→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: NO FILTRO (BD NON AUTORIZZATA)disattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2446640412.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Da qualche tempo, infatti, [...] Francia, che aveva creato la famigerata colonia penale [...] Diavolo (la [...] sudamericana), anche [...] pensava di inviare i [...] criminali, e i «sovversivi», che [...] affollavano le poche galere [...] confini nazionali. Dopo i tentativi andati a [...] di creare una [...] Latina (in Patagonia o nella [...] il governo italiano ripiegò [...] puntando gli occhi su uno [...] paesi con i quali aveva da tempo strette relazioni [...] ma anche in questo caso [...] andò a vuoto per il [...] rifiuto del governo di Tunisi di concedere i propri [...] a una nazione straniera. Il progetto [...] è tornato alla luce [...] del professor Ennio Di Nolfo, docente di [...] internazionali [...] di Firenze, Il governo [...] Vittorio [...] II era alla ricerca [...] che fosse «capace di almeno diecimila coloni», [...] avrebbe dovuto ospitare ex sostenitori dei Borboni [...] attentati contro il regno, seguaci di Giuseppe Mazzini [...] cospirazione repubblicana, ma anche briganti [...] e criminali comuni. Intervista a Gian Enrico Rusconi [...] risparmia critiche agli ideologismi degli studiosi di [...] «Costruiamo [...] storia comune anche così si batte il [...] stato uno scarso impegno [...] delle «memorie separate». Carente [...] anche verso i valori repubblicani. Il ruolo discutibile ma [...] Renzo De Felice. Da dove nasce il [...]. Per paura di passare come [...] o patriot-tardi e [...] con [...] gli uomini della politica e [...] cultura (a sinistra innanzitutto) non elaborano e quindi non [...] forte di una repubblica demo-cratica [...] è [...] con la nazio-ne». Neppure dalla residenza estiva [...] Portofino dove si gode [...] il professor Gian Enrico Rusconi perde [...] di denunciare il deficit [...] e di memoria storica che mina la [...] repubblica. Da anni conduce una battaglia [...] su questo fronte. Anche a sinistra i [...] avuto una fredda accoglienza e sono serviti [...] -solo come arma polemica contro il «nemico» [...] (Renzo De Felice). Quali sono stati, secondo [...] i limiti più gravi della [...] «Se posso permettermi di [...] polemico nei riguardi dei nostri storici, è [...] grandissimo interesse per il loro lavoro; però [...] che vengono deluse, specialmente su tutto il [...] dalla crisi dello stato liberale, al fascismo, [...] Repub-blica. Vedo [...] che [...] a fare delle dichiarazioni di [...] che dovrebbero essere la-sciate agli intellettuali. Diciamo pu-re che la [...] su questo problema nebuloso che per semplicità [...] limita più a reagire in linea [...] punto su punto. Lo storico deve fare la [...] parte. Prendiamo, per esempio la [...] Repub-blica Sociale Italiana, pochissimi studiosi si sono misurati [...] della nostra storia. Non deve [...] pagina di [...] di agiografia ma un [...] tragica di questo paese e gli stori-ci [...] tutte le carte in [...]. Nicola Tranfaglia, in «Un [...] scritto che lei è uno studioso «vicino [...] se non è sempre [...] con loro. Come valuta [...] di De [...] dopo [...] «Intanto, io continuo a non [...] questo enorme risentimento nei confronti di De Felice e [...]. [...] mi riguarda, ho avuto [...] De Felice un rapporto singolare, molto con-troverso. A proposito [...] volume del [...] vorrei ri-mandare, se mi è [...] a [...] che uscirà sul prossimo numero [...]. Certo, De Felice aveva [...] aveva i suoi tic. Gli dissi che quel libretto [...] rosso e il [...] era stato un errore che [...] fat-to regredire il dibattito storiografi-co. De Felice ci ha [...] non solo perché non è riuscito ad [...] aprile del [...] ma perché forse non [...] sulla Resistenza; nel senso che non poteva [...] che lui chiama la [...] né rovesciare del tutto [...]. Che la Resistenza sia [...] della no-stra repubblica, per me è fuori [...]. A De Felice non [...] ma non è riu-scito [...] concetto più ade-guato; però non [...] neanche can-cellata, mentre [...] invece qualcun altro vuole [...]. De Felice non ha [...] ruolo della Re-sistenza; [...] voluta dimensionare, o ridimensionare, [...] era: nel senso che la democrazia nel [...] non solo dalla Resi-stenza ma anche dalla [...] monarchica, da una certa [...]. Tutte cose [...] di [...] vero che [...] tempo ha parlato di cattiva [...]. Il suo ultimo libro, «Patria [...] è una risposta a «La morte della [...] Galli della Loggia, ma conclude anche una sorta [...] «questione nazionale» che lei ha contribuito a [...] giorno. È soddisfatto dei risultati, [...] «La prima volta che ho iniziato a trattare [...] è stato su [...] del [...]. Poi è venuto [...] cessiamo di essere una [...]. La mia ricerca di [...] mossa da due piani: uno più pro-priamente [...] politico e relativo al risveglio di una [...] ho chiamato [...] come sintesi di demo-crazia [...] questo contro il [...]. [...] che una democrazia oggi abbia [...] patriottico repubblicano è abba-stanza passata. ///
[...] ///
[...] che gli interlocutori erano Galli [...] De Felice, i quali mi hanno anche, a [...]. Ma non ho avuto [...] sostegno e di [...] della repubblica, della rivi-sitazione [...] ele-mento caratterizzante della demo-crazia è stato lasciato [...]. [...] della centralità della repubblica, che [...] da una storia complicata, non mi pare [...] che abbia lasciato assolutamen-te indifferenti [...] quanti, salvo forse Luciano Violante, che ha ma-nifestato una [...] sensibilità per i temi su cui ho cercato di [...]. Una delle conclusioni della [...] concen-tra [...] «morte della patria» che [...]. DeFelice [...] di riproporre [...] nazionale e quindi di dare [...] solido fondamen-to etico alla repubblica; e la conclu-sione, che [...] pare pregiudiziale e [...] co-me riferimento ideale e costituzio-nale [...] consentire il recupero di [...] democratica di nazione e [...] di una democrazia solida nel [...] paese. La mia idea, pur [...] storia ir-realistica di una [...] nazionale tutta [...] pezzo, si basa invece [...] com-portamenti reali che rivelano, pur tra mille [...] la persistenza di una solidarietà che fa [...] comune matri-ce nazionale. È su questa base [...] dopo il 1945, una devastante guerra civile [...] quello che io chiamo il faticoso [...] della democrazia. Il fasci-smo era nato da [...] crisi profonda, [...] del sistema liberale di rispondere [...] problemi [...]. Quindi, è quasi miracoloso, per [...] aspetti, che da una sconfitta mili-tare, da una ideologia [...] sia venuta fuori questa cosa decente, [...]. Considera realistica la prospetti-va [...] Con [...] «La cosa è molto [...] quanto non sembra. A Roma, forse non [...] che il separatismo esprime una subcultura (al Nord) [...] da prendere molto sul serio. Se quel pericolo è [...] evitato, nonè certo per merito [...] ma per merito della [...] ha capito che le di-sfunzioni imputabili magari [...] Ro-ma [...] si risolvono spaccando tut-to. A me non interessa come [...] finire Bossi. A me interessa questo [...] ha tirato fuori e [...] più, dove andrà a [...]. E chi correggerà questo [...] tutto ciò che è nazione, che è Stato. Nelle scuole del Nord, [...] seriamente di Risorgi-mento o di patria? La [...] che [...] istituzionale, ma che sia [...] cultura politica [...]. [...] non è un fatto [...] fatto di riflessione, di maturità. La lotta contro il [...] è solo un problema di far tacere [...] di ridirci le ragioni per cui stiamo [...]. E [...] torniamo alla questione della nostra [...] repubblica. Credo che le memorie [...] ha vissuto il fascismo e la Resistenza [...] storiografia dovrà in-vece compiere il grande sforzo [...]. È il discorso della [...] fondo voleva fare De Felice, [...] uno slogan, ma che [...] la cosa più difficile da fare. Storia co-mune non significa [...] priva di conflitti; si-gnifica storia consapevole delle [...] dei crimini che [...] segnata. Del resto, le grandi [...]. Que-sta è la sfida, [...] corre-re il rischio che [...] torni a essere [...]. Piero Pagliano [...] 3. Quella dello hobo, il [...] delle figure più importanti della mitologia americana. A [...] una serie infinita di sue [...] e [...] col tempo [...] nazionale. Nel [...] immagine di William Holden (Picnic, [...] che balza atletico e con nonchalance sui treni merci [...] attraversano le di-stese di granturco come lenti basti-menti delle [...]. Nella musica, lo hobo [...] Gu-thrie. Nei fumetti [...] Michelaccio che si riscalda le [...] intirizzite al fuoco amico del suo [...] la giungla, come viene chiamato [...] gergo [...] degli hobo. O ci sono, hobo [...] giorno, i giovani Huey, Louie e [...] va-le a dire i [...] Paperino, [...] Quo, Qua, che se [...] casa per sottrarsi alla scuola. Ma perché la figura [...] così importante e ricorrente nella cultura americana? Lo [...] è uno dei modi più semplici per [...] aspirazione [...] alla fuga dal centro. Il Grande Paese è [...] che , se non proprio con le [...] hobo, come lui si sottrae da un [...] in una qualche maniera costrittivo (casa, famiglia, [...] vagare per la grande «periferia» , fermarsi [...] di nuovo. [...] che questo è, in [...] del West, interpretata da quei trapiantati cronici [...] placido nome di cowboy. Ugualmente una elusione della [...] è tutta la cultura Beat. E, a proposito, una fuga [...] anche nella let-teratura americana. Non solo quel-la degli [...] Beat, ma an-che degli altri scrittori. Un Jack London (autore, [...] un The [...] che si perde nel Grande Nord. Un Sinclair Lewis, il [...] George [...] eroe del romanzo [...] da posato fili-steo, tutto [...] getta [...] alle or-tiche ogni posatezza, [...] per vagare come uno hobo. Stesso di-scorso, o quasi, [...] omonimo [...] di Updike, dispera-to eroe [...] in fuga panica dal terro-rizzante abbraccio del [...] responsabilità, alla ri-cerca disperata [...] e di sé. E così via. Naturalmente, [...] anche chi, in America, [...] hobo ha cer-cato di catturare in modo [...] più [...] di quanto non abbiano [...] cinema. In un inte-ressante volume [...] Donzel-li, Hobo, il vagabondo, [...] Ander-son (1889-1986) ci spiega [...] etnologici (ma non solo) del fenomeno hobo. Di questo sociologo ci [...] perché Anderson nel paese di [...] (come la chiama con [...] ha realmente vis-suto per anni. Figlio di emigranti svedesi, [...] a scuola fece come i Tre Paperini. Anzi, molto peggio, dal [...] un certo punto, col suo bravo far-dello [...] la scuola per quasi dieci anni, tra [...]. Salvo però mettere poi [...] partito, e divenire un professorone. Uno dei più illustri [...] rinomata scuola di sociologia e an-tropologia di Chicago: [...] urbana proprio con questo celebre studio del [...] di Chicago e [...]. Mescolando statisti-che e dati [...] da lui raccolte tra i suoi (ex) [...] Anderson traccia un ampio, esauriente affresco di [...] quasi una summa. Ci porta nei campi [...] le [...] appunto, e nelle [...] i dormitori, detti così [...] prodotto dal povero hobo che let-teralmente crolla [...] la stanchezza serale. Rintraccia [...] campagnola della parola (da [...] boy), e quindi ci spiega come si [...] a causa della disoccupazione, il disadattamento al [...] i problemi della personalità, le discriminazioni razziali [...] mania di viaggiare). Ci parla degli odiosi [...] o poliziotti. E, ancora, dei cinema [...] canzoni e ballate scritte da loro, degli [...] da loro per i giornali, dello hobo [...] James [...] delle librerie per hobo: [...] più famosa è la Hobo [...] detta anche [...]. Soprattutto, Anderson ci chiari-sce [...] differen-za tra hobo, tramp e [...]. Che è questa: lo [...] vero lavorato-re stagionale che nei (molti) perio-di [...] non sta mai fermo in un luogo; [...] un vagabondo che va sempre in gi-ro [...] mai [...] il vaga-bondo che [...] il [...] è il bar-bone che [...] vaga, ma semplicemente marcisce ubriaco nella metropoli. Insomma, Anderson ribadisce più volte, [...] figura dello hobo è [...] anche se in modo discontinuo, [...] di la-voro. Tanto è vero che, [...] mancano le turbe mentali, gli hobo sono [...] soggetti psi-chicamente normali: solo, più de-gli altri, [...] nazio-nale del viaggio, del pionierismo, della fuga. Conseguente, quindi, che vivere [...] risulti molto meno inerziale [...] di quanto non si pensi, che an-che [...] lottare con la corrente della vita. A conclusio-ne del viaggio [...] fuori uno hobo che non collima poi [...] poe-tico di letteratura, fumetti, cine-ma. Una specie di povero [...] un [...] diverso dal so-lito solo [...] la barba, porta vestiti sdruciti, è un [...] sul lavoro. Francesco [...] Hobo, il vagabondo: sociologia [...] di [...] Anderson Donzelli 1997 [...]. ///
[...] ///
Francesco [...] Hobo, il vagabondo: sociologia [...] di [...] Anderson Donzelli 1997 [...].

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(238)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(216)


(119)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


(199)

Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



(99)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL