Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 2479562516.

Disteso per la vittoria [...]. Ascoltando ieri sera Jac-ques [...] parlare per [...] in tv di euro [...] Europa veniva da pensare che, tra i due [...] lunga e litigiosa di Bruxelles, era lui [...] meglio. [...] Helmut Kohl, avrà [...] maggiori difficoltà nel [...] conto alla [...] pubblica opinione di quel braccio [...] ferro sulla presi-denza della Banca centrale. Perché se è vero [...] il favorito della [...] sarà il primo ad [...] è anche vero che la [...] presidenza non andrà oltre [...] del periodo preparatorio al vero lan-cio [...]. [...] ha ottenuto che se [...] casa a metà man-dato e che lasci [...] francese [...]. [...] con quale aria sorniona [...] il presidente ieri sera ha ripetuto, ad [...] dei francesi, la favoletta sulla quale si [...] di Bruxelles: [...] non auspica, per ragioni [...] a termine il [...]. [...] che gli diceva «ma insomma, [...] potrebbe [...] politico?», lui rispondeva con grandissima [...] faccia di bronzo: «Ma il dibattito è di grande [...]. [...] discussioni i toni salgono. Cosa peraltro perfetta-mente verosimile, [...] faccenda [...] e [...] si sono mossi a [...] sintonia. Un solenne intervento televisi-vo [...] di [...] dopo [...]. [...] si vuole pedagogo. [...] nulla di nuovo né [...] si è vo-luto rassicurante co-me se il [...] preda al dubbio. La [...] è [...] ob-bligata dai tempi: «Non [...] condurre [...] con il perdere la guerra». E ancora: «È vero, [...] stato reticente. Ma la mia reticenza [...] ora ha vin-to la ragione». Quale Europa per il [...] di volontà or-ganizzate, non [...] con un pilota automatico». E naturalmente [...] degli Stati, non [...] di non so quale federalismo». Insomma [...] del generale De Gaulle», né [...] né meno. Per questo Fran-çois [...] il segretario sociali-sta, ha [...] «Tro-vo che [...] disegnata dal pre-sidente sia [...] di energia creatrice». ///
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[...] naturalmente non lo di-ce («la [...] è prematura»), [...] 2002 [...] ai comandi della Banca centrale [...] da un vice [...] francese, Christian [...] e lui rieletto (in [...] scadrà il settennato) [...]. Per [...] di Helmut Kohl che [...] campagna elettorale vedrà sicuramente rimproverarsi [...] «ceduto» i comandi monetari in [...] nemiche. [...] televisiva [...] un pò [...] in famiglia. I golli-sti in questi [...] abitare tutti in una bettola ris-sosa. Si sono divisi su [...] particolare [...]. Tanto che, chiamati ad [...] hanno preferito astenersi dal voto: «È vero, [...] un pò troppo disordine», ha concesso e [...]. E ha [...] anche la maggioranza di governo [...] è spaccata, con i comunisti con-trari alla moneta unica: «Ma [...] la destra e la sinistra: [...] un conflitto [...]. [...] pubblica francese pare acquisita [...] della mone-ta unica. Il 67 percento [...]. Un bel passo [...] al referendum per il [...] Maastricht, nel settembre del [...] sì la spuntarono di [...] percento contro 49 percento. In quel terzo di [...] comunisti, parte dei gollisti e naturalmente i [...]. Jean Ma-rie Le Pen [...] di guerra ma per fortuna -non essendoci [...] è privo di tribu-na. Ciò non gli ha [...] maggio, di accusare [...] riuscito a [...] che «né Hitler né [...] erano riusciti a fare: [...] della Banca di Francia a Francoforte». Ieri, com-mentando [...] di [...] ha rincarato la dose: [...] è un crimine, perché comporta [...] della nazione», né più né [...]. Il [...] assumere non è dunque privo [...] fondamento. [...] dimenti-ca che Le Pen ha [...] il [...]. ///
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I due volti di [...] assieme a quello di [...] Bassa Sassonia, si intrecciano strettamente nei colloqui [...] oggi a Roma e domani a Milano [...] inseriscono in una griglia di appuntamenti [...] fattasi più fitta con [...] a undici. Ma di [...] il lato che certamente [...] quello di sfidante di Kohl, in carica [...] anni. Ed è per la [...] in tale veste [...] si incontra, oltre che [...] e Prodi, con il [...] Lamberto Dini e con il presidente del Senato Nicola Mancino. I colloqui di [...] proseguono domani a Milano, [...] una tavola rotonda al «Corriere della Sera». Già si sa che, [...] vittoria, il candidato cancelliere socialdemocratico intende imprimere [...] una svolta nel senso [...] dello stato, facendo però [...] la Germania rimanga un partner affidabile nei [...] e alleati. [...] nei cui confronti [...] ha spesso mostrato un [...] contenuto di quello consentito dalla linea ufficiale [...] viene visto come un fatto compiuto: [...] dice il candidato cancelliere, [...] sulla lotta alla disoccupazione. Da oggi a Roma [...] Sono certo così partirà [...] degli Stati [...] cerca la [...] strada tra la politica e [...] Partenza difficile ma non è il Grande Azzardo IN PRIMO PIANO Il presidente Jacques [...] durante il suo discorso televisivo [...] DALLA PRIMA ultima analisi, il [...] volto peggiore, quello [...] al potere e al-le poltrone. Niente di nuovo, si [...]. [...] che il tentativo in [...] un Grande Azzardo, in cui interes-si politici, [...] e persino miti politici prevalgano sulle dure [...] ha del resto autorevoli sostenitori. La [...] ad esempio, lo dice [...] «Sarà un fallimento». Sul volto di Kohl, [...] uno de i protagonisti convinti [...] euro-pea, sembrava stampata la [...] tedeschi: il marco è così forte, [...] proprio bisogno di questo [...] notte, nel cuore della [...] Cancelliere ha confessato le pro-prie angosce a Romano Prodi: «Per [...] è più facile, perché hai un paese [...]. Io ho dei problemi [...]. ///
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Ma se inducessero a [...] sbagliata? Guardando [...] lo sforzo, [...] dei ministri e dei leader, [...] corso della defatigan-te trattativa, bisognereb-be [...] se non sia giusto essere [...] generosi e rispettosi della grandez-za [...]. E infatti i sostenitori [...] in testa, si affrettano a reagire allo [...] delusio-ne, ribaltando interrogati-vi e [...]. Prima domanda: ma era [...] di questa portata, mai realizzata nella storia [...] Vecchio Continente, potesse avvenire in modo indolore, cancellando [...] gli in-teressi diversi, peraltro [...] leader portava sul tavolo di Bru-xelles? Seconda [...] e dove, la politica avrebbe fallito? Terza [...] che è successo si può ridurre a [...] interessi della politica e logica dei banchieri? Quarto [...] argomento: questo travagliato inizio non è la [...] monetaria, come vanno dicendo i governi europei, [...] da [...] politica che esprima la [...] modo democratico e istituzionale? I fatti, anche [...] danno risposte a tutte queste doman-de. A chi si meraviglia [...] trattativa, Prodi risponde così: «Come potete pensare [...] così fortemente la propria so-vranità, senza che [...] tensioni e recriminazioni? Voi pensate che un [...] Benissimo, vai [...] tu?». A chi parla di [...] gli uomini dei gover-no, gli [...] ricordano un dato ele-mentare: [...] dipeso dai banchieri e dallo loro rispettabile [...] sarebbe mai nato. Di più: in fondo, [...] ha dovu-to risolvere un problema nato da [...] banchieri, che avevano già scelto in anticipo [...] costruzione, legando le mani ai leader europei? [...] non è nato da [...] Perfino [...] riduttiva di uno scontro [...] ci sarebbe molto da [...]. Si potrà dire che [...] è fatta cogliere impreparata, ma la real-tà [...] notte sono venuti allo scoperto non interessi [...] concezioni ugual-mente rispettabili: una, quella francese, del [...] poli-tica [...] mo-netaria, riaffermato, an-che a [...] strappo, nella scelta del capo della Banca [...]. [...] quella tedesca, fondata su una [...] forte della moneta, come bene «auto-nomo» da custodire al [...] delle troppe interferenze della politica, [...] dei risparmiatori e dei citta-dini [...] e futuri. Non è affatto da [...] perché si fonda su [...] della Banca centrale rispetto [...] ha giustificazioni storiche [...]. Queste due concezioni si [...] e si scontreranno ancora. Ma sono, appunto, due [...] non due universi contrapposti. Alla fine, se una lezione [...] dalla notte di Bruxelles, è la con-ferma di quello [...] un uomo come Ciampi, protagonista assoluto [...] ma anche ex governatore della Banca [...] ha spiegato [...] sera ai giornalisti ben prima [...] sulla nomina: [...] ha detto, ha la necessità [...] darsi rapidamente [...] politica forte, che faccia da [...] al potere mo-netario. Senza questo la costruzione [...] anzi è esposta a venti velenosi. Che il nodo sia [...] subito, nella [...] vera dimensione, potrebbe essere [...] tutti. De-cisivo, ma non esaustivo. Ai miei amici europei [...] un eccesso di euforia: perché ora si [...] forse più difficile, di certo la più [...] leva monetaria per determinare, su un [...] sociali e per [...]. In-somma, si tratta di [...] europea un moderno [...]. Non sarà impresa facile né [...]. ///
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A [...] è John Kenneth Gal-braith, 90 [...] americano che fu influente consi-gliere [...] John F. Kennedy e [...] Johnson, il «nume tutelare» [...]. Professor Galbraith, quella del [...] è detto e scritto, è sta-ta una [...]. ///
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Ma ad una condizione: che [...] consideri [...] come un [...] e non come il raggiungi-mento [...] una meta finale. Non può essere la moneta [...] solo [...] dei popoli. Penso ai di-ciotto milioni di [...] alle [...] e nuove povertà che segnano [...] più avanzata. Que-sto immenso [...] di esclusi [...] essere [...] dei governanti euro-pei. Quale dovrebbe essere a [...] priorità sociale [...] «La lotta alle povertà. Ed uso vo-lutamente [...] avanzato [...] sociale si presenta sotto mol-teplici [...]. Direi, con uno slogan, che [...] radicarsi nella coscienza dei popoli del vecchio Continente gli [...] Uniti [...] devono [...] definire un nuovo [...] delle opportunità e della solidarietà [...]. Vorrei tornare [...] di fer-ro per la presidenza [...]. Si è trattato solo di [...] poltro-ne? «Assolutamente no. È stato uno scontro [...] idee diver-se circa i caratteri da imprimere [...]. A ciò vanno aggiun-te [...] ai Paesi protagonisti del braccio di ferro. Mi riferisco in particolare [...] Germa-nia. Il Cancelliere Kohl deve [...]. Nel suo Paese sono in [...] a [...] un [...] per [...] la Germana e [...]. [...] che [...] nasceva sotto il segno tedesco. Ma questa, come dicevo, [...]. Ciò che più conta, [...] dello scontro che ha contrapposto Germania e Francia. Al fondo, vi so-no [...] accenti programmatici difficilmente com-ponibili». [...] più marcata da parte [...] temi dello svi-luppo e [...]. Non [...] del [...] in cui veniva indicata una [...] di crescita occupazionale fondata, [...] di grandi infrastrutture so-vranazionali. Ebbene oggi in Fran-cia, [...] Italia e in Gran Breta-gna, governano coalizioni di [...] mostrano maggiore sensibilità alle questioni del lavoro [...] sociale. Ed è [...] (a cui da set-tembre potrebbe [...] anche Bonn, se le elezioni per il cancellie-rato verranno [...] tutti i sondaggi, dal candidato so-cialdemocratico) che può realizzar-si [...] in cui equità e rigore marcino insieme, [...] fon-data su un moderno [...] e non [...]. [...] chi, in Italia, ad [...] del Polo Silvio Berlusconi, ha accolto [...] chiedendo in nome della [...]. Che accomuna le destre [...] conservatori Usa. Coloro che chie-dono [...] dire con altrettanta chiarezza [...] risorse atte a realizzare programmi di assistenza [...] sociale. Attendo con interesse una risposta, [...] dubito fortemente [...]. Professor Galbraith, qual è [...] da compiere per dare piena attuazione agli «Stati [...] il rafforzamento delle istituzioni [...]. Solo un forte potere [...] bilanciare quello moneta-rio. Mi lasci aggiungere che [...] tempi di [...] politi-ca volta a colmare [...]. Vede, in questi giorni giungono [...]. [...] ma anche la crescita [...] di estrema destra in [...]. ///
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E in diversi casi, [...] la propria forza facendo leva sulla paura [...] di vaste masse di disoccupati. [...] la risposta offerta dagli [...] andare ben oltre la Mone-ta». Se dovesse consigliare ai [...] «Stati Uniti [...] un investimento stra-tegico, in [...] orien-terebbe? «Verso la formazione. In [...] leader riformisti europei dovrebbe-ro fare [...] una felice intuizione di Bill Clinton: la comprensione, cioè, [...] decisiva [...] come garanzia di [...]. [...] domanda, professor Galbraith: gli Usa [...] avere [...] «Direi proprio di no. [...] infatti, non è percepita [...] pubblica americana [...] pe-ricolo né come immanente minac-cia [...] del dollaro. [...] semmai, una diffusa indifferenza, testimoniata [...] dallo scarso pe-so dato dai vari network televisivi [...]. Umberto De Giovannangeli [...] 1. ///
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Umberto De Giovannangeli [...] 1.