Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1981»--Id 2472946708.

Giovedì 23 luglio [...] E [...]. Semplificando: da una parte riduzione [...] compiti [...] e [...] dello Stato; [...] incremento dei poteri, delle capacità [...] controllo e della programmazione statali, ritorno del Politico. In entrambi i casi [...] verso [...] e si pongono in [...] e il ruolo delle regole «democratiche». [...] della democrazia non rischia [...] meccanismi decisionali, di rendere difficile ogni scelta, [...] effettuata al prezzo di una neutralizzazione reciproca [...] causa, di negoziazioni estenuanti e di enormi [...] e di [...] LIBRI apparsi recentemente in Italia [...] rilevanti per districare questo groviglio di questioni. Il primo è quello [...] Robert [...] professore di filosofia a [...] appena tradotto: Anarchia, Stato [...] Utopia, Firenze, Le [...] 1981 [...] originale è del 1974). Il secondo è quello [...] Carlo [...] nolo e Franco Fichera, Il [...]. Forme e limiti della [...] Bari, De Donato, 1981. [...] in esplicita e leale [...] A [...] Justice di John [...] ritiene di [...] conciliare [...] anarchia e utopia con [...] «Stato minimo», e cioè lo Stato che [...] difendere i propri associati nella vita e [...]. Solo tale Stato è [...] incontro alle aspirazioni del pensiero anarchico e [...] dello Stato, pur lasciando ad esso quel [...] e di potere sufficiente al rispetto delle [...] economico e sociale. Questo Stato (sulla scia [...] Locke) non entra nella vita degli individui [...] dei loro talenti quale e-lemento propulsivo del [...]. Mentre [...] sostiene che occorre mantenere [...] sociali che tornino a vantaggio dei meno [...] è necessario eliminare quei privilegi storici e [...] «talenti»! Se, quindi, per [...] le doti naturali e [...] le hanno favorite nel corso delle generazioni [...] come uno stock a disposizione [...] società, per [...] la «gente», a prescindere [...] o meno, ha diritto alle sue doti [...]. Del resto, si deve [...] e il caso non [...] «Ogni persona esistente è il prodotto di [...] cui [...] spermatozoo che riesce a [...] ha nessun merito in più del milioni [...] riescono». Il fascino e la [...] di [...] nascono dal suo modo [...] cui le questioni vengono spolpate e ridotte [...] argomentativa. Non è più possibile [...] storicismo di comodo, invocare la molteplicità delle [...] esperienze, la relatività dei metri di giudizio. [...] un metodo che sembra [...] ai dubbi e alle discussioni del senso [...] ciascuno di noi sul significato di alcuni [...] giustizia, diritto dei singoli, regole per stabilire [...] differenze sociali, eguaglianza, merito. Al pari di molti [...] si serve di modelli [...] e-sperimenti mentali. [...] di [...] oltre che [...] e complessità [...] teorica, consiste nel riproporre un [...] tra etica e politica che la nostra cultura ha [...] tempo ripudiato. [...] ha visto anzi come una [...] almeno da Machiavelli in poi [...] la separazione fra la logica [...] (delle entità collettive, come gli Stati o i moderni Prìncipi, e la logica [...] del singoli. Fra di esse non [...] di accordo: ciò che è lecito al Prìncipe [...] lecito al privato cittadino. La ragion di Stato [...] squalificano la morale come protesta intimistica, indignazione [...] saggezza miope che nulla [...] dure repliche della storia. Nel disprezzo, molto hegeliano, [...] Marx [...] il moralismo (la [...] soggettiva delle buone intenzioni [...] che si oppone al corso del mondo) [...] cominciare a vedere anche il lato restato [...] costume e agire incarnato [...] istituzioni), che Marx non [...] ma che pur ammira. Al «Machiavelli del proletariato» la [...] è apparsa giustamente come un alibi, una rinuncia alla [...] collettiva organizzata, una forma sociale di ipocrisia. Tutto questo ha avuto [...] prégnante finché la distinzione fra sfera pubblica [...] promossa per secoli [...] statale, è stata mantenuta [...] politica non si è socializzata. Oggi che le linee [...] fra pubblico [...] privato si sono rimescolaté [...] spostarsi, oggi che là morale, 1 cacciata [...] dalla finestra e la politica tocca quei [...] erano oggetto della riflessione etica o addirittura [...] vita, pena di morte, qualità [...] oggi, dico, un ripensamento [...] tra dimensione politica e dimensione morale diventa [...]. Ciascuno ha una propria [...] solo combinazioni variabili con gli altri. Più mercato e meno Stato [...] più Stato, più democrazia [...] di mercato, come in certo ottimismo programmatore [...]. Le tendenze [...] sottovalutano tuttavia la necessità [...] mentre le sinistre non tengono conto delle [...] deficit strutturali a cui esso è soggetto. Quasi tutti poi intendono [...] il nesso [...]. Le terapie risolutive sono [...] di due limiti intrinsechi: di razionalità e [...] lungo termine (dovuto [...] costante sul futuro); di [...] integrazione. Sorge il dilemma per [...] lato vi è un alto fabbisogno di [...] fini collettivi, [...] vi è una decrescente [...] consenso. Malgrado [...] ingenuità, dovuta [...] punto al disprezzo per una [...] realtà [...] impura, [...] densa di conflitti e di [...] lo sforzo di [...] dà da . Colpisce [...] semmai che [...] a dispetto del sofisticato [...] è [...] più prezioso [...] i risultati non si [...] dal solco delle dottrine [...] dalla originaria matrice lockiana. Con in più una esasperazione [...]. Perché non sostenere, analoga-. Ci sono solo individui, [...] le loro vite individuali. Usando uno di questi [...] vantaggio di altri, si usa lui e [...] altri e [...]. [...] la ricognizione delle difficoltà [...] sembra condurre a concezioni sobriamente disincantate, lontane [...]. Il volume si presenta [...] a misurarsi con la politica in prosa, [...] visioni retoricamente eroiche delia. La «prosaicità» di questa [...] fatto che nessuna terapia unilaterale produce risultati [...]. Del tre elementi caratterizzanti (Stato, [...] nessuno prevale stigli altri e nessuno può [...] degli altri. La condanna è quella classica [...] ti et sine te vivere [...]. Vi è fra gli [...] RIUSCENDO nes-suna delle logiche a diventare egemone, è [...] a convivere in situazione di incertezza e [...] risultati. Infatti: «Il mercato è tròppo [...] e troppo [...] e quindi le sue prestazioni [...] sono più [...]. Gli apparati sonò troppo [...] politicizzati trasformandosi a loro volta, rispettivamente, o [...] o in segmento del socia-lé. La democrazìa è troppo "Calcolata", [...]. Oppure [...] è: tròppo "partecipata" con [...] caduta [...] delle prestazioni». I costi da pagare [...] sono bassi e rasentano talvolta la paralisi [...] assoluta. Si riduce lo [...] -delle alternative; non essendo [...] catastrofico sulle questioni. Si potrebbe dire, [...] termini [...]. Non è [...] necessàrio essere completamente [...] su tutte le conclusioni. Sono sufficienti le questioni [...]. Due di esse mi sembrano [...] particolarmente importanti, anche alla luce [...] di [...] quali sono le implicazioni non [...] comprese ed [...] pluralismo, [...] dei vincoli in strategie di. Oggi sembra che [...] premesse indiscusse debbano esse-ré. Remo [...] Si potrebbe definire la «riscoperta [...] Pompei». O anche di più: [...] aspetti più minuti, più quotidiani, apparentemente secondari [...] e tragica di un complesso archeologico amato, [...] pochi nel mondo. Di questa città, dove [...] si sono fusi nel! [...] la prima opera : di [...] su basi scientifiche e rigorose che [...] centrale del catalogo ha fatto [...] della [...] fondazione, nel [...]. Una campagna anche questa [...] appariscente forse, ma proprio per questo più [...] quattro anni insieme alla Sovrintendenza archeologica di Napoli, [...] Caserta e di Roma. E la mostra, allestita [...] sobrietà, (architetto Roberto Einaudi) con [...] occhio rivolto [...] documentario (pur se [...] di certi termini Scientifici [...] al visitatore profano) testimonia di un metodo [...] che pone sullo stesso piano [...] affresco e il lavatoio, [...] e l'impronta sul macigno lasciato dalla leva [...] il capitello e la nuda parete. Che guarda, in una parola, [...] contesto e non soltanto al [...] alla "cultura materiale» e non [...]. Per molti non sarà una [...] ma viviamo in un paese dove nelle strutture pubbliche [...] la «normalità» diventa eccezione. Dovrebbe essere normale, infatti, [...] Pompei fosse già stato fotografato tutto, e invece [...] Fino agli anni [...] infatti, non si è [...] diverso da quello del disegnatore che seguiva [...] per riprodurre solo quegli [...] venivano poi spediti nei . Tanto che [...] di avviare una campagna -fotografica [...] Pompei zampillò in testa a qualcuno nel [...] quando i clamorosi furti in [...] delle tante ville, misero a nudo. Non [...] neanche le prove del reato. Mano a mano che [...] ì loro obiettivi sui ritratti delle matrone, [...] sorprese: un confronto con le foto precedenti [...] decomporsi dei colori, la pittura sempre più [...] della leggibilità. Addentrandosi nei luoghi meno [...] per cogliere i disegni dei. E chissà com'era [...] rubato nel [...] dal centro di un [...] che ora mostra al suo posto soltanto [...]. Vero è che da [...] à Pompei c'è stata [...] di tendenza. Con i fondi a [...] personale che c'è, con gli immani [...] la prima volta [...] città è stata fotografata [...] suoi : aspetti: dal «nobile» mosaico al [...] del catalogo ha raccolto [...] qualche caso [...] un saccheggio già [...] che si continuano ad [...] ridicoli quel, che conta è documentare, catalogare, [...]. Sul passaggio aereo : costruito [...] volta del palazzo della Curia, 18 ,mila [...] documenta «cose» mai registrate prima) [...] contenute, nei . Stampate in cinque copie [...] la Sovrintendenza di Napoli e [...] centrale del catalogo. Si potranno vedére, anche [...] della mostra (che resta aperta fino al [...] solo una volta a settimana. La situazione [...] del Catalogo è tale che [...] restare aperta solo un giorno. ///
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In alto: medaglione con [...] nella casa di Fabio [...] da fame che vengono [...] e archeologi, le difficoltà per comperare il [...] quotidiana per far quadrare magri bilanci. Così tra i diségni [...] di Pompei, gli acquerèlli dei paesaggisti che [...] romantiche vedute delle rovine ai ricchi. Ma [...] febbrile di recuperare il Titanic, [...] più fa-: moso e [...] del [...] do, si riaccende ogni tanto. E non è solo [...] interesse o curiosità storica. Si dice [...] anzi sembra sicuro [...] che nella cassaforte del Titanic [...] 29 sacchetti di diamanti, fra cui la [...]. E altri gioielli ancora. È infatti [...] mai tentata. La punta massima toccata, [...] sembra sia stato il recupero, nel 1974, [...] di un sommergibile sovietico della stazza di [...]. Il Titanic» si può [...] solo a 3650 metri. Certo, ma stazza 46. Una febbre che a [...] in questi [...] anni [...] il Titanic affondò durante [...] inaugurale, da [...] in Inghilterra a New York, [...] tra il 14 e il 15 aprile [...] è sempre stata molto alta. La fantasia lavorò molto, [...] dei circa 700 scampati. Che cosa narrarono [...] Episodi terribili e curiosi assieme. Così sembra che [...] abbia suonato fino [...] vicino a te mio [...] signori impassibili (la nave [...] lusso e portava con sè nomi famosi, [...] a [...] continuavano a giocare a [...]. Afa si seppe pure [...] della -terza classe» furono costretti ad abbattere [...] li dividevano dal ponte per cercare salvezza, [...] aprivano il fuoco contro una massa di [...] alle scialuppe. [...] le donne e i bambini». A mettersi in salvo, [...] quasi vuota, fu, per primo, Bruce [...] ti presidente delta White Star Line [...] del pi-roscafo. Gli intrecci d'amore e [...] turbamento delle coscienze, [...] in un momento tanto [...] o dei migliori istinti [...] hanno, da [...] del 1912, sempre provocato [...]. E naturalmente quella di [...] cinematografici. In Italia apparve sugli [...] Vigliaccheria, e come un vigliacco veniva appunto presentato [...] nave che, per mettersi in salvo, si [...]. Dopo la guerra, ancora [...] Stati Uniti è Jean Negulesco a metterci il naso. Sceglie come protagonisti Clifton Webb [...] Barbara [...]. Ma una domanda si [...] negli ambienti cinematografici: che il Titanic porti [...] Certo [...] che trent'anni dopò la tragedia, un destino [...] regista tedesco Herbert [...] che non aveva grandi [...] nazismo, pur lavorando per la cinematografia di [...]. Nel [...] gli affidò il progettò Titanic. Allo stretto collaboratore di Hitler [...] di mostrare una grande [...] «a causa della testardaggine inglese»: egli pensava [...] in un momento in [...] della guerra già volgevano al peggio per [...] Germania, [...] spettacolo di propaganda nazista. La sceneggiatura di [...] uomo del regime, risultò [...] propaganda, così come voleva [...]. Stando a quanto racconta David Steward [...] che raccolse le testimonianze [...] lo sceneggiatore non si [...] infilare nel copione la storia di un [...] avverte il capitano [...] troppo veloce del. Titanic, mentre i passeggeri [...]. Per [...] dai piedi [...] sceneggiatore, [...] occupandosi intanto degli [...] ricostruiti a Berlino, manda [...] e [...] con una seconda troupe [...] delle comparse a organizzarvi il lavóro preliminari [...] che si dovevano svolgere [...] navale al largo della città baltico. Si era in piena guerra, [...] non [...] a spese. Senonché, quando [...] raggiunse [...] seconda troupe sul Baltico, [...] nulla era stato fatto. Lo sceneggiatore nazista rispose, [...] che coloro i quali [...] (decorazione militare tedesca) potevano [...] e quindi, magari. Ne nacque una discussione piuttosto [...]. [...] replicò che la decorazione [...] attribuita per il numero delle ragazze sedotte, [...] difendeva i suoi [...] rispose con quanta voce [...] (secondo i testimoni al processo [...] dopo la guerra): [...] du! ///
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La frase, riferita da [...] al capo delle SS, [...] stesso [...] segnò la fine di [...]. Interrogato, egli confermò il [...]. Fu arrestato e [...] dopo, alla fine di [...] impiccarsi in cella. Il film, finito da [...] non apparve peraltro sugli schermi. [...] lo vietò, pur essendo costato [...] barca di soldi. Anche la protagonista femminile [...] si uccise qualche anno [...]. Cè chi ricorda [...] in cui ella guarda [...] salvataggio il [...] Petersen (runico [...] ovviamente tedesco). Il volto della donna [...] scrive un critico [...] è una maschera [...] difficile da dimenticare. [...] non era certo di chi [...] a [...] salvezza. Da allora molti altri [...] di grandi disastri navali. Ma quello del Titanic [...] il più emblematico. Sono passati venticinque anni (era [...] 25 luglio del 1956) da quando gli strilloni dei [...] che ancora esistevano [...] gridarono per le strade [...] Dona», [...] dal piroscafo svedese [...]. [...] allora [...] coppie danzavano nel salone [...] Andrea [...] come titolò [...]. Da SS anni, qualcuno ogni [...] prova a scende-re nei fondali [...] di [...] davanti « New York [...] atta ricerca [...] altro tesoro che forse non [...]. ///
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Da SS anni, qualcuno ogni [...] prova a scende-re nei fondali [...] di [...] davanti « New York [...] atta ricerca [...] altro tesoro che forse non [...].