KosmosDOC: © 2006-2024 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Record visualizzabile solo in forma di Preview: a seguire i 2 riquadri sottostanti (altra documentazione autorizzata) è visibile la trascrizione o descrizione parziale del record richiesto | |
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI | ALBERO INVENTARIALE |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
Incredibile ma vero: a [...] Peter Fonda è diventato bravo come papà Henry. Peccato che un mese [...] del [...] non se ne sia [...]. Nemmeno una segna-lazione allo [...] il film di Victor [...] acclamato al [...] Festival di Robert Re-dford [...] concorso alla rassegna di Giffoni su cinema [...] si apre domani. Fa bene il festi-val [...] Claudio Gubitosi a rendere omaggio a Peter Fonda, [...] segreta intenzione di ag-giornare [...] del motociclista hippy, molto [...] perenne contrasto col [...] sul finire dagli anni Sessanta [...] Rider. Casco a stelle a [...] lunghi e una notevole predilezione per le [...] America» di allora oggi [...] signore quasi sessantenne che gira ancora in [...] stivali da cowboy, senza ripudiare il proprio [...] ma armonizzando la rabbia [...] alla saggezza [...]. [...] figlia Bridget è di-ventata [...] e certo guadagna di più, ma va [...]. Ci fu un periodo [...] Peter Fonda, [...] dopo [...] Rider, valeva al [...] più del glorioso papà, [...] sorella Jane. Ma già negli anni Ottanta [...] non andarono più tanto bene per [...] che [...] fatto le ossa nella Factory [...] Roger [...] accanto a gente come Dennis Hopper, Jack Nicholson, Francis Ford Coppola, Bruce Dern. Chi ricorda titoli come Zozza Mary, [...] Gary, [...] o Truck [...] E so-lo qualche cinefilo [...] che nel 1976 un Fonda [...] calo commerciale girò al ser-vizio di un [...] Jonathan Demme. Il quale, lau-reato al [...] Il silenzio degli innocenti e Phila-delphia, ricambia oggi [...] e spon-sorizzando questo [...] che vedremo in Italia [...]. Quando uscirà non [...] anche se il titolo [...] accattivante, il regista Victor [...] è un illustre sconosciuto [...] precedente Ruby in [...] fece una fugace apparizione [...] e Peter Fonda passa per un [...]. Ep-pure [...] America» non è mai stato [...] bravo. [...] del titolo (sta per Ulisse) [...] uno stagionato pro-duttore [...] di miele della Florida alle [...] con un disastro familiare. Il figlio finito in carcere, [...] nuo-ra tossicomane persa in cattive compagnie a Orlando, [...] -pure vedovo -ha praticamente allevato [...] due [...] una delle quali ribelle e [...]. Chiuso nel proprio dolore [...] del Vietnam scampato a un massacro, [...] è un «cuore in [...] le amate api al genere umano; fin-ché [...] da due balordi [...] di mezzo il bottino [...] non lo costringerà a fare i conti [...] della violenza. [...] procede per dettagli, primi piani, [...] apparentemente morti, indugiando sulla figura del protagonista, che il [...] Fonda [...] un [...] del padre e di Clint Eastwood -rende con una ge-stualità minimalista, crepuscolare, che solo alla [...] si aprirà a un sospetto di sorriso nei confronti [...] divorziata [...] nella casa accanto. E dice bene, perché Ulisse Jackson è di gran lunga il personaggio più intenso e [...] che [...] abbia mai interpretato. Dovreste vedere come Fonda si [...] nella malinconica esistenza di [...] ad arte, calibrando i silenzi [...] gli smarrimenti di questo apicoltore che sembra [...] ri-nunciato a far scorrere un [...] del suo miele nelle ve-ne. Lo stesso miele che, [...] coda, viene evoca-to dalla canzone di Van Morrison [...] Honey. Un modo gentile per chiudere [...] una chiave di poetica ri-conciliazione [...] storia di violenza sudista. Michele Anselmi NEW YORK. A [...] anni Pe-ter Fonda è ancora [...] affasci-nante, dalla figura alta e snella, che siamo abituati [...] associare [...] tipico. Me-rito magari del fatto che [...] venti-due anni [...] e [...] moglie [...] hanno vissuto in un bungalow [...] boschi del Montana. Ma, a differen-za di [...] Clint Eastwood o di un Sam [...] Fonda non è affatto [...] laconico, e non ha neppure [...] severa del padre. È uomo cor-diale e [...] di tutto. Anzi è talmente frenetico [...] ci si chiede quanto [...] abbia mandato giù da [...] Selvag-gi e di [...] Rider. Quando [...] in-contrato a New York [...] «Posso [...] che la quantità di [...] era ben al di sotto di quan-to [...] anche se tut-ti hanno sempre pensato che [...] scatenato». Per molti lei continua [...] simbolo della cinematografia [...]. [...] ricevuti al [...] Film Festival per la [...] interpretazione in [...] lo confermano. Per quale motivo lei si [...] sempre schierato contro quello che un [...] «Perché è [...] modo per [...] dica cosa devi fare. A meno di non [...] come Robert Rossen e Robert Wise, coi [...] due film, [...] sempre [...]. Solo i film indipendenti [...] in assoluta li-bertà. Mio padre mi chiedeva sem-pre: [...] fai il regista e [...]. Io gli rispondevo che [...] per non restare disoccupato. Se il pubblico non [...] apprez-zato come attore, avrei almeno po-tuto continuare [...] la cinepresa. Ma solo [...] del [...]. È soddisfatto della [...] carriera [...] «È colpa mia se spesso [...] ho [...]. Non riuscivo neppure a [...]. Forse era a causa [...] ribelle, poco incline ad accettare la logica [...]. E invece ora mi [...] incredibile for-tuna con [...]. Victor [...] ha scritto la [...] «Non credo che pensasse [...] particolare. Ha solo chiesto di [...] che rite-neva adatti alla parte. Sono conten-to di essere [...] questa categoria. [...] il senso di colpa che [...] tor-menta per essere sopravvissuto alla guerra del Vietnam. E mi piace [...] che dimostra nei confronti [...]. Nel corso della storia [...] subi-sce una lenta ma sostanziale [...]. [...] che mi ha costretto a [...] di ogni eccesso. Nessuno pensava che sarei stato [...] grado di [...]. Lei ha parlato spesso [...] di suo padre. Un aspetto che torna [...] di [...]. È strabiliante notare [...]. Poteva essere un confronto [...]. Ma devo am-mettere che, [...] ero molto preoccupato». Era molto esigente con lei [...] sorella Jane? «Non era mai [...]. Anche dopo il clamoroso [...] Rider, di cui pure [...] mi disse: [...] paura che la gente [...]. Io gli chiesi cosa [...] lui replicò: [...] non si capisce dove [...]. E io, allora: «È sempli-ce, [...] andando al carnevale di New Orleans per [...] una [...]. Ma non lo convinsi». Lei e [...] sorella Jane avete en-trambi percorso [...] cammino controcorrente. È stato un modo [...] «No. Abbiamo agito così perché [...] naturale. Non ci abbia-mo pensato, [...]. [...] una strada non adatta a [...]. /// [...] /// [...] stato crescere con un [...] «Quando me lo domandano di [...] rispondo: [...] mai visto Il massacro di Forte Apache? Era co-me avere il generale [...] nordista interpretato da Henry Fonda, [...]. Jane mi domanda-va: [...] hai [...] e io ri-spondevo: [...]. Non capisco perché papà [...]. Ma non era in [...] semplicemente non sapeva come comportarsi, per cui [...] di più in se stesso. Così fi-niva con il [...] sé una strana atmosfera di terrore. Ci sono voluti anni [...] ci amasse». Graham Fuller [...] 1. A destra oggi in [...] ANNIVERSARI A [...] dalla morte di uno [...] maestri che il jazz abbia avuto Coltrane, [...] venuto in pace dal cielo La collaborazione [...] Monk, [...] incisioni con Davis. Poi, dal gran mare [...] il decollo verso nuove [...] dura spiritualità. Egli venne in pace [...] andò in pace ma, du-rante il tempo [...] ogni mezzo di raggiungere [...] livelli di [...]. Ecco perché ritengo la [...] spirituale, un suo modo di avvicinarsi sempre [...] Creatore». Sono parole di Albert Ayler, [...] sassofonista che da Coltrane, di cui ricorrono [...] dalla morte, ereditò questa idea spiri-tuale della [...]. John Coltrane nella religione [...] 23 set-tembre 1926: sia il bisnonno che [...] predicatori, ma in ge-nerale possiamo dire che [...] sempre stata importante per la [...] che i neri dovevano [...] religiosa, perché essa forniva un alibi [...]. Il giovane [...] (lo chiamavano così perché [...] tre-no) incontrò la religione quando nel [...] faceva parte [...] di Dizzy Gillespie: il [...] sezione, che poi divenne noto col nome [...] lo introdus-se al Corano [...] testi sacri orientali, ma Coltrane non appro-fondì [...] di tanto, per-ché in quel periodo aveva [...] la testa. [...] il grande flagello dei [...] il sassofonista, che però continua-va a lavorare [...] sempre più famoso, amato e stimato dai [...] che il suo fraseg-gio tecnicamente mozzafiato di-venne [...] vita ad un linguaggio codificato, limitando in [...] progres-so del jazz. Le sue lunghe collabo-razioni [...] Thelonious Monk al [...] Spot e con Miles Davis [...] storiche e quando Col-trane nel [...] incise il suo famoso [...] (Passi da gigante) si [...] in ca-sa e bevendo [...] «per purificarsi», proprio come aveva fatto Miles [...]. Quando negli anni Sessanta [...] faceva da colonna so-nora [...] dei ghetti, alle ri-volte [...] Black [...] allo slogan Black Is Beautiful, Coltrane [...] la linea della non violenza, andava oltre, [...] di [...] musicale [...] con i suoi A Love Supreme [...] (1965). Per que-sto motivo lo [...] periodo precedente, quello più naif, più spontaneo». Il periodo di cui [...] Rava [...] quello che il sassofonista passò nel quintetto [...] Miles Davis nella seconda metà degli anni Cin-quanta, con [...] dei ca-polavori della storia del jazz, quel [...] Blue che inaugurò ufficial-mente [...] chiamato jazz modale, ovvero un jazz dove [...] si semplifica per rendere [...] in un certo senso [...] dare più spazio al canto. E Coltrane sapeva cantare [...] conto basta ascoltare uno [...] che ha inciso con il suo quartetto [...] Sessanta con il pianista Mc [...] il batterista Elvin Jones [...] Jimmy Garrison. In quegli anni la [...] jazz fu fatta però da Or-nette Coleman [...] suo Free Jazz, volle liberare la musica [...] regole ed il grande merito di Coltrane [...] di nobilitare questo genere, [...] (il sassofonista era molto [...] e pubblico) ed im-mettendo nel suo gruppo [...] Sanders, e presentando il [...] Archie Shepp. Anche se [...] non suonò mai free jazz [...] e proprio, perché come hanno sot-tolineato in molti anche [...] suo mo-do avanzato di suonare (e [...] pen-siamo a dischi degli ultimi [...] quali [...] Stellar [...] partiva, senza mai [...] da una base solida nella [...]. Coltrane infatti iniziò suonando [...] blues (destino comune di moltissimi jaz-zisti) alla [...] Quaranta nei gruppi di Eddie [...] e di Earl [...] e, anche nella fase [...] ci-clicamente a misurarsi con la clas-sica forma [...]. Fu lo stesso sassofonista [...] un suo breve scritto che spiegava perché [...] in-cidere un disco ispirato [...]. Giu-stificava così in un [...] il suo interessamento alle cul-ture extraeuropee. Diceva: «Il fol-klore suggerisce [...] cercare nuove strade». La musica e [...] di Col-trane continua a [...] al-tri sassofonisti, ma in uno in mo-do [...]. Il suo nome? Char-les Lloyd. /// [...] /// Il suo nome? Char-les Lloyd. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato |
visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP) |
Interfaccia kSQL
passa a modalità Interfaccia kSQL