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Accennava con questo, il [...] a una posizione estremamente cauta, quasi discreta, [...] teorizzazioni sulla «vita amorosa» lasciando dunque al [...] (poeta) il compito di [...] diversi saperi e i diversi codici in [...] degli intrecci, delle affinità [...] le quali urta [...]. Nel [...] del tempo, nel divenire e [...] del pensiero psicoanalitico, tale silenzio si è di fatto [...] si potrebbe dire, visto che [...] realtà [...] nelle sue infinite combinatorie, continuità [...] discontinuità di forme, rimane in ogni analisi la logica [...] il ritmo, la traccia in grado di collegare il [...] al desiderio o al temuto. Solo di recente con [...] di Otto [...] («Relazioni [...] Cortina) e [...] di Sergio Finzi («Gli [...] Moretti e Vitali), la psicoanalisi, in differenti maniere, [...] proposto visioni [...] inserendosi così, opportunamente, in [...] idee che sempre più aveva visto crescere [...] sociologi insieme con, complici manualetti e rotocalchi, [...] sapere psicoanalitico agli sconcerti del «cuore». Mancava tuttavia, in questo [...] tentativo serio che si proponesse quale utile [...] sociologia, la psicoanalisi e la psicologia. E ci hanno pensato [...] Beck e [...]. Gli autori, un sociologo [...] hanno definito il loro campo [...] eterosessuale nelle sue mutanti [...] culturalmente integrate, definendo nel contempo anche il [...] osservare le connessioni del sentimento amore con [...] del modo di produzione capitalistico a livello [...] sovrastrutturale. Da questo pensiero sistematico [...] questo gusto [...] mentale e [...] attraverso la disanima di [...] e identità di uomo e di donna, [...] nuove famiglia, la [...] i [...] «contratti sentimentali» [...] sommato, una nuova «educazione sentimentale», è emersa [...] potrebbe definire una geometria poetica [...] nutrita e arricchita, nel [...] da miti e credenze. /// [...] /// [...] di Santa Monica che [...] dal volume [...] pubblicato dalle edizioni Sei [...]. [...] è Giovanni Chiaramonte, fotografo [...] noti, segnando con il suo lavoro una [...] storia della fotografia italiana (prima testimonianza in «Paesaggio [...] con Luigi [...]. Chiaramonte , nato a Varese [...] ha iniziato a fotografare [...] degli anni Sessanta, lavorando [...] verso la ripresa della forma figurativa, seguita [...] astratta e informale. Chiaramonte ha affrontato in [...] dramma essenziale delle radici e del destino [...]. Questo [...] il secondo atto, è [...] tra le metropoli, i deserti, le desolazioni [...] profondi che da Los Angeles arrivano sino [...] Cape [...] per concludersi a [...] nella ritrovata presenza ebraica [...]. Le fotografie di Chiaromonte [...] uno scritto di Umberto Fiori e da [...] Joel [...]. Dieci anni fa la [...] Los Angeles Nato a High Line nello [...] nel 1904, morto a Los Angeles [...] anni fa (il 5 gennaio), Christopher Isherwood, [...] nostro paese, è stato uno dei più [...] del secolo. Gore Vidal lo defini [...] in lingua inglese». [...] Fazi ne pubblica ora [...] giovanile «Leoni e ombre» (a [...] di Tommaso [...] p. Il disegno che pubblichiamo [...] è di Don [...] ed è tratto da «Ottobre», [...] di Isherwood ripubblicato in Italia nel 1980 [...] Studio Editoriale [...] che si chiude [...] italiana con un intervista [...] Isherwood [...] di [...]. /// [...] /// [...] Giovanni Chiaramonte In materia [...] nessuna norma può stabilire a priori se [...] della prima o della [...]. Uscire dal proprio io, [...] impersonale oppure af-fondare in se stessi per [...] un sentire in presa diretta: tutto dipende [...] un solo, individuale e inconfondibile punto di [...]. Christopher Isher-wood (1904-86), scrittore [...] più importanti del Novecento («il miglior prosatore [...] secondo [...] Gore Vidal), ha tra-sferito [...] scrittura il roman-zo della propria esistenza. Se in alcuni romanzi [...] persino brani di lettere e appunti di [...] oltre mezzo secolo Isherwood ha attinto al [...] memo-rie, epistolari, diari, elaborando un autoritratto coerente [...] scel-te, già nitide a partire dagli anni [...] omosessualità, un binomio [...] mai com-pletamente separato, direi [...]. Quale gioia più grande [...] mettersi a scribacchiare un ro-manzo, sia pure [...] saltuaria-mente, ma con la certezza [...] di volere e di [...] le forze diventare scrittore vero e la [...] sensi che in quel mo-mento si sta [...] de-stino? Isherwood seguì molto presto e quasi [...] di vivere secondo la propria indole e [...] scrivere secondo una di-versità che era sguardo [...] di curiosità e di vergogna, conflitto interiore [...] dal senso di estraneità. Consapevole che ogni scrittore [...] sui quali scrive e riscrive, fedele alla [...] è [...] si sentì in dovere [...] «Al lettore» del suo libro Leoni e ombre [...] ma annotato a partire dal [...] che si trattava di [...] la quale «ha per soggetto i problemi [...] scrittore» e dunque «riguarda anche il contegno [...]. [...] diventa [...] un libro dove i personaggi [...] di contorno assu-mono degli pseudonimi: tutto è possibile, tutto [...] ancora acca-dere. Si vive trasognati e [...] piccolo accadimento, proiet-tati in [...] senza limiti [...] permanente accelerazione. Soltanto dopo molti anni, indurito [...] una vecchiaia tuttavia vigile e mai priva di ironia, [...] au-tobiografia, che di questa è conti-nuazione ideale, Christopher e [...] suo mondo (uscita postuma nel 1989, ma scritta nel [...] si servì della terza persona, [...] il proprio nome quasi potesse staccarsi da sé e [...] come [...] nar-rante, fingendosi paradossalmente «una persona [...] mente confu-sa». In fondo anche la [...] anni Venti (come recita il sottotitolo di Leoni [...] italiana a cura di Tomma-so [...] è un confuso oscilla-re [...] a Cam-bridge e librerie, antiquari, cine-ma, sale [...] a squash, corse notturne in auto, gite [...] Lon-dra, [...] di chi si sente [...] giovane, molto inglese, con una fede ferrea [...] generazione e in uno stato di pe-renne [...]. Lonta-no a sufficienza dalla Grande Guerra [...] in attesa di una Prova imminente, protetto [...] tutta per sé con pochi libri essen-ziali (Baudelaire, [...] divo-rato a Parigi in una notte, Gide, [...] Forster, fa [...] di una doccia fredda, Emi-ly Brontë [...] la prediletta [...] un caminetto e la [...] su una motoci-cletta da lanciare in corsa [...] cantando, Isherwood trova subito amici consanguinei, per [...] relazioni [...] discute di teoria del [...] di scrit-tura automatica: dapprima Edward [...] nel libro), poi il [...] (Hugh Weston), infine Stephen Spender (Stephen Savage). Con grazia e un [...] Isherwood si dilunga su alcu-ni episodi piuttosto divertenti, [...] risparmia [...] di un io più [...] insod-disfatto, disorientato, in attesa di un mondo [...] co-me una bolla di sapone. Nel 1928 [...] Jonathan Ca-pe accetta di pubblicare [...] suo li-bro [...] the [...] chiude una prima fase di [...] di identità e insieme la prima auto-biografia. Leoni e ombre (titolo [...] brano di [...] è in questo senso [...] li-bro interessante e gradevolissimo, ma anche la [...] opera di Isherwood. Da [...] prenderà le mosse, come [...] il libro estremo Christopher e il suo [...] gli anni 1929-39, la fuga a Berlino, [...] e compagno Heinz, i [...] le pagine emozionanti [...] con Virginia Woolf, sino [...] trasferirsi negli Stati Uniti. Proprio a Virginia Woolf, [...] Isherwood, Maugham eb-be a profetizzare: «Quel giovanotto [...] il futuro del ro-manzo inglese». E forse con la [...] Woolf, [...] secondo editore [...] Isherwood divi-deva la cura [...] la riscrittura tenace e inesausta, le molteplici [...]. Scrittore in Italia non [...] lasciato nelle anno-tazioni del bellissimo diario Otto-bre [...]. Tosti Croce, SE, 1987) [...] pa-gine più significative, insieme ma-nifesto di poetica [...] consigli letterari che molti dei no-stri giovani [...] leggere: «22 ottobre. Ci risiamo, sto leggendo [...] un ro-manzo. So già che non [...]. [...] a tre quattro pagine [...] e un paio in mezzo -è sufficente [...] se mi piace o no il tono [...] raccontata la storia. Il tono narrati-vo per [...] importante della struttura della narrazione. [...] ha di-menticato di porre [...] -o a se stessa -la domanda che [...] a cui bisogna rispon-dere indagando dentro di [...] fondo prima di scrivere [...] in cima alla pagina [...] questo libro? Quale ragione mi spinge a [...] Ahimè, troppo spes-so la vera risposta è: [...] perchè voglio scrivere un libro. /// [...] /// Ricordi del giovane leone Autoritratto [...] Venti tra lezioni universitarie a Cambridge e [...] squash corse [...] in auto e gite [...] Londra E un amore smodato per la scrittura VALENTINA FORTI CHIARI BUDDHISMO Lo straordinario «Bardo [...]. Libro dei morti tibetano» Quando [...] è anche un [...] perdersi «Con le labbra accostate [...] del morto, si pro-nuncino con grande chia-rezza queste parole: [...] figlio, ascolta. La tua mente [...] chiara e vuota come [...] inizio è il Buddha. Devi solo [...] e mentre rico-nosci questa [...] tuo sta-to mentale, perdervi lo sguardo è [...] mente del Bud-dha. Colui che sta pronunciando [...] è un lama, cioè un maestro, un [...] tibetano. Mentre il defunto che, [...] sta ascoltando, ha fatto appena ingresso nello [...] quella condizione interme-dia in cui il principio [...] individuo permane per 49 giorni dopo la [...] da cui si può emergere o per [...] si riconosca che la propria mente è [...] del Buddha, non è altro che la Luce [...] Vuo-to -ovvero reincarnandosi, ritor-nando cioè nel vortice [...] vita, per [...] creduto alla realtà delle [...] e suadenti visioni, che duran-te il bardo [...] men-te del defunto. Attorno al X IV [...] raccolsero questo discorso da te-nere ai morti [...] «Libro che con-duce alla Salvezza [...] Intermedia per il solo [...] testo famoso, tradotto per la prima volta [...] Occidente [...] 1927, amato e commentato da Carl Gustav [...] pubblicato più volte anche [...] ora edito da Einaudi con una bella [...] di Ugo Leonzio, dal titolo. Bardo [...] -Libro dei morti ti-betano. Di questa opera straordinaria, [...] primo acchito più colpisce la nostra immaginazione, [...] cui le visioni si pre-sentano alla mente [...] ordine ribaltato, rovesciato rispetto a quel che [...] supporre. Sul modello della Divina Commedia, [...] noi siamo abi-tuati a figurarci il «viaggio [...] come una discesa seguita da [...] risalita: un precipitare prima nel male, [...] per poi a poco a [...] tornare a [...] le stelle», e raggiungere infine, [...] su in alto, la perfezione massima [...] con Dio. Ebbene, tale peregrinazione nei regni [...] risulta [...] specularmente invertita. La somma perfezione della «Coscienza Primordiale [...] è [...] unione di Vuoto e Luce» [...] mente del defun-to proprio nei momenti subito [...] manifestandosi come splendore di Chiara Luce: una [...] però è al tempo stesso «coscienza pura, [...] essenza di Bud-dha». Dissolversi in tale Mente [...] Bud-dha, [...] con la Chiara Luce, [...] prima, immedia-ta possibilità di salvezza, che subi-to [...] al principio co-sciente di chi è morto. Ma se la [...] mente non riuscirà a [...] offerta di libe-razione, non le resterà che [...] gradino e poi di un al-tro ancora, [...] perfezione, e sem-pre più [...] doloroso del divenire. Nei 49 giorni seguenti, [...] saranno di qualità più bassa e perturbante, [...] delle divinità terrifiche, che coi loro «nove [...] os-serveranno con mostruosa fissità». Ma da ogni stadio [...] sempre aperta [...] del riscatto, grazie alle [...] che prosegue a recita-re il Bardo. Ogni volta dunque, ec-co [...] «Oh [...] sor-gendo dal tuo cervello il Glorioso Grande Buddha [...] ti apparirà con tre [...]. /// [...] /// [...] come una manifesta-zione della tua [...]. [...] comprendere tale verità, anche [...] momento, allo stadio più basso [...] discesa verso il molte-plice, significa [...] rinascere a uno stadio più [...] in una vita cioè più vicina alla liberazione. Al-trimenti ci si reincarnerà [...] e dolorose. La spinta verso [...] o verso il basso [...] del karma: cioè dalla somma dei meriti [...] da ciascuno nelle vite precedenti. Ma il corso del [...] corretto, favorito pro-prio grazie alla recitazione del Bar-do. Un [...] come le preghiere per [...] secondo la tradizione cattolica, possono abbreviare il [...] in purgatorio. Viene da [...] a questo punto, quale [...] fra la teologia cristiana [...] e la concezione della [...] buddhismo. Al di là di [...] quella prima rile-vata -mi sembra che ci [...] fronte a due teologie opposte, in-vertite [...] rispetto [...]. Per il cristianesimo -a [...] fra le varie confessioni -tre sono i [...] la vita dopo la morte: innanzitutto la [...] del nostro essere persone, indivi-dui singoli, particolari, [...] la nostra irriducibile identi-tà, ciò che Dio [...]. Quin-di [...] perfetto con un Dio [...] accanto, di fron-te, ma che non coinciderà [...] nostra singolarità: perché redenzione significa prossimità a Dio, [...] con la [...] asso-luta Alterità. Infine, la risurrezione quale [...] ani-ma e corpo, la totalità del nostro [...] vita eterna, quindi, come vita nuova, ma [...] la bontà del no-stro essere stati creati [...] con un corpo. Il mondo creato, in-fatti, «Dio [...] era buono»: es-so è quindi nel suo [...] essere redento, liberato dalla sofferenza del peccato [...] attraverso una nuova creazione che non dimentica [...] la salva. Ecco quindi che i [...] fede cristiana si oppongono uno a uno [...] della dottrina buddhista. Secondo il buddhismo, infatti, [...] liberazione consiste in un abban-dono del proprio [...] come illusorio, per fa-re [...] con la Chiara Luce, [...] Assoluto che viene prima di qualsiasi differenziazione persona-le. Di conseguenza la liberazione [...] coincidenza del proprio sé con il Vuoto, [...] propria mente con la Mente di Buddha: [...] perfetto non [...] che Vuoto, tutto è Mente [...] Buddha. Ma ciò è possibile [...] supe-ramento completo di questo mon-do, del suo [...] molteplice, perché pro-prio la differenza, la separazione [...] la sofferenza, il male: dunque, al posto [...] dei corpi, una liberazione del corpo, della [...] dolorosa. GIAMPIERO COMOLLI UGO LEONZIO [...] BARDO [...]. /// [...] /// GIAMPIERO COMOLLI UGO LEONZIO [...] BARDO [...]. (0)
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