Mi avvolgevo in qualcosa [...] nel mio pellicciotto stesso, ma sul pianerottolo [...] piantava addosso le unghie. Scendevo a metà scala e [...] per un poco affacciata a un finestrino [...] senza vetri [...] sulla campagna. Vedevo, sotto, un piccolo [...] nella neve: affioravano i rami corti della [...] nere, di sterpi e alberelli, che disegnavano [...]. Era uguale a un [...] dava, della morte, una immagine povera, calma [...]. Lo guardavo a lungo, [...] resistere al freddo; e mi pareva di [...] del senso ultimo delle cose (p. Ma non sempre è un [...] cosi pacificato, poiché il terrore può aggredire all' [...] (« Improvvisamente mi trovai accerchiata [...] terrori che mi ero illusa di [...] smarrito nel tempo », p. In [...] creativa si situa anche [...] de La villeggiante, poi stampata a sé [...] e la cui data [...] 1958. [...] più che un luogo [...] e popolato di figure (il luogo delle [...] bellezza, avara, che nasce dalla povertà » [...] Tetto murato, p. Questo libro infatti, tutto [...] calibrato -su una sorta di doppio immaginario, [...] è un tessuto (prezioso) di allusioni, un [...] e più sottile di tutte, questa, contenuta [...] Penombra (p. Ma se Lettura di [...] ha nella Penombra la [...] anche se ne distacca perché [...] è come [...]. Con La penombra che [...] dunque un periodo che non sapremmo deciderci [...]. Nuovo infatti propriamente non [...] leggersi il capitolo [...] di [...] quando fu [...] i boschi del Villar: [...] sottile bruma. Era il primo pomeriggio, [...] ponte sul Maira, e cercai con gli [...] alto sul Borgo Sottano, dal quale Maria [...] bambino diventato grande che ripartiva sulla [...] motocicletta. Prima di scendere, per [...] pietra, al vicolo di Maria, volli rivedere [...]. Rividi, [...] la villa dei Maina, [...] della facciata celava le sue storie oscure, [...] alcove, che Maria spolverava con tanta fatica. ///
[...] ///
Rividi, [...] la villa dei Maina, [...] della facciata celava le sue storie oscure, [...] alcove, che Maria spolverava con tanta fatica.