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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2420706748.

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In disaccordo con la [...] vaccino antinfluenzale sugli anziani ospiti della casa [...] Doria, [...] farmacologo Franco [...] si è dimesso dal [...] storica istituzione genove-se. La vicenda, sulla quale è [...] avviata [...] risale [...] scorsa, quando il direttore [...] di igiene [...] professor [...] chiese al co-mitato etico [...] di sottoporre 150 anziani ad [...] pre-lievo di sangue e quindi [...] di un vaccino prodotto da [...] farmaceutica belga. Il comitato diede il [...] la sperimentazione fu effettuata, a quanto si [...] negative a carico delle persone usate come [...]. È stato ri-chiesto loro [...] è vero, ma che valore ha il [...] persona di 80 o 90 anni ri-coverata [...] Per questo mi sono dimesso, reiterando una [...] che avevo spedito già [...] scorso a seguito di [...]. E il professor [...] ag-giunge: «Il fatto è [...] campo ci sono in gioco grossi inte-ressi [...] so se esistano chiari rapporti contrat-tuali con [...]. Così Giorgio Napolitano chiarisce [...] disegno di legge del governo in materia [...]. Napo-litano annuncia la fine [...] e di emer-genza in materia di immigrazione [...] varo di una legge quadro: flussi, diritti [...] immigrati. DAL NOSTRO INVIATO ENRICO FIERRO [...] Giorgio Napolitano Andrea Cerase [...] Andrea [...]. È irritato Giorgio Na-politano. Il ministro [...] non ha gradito i [...] sul disegno di legge del governo in [...]. Quei titoli, infatti, lasciano intendere [...] il go-verno abbia approvato una nuova sanatoria per altri [...] immi-grati. E invece non è [...]. Da politi-co paziente Napolitano [...] senso della propo-sta del governo. Si appella [...] dei cronisti presenti e continua: «Non si tratta di [...] sanatoria per gli immigrati, ma [...] di una norma prevista dalla Costitu-zione per tutti i [...] di non conver-sione e dunque di decadenza di de-creti [...]. [...] e il pro-messo ostruzionismo del Polo, quindi, è [...] di luogo. Di questo solo si tratta, [...] il ministro, e la [...] non è certo una difesa. Interrotto dagli ap-plausi dei [...] dei lavoratori immigrati, Napolitano chiarisce che questa [...] in nome della certezza del diritto e [...] Stato». Insomma, agli stranieri che [...] in Ita-lia e che avevano ottenuto la [...] non punibilità, non si può oggi dire, [...] sbagliati. Ne va, è il [...] della credibilità dello Stato e [...] nel suo insie-me. Napolitano legge le cifre [...] sanatoria, fino ad oggi sulle [...] richieste di regolariz-zazione presentate ne sono state accolte [...] e parla di «una grande [...] di trasparenza e di civiltà». Ma sul tappeto restano [...] cosa succederà se il decreto legge dovesse [...] Il [...] non lascia spazi a dubbi: [...] della deca-denza del decreto [...] punitivo e ogni sospen-sione [...] sanitaria. Ci ri-serviamo di recuperare [...] se neces-sario anche con un [...] dise-gno di legge [...] tutte le altre disposi-zioni del [...] nella [...] ultima versione del 13 settembre». Ma [...] del responsabile del [...] posto anche per quegli esponenti [...] Polo, An in testa, che sul disegno di legge [...] sanatoria in-tendono mettere in campo una operazione «ricatto». Nel disegno di legge, [...] «non poteva-no [...] posto nuove norme in [...] e respingi-menti, tanto più che fin dal [...] nuovamente operanti le norme della legge Martelli [...] materia, e non [...] dun-que un vuoto da [...]. Ma chi oggi, aggiunge Na-politano, [...] dura sul disegno di legge, «non si [...] passato per la [...] del decreto Dini o [...]. Ben cinque volte, ricorda Napoli-tano, [...] è stato reiterato, «e anche dopo [...] reiterazione lo si era [...] discusso in Senato: una vicenda che la [...] paralisi pro-vocata e provocabile da opposte pregiudiziali [...] materia di immigrazione». Napolitano denun-cia «questa paralisi [...]. Bisogna andare [...] con [...] quadro che regoli i flussi di immigrazione [...] certezze e [...] diritti di cittadinan-za ai [...] decidono di vivere e lavorare in Ita-lia. Della ricchezza [...] parla Furio Colombo, oggi par-lamentare [...] e soprattutto grande esperto del paese che pro-prio sui [...] processi migratori ha costruito la [...] potenza, gli Stati Uniti [...]. Colombo parla del convegno [...] «evento in controtendenza» rispetto al mo-do con [...] altri paesi vie-ne affrontato il problema delle [...] modo «ansio-geno» che si illude di bloccare [...] epocale. Ricorda le tesi [...] liberista Friedman: «La ricchezza [...] portano nel paese dove vanno a lavorare [...] ricchezza che guadagnano per sé grazie al [...]. Stop alle misure tampone Per [...] come il gior-no prima aveva fatto la [...] Turco, Napolitano annuncia la fine delle «misure tampone e [...] il varo di una legge quadro per [...]. In Italia poliziotti senza [...] perquisire una moschea Se i poliziotti italiani [...] perquisire una moschea, cercheranno di non profanare [...] il luogo sacro: di questa sensibilità dei [...] infatti portavoce lo stesso ministro [...] Giorgio Napolitano. Alla domanda se [...] in poi gli agenti [...] dovere a piedi scalzi, Napolitano, a margine [...] che si è svolto a Torino, ha [...] questo problema. Io le scarpe me le [...] sempre tolte, [...] volta in una moschea di Istanbul». Il problema del rispetto dei [...] di coloro che professano la religione musulmana, con le [...] specifiche regole, è emerso [...] intervento [...] Imam della comunità torinese, Moustafa [...]. Costui si era lamentato [...] durante la perquisizione delle moschee torinesi nel [...] avevano calpestato con le [...]. Non solo, [...] aveva anche respinto la [...] la moschea di via Baretti era la [...] cellula del terrorismo islamico. Ieri [...] ha chiesto a Napolitano [...] suo tempo prezioso per visitare la moschea». Il ministro [...] però, non ha potuto però [...] la richiesta. Palermo, riuniti i presidenti [...] Parlamenti [...] Grecia, Spagna, Francia e Italia Violante: «Il [...] La strada è [...] allo sviluppo» Reggio Emilia Buttafuori «Attività [...]. La parola [...] non può essere «polizia» [...] «tolleranza», «aiuto allo sviluppo» [...] «ripristino della democrazia». Su questo accordo totale. Così co-me accordo [...] di cui da un [...] di giorni si parla, di [...] spiraglio di discussione con la Libia del colonnello [...] che [...] di [...] nel di-cembre [...] non ha interlocutori [...] Europea ma è sempre degnata [...] uno sguardo di parti-colare attenzione da parte italia-na. Palermo, palazzo dei Norman-ni, [...] dei più antichi par-lamenti del mondo e [...] diventano centro di discussione [...] Mediterraneo, [...] necessità di una [...] dei rapporti tra Nord [...] Sud, [...] possibilità di un riavvicinamento verso un dialogo [...] con il Paese del rais presunto favoreggiatore [...] ter-roristi internazionali, [...] di rivalutare [...] importanza dei Par-lamenti nel [...] Stati. Sedu-ti attorno al tavolo [...] Sala Gialla il presidente della Camera Lucia-no Violante -promotore [...] presidenti [...] nazionale francese Philippe Seguin, [...] deputati spagnoli Federico Trillo, della Ca-mera dei [...] -assente il presi-dente del Parlamento [...] Antonio De [...] Santos -han-no cominciato a [...] bozza di un piano per una colla-borazione [...] Parlamenti medi-terranei con un occhio particolare ai problemi [...] Paesi del Sud del bacino che esportano emigranti, [...] creazione di una zona di libero scambio [...] che hanno una politica pluralista e basata [...]. In questo quadro i [...] Parlamenti di Grecia, Spa-gna, Francia, Italia, al contrario [...] finora dalla maggior parte dei governi europei, [...] di «salvagente» alla Libia aspettando le reazioni. Ad Atene, entro mag-gio, [...] incontro tra i presidenti dei Parlamenti [...] europea e i [...] della sponda Sud del Mediterra-neo. È invitato anche il presidente [...] turno [...] del [...] arabo. Il presiden-te di turno [...] potrebbe es-sere libico o [...] stessa potreb-be cogliere al volo [...] e designare un presidente libico. In ogni caso anche [...] Libia, [...] fa parte [...] sarebbe rap-presentata in quella [...]. Se-guin [...] dice: «I Parla-menti non [...] dei propri Paesi, ma le iniziative parlamentari [...] terreno per una normalizzazione. Non é un invito [...] Libia ma é [...]. I rapporti in-formali hanno svolto [...] una grande azione mediatrice. Ricor-date quando le squadre di [...] pong di Cina e Usa [...] Gli Usa non riconoscevano la Cina [...]. [...] «So-no contrario alla logica [...] quando esprime un obietti-vo di [...]. Comunque sono i go-verni [...]. Noi facciamo un passo [...] logica [...] e la non esclusio-ne». E Violante: «Invitare il [...] il modo per avere un rapporto con [...] Paesi [...] lo compongono: Algeria, Libia, Tunisia, Mauritania, Marocco». Lo spiraglio è piccolo [...]. Ed è un altro [...] aggiunge al nuovo vento che sembra spirare [...] Libia [...] verso la Libia. [...] immigrazione, nella riunione dei [...] Parlamenti del Mediterraneo, non poteva essere tralasciato. Iniziati-ve congiunte sono [...] Nel medio e lungo termine, [...] tutti. Violante: «Si devo-no sviluppare [...] parla-menti basati sulla tolleranza e [...] a quei Paesi in [...] Paesi. Avviare dialoghi tra Parlamenti [...] meglio quali sono i problemi e come [...]. [...] non è un problema di [...] o di repressione. In un Pae-se come [...] migliaia di chilometri di costa, tentare di [...] con la polizia è assurdo: significa esporre [...] a rischi inutili». Se-guin annuisce e poi aggiunge: [...] clandestina è la constatazione del [...] delle politiche sui rapporti [...] nel Mediterraneo. Il problema ori-ginale è [...]. Quel rapporto va cambiato in [...] che [...] non si pon-ga più come [...] nei paesi [...]. Trillo è convinto del [...] dialogo e alla conoscenza tra i Paesi [...] Parla-menti possono dare». E [...] che ricorda quando [...] e dalla Grecia i [...] la valigia di cartone, scuote anche lui [...] inter-venti di tipo repressivo». RUGGERO FARKAS [...] «buttafuori» e due agen-zie [...] Modena [...] organizzavano la loro attività [...] in diversi locali notturni [...] dalla squadra mobile di Reggio Emilia per [...] eserci-tato una attività che dovrebbe esse-re propria [...] una attività che è possibile esercita-re soltanto [...]. Le due agenzie, la «Magnum» [...] non avevano questa auto-rizzazione, [...] dal questore. Questo apre un proble-ma [...] tutta Italia, spe-cie in quelle zone, tipo [...] dove le discoteche costi-tuiscono assieme una attrattiva [...] affare, con notevole in-dotto. Perchè se ci sono [...] regola, nessuno di loro può essere incaricato [...] in locali già di per sè tumultuosi, [...] permettersi di selezio-nare chi può entrare: si [...] di violenza privata. Bruno [...] presidente nazionale del [...] il sindacato dei gestori [...] ballo, [...] che il problema esiste, [...] agenzie sono in regola, ma che i [...] sia perchè riducono il carico di lavoro [...] sia perchè [...] bisogno di loro, in [...] migliaia di per-sone. Si rifanno, non i [...] hanno, ma il nome. E tornano in-censurati. In un anno, girando [...] è capitato di osservare extracomunitari a Milano, Parigi, Colonia. A Milano non sanno [...]. A Parigi non sanno [...]. A Colonia non sanno [...]. Reazioni diverse, che na-scono [...]. Al fondo delle storie diverse, [...] una [...] sono [...] resteranno [...] torneranno [...]. I vicini albane-si, che [...] a po-chi chilometri dalle nostre spiagge, e [...] con tre panini e una bibita calda, [...] dai riflettori, centrati dalle telecamere, con le [...] sonno e dalla stanchez-za, farfugliare: «Cento volte [...] cento volte tor-neremo». Con loro dovremo sem-pre [...] i conti. ///
[...] ///
E cominciamo dalle no-stre [...]. E poiché siamo giornali-sti, [...] di cultura, [...] di guardare le colpe [...] mini-stri, politici: guardiamo le nostre colpe. Credevamo che volessero lavo-rare. ///
[...] ///
Non sono un problema [...] problema umano. Vengono [...] con tutta la loro vita. Credeva-mo che [...] costituisse una resa: la nostra [...] ha vinto, si as-similano. ///
[...] ///
Vengono [...] con la loro storia: [...] repressioni, riti, chie-se, riunioni. Credevamo di [...] trattare come noi: era il [...] massimo. Gli diamo il risultato [...] diritti, cibo, prote-zione, polizia, medicina. ///
[...] ///
Hanno bisogno di una protezione [...] e di una protezione sociale che non eravamo preparati [...] dare. Hanno malattie psicosomatiche di-verse [...]. Somatizzano al-tre ansie. Richiedono altre cure. Hanno bisogno di una [...] alla quale la nostra, normale, protezione (la [...] per loro [...]. Credevamo che, [...] quel che normalmente producevamo [...] erano a posto. ///
[...] ///
Hanno i bisogni che [...] diversi dai nostri, più i biso-gni che [...] casa. Non possiamo fermarci ad [...]. Dobbiamo avanzare a [...]. [...] della caccia ai ricercati islamici, [...] della polizia nelle loro moschee [...] volta a Milano, una volta a Torino), è [...] risultato di que-sta [...]. [...] della polizia (in uniforme [...] ha costituito una «profanazione» delle loro mo-schee [...] solo scalzi), che dovranno essere riconsacrate. Non doveva avvenire, o [...] maniera diversa. È il limi-te del [...] loro. È un limite correggibile, [...]. Ma oltre questo limite [...] un altro, che per noi è difficile [...] Milano [...] che la polizia cercava [...] integralista armato, poi è morto combattendo. E non era, nel [...] veniva cercato, un estraneo o un ospite: [...]. [...] è [...] grande collante che tiene uniti [...] arabi sparsi [...] non hanno altro che quello, [...] perdono quello diventano dei fantasmi erranti. Per questo ho sempre avuto [...] dubbio [...] fatta da Salman Rushdie: il [...] non ha scritto una contestazione filosofica [...] ha scritto un libro che [...] lo-ro è semplicemente una sfilza di bestemmie. Non entra nel loro [...] i meccanismi: entra nella loro anima, a [...]. [...] che arriva [...] con [...] non è un ramo dege-nere [...] che rimane in pa-tria, ne è in buona parte [...] conti-nuazione: pervasa dallo stesso convincimento, che [...] è il male, col quale [...] si può convi-vere, si può vivere dentro di esso [...] e se possibile, per alcuni, [...]. [...] è il supporto [...] tra religione e politica, [...] ca-po religioso è un capo politico: e [...] moschea di Milano era un terrorista internazionale. La polizia ha sbagliato [...] moschea. Ci siamo tanto scanda-lizzati [...] francese ha invaso quella chiesa di Parigi, [...] la forza (manga-nelli, calci, manette) i [...] poi abbiamo commesso la [...] una chiesa che non è nostra, ma [...] la stessa dignità. Denunciate così le nostre [...] in cui siamo arrivati vediamo anche quello [...] parte: la concezione della [...] «il male», dove vivere senza convivere, anzi, [...]. Come fanno in patria. Corriere della Sera, 7-7-96: «Kuwait, [...] morte per [...] La Stampa, 1-6-96: «Egitto, [...] La Stampa, 24 [...]. Dobbiamo impa-rare a convivere [...] deve imparare a convivere con noi. Il mondo è diventato [...] a contatto. Allora il proble-ma non [...] polizia. ///
[...] ///
Mancano di tante cose, gli [...] ma soprat-tutto di informazione. Lo scontro tra la [...] la nostra (che se è drammatico per [...] per loro; per noi è un trauma [...] è una catastrofe esi-stenziale), offre a loro [...] o conservano la loro cul-tura, o restano [...] to-tale anomia, che vuol dire pazzia. Per questo gli integralisti [...] più integralisti [...]. Non solo conservano la [...] la potenziano. È la disperazione che [...]. Chi non comprende questa [...] questo tempo. E la dispera-zione non [...] la violen-za. Con la violenza ammazzi [...] la disperazione. Il problema [...] non si risolve imprigionando [...] va [...] per far opera-re la [...] problema che può risolvere solo la figlia, [...] informazione a partire da og-gi. Il problema del chador [...] di Parigi non si risolve col bidello [...] davanti [...] e strappa loro il [...]. Lo risolveranno quelle studen-tesse [...] figlie, quando avranno ricevuto sufficienti informazioni. Il problema della profanazione [...] Mi-lano non si risolve rimproverando la polizia: [...] gli islamici di Milano, domani, quan-do capiranno [...] emigra-zione per lavorare e [...] una emi-grazione per combattere: [...] prima, si difenderan-no dalla seconda. Come dice To-dorov, [...] in cui siamo en-trati [...] non è più «amare», è «informare»: non [...] prossimo tuo», ma «informa il prossimo tuo»: [...] dare informazioni, è un dovere [...]. Chi non le dà, [...]. Chi non le cerca, [...]. ///
[...] ///
Chi non le cerca, [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .