...] mani [...] respirò profondamente. Il giornale dei colonnelli [...] Kosmos" parlò di comportamento [...] Jannis [...] che aveva collaborato con [...] denunciare i terroristi. /// [...] /// Una manovra, chiaramente, per [...] che avevano dentro il gruppo. O, meglio, la manovra [...] noi, per Jannis che sapeva di non [...] per quelli del [...]. Ma che cosa potevano [...] Indagare [...] serio» gridò quasi [...]. Andreas la scoprì turbata. Tirò fuori un pacchetto [...]. Ne offrì una alla donna, [...] allungò la mano tremante. Andreas le accese la [...]. Forse, pensò, lui era [...] con la quale [...] dopo anni di silenzio, [...] fiducia. Si rese conto che, [...] a verità, non erano interamente sue le [...] lunghi anni di manicomio. Jannis e [...] da lontano, le avevano [...]. La donna sorrise. Le tengo in una cassetta [...] sicurezza di una banca [...] vicino. Sono appunti, registrazioni, fotografie, [...] il nome del traditore, [...]. Andreas la guardò allibito. La donna ebbe un [...]. Me le ha scritte [...] sue indagini Io mi trovavo dai miei, [...] con il bambino. Lo avevo portato [...] per non [...] vivere la pesante atmosfera che [...] viveva [...]. Ammutolì, catturando Andreas in [...]. Si guardarono e, mentre [...] lettere, egli potè leggere nei suoi occhi [...] il sentimento di quel vuoto che trovava [...] ogni ora del giorno e della notte. Andreas contò le lettere. /// [...] /// [...] spiegò: «In un primo momento [...] pensato di [...] in banca con il resto [...] materiale, ma poi ho preferito [...] con me. Talvolta sento il bisogno [...] in qualche modo la voce di Jannis. /// [...] /// Andreas annui e cominciò [...]. La prima lettera era [...] 1977. [...] anni dopo la caduta dei [...] pensò Andreas. Cominciava: «Cara [...] amore mio, spero [...] la decisione di [...] tu e il bambino, [...] di tempo a [...] si sia dimostrata saggia. Parole comuni di un [...] preoccupato della propria famiglia. Andreas le avrebbe ritrovate [...] successive, in [...] delle quali, però, parlava [...] propria riabilitazione («Marcos potrà camminare a testa [...] sapranno che suo padre non è, come [...] traditore: il suo futuro, prima che il [...] su questa certezza. Si educa con 1 [...]. E su quello che [...] mio di esempio non ci devono essere [...]. Dopo cinque lettere venne [...]. Scriveva subito [...] Nelle [...] affannose indagini [...] una svolta. Non posso per ora [...] quale. Ma essa ha un [...]. Te lo ricordi? Il [...] speciale studenti, omosessuale, particolarmente efferato con chi [...] non sottostava alle sue voglie. Cova un odio profondo [...] che hanno avallato la [...] estromissione. Un odio che, almeno [...] è dimostrato proficuo. Andreas cominciò a leggere [...] maggiore le lettere successive. [...] conduceva un gioco ambiguo: tirava [...] le lunghe, rinviava a ogni appunta? mento le sue [...] pretendeva denaro, cercava di snervare Jannis, che invece non [...] mai disperare. /// [...] /// Finché un giorno [...] si decise a parlare. Scriveva Jannis: «Il traditore [...]. I servizi segreti americani [...] lo hanno sempre utilizzato. Era il loro uomo [...] resistenza. È ancora il loro [...]. La soffiata [...] a cui ha partecipato Andreas [...] da lui. Non solo: come aveva [...] mia cattura, avvenuta qualche giorno prima di [...] Andreas, faceva parte del gioco. Doveva spiegare la [...] cattura e coprire il vero [...]. Andreas sollevò gli occhi [...] che aveva assunto uno [...]. Sentì dire dalla donna: «Pochi [...] quella rivelazione Porfirio è morto. Sai come?». Senza attendere la risposta [...] Andreas [...] «È morto investito, mentre attraversava la strada, [...] grossa cilindrata che subito dopo si è [...]. La versione ufficiale ha [...] stradale [...] ripetè il suo ghigno [...] parlato di suicidio per Jannis». Tra i singhiozzi disse [...] qualcosa, ti prego». Andreas annui «Dopo che [...] altre prove che hai», disse. [...] sul palco aveva finito, tra [...] ovazioni, il discorso. La gente scandiva il [...]. [...] politico si limitò a [...] segno di vittoria, quindi prese a scendere [...]. Appena pose piede [...] scalino si sentì chiamare. /// [...] /// [...] si limitò [...] a fissare il suo assassino [...] gli occhi Sembrava [...] una fine del genere [...] tanto le labbra ebbero una [...] piega amara per il dolore,) prima di cadere riverso [...] terra. A prì lo sportello della [...] vania e tiro fuori una [...] lia di bourbon, ebe versò [...] ; [...] teneva a [...] di mano. Okay, ripetè [...] mo tra sé portando il [...] re alle labbra. Poteva essere i soddisfatto. [...] era [...] stato ucciso. Erano riusciti a [...] eliminare un uomo che [...] va ormai troppe cose e [...] ora, diventando sempre più [...] potente, [...] montato la te-« sta e [...] preso a [...] Erano riusciti a manovrare Andreas [...] fissato [...] secondo i rapporti [...] dal manicomio in! Erano riusciti a trovare [...] uscire II resto era [...]. Quanto [...] non sarebbe stato altre che [...] di un folle [...] un passato di terrorista. /// [...] /// Quanto [...] non sarebbe stato altre che [...] di un folle [...] un passato di terrorista. (0)
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