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Questa foto, scattata alla [...] «Dalla lira [...] sembra [...] Nel nuovo libro il [...] Jugoslavia La realtà balcanica è isolata o è [...] esplosività di uno stato multietnico? Questi conflitti [...] dei Balcani, oppure è [...] che va incontro al [...] Un tentativo di risposta viene dal nuovo [...] «I fratricidi» [...] editore, [...]. Quella che emerge è [...] lettura dei conflitti jugoslavi che i nostri [...] spesso ignorato. Che tra serbi e [...] da sempre frontiere culturali -quella tra chi [...] Ottomani e chi gli Asburgo, quella tra [...] e ortodossa -è innegabile. Non è riducibile però ad [...] matematica relazione di causalità [...] dei nazionalismi al quale tutti [...] assistito. [...] è il capofila degli intellettuali [...] che non sono rimasti spettatori passivi della tragedia, ma [...] analizzato la realtà, cercando delle vie [...] per una convivenza civile tra [...] che hanno peccato di un crimine così orribile come [...] fratricidio. [...] esprime tutta la sofferenza [...] di Sarajevo, anche per via del parallelo [...] Sarajevo personale, Salonicco. Salonicco, che nel passato [...] e cristiani, è infatti la città [...] della famiglia di [...] ma era anche un [...] Sarajevo, «incarnazione anticipatrice di quella che doveva [...] me», come scrive [...]. [...] invece ha dimostrato nella vicenda [...] la [...] impotenza. La missione europea che [...] giorni in Albania saprà riscattare la nostra [...] e di italiani? [G. Avevo tutta la cultura [...] commettere questo errore, che ho fatto nelle [...] seconda guerra mondiale, ma non lo rimpiango [...] vista esistenziale perché questo mi ha permesso, [...] vita, di evitare di essere una larva. E non rimpiango [...] che ne ho trat-to». Edgar [...] anni, sociologo francese e [...] pensiero moderno, ha risposto così ad un [...] interro-gava sui suoi rimorsi. [...] subito dopo [...] completato i suoi studi [...] ed economia ed essersi laureato in Storia [...] Giuri-sprudenza, partì volontario [...] come tenente delle Forze [...] la Germania nazista. Il mio giudizio mette [...] reali-smo, la posizione di principio e [...] o [...]. Il reali-smo conduce al fatalismo, [...] del fatto com-piuto e comporta in sé una frattura: [...] credenza che ciò che è stabilito duri a lungo [...]. Così nel 1940-41, credevo [...] fosse stabile per un tempo molto a [...] realismo ha portato a volte alla rasse-gnazione, [...]. Dal [...] al [...] ho creduto rea-lista sperare che [...] potenza sovietica producesse, con il tempo, un socialismo dal [...] umano. E ho accettato a [...] le peggiori menzogne e le peggiori igno-minie. La posizione di princi-pio conduce [...] resistenza qualsiasi cosa capiti: è stata la mia posizione [...] fine del [...] contro Vichy e [...] tedesca, poi dopo il [...] contro [...] di Stalin. [...] o ideale, consiste nello sperare [...] un mondo miglio-re (ma mai, nel mio caso, nel [...] dei mondi). La mia dialettica comportava [...] difficoltà, incertezza, scommessa. Non rimpiango questa dialettica [...] conti-nua a determinare il mio giu-dizio. Posso pentirmi di [...] sbagliato? No, perché [...] è impossibile. Posso solo pentirmi di [...] ogni volta, un [...] tardato ad indi-gnarmi». [...] tedesca marcò profondamente [...] di Edgar [...] che fu a capo [...] Propa-ganda del Governo militare francese [...] Germania e scris-se il suo primo saggio, dal ti-tolo [...] zero della Germa-nia. Oggi, [...] è direttore onorario di [...] il Consiglio Nazionale delle Ricerche Scientifiche [...] è presidente [...] Euro-pea per la Cultura, [...]. Nella lunga lista di [...] ricevuti, troviamo nu-merose lauree honoris causa, alcune [...] Italia, a Perugia in Scienze politiche e [...] Palermo [...] Psi-cologia. Nel nostro paese, che [...] («Purtroppo ho di-menticato [...] perché lo spagnolo praticato [...] in America Latina, ha scac-ciato la vostra [...] gode tuttavia della noto-rietà che ha in Francia. [...] rimane innanzi tut-to una [...] più lucide della seconda metà del nostro [...] che, lungi dal rimanere arroccato su una [...] ama ancora oggi confron-tarsi con le sfide [...] come scrive in Pian-gere, amare, ridere, comprende-re, [...] nel [...] e pubblicato lo scorso [...] Francia, dal frequentare esclusivamente la nomenkla-tura parigina. [...] incontrato nella [...] abitazione parigina, a qualche centinaio [...] metri dalla meravigliosa Place des [...] ai margini [...] quartiere ebraico di Marais. Nel suo studio, ingombro [...] interrotti solo dalla telefonata di una giornalista [...] El Pais. Il quoti-diano spagnolo, nel [...] destra al governo, che tenta di met-tere [...] stampa li-bera, cerca [...] di scrit-tori e intellettuali [...]. Hanno risposto tra gli [...] Garcia Marquez, Bobbio ed Eco. Anche [...] ha apposto la [...] firma davanti ai nostri occhi. Il crollo del [...] State, [...] occupazione, la realtà [...] il cittadino europeo si [...] proprio fu-turo. Da lì può nascere una [...] «Vi è certamente una iden-tità di situazioni preoccupan-ti, ma [...] la coscienza di questi sentimenti comuni. Vi è una coscienza europea, [...] non una coscienza di cittadi-nanza europea. La fine dello Stato [...] mondializ-zazione [...] sono questioni che investono [...] Paese come il nostro, ma sono affrontate in [...] le connessioni, senza la [...] cittadini eu-ropei. La chiusura della fab-brica [...] di [...] ha innescato, secondo me, [...] una coscienza eu-ropea, di una identità del [...] per la prima volta la reazione non [...] ai soli belgi. Bisogna augurarsi che altri [...] coscienza. Il caso della mucca pazza, [...] non [...] riuscito. Nonostante che un [...] ovunque si siano registra-te analoghe [...] sul consumo della carne di man-zo, [...] si è ap-propriata la [...] di Bruxelles, che ha impedito [...] certa reazione. Questo è avvenuto perché [...] mio avviso, una co-scienza di cittadinanza euro-pea. Qualcosa di simile lo [...] occasione delle elezioni in Bosnia Erzegovi-na, prima [...]. Vi era un partito [...] caratte-rizzava etnicamente, come serbo o bosniaco, ma [...] «Partito dei Cittadini». Purtroppo ha perso; la [...] cit-tadinanza [...] Jugoslavia avrebbe altrimenti reso [...]. Quello che manca è [...] partiti politici transnazio-nali, di cui un esempio [...] embrionale fatto dai radicali. I socialisti o i de-mocratici [...] dovrebbe-ro [...] in quella direzio-ne. Di assoluta priorità, visto [...] mi pa-re la nascita [...] o anche, perché no, di confederazioni europee [...]. Visto che [...] deve [...] mante-nere lingue diverse, serve [...] di cittadinan-za per unire gli abitanti del Vecchio Continente». Manca dunque una coscienza di [...] europea: quanti differenti «modelli» di cittadino [...] «Il processo di costituzione del Mercato Comune e della Cee segnò [...] di una co-munità di destini [...] Paesi occidentali mentre i Paesi davvero centrali come la Po-lonia, la Cecoslovacchia e [...] vivevano un desti-no diverso, sottomessi [...] si-stema sovietico. Queste due esperienze non [...] riunificate, così come ri-mangono tracce del diverso [...] Paesi che hanno subito la dominazione ottomana, [...] Grecia, Ser-bia o Bulgaria e quelli che in-vece hanno [...] come Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e parte [...] Polonia. Fino al-la caduta del Muro [...] Berlino e [...] del sistema sovietico, [...] di questi termini di mer-cato [...] perché non è stata offerta loro alcuna sod-disfazione culturale, [...] o morale. Abbiamo perso [...] eccezionale quando è fallito il [...] di [...] a Praga, di crea-re una [...] Europa. La Russia rimane, per me, [...] e, quella che vi-viamo oggi [...] è che una si-tuazione di frammentazione [...]. [...] dei Paesi stessi che [...] Europea (io preferisco il termine comunità) vi sono [...] separazione, co-me il nocciolo duro [...]. Per queste ragioni, la moneta [...] su-pera per la [...] importanza simbolica il quadro moneta-rio. I sentimenti collettivi non [...] attraver-so dei simboli e [...] è uno di questi. La contraddizione che viviamo è [...] quella di [...] Europa che tende da una [...] ad unirsi e [...] a dividersi». E la causa di [...] è sempre la medesima, [...] monetaria, per la quale [...] compiendo enormi sa-crifici. Non crede che la gente [...] a perdere [...] a non [...] «I rigidi parametri di Maa-stricht [...] degli attriti un [...] ovunque, ma spero che [...] e la Spagna possano accedere [...] moneta unica, anche se si trattasse di [...] a più velocità, come sembra [...] pensare. [...] devi svilupparsi in insieme [...] come quello scandinavo, quello mitteleuropeo [...] quello [...]. [...] formato da Francia, Portogal-lo, Spagna [...] Italia non può certamente vivere senza [...] del vostro Paese e [...] Spagna, [...] cui mi sembra importante un loro ingresso [...] mone-taria». Nella [...] opera «il Metodo», ha scritto: «Ogni frontiera, dalla membrana di un essere vivente al [...] tempo barriera e luogo di [...] e scambio. È il luo-go [...] e della disso-ciazione, della separazione [...]. Adesso che vi so-no [...] Europa, crede che questo aiuti a comprendere [...] ad esempio per quanto riguarda i [...] «Sì, questo è vero [...] Europa [...] ovunque nel mondo, do-ve mi sembra importante [...] delle confede-razioni continentali. È il caso [...] Latina, dalla qua-le sono [...] dove [...] un movimento [...] che cerco di sostenere, [...] di unire questi Pae-si in un progetto [...] visti i problemi co-muni [...] il van-taggio di una lingua comune (due [...] comun-que minoritario). Ci sono i blocchi della Cina e [...] che crescono e [...] per ri-spondere alle grandi sfide [...] sviluppare non solo una rego-lamentazione economica, ma anche [...] ecologica co-mune, con un potere [...] di decisione. Penso ad [...] non solo economica e [...] sede di elabora-zione di un pensiero politico [...]. Con una difesa comune, si [...] potuto fermare la guerra [...] ad esempio. [...] Europa, infine, che si [...] fatto il Fronte Po-polare in Francia che, [...] ha raggiunto delle conquiste sociali perché spinto [...] proponendo cioè riforme non a freddo, che [...] fallire, ma che vedano la parte-cipazione dei [...] una loro risposta aspettati-ve. Quello che bisogna rico-struire [...] speranza [...] dopo il crollo della [...] un av-venire radioso o quello di [...] della società indu-striale. Bisogna lanciare una politica europea [...] civilizza-zione della quale [...] è una branca importante, che [...] essere anche [...] per gli altri. Non si può ridurre la [...] ma [...] è comunque fonda-mentale». Gabriele Salari Riccardo De Luca In Europa con Bolivar Qual è il futuro di [...] deve reinventare [...] di cittadino? Il grande [...] un modello inaspettato: [...] Latina Parla Edgar [...] «Il nostro mondo alla [...] Il saggio e la riforma del pensiero Sfugge [...] classificazione ed etichettatura. Soprattutto non ama essere definito [...] meglio «pensatore». Eppure non ha la [...] vecchio saggio, ma guarda comunque al mondo [...] giovanile entusiasmo, uniti a quel distacco che [...] superato i tre quarti [...] mai smettere di indagare sulla natura [...]. È alla ricerca di una [...] non mutilata, che possa rispettare [...] e il singolo [...] nel suo contesto, che ha [...] la [...] attività di studioso. [...] «Il paradigma perduto: la natura [...] cita Marx per indicare il [...] della [...] opera: «Le scienze naturali ingloberanno [...] scienze [...] così come le scienze umane [...] le scienze naturali: ci sarà una sola scienza». Da più di [...] propone una riforma del [...] «il Metodo», il cui primo volume «La Natura [...] è uscito nel 1977, mentre il quarto [...] «Le [...] solo sei anni fa. Fondamentale per comprendere il [...] è anche «Introduzione al [...] 1990. [...] libro ad essere tradotto [...] invece «I Fratricidi», un saggio sulla guerra [...] Jugoslavia, [...] avvenimento che ha toccato molto [...]. /// [...] /// [...] libro ad essere tradotto [...] invece «I Fratricidi», un saggio sulla guerra [...] Jugoslavia, [...] avvenimento che ha toccato molto [...]. (0)
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