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A conclusione del nostro percorso [...] culturale italiana in rapporto [...] europea sentiamo oggi [...] di Ezio Raimondi, dopo [...] ospitato i pareri di [...] Semi, Giolitti e Arbasino. ITALIANI [...] Si chiama «Letteratura [...] na-zionale» ed è un [...] Bruno Mondadori -in formato po-cket, ma dalle [...] Ezio Raimondi ha raccolto alcuni cicli di lezioni [...] picchi in apparenza [...] Nietzsche e Joy-ce, Borges [...] Virginia Woolf, planano poi a capofitto dentro i testi [...] Ottocento che meglio racconta-no il concetto di Italia [...] (e [...]. Seicento anni prima di Cavour [...] Mazzini la parola «Italia» è, per Dante, già [...] invettiva, da poesia civile. [...] è [...] che nasce nelle menti di [...] scrittori, pri-ma che di politici e militari. Oggi siamo un paese [...] al contrario, secondo Ezio Rai-mondi, è un [...] «È un potenziale punto di squilibrio. [...] letteraria di Italia è un [...] culturale, un insieme di simboli ed è [...] forte rispetto a una realtà, [...] frantu-mata: [...] fin dal Medioevo, è il [...] della molteplicità. E [...] di patria, di nazio-ne, [...] anticipo rispetto alla realtà di tradizioni completamente [...]. [...] quindi, na-sce da una fuga [...] «Anche quando si scrive in [...] gli spazi, nella dimensio-ne letteraria, sono più ampi dello [...] in cui ci si trova al [...] di comunicare [...] da quello spazio. Scri-vere comporta un mo-vimento in [...] una tra-scendenza». Tra Dante e il Risorgi-mento, [...] sono i letterati che [...] altri hanno contri-buito [...] di Ita-lia? «Machiavelli e Guic-ciardini [...] quella che è la patologia italiana nel [...] nazionali, [...] cioè, dal 1492, del nostro [...] di decadenza. Ma [...] più indiretto: [...] non parla di [...] ma [...] in mente un mondo comune, il Tasso parla di [...] crociata, ma ha in mente anche la real-tà italiana. Il Seicento è una [...] il problema della scienza non [...] una ripercus-sione nazionale, ma il dramma di Galileo connota [...] nostro fati-coso movimento verso la modernità. Col Set-tecento cominciano i [...] rispetto alla nuova realtà europea e tutta [...] Parini e soprattutto Alfieri -la-sciamo stare per il [...] Meta-stasio [...] è il poeta, diciamo così, an-cora asburgico [...] un mito che corrisponde a quel-lo che [...] Francia. Poi Foscolo, Leopardi e Manzoni, [...] fon-datori della nostra modernità lettera-ria, in modi diversi pongono [...] pro-blema: guardare [...] significa [...] bisogno di una identità nazio-nale. La parola «patria» non [...] per noi, dopo il fasci-smo. Forse è per que-sto [...] politica di scrittori pure [...] loro versi, come Foscolo e Leo-pardi, riesce [...]. [...] «Il nuovo libro [...] italia-na di Galli Della Loggia [...] conclude così: [...] possa far sorgere quella pa-tria [...] che ancora ci [...] usando la parola in [...] tut-ta positiva. Senza dubbio il fascismo [...] quello che Rusconi, partendo da altre [...]. Ma tanto più ricollochiamo [...] quegli scrittori, tanto più ci li-beriamo dalla [...] parola ha dato il ventennio. Capire la loro ideologia è [...] non avrebbe senso che Manzoni pensi di scrivere un [...] storico senza avere in mente, scrivendo del passa-to, di [...] del presente; se leggia-mo il Leopardi aggiungendo, così, [...] agli idilli, ma ci dimen-tichiamo [...] prosa sui costumi de-gli italiani, [...] una parte e non sentiamo lo scrittore nella [...] pienezza. Stessa cosa se leggiamo [...] confessioni di un [...] e ci [...]. [...] la mutazione [...] personaggio che nasce veneziano e [...] italia-no, passa dal mondo del passato al mondo del [...]. La seconda par-te in [...] meno alta, ma [...] la problematica di questo [...] dice anziano e si rivolge ai giovani [...] il senso di co-me un paese sia [...] passato dalla frammentazione a una [...]. Come [...] di Virginia Woolf che, [...] lon-dinese, vede trascolorare il diciot-tesimo secolo nel [...] immagi-ne che lei ricorda nel suo libro. Ed eccoci a un [...] no-stra tradizione letteraria è epica, novellistica, [...] romanzo in-vece arriva molto [...]. Perché? «Il problema che [...] questo: perché arriviamo tardi al realismo? Anche [...] abbiamo il ro-manzo, certo non abbiamo grandis-simi [...] di tra-dizione [...] e romanzi di ti-po [...] quelli del veneto Brusoni, ma non si [...] un romanzo come il [...] sulla guerra dei [...] di Grimmelshausen. Né abbiamo romanzi di [...] francesi né il [...] insomma i grandi momenti [...] quali nasce il realismo e, alla fine [...] Inghilterra, Defoe. Da noi il melodramma, da [...] certo momento in poi, copre una doppia [...]. Un [...] che ha scarsa [...] è un [...] che ha [...] «Il passato, se vissuto come [...] mo-mento del proprio essere, può dare ragioni a operare [...] presente, alla progettualità. Nella realtà inglese il [...] basato sulla con-suetudine, cioè su una forte [...]. /// [...] /// E Leopardi risponde-va con quella [...] terribile [...] ita-liani abbiamo [...] e consuetu-dini che non [...] dove [...] e [...] è [...] di re-sponsabilità, dove ciò che [...] è il [...] comportamento. Forse, ciò che connota il [...] rapporto col passato e col presente è, appunto, il [...] di responsabilità: verso chi [...] essere limitato, verso quale comu-nità?». Il Novecento è il secolo [...] raggiunta, [...] ottenuta. [...] «Ci sono i grandi [...] chiamate in cui il [...] urgente, la prima guerra [...] delusioni non dico dei nazionalisti, ma dei [...] avevano cre-duto che la guerra avrebbe portato [...]. Poi il fa-scismo, poi [...] mondiale e la Resistenza in cui sem-bra [...] era stato fin lì costruito. Poi la moderniz-zazione, quando [...] nazionale passa in secondo piano, lasciato nelle [...] politici, oppure usato come semplice argomento polemico. E il Novecento è [...] più diretto, quello senza il quale le [...]. Leggere, lei afferma, è [...] analoga a quella di [...]. Perché? [...] della lettura è uno dei [...] rapporto con [...]. Leggere è un momento [...] si acquisisce anche riflettendo [...]. Prendiamo [...] di Gadda e la [...] diventa, poi, anche una dimen-sione più ampia, [...] lingua è in gioco tutta la realtà [...]. Il teorema è questo: [...] mettere in gioco la pro-pria esperienza e [...] passato. E se il problema [...] sulla parola che diventa fondatri-ce di qualcosa [...] che è tradizione, memoria, anche il lettore [...] è obbligato a pensare a tutto questo. Ecco [...] che [...]. Dal leggere al tradurre. /// [...] /// [...] intesa in sen-so culturale sarà [...] di [...] «Se abbiamo in mente qualcosa [...] chiamiamo Europa, potrà essere un mondo delle differenze con [...] elemento comune, dove solo se ci sono le differenze, [...] comune. Non possiamo pensare a [...] quale confluiscono sciogliendosi tutte le lingue naziona-li. Però, negli anni Venti del [...] scorso Goethe, che era vecchio ma se [...] mondiale. [...] in realtà, prima che [...] economica è, da sem-pre, [...] culturale. Se interro-ghiamo la letteratura [...] schemi ottocenteschi, ci accorgiamo che le letterature [...] aperte al rapporto con altre lette-rature. Se è vero che [...] questo grande dialogo tra il [...] de la [...] e la [...] che Petrarca è ad-dirittura vissuto [...] un periodo ad Avignone, che ci sono scrittori bi-lingui: Alfieri è prima francese che italiano, Manzoni francese [...]. Lo stesso per la [...]. [...] stessa qualità e arrivavano [...] questo è il compito di noi posteri». Maria Serena [...] Italia Una patria postuma [...] 1. Lo faceva -spiega-va -per [...] «vero» di quelle scritture. È una confes-sione personale, ma [...] anche una gran bella metafora di ciò che, [...] è un buon lavoro di [...] (e Borges, poliglotta e traduttore, certo sapeva di [...] fornito anche [...] simbolica). Facciamo un sogno in-fantile [...] fondare, in senso culturale, [...] intesa come corpo organico [...] come fiume carsico di fratellanze, analogie, rimandi [...] intellettuali delle diverse nazioni, comporterà tradurre «tutto» [...] stato scritto in ogni lingua europea in [...] della nuova Unione. Immaginiamo le pile di [...] sul punto di cadere, sui tavoli di [...] di migliaia di sudati operai della pa-rola [...] spagnolo [...] in te-desco e viceversa [...] respinti alle frontiere fin [...] dalle industrie editoriali nazionali, [...] e quelli dimenticati. Perché ognuno di noi [...] in poi, come a [...] Euro ad Amsterdam ea Isernia, a legge-re, [...] non solo Cervantes e Tirso de Molina [...] fran-cesi Racine e Corneille, ma anche i [...] deformi, amabili magari proprio per i loro [...]. È vero? Il [...] Dick» tradotto in italiano [...] Cesare Pavese è più epico di quello scritto in [...] Melville, per esempio. E Pavese incappa in [...] traducendo Faulkner, scambiare il [...] boy» per un «alto [...] quel mobile che in italiano chiamiamo settimino. Però resta un gran [...]. Ci sono tra-duzioni di [...] così piatte da rendere il raccon-to opaco, [...]. E [...] la terza via: Manganelli [...] Poe, si mette al servizio dello stesso, reprime [...] barocca e tira fuori un risultato splendido. Dagli esempi si capisce [...] sfaccettati e complessi si finisca parlando di [...]. Tra la sentenza di Croce [...] nostro presente [...] -in mezzo -la nascita [...] scienza, la «traduttologia» come branca della linguistica. Cosa leggere per [...] di più? Nel 1963 [...] Francia Georges Mou-nin pubblica il primo saggio che applica [...] risultati della linguistica, [...] de la [...] (in Italia Ei-naudi ha [...] suoi scritti). Nel 1973 George Steiner [...] «Dopo Babele» (Garzanti ne ha pubblicato nel 1994 la [...] uno studio poderoso, in [...] ricco di curiosità; del 1980 è [...] di [...] Margot, edizioni [...] Losanna (non tradotto in [...] è il saggio di Tullio De Mauro «Sette [...] adegua-tezza della traduzione», nel volume «Capire le [...] La-terza. È emilia-no di Lizzano [...] Belvedere, [...] Bolognese, dove è nato nel [...]. È stato allievo di Calcaterra [...] Lon-ghi e ha insegnato Lingua e lette-ratura italiana [...] Bologna. La [...] posizione, defi-nita in «Tecniche della [...] let-teraria» e in «Metafora e storia», media tra storicismo [...] struttura-lismo e fa convergere, [...] del testo, indicazioni di antropo-logia [...] e di «new [...] americano. Nel campo del-la letteratura [...] studi a Dante come Montale, Manzoni come [...] e Re-nato Serra. Oltreché «Letteratura e identità [...] settimane ha pubblicato le «Con-versazioni» (Guaraldi). Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale [...] numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. /// [...] /// Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. /// [...] /// Statale dei Giovi, 137 [...] S. (0)
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