Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1981»--Id 2443025178.

Sabato 12 settembre [...] E [...]. E certo solo allo [...] con altrettanta pazienza, con ostinato ottimismo, un [...] replica ogni ora sulla piazza e su [...] ma indifferente al tempo, rapita dalla »sguardo [...] pezzetto [...] come recita la didascalia [...]. Con [...] occhiata [...] ecco [...] in sovrimpressione [...] il Napoleone muto visto da Abel [...] rompe gli assedi, domina le [...] che vogliono sempre [...] e rimette in piedi un [...] logoro e depresso proprio alle porte d'Italia, dove [...] fiumi che scorrono [...] scimitarre [...] sera al Colosseo, se non [...] il suo occhio che lampeggia [...] letteralmente: [...] alcuni fotogrammi gli vengono illuminati [...] occhi a bella osta [...] ha tenuto inchiodati alle loro [...] troppo poche [...] o ai loro [...] di fortuna, per più di [...] ore, fino [...] e mezzo del mattino, cinquemila [...] paganti. Senza contare gli invitati. E gli imbucati. Tutti hanno resistito: e [...] decretato il successo al ritorno di un Imperatore [...] comanda o sta zitto», si confida con [...] (Un o-ceano? In Corsica?: un solo spettatore dichiara [...] il suo fondato scetticismo) e ha sempre [...] la schiena. Vittime del fascino [...] O addirittura di reaganismo [...] Si [...] si sospetta, che il trionfale successo tributato [...] New York alla ricostruzione del capolavoro di Abel [...] una delle ultime grandi [...] muta, rappresentata, solo nel [...] di Parigi e poi [...] cinema sonoro, non sia tutto dovuto solo [...] cinefila di massa. Chissà che sotto sotto [...] aria di crisi. O di bisogno di [...]. ///
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Certo è che, a Massenzio [...] anteprima europea, il pubblico di senso [...] ne dimostra poco. Tanto è che quasi [...] a [...] liberi i posti riservati, [...] e i vigili urbani devono faticare non [...] alla fine [...] soluzioni arrangiate. È una strana serata di [...]. Inevitabilmente tutti i meccanismi [...]. E non ci sono [...] Intorno alla signora Daniele [...] e al ministro della [...] Jacques Lang, [...] apposta in volo da Parigi. Questo gli avrebbe impedito di [...] ordini [...] lucidi ed efficaci. Secondo loro, i grandi [...] con ciò che alcuni personaggi hanno voluto [...] fatto o non fatto. Ma la storia, dice [...] che ha scritto «Guerra [...] re questa tesi, è [...] più complicato, un indecifrabile arabesco dove [...] i destini di tutti [...]. I grandi uomini esistono [...] successive semplificazioni: essi sono il prodotto di [...] la loro perso» naie influenza è irrilevante. In «Guerra e pace», Napoleone [...] permanente bersaglio di sarcasmi proprio perché crede [...] proprio ruolo. Poco prima della battaglia, [...] le ultime (e, secondo [...] del tutto inutili) disposizioni, [...] «come fa un chirurgo famoso e sicuro [...] nel momento in cui si tira su [...] indossa il camice, mentre [...] viene legato al lettino. Quando si dovrà agire, [...] altro, ma adesso posso scherzare; e quanto [...] sono tranquillo, tanto più voi dovete essere [...] ammirare il mio genio. La conclusione di [...] è questa: il salvatore [...] Russia [...] dunque -quel cameriere che due giorni prima [...] dimenticato di dare a Napoleone gli stivali [...]. Non mi pare sussistano dubbi [...] fatto che. Egli porta anzi al [...] che la storia si [...] eroi e nel loro destino emblematico, infatti, [...] intorno a Napoleone si aggroviglia nel disordine [...] perché egli possa poi intervenire a [...] e a restituire un [...]. [...] lui il potere è più [...] una conquista un [...]. Sulla [...] grandezza e sulla [...] predestinazione, [...] non ha dubbi né si [...] interrogativi. Perciò le didascalie che [...] ci appaiono più di una volta deliziosamente [...] dei quadri e degli [...] e i nessi ci risultano normalmente sottintesi [...] inspiegabili. Realizzato tra il [...] e il Ti, nel [...] compaiono sulla scena europea alcune figure «provvidenziali», [...] Abel [...] è da questo punto [...] intonato al clima [...] e della [...] cultura dominante. La [...] mancanza di problematicità, [...] nazionalistica, [...] e la sommarietà [...] rivelano [...] di riverenza e di sottomissione [...] forse ambiguamente, percorso [...] ma sarà così? [...] da qualche lieve vena di [...] davanti al potere come fenomeno arcano, di fascinazione e [...] magia, che ha contrassegnato un periodo [...] nastra storia. Si possono dare varie [...] qualcuna è già stata abbozzata. Preferisco tenermi a quella [...]. Malgrado tutto, il film [...] Abel [...] su Napoleone è [...] straordinaria; questo suo carattere [...] prima vista da chiunque. Chi viene a sapere [...] è il frutto del paziente lavoro di [...] e di restauro, durato venticinque o [...] compiuto da Kevin [...] non se ne stupisce [...] che è giusto e che ne valeva [...]. Il successo che ha [...] America, e che si sta rinnovando a Roma, [...] di artificioso, direi a dispetto della canonica [...] lo ha preceduto e lo accompagna. Il «Napoléon» é infatti [...] fondazione del linguaggio cinematografico, ed è [...] più omogeneo al cinema [...] che a quello [...] in cui è stato [...]. Prevede e attua soluzioni [...] che la quasi simultanea rivoluzione del sonoro [...] decenni. È attraversato dalla tensione [...] una ricerca tecnica alla fine della quale [...] intravedeva un approdo utopico: [...] con lo spettacolo, i personaggi, razione. Usava la macchina da [...] libertà ai suoi tempi impensabile. Inventò quello che [...] dopo sarebbe stato il cinerama. Ma sono la coerenza [...] la forza creativa delle scene e delle [...] definito il -Napoleon» [...] un po' nello stile [...] -una tempesta di immagini») gli elementi che [...] qualità anticipatrice dei l'opera. Diciamo allora che il «Napoléon» [...] Abel [...] un mediocre (o forse [...] Napoleone, ma un grande film sul cinema. Angelo [...] Nicolini, [...] e tra 1 tanti [...] Rognoni, che si [...] andare a spe-ricolati giudizi [...]. È la prima volta [...] ma è splendido, eccezionale». Nel crogiuolo dell'arena romana [...] strana miscela di gente elegante e no, [...] famosa o felicemente anonima, e senza troppa [...] una del tal tra, grazie al cielo. Saltano le barriere sociali, per [...] rotta, e non a caso [...] a Roma, città rossa, [...] incontra con la nuova Francia [...] socialisti. La curiosità tanto, è [...] c'è un divo, verrà fuori di li. È quello [...]. Così anche Claude [...] e Francis Ford Coppola [...] in mezzo alla calca: assieme ad Andrea [...] salgono sul palco per [...] del film, e Coppola ne approfitta per [...] appello a favore di tutti l film [...] perchè 1 registi non sono stati in [...]. Come a dire: recuperiamo [...] dai nascondigli della storia. ///
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Ma scoviamo anche tutte [...] I tesori non nati, dissoluti per Impossibilità [...] del meccanismo Industriale. Le stesse che hanno [...] Napoleon. Ma adesso eccolo [...] salvato dagli [...] archivi del passato dove era [...] per disperso. [...] seconda grande prima, dopo quella [...] 54 anni fa all' Opéra di Parigi, che si [...] in un trionfo [...] come quello del suo protagonista [...] troppo rapido e subito contraddetto. Oggi si fa fatica [...] volta è persino imbarazzante: bisogna sgombrare il [...] di tutti i Napoleoni visti in sceneggiati [...] accompagnati da [...] sinistra, o da un [...] oltre che dal genio, dalla malattia. Questo no: Napoleon è Prometeo, [...] Abel [...]. È un eroe e [...]. Quando appare, insieme a [...] anche [...] e lui lotta con [...] Francia, [...] è un mare in tempesta, e in [...] Giuseppina così come sogna il mondo: infatti, [...] mappamondo appaiono sempre le labbra vezzose della [...]. ///
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Il pubblico potrebbe sghignazzare, [...]. Invece qualche volta sorride, [...] si scambia battutine, sottovoce, ma non dà [...]. Ci [...] molta della migliore ironia [...] lato del film e per ascoltare [...] musica orchestrata e diretta [...] di respiro, quattro ore su quattro, da Carmine Coppola, [...] è anche, naturalmente, un viaggio nel passato, [...] dalla Marsigliese, al Beethoven, passando anche per Respighi. Ma ci vuole poi [...] per [...] gustare quando si apre [...] squarci, di forza e intelligenza. Il primo applauso scrosciante [...] alla retorica [...] cattivo di Napoleon. Ma accoglie [...] che si raddoppia, e [...] e poi si moltiplica ancora di più, [...] cambia in ogni piccolo riquadro. ///
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È davvero una battaglia. Anzi: «È meglio di Guerre [...]. Eppure è un effettaccio [...] in tv. Ma sempre senza forza [...] robetta da sigla di telegiornali. Abel [...] fa sapeva far scorrere [...] con infinita intensità, sperimentava la [...] di un mezzo nuovo [...] spazi, forzare i limiti di un cinema [...]. Puntualmente il pubblico lo [...] ogni passaggio inventato dalla [...] camera da presa in [...]. Poi [...] si accendono i tre [...] cavalcata finale, [...] di straccioni ad Al-benga [...] i cavalli passano, veloci, da uno schermo [...] sguardi, i fotogrammi uniti, si dividono di [...]. Napoleone rimanda i suoi [...] destra, ora a sinistra, imprevedibile lui, la [...] suoi soldati, il mondo, Giuseppina e la [...] a rete e goal. Lo schermo diventa bianco, [...] e Coppola dà fiato a tutte le [...]. Il pubblico, naturalmente è [...] il trascinante battimani finale. Ma non intona la Marsigliese, [...] sperava il copione. Solo qualcuno, a [...] ci prova. Ma il fascino [...] non è evidentemente così potente. Quello [...] si: è un omaggio [...] del regista, ad una generosa maestria che [...] a-pre spazi migliori di quelli del film [...]. E pazienza che fosse [...] anche II fascino [...] ha il suo lato [...]. Tutti dicono che il pubblico [...] che ormai è un pubblico di Intenditori [...] e senza memoria. E che anche questa [...]. ///
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Per [...] ritrovato un pezzettino di Storta, Anche [...] è solo storta del Cinema. Gregorio Botta Dieci anni [...] protagonista delia destalinizzazione Di lui sono state [...] risalto solo [...] contadina o la furbizia [...] figura storica è molto [...] Al di là della linea politica più conosciuta [...] il suo tentativo di rinnovare lo standard [...] burocrate di partito -Perché fallì il suo [...] rapporto fra società e stato Il [...] da Mosca dal 1958 [...] modo di avvicinare il personaggio [...] in moltissime occasioni. Essere giornalisti comunisti a Mosca [...] è mai stato agevole. Ma [...] di [...] era sicuramente molto istruttivo e [...] parlo per me [...] affascinante e perfino divertente. Attraverso le sortite, i [...] le sfuriate, i viaggi di Nikita [...] modo non dico di [...] «verità» del processo politipo sovietico ma, quantomeno, [...] linee di tendenza sulle quali [...] forzava la direzione di [...] del governo, della società in cui, per [...] il centro motore. [...] regalata Approfittai delle notevoli [...] offriva ai giornalisti, non [...] senza tregua con la [...] stretta. Dopo centinaia di fuggevoli [...] più diversi, doveva essersi abituato alla mia [...] stentato russo con il quale tentavo di [...]. E alla fine, dopo [...] fatto dire da un suo [...] che una intervista vera e propria [...] non poteva [...] (perché sennò doveva [...] a tutti gli altri giornali [...] altrimenti si sarebbero offesi) un bel giorno, [...] come al solito in un [...] diplomatico che mi aggiravo nei suoi paraggi, mi fece [...] regalo. Si distaccò dal gruppo [...] quale rideva e ruggiva, mi prese per [...] accompagnandosi con continui amichevoli strattoni, mi parlò [...] perfino perché aveva dovuto cambiare il ministro [...] se non erro [...]. Poi, con grandi pacche [...] disse che il compito dei giornalisti è [...] capi del governo di confermare o smentire, [...] facessi quel che volevo. Io scrissi, [...] pubblicò, [...] non smentì. Ho un altro ricordo [...] in presa diretta. Eravamo [...] i-taliana, durante il viaggio [...] Gronchi, [...] il gelo divenne mortale quando il Premier [...] al Presidente della Repubblica italiana del tempo [...] PCI, se voleva essere utile alla pace. Nel clima un po' [...] incredibile esortazione, una signora di buona volontà [...] afferrato il momento, obbligò Marcella, mia moglie, [...] che lei gli voleva [...] assomigliava a suo nonno. Marcella tradusse: ma infastidita [...] sbagliò una parola e invece dì «nonno» [...]. [...] sgranò gli occhi, rise gorgogliando [...] gridò: [...] ne hanno dette tante, mai [...] che assomiglio a una nonna». Tante altre volte mi [...] pressi di Nikita [...]. Nel palco del [...] durante le visite di [...] Togliatti, Longo, Amendola, Pajetta, per i congressi. Una volta (era presente [...] Ho Chi [...] elogiò la cucina italiana, [...] e quando gli fu [...] Mosca un ristorante italiano mancava, manifestò indignata [...]. [...] volta mi trovai invece [...] lui in Albania, durante il viaggio che [...] la rottura, in una tavolata all'aperto di [...] persone, io unico giornalista occidentale presente. Era immusonito; al mattino [...] grandi passi nei saloni del museo storico [...] Tirana, [...] di traverso i monumenti di gesso di [...] che marciava al suo [...]. Agli albanesi diceva, sempre [...] che loro dovevano produrre uva e olio, [...]. Cera a Tirana, in [...] un altro ospite di grido, [...] ministro della difesa cinese. E io li vidi [...] passeggiare sulla spiaggia di Durazzo, guardando [...] verso Brindisi. E non nascondo che [...] e Cina che guardavano da vicino le [...] Puglie, un leggero brivido mi corse per la [...]. Seguii [...] anche In America, nei [...] leggendari, nel [...] e nel [...]. Il primo, quello in [...] e che si concluse con lo «spirito [...] David». Il secondò, quello in [...] capo del governo [...] seduto nel suo banco [...] levarsi una scarpa e [...] per dieci minuti sul [...] un filippino, che difendeva il diritto degli Stati Uniti [...] spiare [...] con gli [...]. Ho parlato finora di [...]. In memoria di [...] a dieci anni dalla [...] morte, sarebbe sbagliato [...] a questo. Sul piano del giudizio, [...] ma sul suo significato politico più profondo, [...] da rettificare di quanto ho scritto su [...] in versi) sottolineando la [...] grande rilevanza e unicità [...]. Non posso dunque che [...]. E dire che, malgrado [...] personaggio politico [...] era, e resta, un [...] sostanziale enigmaticità, contraddizione, problematicità. [...] «contatto» Certo, la [...] non era problematicità da ambiguità [...]. Fra le tante e-tichette [...] questa sarebbe la meno attendibile, e nessuno [...]. Tuttavia in questo personaggio [...] sembra si sia potuto [...] tutto [...] come «contadino», un furbo Ivan [...] semiselvaggio, il dato della problematicità come riflesso [...] dialettica della storia, della politica e, perfino, [...] individuali e di massa, resta, per me, [...]. Sotto questo aspetto la [...] e il coraggio politico con il quale [...] realtà [...] talvolta a tentoni, erano [...] media, rompevano Io standard culturale tipico del [...] pure egli era stato e in parte [...] gli davano dei punti di vantaggio (o [...] seconda dei punti di vista) nel confronto [...] e anche di parecchi strati intellettuali, tradizionali [...] tardarono a [...]. Oggi si suole dire [...] non era molto popolare [...] sovietica. E perchè [...] La rottura imposta da [...] con il XX Congresso [...] la lotta durissima contro i «conservatori» del [...] contro anche il senso comune dominante, fatto [...] russo» e di rassegnazione paziente. Un impasto singolare, contro [...] a fare i conti lo stesso Lenin, [...] Stalin [...] e che [...] invece tentò di rovesciare. Quando nei suoi discorsi [...] metteva da parte le [...] uffici e improvvisava le sue filippiche cercando [...] con la folla sulla testa proprio di [...] tribuna gli sedevano intimoriti accanto, egli tentava, [...] di gestire al tempo stesso il doppio [...] del governo e di capo [...]. [...] «contatto» talora riusciva. Ma quel che mancava [...] di [...] era la istituzionalizzazione e [...] dal basso, la [...] trasformazione in movimento. [...] sperò sempre che bastassero i [...] discorsi, le sue reprimende, le sue defenestrazioni per far [...] nel paese tensione politica, fiducia, dialettica, democrazia socialista. ///
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Il processo di democratizzazione e [...] gestito [...] era fatalmente destinato a rinsecchirsi [...] ad essere ; riassorbito, dopo le grandi-, [...] dalla . Fu così che languirono [...] riforme. Sul piano dei rapporti [...] fu gestione della sfida a due, [...]. Ma non sul solo [...]. Il rapporto con il [...] la [...] espressione politica stabilita a [...] il rapporto politico con [...] internazionale, non furono dati accessori del [...]. Quando, questi elementi si attenuarono, [...] stessa «sfida» agli USA [...] la [...] presa, come ricordò Togliatti nel [...] di [...] una critica che resta valida [...] ai tempi d'oggi, che richiama al fatto che al [...] là delle due superpotenze un «resto del mondo», [...] alla Cina, esiste, conta, pesa, [...] può non essere considerato [...] come [...] per un periodo riuscì a [...] pur nel limite della [...] ca [...] un dato non secondario, ma [...] per una politica di pace, di disarmo, di contenimento [...] spinte imperiali americane. Battuto dagli eventi, e [...] non seppe fare del [...] più di quel che fu. Ma non fu cosa [...] tentativo di riequilibrare i rapporti civili nella [...] il momento delle autonomie, del diritto degli [...] socialista e di fondare un movimento di [...]. Per questo, io credo, la [...] della [...] anche nei confronti di [...] è ingiusta e inutile. La [...] memoria, infatti, si lega [...] demolizione del mito di Stalin. Di lui può restare [...] può essere feconda proprio perchè è utile, [...] limiti e con gli insegnamenti che possono [...] di questi limiti, a riproporre In termini [...] tematica interna del «socialismo reale», dentro il [...] si mosse non per [...] trovato ma per [...]. Non fosse che per [...] che spetta a un vero rivoluzionario. Il quale, se è [...] mal perdente del tutto, per clamorosa che [...] caduta, per fitto che [...] che ne circonda il [...] morte. ///
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Il quale, se è [...] mal perdente del tutto, per clamorosa che [...] caduta, per fitto che [...] che ne circonda il [...] morte.