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La grandezza ben formata [...] in un certo abbandono del portamento o [...] In certe mosse repentine, Irregolari e troppo risolute [...] non che per una monaca. Nel vestire stesso [...] qua e là qualcosa di [...] o di negletto, che annunciava una monaca singolare: la [...] era attillata con una certa cura scolaresca e dalla [...] usciva su una tempia una [...] di neri capelli». Cosi Alessandro Manzoni nella [...] Promessi sposi, descrive la monaca di Monza, [...] Virginia Maria di [...] va, nel romanzo semplicemente Gertrude, [...] Signora». Era, costei, nata da [...] 1575 e fin dalla nascita destinata alÈ [...] Salvato Cappelli ROMA [...] E morto ieri a Roma Salvato Cappelli, giornalista, scrittore e autore drammatico. Era nato a Milano [...] già nel 1938 aveva vinto il Premio Viareggio [...] letteratura con II libro «Arrivo [...] notte?. In qualità di giornalista, [...] con vari quotidiani aveva diretto giornali quali «Omnibus», «Le [...] e [...]. Ala forse [...] con la quale aveva [...] è stata quella di autore di teatro. La [...] fortuna si deve principalmente [...] «Il [...] Peter» un testo [...] alla travagliata [...] del «mostro di [...] Peter [...] (che sconvolse la Germania [...] Anni Venti compiendo ben dodici delitti). Dopo [...] tanto fortunato, Cappelli ha [...] teatrali, fra i quali «Duecentomila e uno» [...] da Giorgio [...] Piccolo Teatro di Milano. Questo testo, allestito da Virginio [...] e [...] da Nino Castelnuovo e Francesca Benedetti, [...] di un banchiere fallito che, sul punto [...] i Peccati Capitali per tentare quasi un [...] parabola umana. Anche questa, dunque, come [...] teatrali di Cappelli, si presenta come un [...] moralismo, in parte ispirato alla religione cattolica [...] elaborato «di prima mano» [...]. Manzoni racconta perciò la storia [...] costrizioni che furono esercitate [...] della piccola Gertrude per [...] alla vita monacale, della perversione [...] che quelle costrizioni indussero, fino [...] con quello [...] di professione», [...] al secolo Gian Paolo Oslo. Dice Manzoni: «Costui, da una [...] che dominava un cortiletto in [...] quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o [...] lì per ozio, allettato anzi [...] atterrito dai pericoli e [...] un giorno [...] il discorso. La sventurata rispose». Con questa famosissima frase [...] la storia di amore e dannazione che [...] del suo grande romanzo aveva descritto più [...] Storia patria di Giuseppe Ripamonti (1641-43). Aveva [...] quasi quattro secoli riaperti [...] processo a Virginia di [...] la Gertrude dei «Promessi [...]. Peccatrice sì, ma volitiva [...] straordinaria vitalità: così la descrive don Umberto Colombo, [...] incartamenti La vendetta della monaca di [...] anche, [...] di una suora che [...] la storia degli Incontri fra suor Virginia Maria [...] sciagurato Egidio, il modo In cui era [...] II cadavere, costringendo in una sanguinosa complicità, oltre [...] Gertrude, [...] le due suore che, per privilegio, erano [...]. Nel processo che il [...] Federico Borromeo isti-tuirà su questi fatti, emergeranno le prove [...]. Quello [...] Egidio aveva ucciso fuori [...] lo speziale che aveva fornito a suor Virginia Maria [...] medicine necessarie per due parti, nel primo [...] alla luce un bimbo morto e nel [...] Francesca, allevata [...] e spesso amorevolmente coccolata [...] Virginia Maria anche davanti alle altre suore. Ma ormai tutti sapevano [...] appariva inevitabile: si ricercava il corpo della [...] in un primo tempo era stata data [...] si indagava anche sulla morte di un [...] speziale. Gian Paolo O-sio venne [...] rilasciato: si nascose nel convento di Monza, [...] di suor Maria Virginia a quelle delle [...] addette, Benedetta e Ottavia. Quando suor Virginia viene [...] Gian Paolo O-sio fugge, ma riesce a convincere le [...] abbandonare il convento, probabilmente allo scopo di [...]. Infatti una la butterà [...] Lambro, [...] nel fondo di un [...]. Ma tutte e due [...] cosi pure suor Virginia Maria, [...] interrogata se avesse mai fatto [...] amore con [...] rispose: «È la verità [...] ma amore forzato; che, [...] volontario, non lo avrei fatto col Re [...] Spagna. Sono sette anni che [...] tra me e [...]. Alla conclusione della [...] deposizione, inoltre, suor Virginia [...] «Vostra [...] faccia scrivere che di mia volontà mai [...] alcuna cosa cattiva, sibbene stretta da incanti [...] come pure altre parti degli atti del [...] Milano nel 1608-9, si possono leggere nel [...] Tullio Dandolo, stampato a Milano nel 1855 dalla Tipografia [...] La Signora di Monza e le streghe del Tirolo. Al Dandolo, Infatti, era [...] Curia la consultazione degli incartamenti di quel [...] dal cardinale Borromeo. Suor Virginia Maria, senza [...] potente famiglia, o forse proprio per riguardo [...] condotta ad essere murata viva a Milano, [...] Santa Valeria, dove erano ospitate le [...]. Dopo tredici anni venne [...] pentita e quasi santificata da quella tremenda [...] resto a una intera vita di reclusione. Dopo il 1855 gli [...] furono ancora concessi, nei 1961, [...] Montini a Mario [...] il quale però non [...] studio, ma fece diventare la vicenda di [...] Virginia Maria un [...] da spiaggia». Chi lo definisce così [...] Umberto Colombo, oggi «conservatore» del Centro di studi [...] G. Morone 1 (la casa [...] Manzoni). A lui sono stati affidati [...] Martini tutti gli incartamenti [...] conservati per quasi quattro secoli [...] Curia ambrosiana. Qual è la novità [...] decisione [...] Lo chiediamo a don Colombo. Un enorme lavoro di [...]. Nei nostri programmi c'è [...] letterario di comparazione dal Fermo e Lucia, [...] romanzo manzoniano, ai Promessi Sposi nella edizione [...]. [...] è la parte che preparo [...]. Pensiamo di arrivare a [...] circa ottocento pagine». E poi potrebbe farsi [...] o magari qualche ente, o banca, chissà. [...] fatto certo è che [...] studiosi è al lavoro su un materiale [...] con la speranza, diciamo così, di trovare [...]. Ma intanto per quanto [...] saggio, per quale motivo lei crede che Manzoni [...] nella versione definitiva le parti riguardanti i [...] «Signora»?« Le ipotesi sono due. La prima e che Manzoni [...] tolto quella parte perché non potè mai [...] ai prima mano e quindi abbia esitato [...] a, una fonte che poteva essere sbagliata. La seconda motivazione è [...]. Bisogna anzitutto fare riferimento [...] "Lettera [...] (1823), che Manzoni scrisse [...] a Fermo e Lucia. In questo saggio Manzoni [...] lui, quando la lotta morale è terminata, [...] è vinta, allora lo scrittore deve fer-màrsi. Quando là persona è giunta [...] delitto, allora [...] dice [...] non mi interessa più, non [...] più materia di poesia. Questa, per Manzoni non è [...] questione morale, [...] estetica». Quello che eli interessa [...] interiore e la interiorità del personaggi è [...] rappresentare. Lo dico, per esemplo, [...] versioni moderne del Promessi Sposi. [...] nel suo sceneggiato televisivo [...] Don Abbondio che dà un calcio a un sasso, [...] Manzoni [...] solo che anche i sassi gli davano [...]. Così [...] fa vedere Fra Cristoforo [...] mano sulle spalle di Lucia, cosa che [...] Manzoni [...] accenna neppure. Si tratta solo di [...] la difficoltà di rendere visive le impressioni [...]. Qualcuno ha detto addirittura [...] Dante [...] dà dei corpi e Manzoni delle anime. E una [...] ma rende [...] di ue dimensioni diverse». Poi io sono arrivato [...] 100 degli atti, che si leggono negli [...] difficoltà. Certamente è un clima [...] di vero terrore quello che si viveva [...] la monaca di Monza risulta un personaggio [...] descrive Manzoni: peccatrice, ma volitiva. Non un vero personaggio [...]. Il [...] personaggio è Don Abbondio, che [...] si convertirà mai. Per la "Signora", invece, la [...] e [...] vissuto per tanti anni dopo [...] una vitalità straordinaria. Negli atti, comunque, impressiona [...] dovette regnare tra le suore nei [...] anni che durò [...]. Maria Novella Oppo MILANO [...] Ha [...] viso da prugna secca, da bronzo invecchiato, [...] che si è stancato di soffiare vento [...] messo in pensione. Anche la camminata è vagamente [...] mentre si avvicina al grande tavolo [...] Magna dell' Accademia di Brera: [...] Eugène Ionesco, [...] anni, certamente uno dei più [...] e discussi commediografi viventi, una delle punte di diamante [...] quel teatro che si suole chiamare [...]. Ionesco è a Milano, ospite [...] di Brera che lo ha inserito fra i suoi [...] onorari e gli ha organizzato intorno una [...] con sue foto in fasce [...] riproduzioni dei suoi maggiori spettacoli. È [...] per incontrare nel pomeriggio [...] pubblico e soprattutto i giovani che hanno [...] sala. In serata invece c'è [...] in suo onore dallo stilista di moda Gianni Versace. Intellettuali, giovani curiosi, e [...] numerosi, dunque, per ascoltare Ionesco parlare di Ionesco, [...] visione del mondo. Del resto il titolo [...] assolutamente trasparente. A [...] da comprimari di lusso [...] meno che quel fine studioso nonché traduttore [...] Ionesco che è Gian Renzo Morteo, Umberto Artioli [...] e Rodolfo Anco professore dell' Accademia e [...]. Potrebbe essere una sonata [...] Ionesco non è un fantasma, anzi mostra [...] mente lucidissima come lucidissimo è il suo [...] e talvolta insopportabile, ma al quale non [...] negare forza, originalità e paradosso. L'auto-re e i tuoi [...] sono i problemi di Ionesco? Con il [...] e difficile, Ionesco parla a lungo, scoraggiando, [...] agguerriti, per circa due ore, dividendo rigorosamente [...] in ipotetici capitoletti o [...] che tentiamo [...]. /// [...] /// Spesso si chiede [...] perche scrive: è una domanda [...]. Un po' come quella [...] sudamericano mi fece mentre sulla nave me [...] le valigie in mano. [...] anni per pensarci». Perchè scrivo? Se proprio [...] questa domanda direi che scrivo non per [...] ma per porre altre domande. [...] Ionesco« Io riempio il [...] parole»: così, per due ore, davanti a [...] studenti milanesi, Eugène Ionesco ha parlato del [...] dei critici e di se stesso Dio [...] noMi si potrebbe anche chiedere; chi è [...] Lo scrittore è un uomo solo che se [...] da tutti, soprattutto dai giornalisti; quello che [...] comune è che [...] respira e basta, mentre [...]. Scrivere è come sconfiggere [...] è un atto di onnipotenza assolutamente soggettiva. Per scrivere l'autore si [...] in movimento, coti ti rende conto che [...] importante del tuo mestiere è [...]. [...] i come un architetto. Quando «rivo sono con [...] posso dire che tono gli altri. Ma allora che significa [...] Forse estere un [...] un crocicchio dove tutti [...] No [...] essere [...] è un assoluto, un [...]. Per quel che mi [...] non credo, non mi sento di appartenere [...] posso quasi dire che ho perso [...] di esistere. Constato semplicemente che ci [...] vivo nella contraddizione, che sono un po' [...] e un po' di un altro. Così ho pensato che [...] sia come testimoniare la mia incapacità di [...] decidermi perché come scrittore e come artista [...] tendenze diverse». /// [...] /// Potrei dire riguardo alla [...] che amo questo scrittore perché non dà [...] solamente domande. [...] è infinitamente più importante [...] i dogmatismi, del resto, sono provvisori». /// [...] /// II teatro è tutto [...] domande portate [...] dai personaggi. In teatro, infatti, niente [...] della menzogna: la voce del teatro è [...] se forse si è sinceri quando gli [...] stai mentendo. Un tempo ho scritto [...] modo realistiche per via dei dialoghi; oggi, [...] fantasie oniriche perché il sogno per un [...] vero e profondo della realtà». /// [...] /// Dio è morto, Marx [...] la letteratura vive ancora grazie a persone [...] Joyce, Kafka, Proust, Pirandello». /// [...] /// A me, per sapere [...] un critico su di un mio testo, [...] che giornale scrive. Per quanto riguarda il critico, [...] resto [...] di Croce: solo ciò che [...] originale ì autentico. Come vorrei il critico? Lo [...] allievo [...] in grado dunque di [...] nel suo evolversi, mostrando anche [...] eventuali incoerenze. Mi piacerebbe che pe reo [...] la stessa strada [...] con una lanterna in mano, [...] fare "luce sulle oscurità"». /// [...] /// Ha inventato il teatro [...]. Io, invece, riempio il [...] Beckett con Unte parole». Maria Grazia Gregorì Un busto [...] Pericle [...] ha inaugurato una nuova collana [...] racconta la storia attraverso la vita quotidiana. I primi due volumi [...] «polis» e alla Firenze di Dante Venga [...] Pericle Se ci chiedessero cosa sia ciò che [...] spesso piacevole, distensiva e serena [...] trascorsa nella lettura dì [...] storia, forse [...] spenderemmo che è [...] che abbiamo di vincere II [...] di tornare ad [...] nel flusso di una [...]. Volgendo la sguardo a [...] mano a quegli antichi che ce la [...]. Così comincia il più [...] storia che, nel mondo occidentale, sia giunto [...] in forma non frammentaria e [...] il suo esordio i [...] fede nella posterità. Lo scrittore di storia guarda [...] che verrà, al suo postero; il lettore del racconto [...] volge riconoscente la [...] mente e la [...] memoria al suo maggiore, al [...] Istituisce I necessari rapporti tra ciò che i stato [...] ciò che è; crea egli stesso. In questo processo, la [...] fa non già, come dicevano e ancor [...] retori, una maestra della vita, ma una [...]. Ancor più piacevole diviene [...] si abbia tra le mani uno dì [...]. Il lettore ha davanti [...] lembo del passato che, per definizione, è [...] modificabile. Ma la [...] conoscenza è una cosa in [...] che si trasforma e si perfeziona Incessantemente. Immensi settori [...] continuano ad uscire dalla [...] quelli del quali si credeva di conoscere [...] che serbarci nuove conoscenze. Basta ricercare, indagare, interrogare. Nel processo di conoscenza [...] davvéro qualcosa di autenticamente umanistico: la fede [...]. Lo storico, [...] del passato, ne è In [...] ìl sacerdote, ben sapendo, tuttavia che II [...] il suo tiranno. Esso può Infatti [...] di conoscere qualcosa di [...] sia stato tramandato da lui stesso, consapevolmente [...]. È certamente sempre spiacevole dover [...] mon so»; [...] posso sapere», ma ci sono [...] in cui il rassegnarsi [...] è 11 dovere più Imperioso [...] studioso. Non diversamente ci sono momenti In cui lo studioso fa II punto; dà II quadro [...] dipinge una società. [...] lo storico deve [...] dare la mano al narratore [...] dallo studio del particolare [...] passare [...]. Un malinteso senso della scientificità, [...] in ambito [...] ritenere questi lavori superficiali; in [...] sono [...] e molto spesso affascinanti perché [...] proprio essi a dare al lettore, oltre che 11 [...] delta storia, quello del tempo. Che cos'è 11 tempo? [...] si domanda Sant'Agostino. E si rispondeva: «Se [...] Io chiedono, Io so. Se me lo chiedono, [...]. /// [...] /// Noi potremmo dire che [...] esempio, è la constatazione che noi abbiamo [...] della festa. Nel misurare la quantità [...] feste nel Medioevo [...] a Firenze per esemplo, [...] Dante [...] ecco misurata la differenza [...] ed 1 nostri. Ma perché tante feste [...] laiche? E da ogni possibile risposta [...] Il vicinato, gli stretti [...] di clan, [...] del sentimento religioso, Il [...] frequenza del flagelli naturali, carestie ed [...] la brevità della vita, [...] compensare le costrizioni della vita familiare e [...] queste e da altre ecco misurata [...] di una società, ecco Istituito [...] ecco scoperte [...] costanti: Il progresso degli Istituti [...] esempio; la progressività e relativa diminuzione [...] riflesso di ataviche convinzioni [...] presunta Inferiorità della donna nella concezione comune. Cose da poco? Al [...]. Si potrà negare fin che [...] vuole Il cosiddetto [...] della storia; essa i II, [...] le sue testimonian-ze, a [...] le coscienze in perenne Infelicità. Ma la storia e [...] sono anche nel tempo, nel suo fluire [...] essere diverso [...] in età, di secolo [...]. Si può dire che II [...] medievale a quella moderna, e [...] appunto attorno al Trecento, nella Firenze di Dante (la capitale, allora, [...] occidentale) sia segnato, per riprendere [...] bella immagine di Le Goff, dal «tempo della chiesa» [...] trapassa a [...] del mercante». Cos'era 11 tempo della [...] Il [...] e la notte scandita dal suono fisso [...] sistema rigido che suddivìdeva la vita, dal [...] sotto le ali immobili di Dìo. Ma è già Petrarca [...] ammirato, del primi orologi meccanici: come nacque [...] Per [...] un ritmo di lavoro «moderno», con le [...] In maggior rispondenza con le esigenze di [...] che nel commercio e nella borghesia [...] ebbe la [...] forza propulsiva. Nasce 11 [...] del mercante». E se Firenze, per [...] di Dante, non stette più, da allora, [...] la borghesia ebbe 11 merito di affogare [...] calcolo egoistico 1 santi fremiti [...] religiosa e [...] cavalleresco». /// [...] /// E se Firenze, per [...] di Dante, non stette più, da allora, [...] la borghesia ebbe 11 merito di affogare [...] calcolo egoistico 1 santi fremiti [...] religiosa e [...] cavalleresco». (0)
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