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Fu molto influenzato da Caravaggio: [...] suoi interni illuminati dalle fiammelle sono inimitabili. /// [...] /// Sconcerto e incredulità nel [...] e letterario di Saint Germain des Prés. Uno dei suoi protagonisti [...] funamboli-ci, solitamente molto avveduto nel muovere i [...] incespicato ed è caduto. Si è fatto male e [...] è lì, [...] che tenta faticosamente di rimettersi [...] piedi. La comunità di Saint Germain [...] Prés era abituata a [...] passare in tromba e [...] la proverbiale camicia aperta sul petto e [...] al vento. Per questo è sconcertata alla [...] di [...] -pesto e contuso. Oltretutto nessuno [...]. [...] del noto filosofo, [...] di metafora e cercando, per [...] possibile, di non maramal-deggiare (come a Parigi si sta [...]. I lettori più attenti [...] B HL (i francesi lo chiama-no così) [...] final-mente dato corpo ad un suo vecchio [...] film. Attorno alla [...] consorte Arielle [...] attrice di suo, aveva [...]. [...] lancio del film, la [...] B HL aveva requisito (sì, è uomo [...] le copertine di quasi [...] francesi. Poi aveva pre-sentato [...]. E lì [...] stato il primo scivolone. Criti-ca e pubblico non [...]. An-zi, spernacchiarono [...] mai è accaduto. E simi-le fu [...] nelle sale parigine. Incassi miserabili e critica [...]. /// [...] /// B HL, dopo qualche [...] autodifesa, scomparve dalla scena. Ora bisogna sapere che [...] parigino senza B HL è come Parigi [...]. Se una mattina sparisse [...] tutti, perché la si vede da ogni [...] ad ogni ora del giorno. Così era [...] impegnate, sui quotidiani, sui gior-nali [...] dappertutto e sem-pre, con moglie e senza. Logico quin-di che la [...] non passasse inosservata. [...] trascor-se nel dubbio: ma [...] B HL? Alla fi-ne, qualche [...] fa, il mistero è stato svelato. B HL, subito dopo Berli-no, [...] ritirato a Tangeri, città dal fascino torbido [...]. E lì, in qualche [...] aveva [...]. [...] pagina bianca, con una penna [...] tramite. Ma sì, B HL [...] Parigi con un libro tutto fresco e fragrante. Ed eccolo in ottobre [...] tv a spiegare che dallo scivolone di Berli-no [...] uscito indenne, che quel lancio di pomodori [...] che aveva sentito il bisogno di darse-ne [...]. E allora via da Parigi, [...]. I media brindarono: B HL [...] ritorno. Oltretutto aureo-lato di una sorta [...] modestia, optio-nal ignoto alla [...] preziosa carrozze-ria. Ma ecco che il [...] ed. [...] 115 franchi, 273 [...]. I critici -stavolta letterari [...] propri occhi. Il libro doveva es-sere [...] rimettersi in piedi, dritto e fiero come [...]. /// [...] /// Un altro [...]. [...] chi, come il [...] gli ha [...] ma la settimana dopo ha [...] avvertito il bisogno di correggere il ti-ro. Ed ecco François [...] penna preziosa, definire [...] come una «delle sperimentazioni [...] più allucinanti» della ri-presa autunnale. [...] invece chi non ha avuto [...] come il settima-nale «Elle»: «Una volta distillata la [...] autodifesa indecente, B HL gioca [...] vita, il suo [...] nel maggio [...] (Bernard, non ce ne frega [...] il suo [...] in Bosnia (Ber-nard, non ce [...] frega niente), la [...] onnipresenza sui magazine (Ber-nard, non [...] ne [...] niente). [...] chi, come Pierre [...] sul numero di [...] veleni che stillano qua e [...] dalle pagi-ne vergate dal filosofo: «Sospetta Marguerite Duras di [...] appartenu-to alla resistenza solo per scaltro calcolo e in-teresse [...]. Tutto ciò è osce-no». Insomma B HL, in [...] ne ha fatte un paio di [...]. Il lettore, se è [...] questo punto si starà chiedendo di che [...] libro di B HL. /// [...] /// [...] Della cattiveria degli «altri», [...] gli hanno impallinato il film. O di quelli che non [...] perdonano an-cora la [...] vibrante denuncia della [...]. [...] chi non ne sopporta il [...] mediatico, astutamente orga-nizzato. [...] è sicura-mente delirante, televisivo. Plana sul lettore lo [...] prelude alla severa realtà dello sbadiglio. Germoglia il dubbio: ma [...] Sartre e Aron? Ma no, sono già in [...]. Troppo facile, adesso. Anche perché, è sembrato ai [...] occhi profani, [...] qualche [...] come un talento di scrittore. Le uni-che pagine nelle quali B HL non parla diB HL. /// [...] /// [...] della fiam-ma, in un [...] irradia la [...] luce in onde concentriche [...] dintorni, esaltando volti, mani, pesanti stoffe rosse. [...] una candela bianca, oppure [...] nel bicchiere con lo stoppino fermato da [...] ferro, o ancora è la fiaccola di [...] può anche trattarsi di un sem-plice tizzone [...]. Co-munque è luce antica, [...] antichi contro [...] della notte e contro [...] aggrediscono la mente. A queste luci fragili, oggi [...] perdute, e [...] che hanno provocato lungo i [...] per [...] e [...] per [...] hanno dedicato [...]. Ma anche i pittori, [...] hanno dedicato alla fiamma e [...] dipinti straor-dinari, quelle «notti» [...] genere importante nel [...] europeo, da Utrecht a Napoli [...] Siviglia. Tra loro, ecco il [...] Georges de La Tour, tanto mitico quanto poco [...] figure raccolte at-torno alla fiamma, con quei [...] sembrano illumina-ti [...]. La Francia gli de-dica [...] pa-rigina, dopo quella di 25 anni fa, [...] modo lo aveva rive-lato al grande pubblico: [...] Grand [...] fino al 26 gennaio [...] su prenotazione, chiamando [...] prefisso per Parigi; il [...] serve prenotazione). Era stato uno storico [...] nostro secolo, a collegare il nome (conosciuto) [...] fino ad allora attribuite a Le [...]. /// [...] /// [...] una quarantina di dipinti, sono [...] 43 esposti oggi al Grand [...] assieme a repliche [...] e della [...]. [...] il San Girolamo della collezione [...] rimasto a Londra. Ma si ipotizza che [...] ne abbia dipinti circa 500. Verranno fuori, negli anni? Lo [...] due prestigiosi curato-ri della mostra: Pierre Rosen-berg, [...] e [...] conservatore capo del dipartimento [...] lo stesso museo. Ricor-diamo che [...] identifica-zione di un de La Tour [...] al recentissimo 1994. Non esiste del pittore una [...] precisa, né un ritratto. Si sa soltanto che, [...] pa-nettiere di paese, studiò con maestri del [...] Ducato [...] Lo-rena, poi sposò la figlia di un [...] del Duca e svoltò una carriera trentennale [...] con notevoli successi. Ebbe tra i suoi [...] e Luigi X I II, [...] lo nominò persino «pit-tore ordinario del Re». Ma [...] di cronologia del suo [...] articolare le ten-denze contrastanti nella [...] pit-tura, tra realismo a [...] un lato e composizioni stiliz-zate, quasi astratte, [...] scene diurne e not-turne, profane e sacre, [...] e ma-nierismo arcaizzante. [...] maggiore sembra questo: Georges [...] La Tour ha fatto o no il viaggio in Italia [...] artisti del primo [...] Come gli olandesi, come [...] Come il lorenese [...] o gli altri lorenesi [...] e Claude [...] i quali, addirit-tura, non [...] per inciso, che si può frequenta-re oggi [...] Europa [...] e «tenebrosa» nelle sale re-staurate della Galleria Borghese [...] Roma)? Oppure de La Tour ha frequentato van [...] al suo ritorno a Utrecht, [...] morte del Caravaggio (1610), e [...] al suo ritorno a Nancy? Occorre [...] pensare la Lorena ducale di allora come [...] di scambi, e di cultura avanzata. Ad esem-pio, il nostro [...] e studiare [...] del Caravaggio nella cattedra-le [...] Nancy. E poi, in seguito, [...] del Re di Francia avrà avuto modo [...] di Rosso Fio-rentino, il [...] pre-cedente era stato chiamato a [...] da Francesco I. In effetti sono decisamente [...] Maniera -Rosso, o Pontor-mo -le due versione [...] e Berlino) del suo San Sebastiano [...] da Irene. Perciò, viaggio o non [...] ci sono e si spiegano. [...] di Caravaggio è certamente [...] La Tour si è addirittura misurato con il [...] dipinti giova-nili del [...] entrambi esposti nella mostra [...] Gli [...] e La chiromante. Ma è an-che presente, [...] di de La Tour, il rude realismo [...] Carracci, [...] quadri («diur-ni», senza fiamma) come Man-giatori di [...] Rissa di musici-sti. Scrive Anna [...] docente [...] di Bolo-gna e notevole [...] sulla capacità del pit-tore francese a metabolizzare [...] e creare la propria poetica: «Sotto la [...] stregata, così cara al pit-tore, la riverberazione [...] lui selezionati diventa sfocata e impercettibile. Que-stione di genialità». Nelle sue tele più [...] Georges [...] La Tour inventa [...] perfetta tra ricetta «tenebrosa», [...] nelle sagome, un che di primiti-vismo alla Giotto. Insomma, un certo arcaismo [...] gusto francese lungo i secoli. Intendo quella solennità immo-bile [...] sacralizza ciò che è profano -i giochi [...] (nella cinquecentesca [...] de [...] la campagna romana eterna [...] le natu-re morte di Chardin [...] o le auliche scene contadine di [...]. In questo senso, i [...] misteriosa perfe-zione di Georges de La Tour [...] Donna con la pulce, povera ragazza qualun-que [...] Maria Maddalena, chi lo sa. Oppure il famosissimo Neo-nato [...] il quale non è Gesù Bambino, ma [...]. Infine quella straordinaria scena [...] Giobbe [...] dalla moglie, sce-na biblica ma, volendo, anche [...]. [...] rac-conto del quotidiano, tra [...] oppure storia tra tentazione della fisicità e [...] fede, contra-sto (esasperato dal pittore quasi fino [...] gonne immense e calde, luminose e profumate [...] la spi-ritualità di Giobbe, spigoloso, senza colore [...] che pure resiste. Composizione pittorica audacemente sbilanciata, [...] bellezza. Anne-Marie [...] Georges de La Tour Parigi Grand [...] Tutti i giorni tranne [...] 10-20 (mer-coledì fino alle 22) Un pittore [...] Chissà se Stanley Kubrick vincerà la [...] proverbiale idiosincrasia per i [...] un salto a Parigi, da Londra, per [...] su Georges de La Tour di cui [...] La voglia, sicuramente, non gli mancherà: perché [...] «Barry [...] de La Tour fu [...] più saccheggiati dal regista, che per quel [...] e tutto costruito sulle [...] dei Lumi, aveva creato un vero e [...] immagini alle [...] operatore John Alcott, si [...]. Da quando è nato, [...] ispira alla pittura. I registi -e soprattutto [...] fotografia -amano specialmente i quadri dove la [...] «personaggio», dove le fonti di luci sono [...] dove comunque i chiaroscuri e le ombre [...] personalità. Interrogate qualunque operatore, e [...] essere stato ispirato da Caravaggio. Essendo Georges de La Tour [...] è ovvio che il suo influsso su [...] esista, anche se magari a livello inconscio. Almeno in due registi [...] conscio. Uno è il francese Alain Cavalier, [...] di «Thérèse». [...] appunto, è Kubrick, che [...] La Tour molti interni girati a lume [...] «Barry [...]. In particolare, è molto [...] fra Barry e la [...] con quegli interni rustici [...] rigorosamente in campo. [...] di Bernard Henri Lévy [...] editore [...]. Purtroppo le afferma-zioni [...] sono in contrad-dizione con una [...] di accordi [...] con la direttiva europea sui [...] per le innovazioni [...] in approvazione il 27 no-vembre [...] con la prassi cor-rente. Basti pensare che la [...] ha chiesto la [...] di piante contenenti geni [...] richiesta è partita dagli «autori» della clonazione [...] Dolly. Non a caso, il [...] Consiglio [...] riguarda un processo di [...] interesse economico allo stato attuale. Si tratta allora di prendere [...] dal-la decisione del Consiglio [...] non tanto per procedere a [...] serie di divieti, quanto per cercare una difficile ma [...] impossibile armo-nizzazione tra i diritti degli indivi-dui, dei popoli, [...] e le regole [...]. Per questo bisogna [...] la clonazione, la trasformazione [...] a oggetto in seguito alla [...] parziale o totale commercializzazione, [...] ai paesi del Sud del mondo da [...] non rispetti il diritto al cibo e [...] per la conservazione della biodiversità. Tutte queste questioni fanno parte [...] un unico problema, quello del rapporto [...] egli [...] che possiedono gli strumenti per [...] trasformazione. Questo con-cetto deve essere posto [...] base della discussione [...] ai divieti solo qualora sia [...] necessario [...] di [...] un accordo [...]. È sperabile ad esempio, [...] decisioni possono costituire una spinta importante per [...] si debba vietare la brevet-tabilità in quanto [...] si tro-vino modi per una protezione dei [...] non cozzi con quelli [...] e del resto [...]. [...] sceglie di seguire la suocera [...] che tor-na alla [...] terra dopo [...] per-duto marito e figli. [...] non è ebrea, ma [...] e alla fede della suocera con dedi-zione, [...] conse-gna anche a lei il titolo di [...]. Helena [...] non è mai stata [...] Polonia, [...] di [...] madre, ebrea della cit-tà [...] che fuggì dal ghetto [...]. Helena fa un viag-gio [...] Polonia [...] da quella fuga e [...] della famiglia. Alla fine del libro [...] avrà diritto al titolo [...] torna», anche se non è mai stata [...]. La fuga non risparmiò [...] la cattura e [...] maledetta e sacra di [...] campi di Auschwitz e poi di [...]. Niente racconti in casa: Helena [...] guerra da quello che ha voluto imparare [...]. Niente lingua madre dei [...] yiddish, il loro polacco sono stati inghiottiti [...]. Ap-pena hanno potuto, i [...] Helena hanno inghiottito anche la loro storia. Restano pochi spic-cioli di [...] lessico che la figlia custodisce e trasmette [...] delle virgolette, che aumentano [...] di reli-quia. E che gusto hanno [...] parole in bocca, [...] carezze, le poche salvate [...] un [...] da superstiti ammutoliti. I suoi genitori dopo [...] sono trasferiti a Mo-naco, nella Germania annichili-ta [...] da una Norimberga di colpe. Lì essi hanno lentamente [...]. Per Helena il tedesco [...] lingua, ma non madre perché non le [...] appar-tenere a quel [...]. E tardi saprà che [...] è solo [...] di un do-cumento contraffat-to [...] poi rimasto indelebile, come una protesi che [...]. Tardi saprà che per [...] ha festeggiato il compleanno del padre in [...] da quello vero e per anni gli [...] di un altro segno. Così è stato un [...] secolo, un clandestino da estir-pare: prima di [...] cameroni di [...] lo [...] b, il gas [...] era impie-gato per derattizzare [...] navi. Per far crescere sana e [...] una figlia, per [...] da [...] che sfigura persino le generalità, [...] è dovuto chiudere in un sacco il mondo di [...]. Ora Helena viaggia con [...] Polonia e sta al suo fianco come [...] con la suocera Naomi. Ora Helena si carica [...] verbo tornare e lo divide con lei. Torna a una origine [...] piangere di sconforto sotto il cielo tiepido [...] Auschwitz [...] nella preghiera sempli-ce rivolta ai suoi dispersi, [...] suo appello i nomi di molti di [...]. Non li ri-corda e [...] ag-giunge colpa al lutto, fa [...] sabbia agli occhi. [...] madre in piedi nella spianata [...] cui fu marchiata da un numero [...] prima, non sa darsi il [...] di [...] abbandonato la madre nel ghetto, [...] uscita da sola. Chi è resto di [...] riassunto in carne de-gli assenti; per lei [...]. Helena scrive a voce [...] italiano caparbio e deciso che sa schioccare [...] esatta di chi ha saputo farsi scrittore [...] di più intenso di scrittore ita-liano. Ha raccolto le scarne [...] della madre, di «colei che torna». È il raro caso [...] alla storia dei geni-tori anche contro il [...] la raccoglie a sillabe da una re-ticenza [...]. È il raro caso [...] il padre e la madre nel senso [...] ebraico del comandamento: [...] peso. Helena dà peso a [...] dal viaggio, perciò anche lei ritorna. Erri De Luca Lezioni [...] Helena [...] Mondadori [...] 202 Lire 27. /// [...] /// Erri De Luca Lezioni [...] Helena [...] Mondadori [...] 202 Lire 27. (0)
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