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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1950»--Id 2410787429.

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Sabato 8 aprile [...] SILVIO MICHELI Finii come sempre [...]. Sbarcavo e dicevo che [...]. Lo dicevo in [...] a me stesso e non [...] con le mani in [...] do, a terra. Ma i quattro soldi [...] ogni volta alla stessa maniera, stanco di [...] lavoro diverso al cancello dei cantieri e [...] coglia per le vie della città. Quindi finivo da Pudellino [...] agli sbruffi del mare [...] meno come du ragazzo, quando Ì nostri [...] la vita e non c'è niente da [...]. A me non andava [...] cose. Perchè ognuno nou dovrebbe fare [...] che sente di fare-! Guardavo mia moglie, guardavo mio [...] e [...] figlia e mi [...] di ripetere loro le stesse [...] di inio padre e di mio nonno. Questo mi addolorava soprattutto. Quindi venivo [...] battevo i pugni sul [...] senza senso così come la colpa fosse [...] moglie e io ce [...] con loro, coi due [...] guardavano attaccati alle gonne di mia moglie. Avevano paura di me, [...] di come io avevo paura di mio [...]. Niente cambiava dunque. Ci pensavo e mi [...] alla gola, non il [...] non la bile e [...] la paura. La paura della fame; [...] Padellino e ritornavo agli sbruffi del mare. Ecco perchè in mare [...] bocca: mi dicevano Pesciolino, Credevano avessi delle [...] il capo e [...]. Non si accorgevano che [...] venivano muti anche loro, appoggiati a murata [...] fissi in un punto come davvero vedessero [...] qualcosa, o qualcosa di non giusto cercassero [...] mare. Si partiva che Padellino [...] che questo sia [...] viaggio. Le cose prendevano infatti una [...] piega, mancava il lavoro. Mancava nei cantieri e [...] sarebbe mancato anche sul mare. Si stava zitti anche [...]. Si pensava a casa, [...] riabbracciare la moglie e i ragazzi, ma [...] Padellino per quei quattro soldi e la [...]. Quando si scendeva a [...] con la ciurma, cosi è la vita, [...] cinema, locali e porti stranieri si [...] tutti, ci [...] a gesti. Io pensavo [...]. Sarei ritornato un giorno, [...] quel tanto da mettere su un negozietto. Agnese, avrei scritto, abbi [...] annetto e vedrai. ///
[...] ///
Mi ricordo, in quei [...] e io avevo paura [...] dentro. [...] e chi s'è visto s'è [...]. [...] è piena di italiani, [...] subito un lavoro e [...] faccia i poliziotti. ///
[...] ///
Me ne andavo per [...] di gente, ma nessuno badava al mio [...] ai miei abiti, al mio accento. A New York basta [...] il mondo è paese, ero contento. Tanto contento quel giorno, [...] con tutte quelle luci [...] da perdere il capo. Cercavo le vie più [...] senza smettere di guardare in faccia la [...]. In un bar trovai [...] campagna lucchese, anche il padrone era lucchese, [...] povero matta Certo [...]. Mi dissero degli scioperi, [...] occhio a parlare di politica e a [...] per certe strade. Conoscevo i lucchesi, si [...] me. Ritornai lì tre mesi [...] dissero subito: che cosa ti dicevamo? Chiesi [...] di me, magari per lavare i piatti, [...]. Tanto tanto se avessi [...] in regola, [...] posto come facchino nella [...] me [...] dato. Sca ricavo infatti quando [...] quando in un altro. Correvo subito appena vedevo [...] pieni di merce, ma non riuscivo mai [...] di un pezzo di pane. Allora sono capitato in [...] poi dome sguattero in un albergo. Dove per via del [...] via della paga, mi trovavo sempre in [...]. Giravo per le strade [...] sporche e non pensavo più [...] New York, pensavo a [...]. Eppure volevo guadagnare a [...]. Sono finito da un [...] un verniciatore. Davanti ai grandi stabilimenti, [...] file in cerca di lavoro. Mi pareva di cascare [...] pensare [...] così. Alle sere mi spingevo fino [...] di una bella via da cui scorgevo i 102 [...] State [...]. Non riuscivo mai a [...] tutto il rumore di quella città e [...] di esserci sempre vissuto; addirittura mi sorprendevo [...] come [...] le parole United [...] o [...] o [...]. Mi recavo sempre a dormire [...] una locanda di legno [...] dietro [...] Ame [...] di una ditta chiusa da [...] la guerra [...] dove era proibito dormire in [...] di due persone in una brandina. Passava sopra di noi [...] che è la ferrovia [...] sempre di colpo e pensavo a casa. [...] veniva il padrone, un negro, [...] gridare up! Magari si pagava mezzo [...] dormito sulla nuda terra per risparmiare anche [...] fosse esistita la paura di farsi pescare [...]. Ho spedito a casa [...] di Natale, poi 200 per Pasqua, ma [...] Dio [...] che co sa mi sia costato [...] insieme. Guardavo [...] e mi pareva Milano, [...] mio paese dove chi lavora ha una [...] non lavora ne ha due anche lì. Mi sono messo in [...] re lavoro, a un tratto sono venuti [...] ci hanno picchiato; io non capivo, capivo [...] era successo anche in America, e non [...] al mio negozietto. Ho rubato per vivere. Una sera ho vi sto [...] cuscini di una macchina una bella pelliccia e ho [...] fatto per ritornare a casa. Ma dopo non pensavo [...] mi tremavano le mani e ho nascosto [...] fra i rottami nel cortile di una [...] da anni. Non so no più [...]. Ci pensavo, e vedevo [...] mia moglie, dei ragazzi. [...] detto a quello che [...] bar del lucchese, che mi ha portato [...]. Ma da quel giorno [...] uscito più dai piedi. Io avevo molta paura. Giravo per il porto [...] i nomi sulla poppa dei barelli, ma [...] piroscafo, non mi capitava mai un nome [...]. Prima o poi ti [...] dentro, mi dicevo. Quindi scansavo tutti i [...]. Non vedevo che la [...] moglie e quella dei ragazzi come in [...] ondate spazzavano la coperta e io pensavo [...] Dio [...] poteva salvarmi. Sul banco del giudice, [...] la [...] pelliccia, poi una signora [...] un signore e altre facce su me: [...] il mio amico. ///
[...] ///
Non capivo niente di [...] chiesto. Soltanto di buttarmi giù, -avevo [...] desiderio. Mi pareva la volta [...] il carico di doghe nella stiva del Sant'Antonio [...] momento in ospedale su quel carrello per [...] finiva alla sala operatoria. Mi ricordo, non avevo [...] ma solo molta, molta fretta. Poi neppure fretta. Provavo quasi sollievo a [...] fare a loro. Pensai a casa, pensai [...]. Mi picchiarono a sangue, [...] a [...] del [...] io provai lo stesso [...] di quando da ragazzo correvo a uva [...] della ferrovia e ci [...] figli di cani. Ora il giudice mi [...] e tutti mi guardavano negli occhi forse [...]. Poi prese a [...] delle parole che io non [...]. Capii soltanto la parola America [...] in italiano: diceva ladri. Ecco la graziosa attrice [...] di over [...] anche la sorpresa: due bei [...] che essa ha accolto assai festosamente Osservare la [...] l lo stesso che essere [...] in un teatro. Ogni mattina li alza il [...] seminato di stelle [...] comincia una nuova azione. Come [...] lo spettacolo, [...] «Bel tempo» o « Tempesta [...] e [...] la natura sì dispone [...] scena una tragedia col titolo « Uragano [...] Inondazione »?Di solito lo spettatore non si [...] che accade sulla scena. Qualche volta vorrebbe avvertire Desdemona [...] cui va incontro, o informare [...] che non c'è assolutamente [...] a duello. Ma lo spettatore sa [...] uno spettatore » e sa che il [...] di guardare e tacere. Nel teatro della natura [...] diverse. [...] lo spettatori può essere anche [...]. Lo scienziato infatti non solo [...] la natura ma interviene anche [...] e non di rado si [...] Influenzare [...] della commedia per sapere quale [...] lo scioglimento [...]. Non sta più seduto [...] va e viene sulla scena e ficca [...] fra le quinte. Se lo scienziato vuol [...] succede quando si mettono insieme un metallo [...] non aspetta più che la natura organizzi [...] spettacolo. Si dovrebbe aspettare troppo [...]. E poi, chi sa [...] delia natura esiste una simile [...] scienziato oggi mette in [...] il suo spettacolo: mette dei pezzetti di [...] provetta, aggiunge [...] a gocce, e sta [...] che cosa succede. Così si comporta il [...]. Ma come farà a [...] o [...] Questi scienziati non hanno [...] con gocce di acidi e grammi di [...] nuvole e tempeste, fiumi e mari, oceani [...]. [...] non può, certo, cambiare [...] oceani o spostare i continenti. [...] MUOVO VOLTO [...] fiore [...] bicchiere di [...] cupola del Parlamento Dove una [...] si riunivano [...] oppressori del [...] magiaro -Arrivano [...] -Giovialità di [...] -Si canta la " Marsigliese [...] c'è nulla che rappresenti [...] Ungheria meglio di questo Parlamento [...] dove non era mai entrato, prima [...] della [...] popolare, un autentico rappresentante del [...]. La sorte degli operai [...] vi si decideva senza che questi potessero [...] Parlamento non era [...] di nome. Un luogo misterioso e temuto [...] si riunivano per trattare, tr» loto, del loro affari [...] finanzieri [...] uomini; un luogo [...] r temuto che, nelle [...] ignoranza e umiltà [...] ancora Ignaro della [...]. Come noi, essi entravano [...] volta nel Parlamento e li sentivamo disorientati [...] quello sfarzo Insolente di ricchezze. Non era però il [...] ohe 11 sconcertava. Essi avevano tempre saputo [...] signori e padroni mettevano In mostra attorno [...] compiacenza, 1 segni ben visibili della [...] di disporre armoniosamente attorno [...] le ricchezze materiali di [...] possesso. Gli operai ungheresi, entrando [...] Parlamento, [...] un primo momento di stupore, hanno cori [...] e definitivamente, se ce ne fosse stato [...] vinta da tanto tempo dalla [...] stessa decadenza in ogni [...] cultura e [...]. Sebbene gli Inviti fossero [...] sotto [...] cupola e sullo scalone [...] erano allineati 1 soldati in grande uniforme. Il ministro [...] e [...] moglie facevano gli onori di [...]. Piccoli gruppi si formavano [...] saluti rapidi, stupore negli [...] curiosità negli altri. Gli [...] sotto la luce intensa [...] un poco impacciato degli [...] del loro ospite per [...]. Un improvviso slancio della folla [...] la scalinata ri annuncia [...] N DI ROM Lo [...] sui sette [...] vagabondaggio utile -11 "club. A Ponte Milvio c'è [...] di tutte le città italiane, un colore [...] tavoli di [...] si può osservare bene, [...] trattoria sopraelevata, come la casa di un [...] sul ciglio di una costa. Il quartiere è di [...] osterie, dove si appoggiano al muro biciclette [...] e la catena che striscia sul carter. Se vieni dal Nord, [...] Flaminia, a Ponte Milvio Cé la porta di Roma: [...]. Non sei nè fuori nè [...] sei forse [...] tutta Italia. Ce [...] di un piccolo porto [...] stazione per accelerati [...] dove si fermano quelli [...] » piccolo cabotaggio », il percorso breve [...] con la vecchia motocicletta. Cè il tono asciutto [...] e insieme la cordialità del luogo di [...] giorno aperto c chi viaggia per lavoro [...] è costretto a riparare un guasto alla [...] carburatore «. Ponte Milvio ti sembra attaccato [...] Rogoredo, [...] stessi odori, lo stesso modo [...] leggere il giornale, come [...] della via Emilia, cosi [...] della via [...] capitato tra gente che sa [...] vuol dire lavorare e berci sopra [...] ogni tanto [...] un bicchiere divino, tra [...] del grasso di macchina e [...] fumo del tubo di scappamento [...] un grosso camion [...] riparazione; e al di là [...] prima curva c'è Roma, [...] Roma. Vai a Ponte Milvio [...] mi avevano detto infine [...] e vedrai se non ti [...] la voglia di [...] altre volte, la mattina per [...] la [...] o alle due per il [...] sotto [...] pergolato. Ricordati di [...] vedrai la scritta da [...]. Decisi dunque [...] anche per uscire dai soliti [...] e per staccarmi da quel tipo di città che [...] chiamano [...] » (ormai c'è tanta America [...] ogni strada) [...] di [...] un giorno a vedere Ponte Milvio, da Questo [...]. Intanto un discorso [...] si dovrà pure fare: [...] i segni di quel paese si sono [...] il cuore di Roma e non dè [...] che non abbia ceduto alla moda di [...] piacere ai ricchi. Un normale banco di [...] stampo si deve trasformare per forza in [...] di specchietti che riflettono un caleidoscopio di [...] del « cocktail ». E le vecchie sedie [...] per sedersi, devono sparire; [...] sgabelli o tavolini appena [...] vuoti, di paglia, dovranno prendere il loro [...]. La nuova moda americana [...] costruiscano teatri sempre più sfarzosi, sale di [...] di lucidità e di ammanti vellutati. Oppure [...] circoli come [...] detto "del miliardo», dal nome [...] Open [...] Club », che è costato [...] un miliardo e servirà ad organizzare [...] com'era indispensabile [...]. In questo modo la [...] servita, ha una sede per i suoi [...]. La gente ricca è [...]. Chi ha finanziato il [...] Forse [...] americani stessi, forse gli amici degli americani. Le strade stesse di Roma [...] anguste per gli americani e gli amici [...] confondono del resto [...] delle mastodontiche vetture circolanti [...] oziosamente, come una volta si faceva a [...] e farsi rimirare. E se le strade di Roma sono diventate strette la colpa non i certo delle [...] biciclette o delle « Lambrette [...] o al massimo delle [...] Topolino [...] delle grosse macchine oziose degli [...] su cui viaggiano [...] targate [...] i grossi prelati vaticani Roma [...] muta fin dove può mutarsi, per far piacere agli [...]. Fin dove può [...] la borghesia democristiana che vuole [...] per fini suoi, molti chiari. Agli americani piace la [...] le architetture barocche, il [...] degli ori e argenti, [...] passamano di pelle, i legni laccati: tutto [...] molto sembra pure assai bello agli americani. Non sono abbastanza intelligenti per [...] gusti artistici. Roma ufficiale e democristiana [...] a queste esigenze e sembra tutta masticare [...] passo ed un ritmo non suoi che [...] male. Con obelischi e lucentezze, [...] assai male. Ma non tutta Roma, [...] è democristiana: dunque ben poca è la [...]. [...] va più spesso [...] Trastevere, a San Paolo, per [...] da questa Roma. E [...] io andai a Ponte Milvio [...] la trattoria [...]. Traversai tutto il [...] cerio il fondo, a [...] avevano detto. Mi [...] di questa certezza. Invece non vidi la [...] paura di essermi sbagliato. Davanti a me [...] solo un enorme cartello color [...]. Lo lessi appena: era [...] americana di una bevanda innominabile. Tolsi lo sguardo di [...]. Girai per quelle strade [...] terrazzieri al lavoro e vidi altri cartelli [...] qua e là. Entrai in un bar [...] caffè; poi ripresi il mio tram e [...] i. Due giorni dopo mi [...] sulla parte alta di [...] cartello, a Ponte Milvio, [...] certo spazio bianco e su quel bianco [...] Trattoria [...] -in caratteri piccoli, ben [...]. Salimmo la scaletta e [...] che ci venne incontro: un cameriere. Ci disse che era [...] affare: il rappresentante di quella ditta aveva [...] la scritta della trattoria, aggiungendoci sotto un [...] pubblicità. [...] americani sono tutti cosi ». E ci bevemmo sopra [...] Frascati. Piccolo, tarchiato, gioviale, [...] accoglie le acclamazioni che [...] solleva dichiarando a tutti quanti: « Andiamo [...]. In tutte le sale [...] attorno alla cupola centrale erano state disposte [...] di viveri, di paste, di vini, di [...]. Avremmo voluto cantare con [...] che portavano fieramente [...] la medaglia stellata degli [...] di coloro che hanno riportato la vittoria [...]. Avremmo voluto [...] loro come eravamo commossi [...] tranquilla e sana, da questo omaggio che [...] lavoro, ridestando in suo onore tutti 1 [...] « lamenti » contadini, [...] sempre drammatici, romanze [...] come sanno [...] le vecchie canzoni del [...]. Ma 1 ragazzi che [...] sera, per il piacere di cantare assieme [...] ragazzi non le sentivano più come 1 [...]. Essi sapevano che il tempo [...] era finito per loro! Aveva indovinato il nostro isolamento, [...] nostro dispiacere di non [...] parte alla loro gioia, ignorando [...] loro lingua, [...] che cercò di parlarci sforzandosi [...] ricordare qualche paro! ///
[...] ///
E poi, il « Canto [...] », la « Carmagnola », tutti i [...] tutti quelli che conoscevamo ed anche alcuni [...]. [...] felici, stupiti, vollero andare ancor [...] in là e, dobbiamo [...] a nostra grande vergogna, cantarono [...] mezzo dozzina di canti popolari francesi che noi non [...] mai sentito! In mezzo a! Giunto presso di noi esclamò: «Guarda un [...] la filosofia con la burocrazia [...] pesante! Sotto la grande cupola [...] Intanto installata [...] e cominciò il ballo. DANIELE e HENRI [...] te non può mettere In [...] suo esperimento, lo può sempre immaginare. Una volta il [...] voleva sapere che cosa [...] del clima se Ì monti e i [...] stati distribuiti così come sono nella realtà. Chiamò in aiuto [...] e rappresentò a se [...] polare, come se da tutte le parti [...] alte montagne. Attraverso il dorso montuoso, [...] venti marini lascerebbero sul versante meridionale tutta [...]. [...] del continente invece, il [...] senza nuvole e senza venti. [...] durante il lungo giorno [...] al polo, il sole riscalderebbe fortemente [...] e la terra poiché [...] la via ai venti freddi dei mari. Vuol dire che, se [...] le montagne fossero dislocati sulla terra diversamente [...] al polo non farebbe freddo, ma caldo. Un simile gigantesco esperimento [...] montagne e continenti non si potrebbe fare [...]. Ma esperimenti di [...]. Non molto lontano [...] fra i monti, esiste in [...]. Gli idrologi che lavorano [...] aspettavano da tempo che la natura portasse [...] un « [...] » (violento torrente montano [...] o da altri fenomeni atmosferici). [...] certamente duro stare ad aspet [...] il bel tempo sul mare. Ma anche più pesante è [...] un « [...] » fra le montagne. Ed ecco che gli [...] pensare: perchè non organizzare un piccolo « [...] » [...] il « [...] » viene a [...] sulla strada di città [...] enormi. La natura non conosce [...] traffico stradale. Ma, creando artificialmente un [...] », si può [...] il corso, in modo [...] viaggio non si effettui in direzione di [...] strade meno pericolose. Così gli idrologi cercarono [...] un canalone, e nel canalone [...] il posto per una diga. Avevano infatti calcolato che, [...] potuto far entrare l'acqua del fiume nel [...] dalla diga si sarebbe sollevata ad un [...]. Una volta fatta saltare [...] si precipiterà [...] nel canalone, trascinando con [...] terriccio. Si formerà così un [...] quale non andrebbe a casaccio, ma secondo [...]. E gli speciali strumenti [...] lungo il suo cammino, racconteranno fedelmente [...] tutto quello che succederà [...] strada. Gli idrologi hanno studiato [...] per il « [...] », e il Soprintendente [...] Servizio [...] lo ha già firmato. Si è sentito spesso [...] di dighe, dì progetti per serbatoi d'acqua, [...] era mai sentito parlare di un « [...] ». Questo vuol dire che [...] un esperimento non solo sul tavolo del [...] tavolo della terra, nella [...] fra i monti e i mari. MARS CIAK [...] anni fa ti Ministero della [...] americana presentò una richiesta straordinaria di fondi al Congresso. Il [...] incominciò a [...]. Mentre si stava svolgendo [...] discussione, la stampa americana e [...] compiacente eco italiana, annunciarono la [...] di «misteriosi» sottomarini al largo delle coste americane [...] e del Pacifico. Il Congresso approvò immediatamente [...] fondi. I [...] sottomarini» non si fecero più, Vedere. Alcuni giorni fa la [...] chiesto [...] fondi straordinari al Congresso. Un giorno dopo, guarda [...] i « misteriosi sottomarini [...] pronti a lasciarsi mettere [...] appena i fondi saranno stati concessi. Adesso sono di moda i [...] o piatti [...]. C'è proprio puzza di [...] americana. Mezzetinte ALLOCA da questo [...] fatto da uomini liberi schierati con [...] per un ideale positivo, [...]. Il giornale cui dovrebbe [...] ecc. Il Tempo crede, in definitiva, [...] ormai, con un simile governo De Gasperi al potere, [...] sia affatto necessario conservare quella sbiadita [...] di antifascismo cui teneva. Il Tempo crede anzi [...] non sarebbe male cominciare [...] le proprie passate benemerenze, quando [...] possono essere assai utili alla realizzazione di quello schieramento [...] che dovrebbe vedere allineati clericali e fascisti. Tutte le [...] del nero, dalla tonaca [...] De Gasperi alla camicia di Giovanni Ansaldo. [...] Mondo dice che in [...] sono stati eliminati tutti i [...] stranieri. Essi, dice, « sono [...] corrispondenti della [...] United [...] New York [...] Franco [...]. A noi personalmente risulta [...] Cecoslovacchia ci sia anche il corrispondente [...]. Forse, se facessimo quella [...] il Mondo ha evidente. Ed è veramente spiacevole [...] come il Mondo, che ama la definizione [...] tra 1 giornali Italiani », manchi talvolta [...] menti di informazione. Nel [...] mero precedente, ad esemplo, Io [...] Mondo definiva Howard Fast tino « scrittore negro». [...] ward Fast è uno scrittore [...] bianco che ha scritto un romanzo sui negri. ///
[...] ///
La malattia è evidentemente [...]. Ma giacché siamo in [...] RAI, vorremmo che ci precisassero se é giusto [...] di annunciare la nomina a Presidente della RAI [...] partito della Democrazia Cristiana. Tra poco, se andiamo [...] Democrazia Cristiana annuncerà anche i risultati degli [...] e le quote del Totocalcio. FISSATO PER [...] MAGGIO Un Convegno di studi [...] Risorgimento PESCIA. Al Convegno, che avrà [...] tutta Italia, saranno rese note numerose comunicazioni. Il fesso [...] europei Invochiamo a gran [...] antelucani, che [...] non ci abbandoni e [...]. [...] certo che ci difenderà perchè [...] difendere se stessa. Il gran [...] di Patti Atlantici, di Comitati [...] difesa, di pentagrammi ed [...] di Johnson che parte, di [...] che arriva, di [...] che è una rosa, di Mao [...] che lo accusa di essere [...] ci riguarda come una offerta di vetrini colorati a [...] caduti in uno stato di depressione malinconica». Filippo [...] fuso, da Giorni. ///
[...] ///
Filippo [...] fuso, da Giorni.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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