Concetto ribadito con maggior malizia [...] Prezzolini, in una lettera da New York del 5 [...] 1935 a don Giuseppe De Luca: «Borgese [...] ha saltato il fosso [cioè [...] è schierato contro il regime], e, disposto a giurare [...] gli [si] dava [...] non vuole giurare per la [...] di professore, sperando, col martirio, di [...] una [...] dalle Università antifasciste [...] come [...]. E tale opinione continuerà [...] taluni ambienti, fino ad essere raccolta ancora [...] dal già ricordato Vergani: «Se fosse stato [...] Borgese non avrebbe lasciato [...]. Ma veniamo al secondo [...]. Concluso il suo impegno [...] Berkeley, Borgese si recava a New York per tenervi [...] nel frattempo alcune proposte di università americane [...] 1932-33. [...] del [...] scriveva a Washington [...] Giacomo De Martino, [...] il desiderio di essere invitato [...] oratore al ricevimento annuale [...] in onore della [...]. Il che effettivamente avveniva [...] (tema: «Il messaggio di Goethe»). La cronaca che segue [...] un lungo rapporto [...] al ministro degli Esteri, Dino Grandi, [...] 18 maggio (e pubblicato da [...] integralmente nel suo [...] del 1980). De Martino premette di [...] raccolto a New York, [...] politico di Borgese, voci che [...] sembrano peraltro dei pettegolezzi. Ad esempio, il letterato [...] per la mancata [...] nomina alla Regia Accademia [...] a New York il noto docente antifascista [...] o ancora si sarebbe [...] «recisamente contrario al giuramento dei professori italiani». A queste voci [...] dà poco credito (anche [...] confermate dal console italiano a New York, Emanuele Grazzi). Aggiunge di [...] avuto in passato con Borgese [...] personali buone, ma relazioni [...] pessime» [...] «faceva parte, durante la guerra, [...] quella banda di disfattisti rinunciatari [. ///
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Ma De Martino non [...] la famosa «questione adriati-ca», perché teme i [...] passaggio deciso di Borgese, novello Salve-mini, al [...]. Dopotutto, il suo ingegno [...] le sue conferenze americane, «pronunziate in perfetto [...] un successo. Meglio non [...] il destro di passare per [...] «perseguitato». ///
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Meglio non [...] il destro di passare per [...] «perseguitato».