Si aggiunga che a [...] si rivela [...] si assegnava la conoscenza [...] Vero, [...] pure mai in forma completa. Coleridge cercò sempre di [...] pensiero speculativo alla Fede 16. Se a questo concetto [...] della natura umana con la natura divina, [...] la convinzione, diffusissima nel periodo, che anche [...] Natura [...] sottesa dal divino, sarà facile osservare che [...] risolveva il dualismo cristiano -che vede [...] e la natura da [...] Dio [...] -in un monismo immanentistico. E dunque sarà facile riconoscere [...] di tanta interiorizzazione della fede e di tante [...] personali del credo, nonché della [...] di mistici come [...] e della fortuna di [...]. William Blake sosteneva che [...] lega avevano fatto dimenticare agli uomini che [...] risiedono nel loro petto e che [...] e il paradiso non [...] stanno fuori di loro ma niente altro [...]. Il fenomeno della [...] è tratto peculiare della [...] è facile anche capire perché i tedeschi [...] rivendicare i miti antichi, e persino tentarono [...] la tradizione giudaica e cristiana. La convinzione era che [...] ogni tempo, risiedesse la Verità; il pensiero [...] modo ingenuo e intuitivo di auto rivelazione [...] Vero. Per quanto concerne il [...] naturistica del divino -più [...] poeti della Natura, e segnatamente da William [...] -il pensiero di Coleridge [...] letture giovanili di un filosofo che anche [...] avevano rivendicato: Spinoza. Spinoza sosteneva che [...] di Dio [...] con la [...] stessa essenza; che la divina [...] -sostanza infinita -produce sé medesima (è «causa sui»). E che Dio è poi [...] sia della natura che della [...] umana, come pura potenza: [...] e [...]. [...] furono Lessing, Goethe, il giovane [...] e, nelle sue ultime opere, [...] Fichte -questi ultimi due cari a Coleridge. E [...] identificava [...] con [...] intellettuale», mentre Fichte parlava [...] «coscienza immediata» [...] in quanto identità di [...] prodotto, di pensante e di pensato -il [...] a un tempo, possesso immediato di sè, [...]. ///
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E [...] identificava [...] con [...] intellettuale», mentre Fichte parlava [...] «coscienza immediata» [...] in quanto identità di [...] prodotto, di pensante e di pensato -il [...] a un tempo, possesso immediato di sè, [...].