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Sì, Maurice [...] è respon-sabile degli arresti [...] e [...] per Auschwitz via [...] nel lu-glio, agosto, ottobre [...]. No, non è responsabile [...] e le deportazioni del [...]. E neanche per quelle del [...] e dicembre [...] quando gli [...] non più dalla prefet-tura ma [...] dal comando tedesco. È stato dunque complice [...]. Per questo la Corte [...] inflitto dieci anni di carcere. Non [...] per-ché se è accertata la [...] per gli arresti non lo è quella per [...] di tutta quella gente. Non è stato provato [...] sapesse del destino al [...] le sue vittime, dei campi di concentra-mento, [...] gas, dei forni crematori. [...] diciannove ore di camera di [...] giu-dici della corte ieri [...] minuti. Il vegliardo non ha [...]. [...] che di ansia nervosa, alla [...] della sentenza. Una mano che si [...] scura, i polpastrelli che [...]. [...] acquosi di sempre, imperscruta-bili. Non un rumore [...] di giu-stizia, non un grido [...]. [...] un inizio di brusìo. Il vegliardo si è [...] è rimasto lì a parlare con i [...] un quarto [...] buono mentre [...] sfollava. Gli hanno consegnato un [...] il ri-corso in Cassazione. Poi via da una porta [...] dentro una [...] blu: subito [...] umida di piog-gia, direzione Parigi. Nel pomeriggio era già nella [...] bella dimora in periferia, immersa nel verde di una [...] primavera. Libero [...] ammissibilità della Cassazione: solo [...] ricorso verrà re-spinto dovrà varcare la soglia [...]. /// [...] /// [...] tra dieci, dodici mesi. /// [...] /// Il suo avvocato [...] vecchio leone del foro [...] in bilico tra destra ed estrema destra, [...] con la toga, la flemma elegante della [...] sempre ammantato nelle sue dichiarazioni alla stampa. Ieri mattina ha quasi [...] taccuini. La [...] di bari-tono, già [...] da dodici ore di arringa, [...] incattivita, un latrato mi-naccioso: «È una decisione bastar-da. I giudici hanno giudicato [...] Sto-ria, [...] dovrebbero ricordare che la Storia giudicherà i [...]. Nel corso della lunga [...] fuori dal palazzo di giustizia le parti [...] dei ceri in me-moria delle vittime. [...] non ha apprezzato: «Non sono [...] le fiamme [...] e della Francia». [...] della Fran-cia -almeno agli [...] la grande testa di [...] Michel [...]. Senza di lui non [...] processo né condan-na. [...] non ha mai dimenticato quella [...] tra il 19 e il 20 ot-tobre 1942. Aveva 17 anni e [...] cercavano per [...]. I gendarmi fran-cesi, non [...]. /// [...] /// Suo padre invece cadde nella [...] e non tornò mai più. Per questo [...] rovistava ogni tanto, già [...] archivi della prefettura. [...] trovò [...] giusti, quelle «note» di servizio [...] dal suo ufficio. Sono state il grimal-dello che [...] porta chiu-sa chiamata Vichy. [...] in questi mesi non ha [...] cercato mi-crofoni o telecamere, non ha mai avuto paro-le [...] o rancorose. Voleva un lampo di ve-rità [...] un [...] di giustizia. Ha detto ieri, pesando [...] «Provo sollie-vo, ma senza trionfali-smo. Sa, [...] era-vamo un pugno di per-sone. [...] dietro [...] la macchina di Vi-chy. Condannare [...] significa condan-nare anche quella macchina. Certo, la battaglia non [...]. Non è giusto che [...] resti in libertà. Seguiremo [...]. [...] da giurare che gli basterebbe [...] facesse una settimana di galera. [...] che conoscesse per [...] di libertà, quattro mu-ra che [...] si chiudono intorno. Un [...] di giustizia, che è meglio [...] niente. Questo era il sentimento [...] parti civili: misurato sollie-vo, la consapevolezza di [...] invano, la dignità della memoria dei propri [...] sarebbe stata insultata da una [...]. [...] ha accusato i giudici di [...] giudicato la Storia e non [...]. È [...] ma non [...]. Al presidente [...] lo stesso difensore di [...] aveva rico-nosciuto, prima della [...] autorevolezza. Gli atti di [...] tra il [...] e il [...] sono stati spul-ciati nei dettagli, [...] per giorno, quasi ora per ora. Certo, per quanto possibile a [...] di [...] anni. [...] Vichy, inevitabilmente, [...] stata una messa a fuoco [...] più precisa. Quel regime fino ad [...] stato percepito in due modi: o come [...] del Ter-zo Reich, [...] uno [...] retto dal maresciallo [...] di quel che restava [...] Francia. Il pro-cesso [...] ha disegnato un terzo [...] Vichy, molto più vicino alla verità: un regime [...] autonomia politica, il suo [...] nazionale». A riprova, le leggi [...]. E, per [...] zelanti [...]. Qualche storico dice: era [...]. Ma un sistema di [...] forniva, molto spesso [...] sponte», di che riempire [...]. Settanta-cinquemila furono gli ebrei [...]. Non ne tornarono nean-che [...]. E gli zelanti funzionari [...] «servire lo Stato». Magari da ministri, come [...]. Gianni [...] del tribunale di Bordeaux [...] sentenza [...] Per il professor [...] riconosciuta una verità storica «Da [...] Vichy non è più un tabù» Questo processo [...] nella storia francese. Ora il paese aprirà [...] quegli anni. /// [...] /// Il processo e la [...] Maurice [...] hanno uno straordinaria valenza [...] uno spartiacque nella storia francese: da oggi Vichy [...]. [...] una sentenza storica». A [...] è il professor [...] docen-te [...] ebraica di Gerusa-lemme, autore [...] sulla destra francese, tra i quali il [...] «Nè destra né sini-stra. /// [...] /// Il processo [...] si è concluso con una [...] a dieci anni. Qual è la [...] «Le dimensioni della pena rispec-chiano [...] compromesso raggiunto tra le richieste [...] e quelle della difesa. Ma non è questo [...]. [...] non si misura nel numero [...] an-ni di galera inflitti a [...]. Questo processo è servito a [...] su ciò [...] nella storia francese. Vede, nel-le facoltà di Scienze [...] è ancora oggi adottato un ma-nuale di René [...] sulle destre in Francia. [...] edizione è del [...] e per gli studenti è [...] sorta di [...]. Ebbene, in oltre 500 [...] sono dedicate a Vichy. Si tratta di una rimozione [...] di chi ha la coscienza [...] il regime di Vichy un [...]. E questo è il [...] processo e della condanna di [...]. Con la [...] sen-tenza, la Corte ha [...] storica taciuta per mezzo secolo da quanti [...] Vichy non come un regime fascista, ma [...] conservatore, differente da quello mussoliniano e dal [...]. Una ri-costruzione ipocrita, consolatoria, un [...] alla memoria di quanti, e non erano [...] ebrei, [...] vittime di Vichy. In [...] di tribunale si è fatto [...] che intere [...] dei quali hanno ricoperto le [...] cariche istituzionali, ave-vano rifiutato di fare: vale a dire [...] una [...] della storia di Francia. Dopo [...] intentare processi per diffamazione [...] come me, da 25 anni sostengono che [...] Vi-chy era un regime fascista in tutto e [...] della depor-tazione e della morte di migliaia [...]. Fino ad oggi, si [...] Vichy non era un disonore. La sentenza [...] asserisce il con-trario, spezzando [...] col passato. Per questo può rappresentare [...] di una ripensa-mento autocritico che [...] può restare chiu-so in un atto giudizia-rio». Dietro Maurice [...] dunque la Francia che «chiude [...] «Certamente. Que-sto processo ha reso [...] che sotto Vichy gli ebrei erano vittime [...] di leggi in-fami peggiori di quelle instaurate [...]. [...] il rifiuto del [...] è stato uno dei [...] Vichy. Vede, [...] Vichy, la storiografia dominante [...] a dire che la vera culla del [...] ma la Francia. La sen-tenza [...] dovrebbe divenire un testo [...]. Perché con essa non si [...] del cri-mine, ma un intero [...] che col-laborò attivamente con gli occu-panti tedeschi, con il [...]. In questo contesto, cosa [...] «La [...] di [...] ha in sé diver-se [...]. Questo [...] al [...] di [...] del [...] che non [...] mai sulla moralità degli atti [...] sta compiendo impersona quella [...] del [...] descritta da Hanna Arendt. [...] non discuteva gli or-dini, non [...] niente di male in [...]. Ed è questo che [...] Francia? «No, la ragione più profonda è [...]. [...] spaventa perché in-carna [...]. [...] di quanti lavoraro-no sino al [...] per il regime di Vichy salvo passare informazioni alla [...]. A incarnare per lungo [...] ambiguità non furono solo funzionari di mez-za [...] Maurice [...] ma anche figure di [...] Francia del dopoguerra. /// [...] /// Umberto De Giovannangeli [...] «I giudici hanno giudicato la Storia. Non confondiamo un servitore dello Stato con un nazista come Barbie» [...] fatto ciò che generazioni di [...] e politici avevano rifiutato di fare: i conti con [...] pagina oscura della Francia» (sei mesi di udienze, sedici [...] di lavoro preparatorio) [...] proba-bilmente solo [...] cui biso-gnerebbe arrendersi: che ci [...] questioni per cui [...] di tribuna-le finisce col rivelarsi [...] stretta. Comunque rispondessero ai ben [...] che gli erano stati posti, i 9 [...] giudici della Corte [...] di Bordeaux ri-schiavano di [...]. Se assolve-vano [...] Maurice [...] ri-schiavano di assolvere la Francia [...] Vichy, e lo zelo con cui applicava le [...] partecipava alla lo-gistica del massacro degli Ebrei. Se condannavano [...] un uo-mo che nel 2000 [...] 90 anni ri-schiavano di fare del solerte assi-stente dei [...] una vittima. Se negavano il carattere [...] al fatto di [...] organizzato impeccabilmente, nei minimi [...] paga-mento dei tassì, [...] e il tra-sporto al [...] adulti e 223 bambini, assolvevano in bloc-co [...]. Se fa-cevano [...] rischiavano di [...] rinfacciare [...] di ogni distinzione tra mandante, [...] esecutore, gregario, complice, accessorio, favoreggia-tore del crimine. [...] stesso e i suoi [...] il pun-to debole, li avevano sfidati [...] «o tutto o niente», [...] o pienamente in-nocente, ergastolo o assoluzione. Era un ricatto pesante, [...] altri ricatti subordinati (se condannate [...] condannate la Francia, la [...] rigore amministrativo, di servizio dello, condannate De Gaulle [...] ten-ne prefetto di polizia di Parigi per [...] e Stato Barre che [...] che voleva chiudere la [...] Vi-chy. La risposta non era [...]. Per assolvere, alla giuria [...] su 12. Per condannare ne occorrevano [...]. Sceglien-do la via di [...] la «misura» la Corte ha sostanzial-mente respinto [...]. Ha salva-to le regole [...] insieme, per [...] con il Gran rabbino Jo-seph [...] «la dignità della Fran-cia». Ha soddisfatto, nel corso [...] il «dovere di memoria» e, al tempo [...] principio del [...] de bu-reau», cioè che [...] re-sponsabili di genocidio anche da dietro una [...] direttamente le mani di sangue. Può bastare? Si poteva [...] fare di più? Certamente. Ma non in un [...] è la sede propria ad accer-tare le [...] indivi-duo, e mal si adatta invece a [...] alla storia, ad un epoca, ad una [...] classe diri-gente. In momenti eccezionali un [...] anche a que-sto, come fu per quello [...] Norim-berga. Ma [...] chi tristemente ci rammenta [...] Norimberga [...] ha dissuaso i massacri in Bosnia, o [...] Ruanda o in Cambogia. Questo tema, [...] della giustizia intesa come [...] a certi eventi, aveva os-sessionato [...] ebrea, che ha il [...] sviscerato le radici del totalitarismo nazista e [...] del «Libro nero sul comunismo» di Stephane [...] quando le capitò di [...] un altro processo epocale: [...] al-tro «criminale burocratico», [...] capo della «soluzione finale» Adolf [...] nel 1961 a Gerusalemme. Hannah Arendt rac-contò per [...] nei minimi dettagli, il procedimento, senza riuscire [...] come la questione de «la terribile, indici-bile, [...] ma-le», impersonata [...] con gli occhiali che [...] di parlare, spaccare il capello in quattro, [...] avvo-cato e da principale testimone per un [...] potesse essere risolta in un ambito pura-mente [...]. Mal glie ne in-colse, [...] critici, la accu-sarono persino di [...] voluto «umanizzare» il mostro. E se invece avesse [...] Dalla Prima Aggredì rivale [...] può candidarsi per due anni Elezioni, Le Pen [...] Dopo la condanna rischia anche [...] dal Parlamento di Strasburgo. [...] «Sentenza troppo mite» [...]. Simon [...] responsabile del Centro di [...] Vienna, ha criticato [...] «troppo mite» la condanna [...] di reclusione inflitta ieri mattina da un Tribunale [...] Bordeaux a Maurice [...] accusato di crimini di [...] ordinato la deportazione di oltre 1500 ebrei [...]. A suo avviso, comunque, [...] se insufficiente, «costituisce una messa in guardia [...] di domani». /// [...] /// Per due anni Jean Marie Le Pen, il leader [...] france-se, non potrà usufruire [...] voto e del diritto a candidarsi alle [...] paese. A [...] è [...] il capo del Fronte Nazio-nale [...] di avere insultato [...] una candidata socialista lo scorso [...] durante la campagna elettorale per le legislative. Il Tribu-nale ha condannato Le Pen anche a [...] di una multa di [...]. [...] passerà in giudicato, Le Pen [...] il posto di deputato al Parla-mento europeo [...] consi-gliere della regione della [...]. Il fatto che risale [...] del 1997 ebbe luogo a [...] centro industriale nei pressi [...] Parigi, [...] Le Pen si [...] per un comi-zio in [...] candidata in quel collegio. I socialisti guidati dalla [...] Annette [...] si erano riuniti per [...] Le Pen e [...]. Scoppiò un tafferuglio e Le Pen [...] poi eletta. Il leader [...] aveva sempre sostenuto che [...] a sostegno [...] nonostante i numerosi testi-moni [...] immagini riprese da un operatore televisivo in [...] ve-de mentre colpisce con un pugno al [...] figlia. Secon-do Le Pen, era [...] ad [...]. [...] è insorto contro la sentenza [...] Ver-sailles. Il segretario generale del [...] di Le Pen deve essere [...] «da tutte le persone oneste come un tentativo di [...] politi-ca» [...] due del [...] politico giudiziaria contro [...]. Lo stesso Le Pen, [...] aveva attaccato più volte il Tribunale di Versailles, [...] magistrati di essere «agli ordini del governo» [...] Pubblico ministero, [...] condanna, rispondeva « a [...] potere [...] miranti a eliminare un [...]. [...] colpita da Le Pen, la [...]. La capogruppo socialista [...] la britannica Pauline Green, ha [...] intanto, [...] immediata [...] co-munitaria di Le Pen. [...] Parlamento europeo dal 1984. E per cinque anni, [...] è stato pre-sidente del gruppo [...] «destre eu-ropee» di cui [...] anche i rappresentanti del Msi. Oggi Le Pen e [...]. /// [...] /// Oggi Le Pen e [...]. (0)
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