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Ora galleggiate, la-sciatevi andare [...] dai pensieri e dalle tensio-ni. Questo rituale solipsistico di [...] della vita mo-derna» è ormai un cliché [...]. Ben familiare è anche [...] colonna sonora, che ha un no-me preciso, [...] New Age e [...] marchi di fabbrica di-venuti [...] usati co-me una sorta di grande preservativo [...]. [...] in Germania e [...] in [...] che si sono ormai [...] di aziende leader nel settore, protagoniste indiscusse [...]. [...] del tutto concesso che [...] gene-razioni i posteri abbiano occasione [...] ascoltare [...] confezionate negli studi di queste [...] altre manifat-ture sonore, saranno portati a crede-re [...] gioia bellezza incontaminate. Niente di nuovo, beninteso: anche [...] grazie a una favolosa nidiata di pittori e architetti, [...] culliamo in [...] così fasulla che il Rinasci-mento [...] stata [...] di [...]. Di sicuro, sia il [...] Jan [...] col suo nuovo [...] sia [...] (in so-cietà con il [...] Michael [...] col suo «Black Rock», [...] la lista dei tanti che da sem-pre [...] loro arte a di-pingere il mondo più [...]. /// [...] /// Si tratta di due [...] singolari tratti in comune che ne accentuano [...] profonda diversità. In entrambi il lessico New Age [...] mescola alle inflessioni [...]. In entrambi regna un abbandono [...] ed estatico al [...] una voglia virginea di canto, [...] stillare [...]. Oltre [...] due album quasi si toccano [...] la-sciano risuonare due voci straordi-narie e fascinose: la voce [...] di [...] direttore [...]. Uno dei brani più intensi [...] sugge-stivi del disco di [...] è proprio «The [...] e cantato da [...] che [...]. Vi si [...] e fanciullesco innamorarsi del mondo [...] della luna in particolare), da parte di un uomo [...] a una gravissima malattia. [...] è lo stesso [...] e in effetti il suo [...] possiede una carica emotiva straordinaria, annegata però in [...] la cui sconfinata dol-cezza precipita [...] in un [...] hollywoodiana. Questo genere di sconfinamento è [...] e [...] altro [...] sassofonista e bardo del grande [...] da de-cenni ricama il suo [...] sollevando ogni volta dub-bi su [...] gusto fin troppo glamour e compiaciuto per essere autentica [...]. Accanto a molto del [...] coi proverbiali [...] nel disegnare il topos [...] aperta su orizzonti sconfi-nati» [...] anche qualche robusta im-pennata [...]. Quanto a [...] -ca-sa [...] -è lui che ha condotto [...] fama internazionale un meraviglio-so strumento diffusissimo [...] Europa [...] i curdi lo chiamano [...] i cinesi suonano il [...] che gli somiglia molto. [...] Un oboe [...] di al-bicocco dal suono così [...] e [...] che, al confronto, [...] no-strano (mi perdonino gli oboisti) [...] una trombetta da carnevale. In «Black Rock» il [...] si mescola alle chitarre [...] elettronica di Michael Brooks, [...] aveva «occidentalizzato» [...] Fateh Ali Khan. Anche in questo caso [...] e solle-va dubbi. A favore di [...] C, [...] profonde e lasciti atavici; per [...] di [...] trasuda piuttosto un calligrafismo raffinato [...] frigido. [...] ogni tanto, canta brevemente, prestando [...] voce rugosa ma tenera a [...]. Un [...] dolce amaro che, al solito, [...] parecchio, ma che sembra fer-marsi in tempo, [...] di [...] così tentatrice e pericolosa, dove [...] bello e il buono sconfinano nella melassa. Jan [...] Black Rock [...] Una biografia insolita racconta la [...] storia di Nick Drake, «misconosciuto cantautore inglese» poi diventato [...] di culto Dalla Milano degli anni [...] cercando un irraggiungibile musicista, tormentato [...] follia e scomparso giovanissimo R o c [...] Grant Lee e la poesia [...] Quarto disco della band, dopo la [...]. [...] viene presentato come un disco [...] dal-la [...]. E rispetto alle pre-cedenti [...] lavoro me-no scuro e sofferto. In genera-le, si tratta [...] che guarda più al privato, è un [...] un rock più «so-lare» e disteso, condito [...] e malinco-nici. Tra gli ospiti, Michael Sti-pe [...] e Jaffe dei [...]. Raramente le biografie dei [...] interes-santi. Spesso raccontano co-se già [...] forte sul pettegolezzo. Nel migliore dei casi [...] lavori di giornali-smo. Ma è anche molto [...]. È un racconto in cui [...] giornalistica sfuma nei ricordi per-sonali [...] il biografismo [...] il viaggio nella memoria [...] dei culti giovanili; pagina dopo [...] ci si inoltra nel mondo chiuso ed eni-gmatico del [...] Drake, si se-gue la [...] lenta discesa in quella landa [...] che è la follia, illu-minata solo dalle canzoni («la [...] musica sgorga dalla depressione», scrive [...] e alla fine un [...] di quel suo insondabile disagio [...] resta attaccato sulla pelle. La scelta fatta da Pistolini [...] proprio Drake è emblema-tica, perché è il [...] ci porta lontano dalla retorica della biografia [...]. Lui non era davvero [...] maledetto, sopra le righe, votato [...] una spettacolare autocombustione come Jim Morri-son dei [...] Jimi [...] o Sid [...] dei Sex [...] tutti morti di overdose [...] al culmine di esistenze segnate [...] e dal successo. Nik Drake è morto [...] delle pasticche con cui stava curando la [...] notte del 1974, nel letto della [...] stanza da bambino, nella [...] dei genitori, mentre sul piatto girava il [...] «Concerti [...] di Bach, il suo [...]. Aveva solo 26 anni [...] alle spalle, uno più bello [...] ma che non gli [...] popolarità che lui, pur così schivo e [...] desiderava. In realtà, ci spiega Pistolini, Dra-ke [...] il prototipo [...] ro-mantico: bello, timido e [...] poeta pre-raffaellita (ma il suo preferito è [...] Wil-liam Blake), chiuso in sé, irrag-giungibile, destinato a [...] dotato di quella speciale capacità di [...] voce alle inquietu-dini che [...] hanno provato senza [...] esprimere. Per farci entrare nel [...] Drake [...] ci guida prima nel [...] della [...] personale adole-scenza, ed è [...] mo-menti più felici del libro. Lo «sce-nario della scoperta» [...] Milano di fine anni Sessanta, grigia, «scura e [...] da fondale alle «disavventure» tragicomiche come un [...] Pazienza, di un Pi-stolini liceale, intabarrato [...] alle prese con la [...] compagna di classe. [...] in-sperato una sera a [...] e la scoperta folgorante [...] Nick Drake («bastano un paio di pezzi [...] per il resto della vita»), ed ecco [...] temporale è compiuto. Sia-mo sospinti anche noi [...] e scivoliamo senza stacchi dalla Milano «dura [...] pe-rò «la musica di Drake ci sta [...] apposta, scivola giù tra le pieghe dei [...] guardano oltre i con-fini della città, che [...] e il distacco, che hanno letto Burroughs [...] Jerry Rubin. Drake sembra capitato per [...]. Più che alla mondani-tà della [...] egli appartiene alla quiete della campagna, alla [...] bucolica cittadina, [...] due ore in macchina da Londra, «un [...] per pen-sionati facoltosi». È [...] che lo ve-diamo crescere, [...] felice, con i genitori Molly [...] Rodney, che incoraggeranno la [...] precoce pas-sione per la musica [...] dopo la [...] morte diventeranno i custodi della [...] memoria, con la sorella Ga-brielle, oggi popolare volto della [...] britannica. Pistolini racconta con affetto [...] Nick al liceo, i suoi primi concerti [...] dalla chitarra acu-stica e da qualche giovane [...] con il geniale produttore Joe Boyd, sco-pritore [...] Convention, che crederà subito [...] e diventerà una sorta di secondo pa-dre, [...] cantautore John [...] e la moglie Beverly, [...] Francoise Hardy, gli sprazzi felici di vacanze in Francia [...] Marocco, ma anche [...] di liberarsi del suo [...] di smettere di fare con-certi, la delusione [...] ac-coglienza che il pubblico riserva alle splendide [...] e jazz dei suoi dischi [...] e [...] il mini-male e [...] della [...] depressione in veri e [...] il ritorno alla casa paterna, la morte, [...] un suicidio, e infine la nascita del [...] la [...] riscoperta da parte delle [...]. Forse non è un caso [...] proprio in questi gior-ni esca in Italia anche un [...] discografico realizzato da gruppi rock come [...] Mundi, [...] Miller, Sonica, che hanno [...] le canzoni del suo secondo [...]. Pistolini chiude il suo [...] una vecchia fantasia rock: e se Drake [...] Se avesse inscenato il suo suicidio per [...] da qualche al-tra parte? È solo un [...] bello congedarsi da quel giovane affascinante e [...] di dorata malinconia», [...] sulla banchina di Marsiglia [...] un traghetto per il Marocco, lontano dalle [...] dalla [...] tristezza. Vita e morte di un [...] romantico distrutto dalla [...] London ALBA SOLARO Grant Lee Buffalo [...] C o l o n [...] e s o n o r e Una scena [...] velluto [...] Prima [...] e già [...]. /// [...] /// [...] Satellite [...] love di Lou Reed e Virginia [...] dei Roxy [...] e assembla una serie di [...] alcune delle quali interessanti. Come [...] dei New York [...] riletta dai [...] e Tv [...] degli [...] rifatta da [...] Mark [...] e Mike Watt. [...] London [...] a [...] 40 anni, che festa [...] Grande festa per il quarantenne [...]. /// [...] /// Giovanni Tommaso Third [...] Ricordi C l a s [...] i c a [...] L i s [...] / B [...] s o n i Una [...] «Commedia» C l a s s i c a [...] C i a i [...] o v s [...] i Lo Schiaccianoci integrale Per Liszt la musica doveva rin-novarsi accogliendo stimoli e suggestioni da [...] arti, e in-fatti fra i suoi capolavori ci sono [...] ispirate a monumenti lette-rari come la Divina Commedia o [...] Faust. In questo nuovo cd, [...] di [...] Giuseppe Sinopoli propone [...] rivelatrice della Sin-fonia Dante, [...] stu-pende pagine di Busoni, gli «studi sinfonici» [...] Faust. Liszt si era già [...] Dante componendo per pianoforte nel 1837 la «fantasia [...] de Dante; ma rea-lizzò [...] 1854 e il 1956 il progetto della Sinfonia Dante [...] alla Divina Commedia. È artico-lata in tre [...] e al Purgatorio segue un Magnificat, [...] il conseguente Paradiso, cui Liszt [...] consiglio di Ri-chard Wagner. Al centro della [...] sezione infernale, in cui [...] affini a quella della pianistica «fantasia quasi [...] grande e [...] parentesi liri-ca, legata alle [...] Paolo e Francesca; il geniale Purgatorio in-vece non [...] è immerso in un clima delicato e [...] malinconia e va-gamente arcaico; il Magnificat in [...] propo-sto nella versione che finisce in una [...] su-periore alla alternativa in fortissi-mo). Sinopoli coglie con acutissima [...] e chia-rezza analitica la grandezza di questa [...] è meno rive-latore nei due pezzi di Busoni, Sa-rabande [...] un dittico del 1918-19 [...] concepito come opera indipendente, legata solo al [...] e poi entrò a [...] pro-fonda congenialità Sinopoli ne co-glie il senso [...] e [...] nobiltà meditativa. Paolo [...] La [...] lo annuncia con [...] targhetta sulla copertina: «Complete [...] con 1 cd! Incredibile, ma è proprio [...] dura più di [...] e venti. È [...] conquista della tecnologia discografica, [...] stretti gi-ri, verso il Duemila. Il «complete [...] è The [...] , cioè Lo schiaccianoci di [...] di cui [...] del Tea-tro [...] di San Pietroburgo ese-gue, splendidamente [...] da Valery [...] non la suite da concerto, [...] integralmente la par-titura che punteggia il racconto af-fidato alle [...]. /// [...] /// Un melodramma, con cantanti [...] da costumi e scene, ha la [...] validità. Un ballet-to in forma [...] forse, avere ballerini in tuta, come in [...] attivi. I ballerini sono la [...] me-lodramma muto, quale è il ballet-to. Il racconto [...] traspare esclusi-vamente dal gesto [...] è previsto, anche il co-ro) che, [...] esecu-zione sinfonica, spinge la [...] composizione di [...] (è [...] balletto da lui composto, [...] morì nel 1893, un [...] «prima» a Pietroburgo) in un clima di [...] e coinvolgente, tanto più sinfonico, quanto più [...] di piedi, gambe, corpi e braccia volteggianti. [...] si era già volto [...] le musiche per Il lago dei cigni [...] La bella addormentata nel bosco (1890). Questo [...] (schiaccianoci, appunto) ha la [...]. È una magica infilata [...] ventiquattro) avvolgenti e luminosi, propizi anche a [...] Natale di suoni, tanto sveltamente irrompenti, quanto a [...] memo-ria. Il Natale ha [...] la [...] favolosa presenza. Erasmo Valente [...] a [...] Un sax multietnico [...] Secondo album con la Verve [...] il sassofonista. In [...] Sanders (ruvido e vivace [...] un genio come Coltra-ne) conferma il suo [...] ibridazioni e le contami-nazioni soprattutto etniche. Nel disco, agli echi [...] fanno da controcanto e completamento i musicisti [...] dalle percussioni indiane dei [...] alla voce di [...] fino alle tastiere funk [...] Bernie [...]. Su tut-to il sax [...] di Sanders. Liszt Sinfonia Dante Busoni Sarabande [...]. Giuseppe Sinopoli [...] DG [...] The [...] Complete [...] Orchestra del Teatro [...]. /// [...] /// Giuseppe Sinopoli [...] DG [...] The [...] Complete [...] Orchestra del Teatro [...]. (0)
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