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È lusingato, [...] da Massimo [...] ad accele-rare [...] in direzio-ne del centrosinistra. Lo considera [...] politico più importan-te» di [...] poli-tica. Di più: riconosce [...] del progetto». Ma se lo colloca [...] non [...] nella congiuntura italiana. Né vuole dare un «dispiacere» [...] Prodi coltivando il «rapporto di [...] come tra ragazzetti di rissa» [...] con [...] nei rimpianti [...] presidente) giorni della Pri-ma Repubblica. Se ne resta lì [...] picconatore: nello spicchio di centro eroso sul [...] Polo. Lo sa che il suo [...] solo un «piccolo par-tito», [...] di non essere riu-scito [...] la scomposizione di Forza Italia [...] di non [...] neppure scalfito il centro [...] ma conta sulla persistente precarietà [...] siste-ma bipolare per portare [...] col-po decisivo. Quasi si trasfigura, lì, [...] del palco allestito nel-le Terme di Telese [...] della festa [...] quando parla del «nuovo, [...] centro». Che però tanto somiglia a [...] visto precipitare proprio mentre era [...] vertice delle istituzioni. Un incu-bo, più che [...] parabo-la a ritroso. Si ritrova, Cossiga, non a [...] la riscossa centrista, bensì a dover supplire [...] del Polo. Sa che Gianfranco Fini [...] «trasformista», e deve [...] le labbra per non [...] rime: «Resto fedele al motto distinti e [...]. E da così lunga di-stanza [...] sentito». Ma anche il Cavaliere non [...] «segue» («Vorrei tanto [...] io sul terreno della fi-nanza»), [...] provi a [...] un [...] con appelli gestiti a colpi [...] bastone («È talmente grande la [...] Forza Italia da [...] per [...] un [...]. Cre-de che Ciriaco De Mita [...] della partita, ma non è in grado [...] si esaurisca la [...] «af-fezione» al [...]. Sente «vicino» Mino [...] ma lo vede restio [...] mani nel [...]. Cosa gli resta, se [...] una qualche consolazione inter-pretando la [...] del segretario dei [...] alla stregua di una conferma [...] teoria [...] di «omo-geneità» anche nel centrosinistra: «Senza [...] ri-tiene che presto o tardi [...] fare a meno di Rifondazione comunista». [...] della desistenza tra Rifondazione e [...] che il grande esternatore [...] ha pur definito «un labirinto». Del resto, proprio Fausto [...] sem-bra [...] con la mi-naccia di non [...] la Finanziaria. Anche Cossiga, ma per ragioni [...]. Solo che lui non [...]. O meglio, in «via di [...] afferma che [...] essendo [...] dovrebbe «votare contro». Ma si ri-serva di [...] il suo af-fossamento» potrebbe creare. Perché «nessuno ci costringerà mai [...] essere [...] del paese e [...]. [...] presidente: «Non possiamo accettare che [...] per garantire [...] interna di Rifondazione si attacchi [...] Fi-nanziaria qualche cosa che, come le 35 ore, nulla [...]. Servirebbe solo ad assicurare al [...] Prodi una grama esistenza». Anzi, proprio questo «stratagemma» [...] Prodi «se non vuole essere turbato» dai voti [...]. E però Cossiga non tranquillizza [...]. Né rassicura Franco Marini. Ecco su cosa scommette, [...]. Che solidarizza «comple-tamente» con Bill Clinton per [...] perdoneranno -arriva a dire -ma [...] non ha avuto una compagna di [...]. A Berlusconi Cossiga rivolge [...] non perché voti a favori o contro [...] esame con-giunto delle conseguenze economi-che e politiche». Se riuscisse davvero a [...] Cavaliere, qualcosa po-trebbe cominciare a [...] al cen-tro. Dopo arriveranno le elezioni [...]. [...] unito, o quantomeno collegato [...] programma e da comuni elementi nel [...] aderenti [...] Rinnovamento italia-no, C Cd) [...] il caso di Forza Italia) al Partito [...]. Entra così ancora «in [...] con Romano Prodi, che ha pro-posto alle [...] di presentarsi [...] con un progetto comune [...]. [...] che non esita a provo-care [...] («Rimango in at-tesa di conoscere [...] risposta del vice presidente [...] essere distinti e distanti« dal [...]. Poi [...] la partita [...] del capo dello Stato, nella [...] presidente non a caso si [...] le mani libere. Insomma, un autentico per-corso [...]. Prima o poi, sembra dire Cossiga, ci sarà la [...] che farà saltare questo bipolarismo. Altri-menti? Pasquale Cascella [...] 2. [...] per il comizio di [...] nazionale del Tri-colore. Di fronte ai giornalisti, [...] Finanziaria. Evidentemente infasti-dito dal discorso [...] ha pronunciato a Telese, invita a [...] da parte le polemiche -«Non [...] da chi ha mangiato la crostata a [...] Letta» [...] le reciproche accuse. Perciò, per essere coerente [...] quelle parole, Cos-siga non può votare la Finanziaria». E aggiun-ge: «Non [...] ombra di dubbio che se [...] dav-vero Cossiga e [...] do-vessero approvare la Fi-nanziaria, [...] una parte dei [...] tutti i voti di [...] in presen-za di un comportamento [...] contrastante con le dichiarazioni po-litiche di oggi. Se non vuole rafforza-re [...] non la deve vota-re». Ma se non la votasse? «Semplice: [...] una volta per tutte». Poi, Fini spiega: «Oggi, [...] è ancora in una [...] perché [...] estera, lascia trapelare la possibi-lità [...] un appoggio anche in politica economica» Fini non crede [...] si aprirà una [...] alla fine riusciranno a tamponare [...] la falla della Finanziaria perché questo governo ci ha [...] a [...] e a una faccia tosta [...] senza precedenti perchè non ha preso atto nemmeno del [...] di non avere una maggioranza. La mia idea è che [...] il governo non romperà con Rifonda-zione o almeno con una parte o avrà [...] di qualche singolo [...]. Alla [...] gente dice che «il dovere [...] è di sfiduciare il [...]. [...] più tempo di chiacchiere, [...]. È molto più agevole [...] questo governo agendo nel paese reale perché [...] che aumenta. /// [...] /// Dobbiamo [...] nella società, rappresentando i tanti [...] si sentono sfiduciati e presi in gi-ro: basti pensare [...] di Vi-sco sulla restituzione [...] e [...] strumentali questo accosta-mento, [...]. Con una mano il go-verno [...] e con [...] toglie più di [...]. Fini insiste [...] della manife-stazione nazionale del [...] in autunno e ritiene che [...] ruolo di Berlusco-ni [...] messo in discussio-ne. Sulla [...] il dialogo, ma precisa: «Vedremo [...] politiche in Parla-mento quando si dovrà [...] per [...] di una commissione su Tangentopoli. Una proposta che non [...] giu-dici, ma che serve ad accertare se [...] doveva essere messo a conoscenza degli italiani [...] oscure». Ma ricorda che [...]. [...] che gli è caro, [...] «Non [...] a [...] e [...]. [...] a togliere la fiducia al [...]. Di-ce Fini: [...] è cor-responsabile della situazione [...]. Se non toglie la fiducia [...] governo [...] per [...]. Andrea [...] Il senatore Francesco Cossiga saluta [...] sostenitori [...] a Telese [...] PRIMO PIANO Popolari divisi [...] Picconatore Mancino e Bindi: [...] è il [...] Ma Marini insiste: «Se [...] è irragionevole non [...] altra strada» BOLOGNA. Francesco Cossiga e [...] dividono i Popolari. Accetta-re i voti [...] Picconatore alla Fi-nanziaria anche [...] cambia-re maggioranza [...] al posto di Rifondazione), [...] Ieri ri-sposte diverse sono arrivate dal se-gretario Marini, [...] Senato Nicola Mancino e [...] della Sanità, Rosy Bindi, [...] due della Festa [...]. Ma andiamo con ordine. Mari-ni, che ieri ha chiuso [...] San Polo [...] la Festa [...] pre-mette che occorre tenere [...] coalizione, senza però rifiutare i voti [...] qualora arrivassero. Poco prima del comizio [...] ribadito: «Per noi, dinanzi alla posizione irragionevole [...] di Rifondazione, se [...] è disposta a dialogare [...] governo è un dialo-go che si può [...]. Cossi-ga dice che suo obiettivo [...] è un centro alternativo alla sini-stra però non [...] un dialogo con noi ad [...] riflessione [...]. Un passaggio stretto, una [...] Rosy Bindi non attribuisce alcuna [...]. Scara-mantica circa [...] che Rifon-dazione si defili («Non [...] ragiona sulle subordinate altrimenti si [...] alla Festa nazionale [...] a Bologna, riassume [...] i modi che la maggioranza [...] quel-la». E poco dopo, tra [...] platea che assiste al dibattito sulla [...] nel [...] rincara la dose: «Le [...] con [...] e naturalmente con [...]. /// [...] /// Forse più dialettico, ma [...] cambiare maggioranza incor-so [...] appare il presidente del [...]. Mancino, [...] prota-gonista a San Polo [...] non solo è più [...] obietti-vi di Cossiga, ma teme la crisi [...] anticipato delle Ca-mere: «Non credo che ci [...] una formazione di centro au-tonoma dai due [...]. Le aspirazio-ni devono sempre [...] con la realtà. Le elezioni hanno messo [...] schieramenti, uno ha vinto, [...] ha perso ed oggi [...] rendere omoge-neo il bipolarismo. Chi è collocato al [...] legittima-mente a rafforzarsi, ma [...] dello schieramento che ha [...] dei programmi. I Popo-lari hanno fatto [...] loro scelta ed essa li obbliga ad [...]. Il presidente del Senato si [...] «preoccupato di eventuali sfilac-ciamenti e indebolimenti del [...] al voto anticipato», spezza una [...] a favore del Governo [...] la stabilità «un bene pre-zioso [...] salvaguardare». Quindi aggiunge: «Non si può [...] a cuor leggero [...] quella [...] tra Ulivo e Rifonda-zione, certo [...] e per certi aspetti controversa, che ha però consentito [...] consegui-re importanti risultati. Tra Ulivo e [...] ci sono molte diversità [...] strategici distinti. Ma [...] da [...] se, con un supple-mento di [...] volontà da parte di tutti, non sia meglio ricercare [...] ragioni che uniscono e continuare nel difficile cammino, piuttosto [...] mandare [...] tutto, [...] dagli sbocchi impreve-dibili». Non demonizzerei forze politiche [...] Parlamento decidessero di appoggiare provve-dimenti della maggioranza. Per ogni governo i [...] non so-no un sintomo di debolezza, ma [...] chele sue propo-ste allargano i consensi anche [...]. Sergio Ventura Interesse per le [...] di [...]. Mascia, [...] atteggiamento nuovo nei nostri [...] Rifondazione [...] segnali di disgelo Andare [...]. È questa [...] che arriva dal sindaco [...] Venezia Massimo [...] intervistato ieri dai giornalisti [...] della Regata Storica -sugli obiettivi che si [...] Movimento del Nord Est, a cui guardano [...] amministratori locali. Il sindaco di Venezia [...] «che non riproponga modelli [...] come la Cassa del Mezzogiorno». [...] che non lascia insensibili [...] Polo delle libertà come il presidente della Giunta Regionale [...] Veneto Giancarlo Galan. [...] ha constatato [...] pochezza della proposta politica [...] e vuole cercare qualcosa di [...]. Secondo il presidente della [...] se la proposta del sindaco di Venezia [...] dire «Federalismo, Autonomia, io sono [...] per dialogare con lui». [...] «Bisogna riaprire il dialogo sulle [...] ROMA. Graziella Mascia è la [...] di Rifondazione e quindi si può dire [...] sue parole dia un riconoscimento uffi-ciale alla [...] è stata espressa ancora da Massimo [...]. [...] del leader [...] a [...] nonostante abbia conferma-to differenze [...] posi-zioni della quercia e quelle di falce [...] stata letta dal partito di [...] con interesse e anche [...]. Sostan-zialmente è il tono [...] come dice, per [...] Mascia. Ma già questo conta, [...] modo con cui si replica alle cose [...]. Alfonso Gianni, [...] a [...] ribadisce che [...] poli-tica del segretario [...] è «ine-satta e parziale» perché [...] ceti «umi-li» che hanno apprezzato e votato la [...] il governo, oggi sono profonda-mente [...] da una politica «che non aggredisce il malessere del Paese». E quindi, aggiunge, [...] di [...] non è la crisi di [...] ma davvero la svolta [...] che sola [...] il rafforzamento della maggioranza. Mentre, nel caso in [...] fosse, la rottura sarebbe inevitabile». E sempre Gianni, che con [...] ha scritto un libro [...] delle due sinistre, con toni [...] replica a [...] -che nega ancora una volta [...] si-mile differenziazione [...] che due sinistre sono in [...] paesi europei, dal Portogallo agli stati [...]. E conclude: [...] è salutare perché evita illusioni [...]. Mascia ricorda che [...] due sinistre, le divergenze [...] data. Ma aggiunge: «Da [...] iniziale [...] a un livello di confronto [...] riconosce per lo meno le due strategie. Per noi le cose [...] se io vorrei che non ci fosse [...]. E Claudio Grassi, teso-riere [...] stesso argomento si chiede perché [...] insista nel rimuo-vere quello [...] dato di fatto: perché «una sinistra cerca [...] tempera-re gli effetti negativi del sistema capitali-stico, [...] di [...]. Comunque Grassi apprezza [...] di [...] «il ri-conoscimento [...] di Rifonda-zione per la vittoria [...] elezioni del 96». Tuttavia -aggiunge -se «il governo [...] scelte che piacciono [...]. Naturalmente il tema [...] -af-frontato da [...] con [...] di un sostegno di Cossiga [...] al centrosinistra -non è condiviso dai rifondatori. Lapida-riamente Gianni sot-tolinea che «dare [...] benvenuto a Cossiga è eccessivo, perché in realtà [...] sposta a destra [...] del centrosini-stra, [...] un pericolo [...] al di là della discussione [...] i loro voti sarebbero [...]. Ma è soprattutto [...] che [...] fa della situazione [...] quella che ai rifondatori interes-sa [...]. Ma-scia, per esempio, rileva che [...] co-mune con Rifondazione il segreta-rio [...] esprime «preoccupa-zione per una crescita [...] non è [...] le ricette proposte per af-frontare [...] sconfiggere la disoccu-pazione». Certo, aggiunge, diffe-renti sono [...] se que-sto tema [...] «non lo appro-fondisce». Rifondazione, aggiun-ge, è preoccupata [...] che si sta sviluppando su questi te-mi, [...] dice [...] sulle teorie della contrattazione [...]. Il pericolo, in-somma, è [...] risolva con [...]. Comunque, al di là [...] ri-solverà il braccio di ferro tra Rifon-dazione [...] il partito di [...] sta bene attento a [...] i ponti con [...] e con i [...] in particolare. E a [...] che [...] ha sollevato la questione [...] del capo dello Stato, Gianni [...] «Noi restiamo disponibili per trovare [...] per il Quiri-nale. Affinché si individui una cer-ta [...] democratica da eleggere [...]. /// [...] /// Affinché si individui una cer-ta [...] democratica da eleggere [...]. (0)
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