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[...] PAGINA II [...] LUNEDI 4 NOVEMBRE [...] De [...] TRE DOMANDE [...] De Benedetti, insigne studioso dì [...] giudeo-cristiana, è docente di giudaismo alla Facoltà Teologica di Milano. Un libro che è [...] Ingiustamente [...] da critica e pubblico? Segnalerò un libro [...] già [...] noto agli studiosi fin [...] ma che mi piacerebbe fosse letto anche [...]. Si intitola [...] Testamento e le culture [...] (Boria) ed è a cura di cinque studiosi [...] ha una presentazione di Gianfranco [...]. Si tratta di [...] di oltre 600 pagine [...] sumerici, egiziani, ittiti, ecc. Il motivo per cui [...] soprattutto II fatto che contiene nella [...] integrità il poema mesopotami-co [...] che a mio parere [...] quattro o cinque più grandi poemi del [...]. Impossibile riassumere [...] la vicenda, che è incentrata [...] terribile scoperta della morte da parte di [...] e della [...] ricerca [...] che troverà, ma solo per [...]. Un libro che desidererebbe [...] ardentemente la ristampa di La [...] Dottor [...] di Hugh [...] in edizione italiana circa [...] con molte gradevolissime incisioni di gusto ottocentesco. È la vita insieme [...] di un medico che ha imparato la [...] e vive con loro in una villetta [...] partirà, insieme a loro, per numerose avventure [...] successivi, concluse sempre con il [...] a casa [...] del tè. Stiamo assistendo [...] In Italia a un [...] boom del libri di argomento ebraico. Come lo [...] più facile stabilire un [...] che fornire una spiegazione. Certamente uno dei libri [...] attirato [...] sul mondo ebraico è Lontano [...] di Claudio Magris. Probabilmente si sorto poi [...] non tutti attuali: il «mito» della Mitteleuropa, [...] Stato [...] la riflessione (psicologica, letteraria, [...]. L'E SORDIO DELLA [...] e figlia senza famiglia MARINO [...] so se lo spazio che [...] e legami di natura [...] trovano In molta [...] giovane letteratura sia solo [...] segno della rafforzata importanza di [...] istituzione economica e sentimentale. O se invece 11 [...] e delle violenze su scala famigliare rappresenti [...] la letteratura oggi ha di raccontare tensioni, [...] quasi [...] altrove. Sta di fatto che [...] italiana recente questa dimensione appare come la [...] la più intrigante. Con qualche senso di [...] e [...] che lo sguardo sia [...] di vedere lontano. Ma in altri casi, [...] riconoscere la capacità di scavare con molto [...] situazione e nei suoi inesauribili annodamenti. [...] più significativo è quello [...] Susanna Tamaro; e del resto è a [...] Fabrizia Ramondino e Clara Sereni che si deve [...] di raccontare la famiglia, come luogo della [...] come spazio esistenziale e conoscitivo, come campo [...] delle [...]. Il [...] romanzo di Cristina Comencini narra [...] una situazione famigliare solida apparentemente si disgreghi non sotto [...] colpi di un «esterno» or-mai inoffensivo, quando non puramente [...] ma per una [...] intima e insospettata fragilità. La lieve increspatura iniziale (lo [...] della giovane Federica non è che il solito tormentato [...] «linea d'ombra», la difficile usata [...] diventa una malattia sempre più grave per cui tutte [...] diagnosi -afasia, anoressia, [...] -sono insufficienti e inutili. Il suo segreto è [...] «pagine strappate» del diario dove entra e [...]. E questa distanza che [...] Federica. E con lei la [...] della famiglia, quella che se tutto filasse [...] eponimo: il padre Forte, [...] esi-stenza manageriale viene schiantata ma anche fecondata [...] e dal suo tutto sommato lieto fine. La cosa migliore di [...] proprio nella scelta di concentrare [...] sul rapporto tra padre [...]. La centralità di questo legame [...] via via [...] e narrativamente tutti gli altri [...] conduce padre e [...] a una sorta di secessione [...] resto della famiglia, con un [...] che scioglie il nodo del [...]. E [...] si afferma il motivo [...] di valori, inclinazioni, idee, come per il [...] da Forte ammirato e invidiato, che invece, [...] passione del negozio, come la madre. Nella vicenda complementare e [...] Federica e il giovane Marco, invece, arruffamenti della [...] narrative un po' sbrigative rendono meno limpido [...] sentimenti e delle tensioni in gioco. Cosi II motivo delle [...] grande rimozione che sulla carta cela e [...] segreto della storia, finisce per apparire più [...] che non [...] nodo del dramma. [...] ne risulta squilibrato e [...] storia impoverita. Soprattutto per queste ragioni il [...] che con una [...] scrittura compatta mira dritto al [...] di una relazione complessa e difficile, non sembra del [...] delle sue ambizioni. Che sono anche quelle [...] tra due mondi, quello [...] della famiglia di Forte e quello fuggevole [...] Marco, con la [...] vita dove, come nella [...] «tutto quello che succedeva durava poco». E forse questa presenza [...] altre figure, esistenze diverse, tensioni più profonde [...] importante. Chissà che quella del [...] sia la dimensione che la giovane letteratura [...] incontrare e raccontare il mondo. Chissà che non diventi [...] attraverso cui possono passare altri disagi e [...]. Cristina [...] pagine strappate», Feltrinelli, [...]. In questi giorni esce [...] di commedie di [...] morto a soli 41 [...] che disprezza i ricchi e che ha [...] sfondo dei suoi drammi Cuor di deserto Poeta [...] lo fu non per [...] passionale. Di [...] non stupiscono infatti gli [...] quanto la calma con cui li assume [...] presenta. Non ha la furia [...] Genet, solo il fascino della seduzione. Non la purezza monolitica [...]. Il disprezzo della provincia [...] ideologia («siamo 30 milioni [...] la ragionevolezza di un liceale, non la [...] intellettuale. Risultato: le scelte di [...] sono tutt'altro che astruse, [...] di quella che è, o meglio dovrebbe [...]. In un mondo di [...] di molti poveri sta coi poveri. Ma i poveri però [...] santi (come in Genet), semplicemente hanno una [...] lontana, seducente. Forzando un po' le [...] origine è là, nella cultura del clan, [...] terra, negli espedienti del bisogno, [...] del sentirsi uguali, Un [...] di Cuore di tenebra. Ma ogni riferimento -sottolineo [...]. Le posizioni (politiche) di [...] non sono discriminanti di [...] mondi futuribili: dovrebbero essere il breviario di [...] europei. Ma non lo sono, [...] punto. E allora ci avviciniamo [...] I nostri anni, per i nostri teatri: [...] porta questi elementi sulla [...] delle splendide commedie, in cui si riflette [...] soprattutto, senza fare teatro politico, perché non [...] di agitazione. Non c'è classe sociale [...] abbattere, sono tutti gli europei, il mondo [...] propria indecisione, dello stallo, sia tra ricchi [...] quando invece i sentimenti chiamano, [...] pretende le sue ragioni. Il ritorno al deserto [...] commedia più esemplare. La raccomando a tutti [...] chiedono se essere o non essere ancora [...]. Che la smettano proprio, [...] al deserto. I protagonisti sono due [...] vendicativa sorella ritirata in Algeria, figlia [...] di famiglia [...]. Il fratello a suo [...] s'è fatto Ragazzo francese di teatro con [...] è stato forse il [...] sentimentale. Tra la provincia francese [...] non aveva [...] della scelta, sceglieva [...] ovvero [...] africano, Il sentirsi vincolati [...]. Ma [...] non è stato solo [...] parteggiava per 1 soliti poveri. Si è occupato non [...] ricchi, ovvero di noi europei, e delle [...] Indecisioni. È [...] a [...] a 41 anni, [...]. Poche sue pièce arrivano [...] (grazie al Gruppo della Rocca, a Cherif [...] Biennale). In Germania è Peter Stein [...] la regia di «Roberto Zucco», (una delle [...] traduce «Qua! Da noi, prima di [...] bisogna [...] e [...]. [...] Costa e Nolan pubblicavano una [...] «Lotta fra negro e cani». Grazie a [...] esce ora la prima raccolta [...] sue commedie In Italia («Il [...] al deserto e altri testi», [...]. /// [...] /// Al tempo della guerra [...] toma nella provincia francese, e non solo [...] ma per attuare una esilarante quanto suprema [...]. Ovviamente la spunta rovinando [...] ben si convince a tornare pure lui [...]. Non è certo difficile [...] la loro sovrabbondante coscienza, ammettere che la [...] un impoverimento, prostrazione, mutilazione. È dagli antichi romani che [...] a forza di nostalgie di [...] Fin [...] niente di nuovo in [...]. Ma si diceva prima, [...] sono ragionevoli: ciò che [...] ROBERTO ME NINfa è decidersi per [...] vita, ovvero smettere di [...] porcherie che sta facendo. Chi voglia [...] si legga [...]. In ogni caso saremo [...] della scelta, perché faccia a faccia con [...] e marocchini ci siamo già. Di questa indecisione, chiamata [...] ci ha regalato gli [...] comici, sensuali, drammatici. I dialoghi amorosi tra [...] e risposta di reticenze, inseguimenti verbali, [...] tergiversare tra un dealer [...] in un losco incontro notturno in cui [...] di non fare II primo passo, sono [...] non far succedere alcunché; una baraonda di [...] in un quartiere periferico di una città [...] aspirante suicida occidentale non ha la forza [...] giacché è un impedito) di ammazzarsi e [...] ricattatore (Charles), non ha il coraggio di [...] (Quai [...]. Di Charles dice [...] «Non è debole, né [...]. È semplicemente "impedito", intendo [...] discrepanza tra lui e la vita è [...] dei suoi progetti». [...] di [...] non sta solo nella [...] che descrive, quasi sempre l'incontro con [...] il negro, la sorella [...] che ancora conosce la dolcezza. Misurarsi con la vita, [...] a faccia. La novità è che [...] bloccano tutto -argomento teatrale per eccellenza [...] ne sono stregati, sottomessi. [...] mette in piedi una [...] in modo che fino alla fine non [...] nella sospensione si apre a ventaglio tutta [...] dei più meschini, grandezza [...] e nostalgie. Un quadro del presente [...] generoso, anzi utopico: [...] clandestino, che di fronte [...] non ha il coraggio del ricatto più [...] che vorrebbe ammazzare subito [...] fronte, ma poi non lo fa, divorato [...] si scatenano, perché anch'egli è [...]. Il lettore avrà intuito [...] facile digerire [...]. Lui stesso si meravigliava [...]. A [...] succedeva come ai grandi [...] temi politici ma collidono con le ricette [...] (Camus, Genet. /// [...] /// Temendo di [...] risucchiato dalle grandi manovre [...] sottolineava con puntiglio che [...] affatto alla «situazione degli immigrati in Francia», [...] destini delle persone amate, individui quindi. [...] stesso, [...] e patrono, pregava di non [...] le sue [...] sotto [...] politica. [...] la politicità di [...] è tutta sentimentale, appartiene quindi [...] futuro. Nove europei su dieci [...] colpevole [...] bianca, ma tanto -argomentano [...] può fare? [...] veniva da scelte diverse, [...] facevano oscillare tra poli [...] eterogenei. È la «voce del [...] sensazioni amorose e ribelli, che lo spingono [...] voci arcaiche del mondo intero. Cosi, sulle scene, voleva [...] negri a interpretare i suoi negri, distinguendo [...] e africani. Registi e drammaturghi non [...]. Perché tanto bisogno di [...] Ora, dopo la Tempesta di Peter [...] forse lo si è [...]. Mettere un «autentico» nero [...] tutta la mimetica bravura della tradizione teatrale [...] atto di profondo ripensamento: il rigetto di [...] occidentale, portare il teatro «altrove», là dove [...] nostre pulsioni, bruciano. UN DEBUTTO A 22 [...] Nato à Metz nel 1948. Bernard [...] debutta a 22 anni mettendo [...] scena Les [...] a Strasburgo, suo testo ispirato [...] Infanzia di [...]. Nel [...] rappresenta Il suo Salinger. Tra le [...] maggiori Scontro di negro contro [...] (1979) ; Quai [...]. Nella solitudine dei campi [...] 1987) ; Ritorno al deserto ( 1988) [...] Roberto Zucco. Ha tradotto Racconto [...] di Shakespeare. Narrativa: La [...] cilena! È morto il 15 [...]. In Italia il Gruppo [...] Rocca [...] messo in scena Scontro di negro contro [...] anche radiotrasmesso). Cherif ha curato Quai [...] per la Biennale (1984). [...] lo stabile di Genova realizza Roberto Zucco (regia [...]. /// [...] /// Genet e gli scritti politici [...] ne parliamo con il curatore, Albert [...] bellezza per gli ultimi In Francia è stato da poco pubblicato da Gallimard un libro [...] dare, che raccoglie gli scritti [...] le interviste rilasciate da Jean Genet negli ultimi ventidue [...] della [...] vita. A cinque anni dalla [...] di Nostra signora dei fiori, Diario di [...]. Le cameriere c II [...] scandalizzare, sia per il suo vissuto di [...] ribelle, sia per le sue posizioni politiche [...] tutte le minoranze: dalle pantere nere ai [...] maghrebini ai terroristi della [...] tedesca. Negli ultimi vent'anni della [...] Genet [...] elogiato da Sartre e Cocteau [...] più grande scrittore francese contemporaneo -aveva completamente [...] e il teatro, scrivendo solo testi di [...] su riviste e giornali, oppure rimasti inediti. Sono proprio questi gli [...] vengono raccolti in un volume che illumina [...] contraddittorio e [...] dello scrittore francese. Di lui e della [...] parlato con il curatore del volume, Albert [...] il quale, oltre ad [...] biografia in corso di [...] uscito il primo volume che copre gli [...] anche il responsabile del Fondo Jean Genet. Perchè Genet negli ultimi [...] vita non ha più scritto opere letterarie [...] storia letteraria di Genet [...] in tre grandi periodi. Il primo è quello [...] in carcere, durante i quali scrìve i [...]. Nei confronti della società, [...] rapporto dì scontro diretto ma astratto, dato [...] alla società da dietro il muro della [...]. Tornato in libertà e [...] di intellettuali come Sartre e Cocteau, per Genet [...] periodo del teatro: attraverso le [...] teatrali egli attacca [...] che la società si [...] stessa. Genet conduce questo attacco [...] che finisce per distruggere lo strumento stesso [...] dopo i Paraventi non gli è più [...] il teatro. Inizia per lui un [...] complicato anche da alcune tristi vicende personali. Tenta il suicidio, poi [...] anni, fa un lungo viaggio in oriente. Probabilmente proprio la distanza geografica [...] permette di guardare [...] in modo nuovo: fino ad [...] infatti la [...] era una battaglia interna, una [...] contro [...] bianco e borghese condotta attraverso [...] scontro con la Francia e le sue istituzioni. Da quel momento invece [...] contro [...] passerà attraverso [...] ai movimenti di liberazione, [...] FABIO [...] ai palestinesi. [...] politico nasce Insomma quando [...] letteratura gli sembrano esaurite. SI, Genet cercava un [...] e la politica gli [...]. E poi bisogna ricordare [...] a Parigi proprio durante il maggio 68: Genet [...] da quegli avvenimenti che gli rivelano una [...] collettiva della festa nata dalla rivolta. Che rapporto esiste tra [...] testi politici? Da un lato esiste un [...] dato che le pantere nere o i [...] in contatto con lui perchè hanno letto [...] perchè conoscono opere come / negri o [...] Paraventi. Quindi se scrive dei [...] perchè prima aveva scritto delle opere letterarie [...] una certa direzione. Quali sono le caratteristiche [...] politico? Genet è colui che fa risorgere [...] è escluso e respinto, riporta alla luce [...] dimenticata della società. Negli ultimi anni della [...] vita inventa una lingua che [...] avere il respiro epico e lirico di Omero e [...]. Genet si fa però [...] dei dimenticati, degli sconfitti. Perchè Genet ha continuamente [...] in [...] la società? Ciò che fa la [...] particolarità, e al contempo la [...]. In questi testi ritorna [...] di visione estetica della rivolta. SI e questo è [...] di Genet che hanno maggiormente scioccato e [...] in contropiede ogni discorso politico. Genet ammette apertamente [...] di legami estetici ed [...] sue scelte politiche: cosi facendo infrange un [...] politico. Egli ha il coraggio [...]. Ma oltre a ciò va [...] che la [...] idea di bellezza è sempre [...] legata alla lotta. Genet può essere assimilato al [...] dì si. /// [...] /// Genet ha sposato concretamente [...] ha appoggiato, andando a vivere con le [...] con i palestinesi. Inoltre, Genet non ha [...] cause, ha creato dei rapporti diversi, dei [...] è innamorato dei palestinesi e delle pantere [...]. Di solito, tra [...] occidentale e i movimenti di [...] sopravvive sempre una distanza, una differenza. Genet annulla questa distanza [...] d'amore crea [...] e la possibilità dello [...]. Come è percepito oggi [...] Genet? Oggi c'è una totale uniformità di [...] di Genet esce da questo quadro, quindi [...]. Il suo è un [...]. E infatti nei suoi [...] ancora molte resistenze, anche perchè egli si [...] in là nelle sue provocazioni. Secondo me, [...] le sue opere letterarie sono [...] più violente e provocatorie dei suoi testi politici. Genet era un uomo [...] mai avuto dietro di sé un partito [...]. Proprio la solitudine gli [...] maggiore libertà, gli ha consentito di avventurarsi [...]. Genet può essere un [...] gli intellettuali di [...] non è un modello, non [...] mai voluto [...]. In lui agisce qualcosa [...]. Egli ha voluto distruggere [...] esemplarità, dato che la singolarità non può [...] SESSUALE Soffrire come una donna ADRIANA [...] il mito che il [...] Tiresia [...] vissuto per qualche tempo in un corpo [...] ridiventare maschio: pertanto In in grado di [...] Zeus ed Era, che lo interrogavano sulla quantità [...] esperito dai [...] che «se esistevano dieci [...] ne spettava una e [...] Tiresia pagò allora con la cecità -accompagnata [...] profezia -la colpa dello svelamento di tale [...]. C'è tuttavia [...] versione del mito: Tiresia [...] indovino, per [...] visto nuda la dea Atena [...] bagnava in una fonte. Dunque due diverse narrazioni [...] risultato: lo svelamento del corpo femminile condanna [...] ha visto -ed esperito -ciò che non [...] nè di vedere nò di esperire, epperò [...] il dono [...] di una mente che [...] gli altri non vedono. Ma allora che cosa [...] Tiresia? La domanda se la pone Nicole [...] in un bel libro [...] (// femminile e [...] greco) uscito di recente [...] per i tipi della Laterza, cercando risposte [...] vicenda [...] -nelle [...] simboliche greche sul fatto [...] sessi. [...] ovviamente sa che tali [...] unilaterali, ossia traducono il solo «sguardo» maschile [...] non per questo ritiene meno interessante indagare [...] Greci intorno «alla differenza sessuale e al [...] a vantaggio [...]. Tale indagine viene cosi [...] appunto il materiale mitico, o anche [...] omerica, si avviluppino in [...] assai più complessi di quella traduzione della [...] in rigidi ruoli sociali che caratterizza la [...] del periodo classico. Con [...] classica siamo infatti appieno [...] di centralità politica che assegna agli uomini [...] del cittadino c il coraggio del guerriero, [...] confina le donne [...] domestico. In greco si dice an-dreia, [...]. Dunque il coraggio e [...] tutt'uno e disegnano lo scenario bellico nel [...] la [...] eccellenza. Sia questa «la bella morte» [...] a Sparta. Ma [...] siamo appunto già [...] de! Andando a scavare [...] nel tempo, tuttavia, potremo [...] uria tradizione alquanto diversa: quella che postula, [...] di [...] «che un uomo degno [...] è più virile proprio quando accoglie in [...]. Appunto Tiresia, che ebbe [...] corpo di donna e i cui occhi [...] di ciò che egli non ha più [...] perché lo conosce. E soprattutto il corpo: luogo [...] della differenza sessuale e perciò [...] di [...] (non [...] solo maschile) che tale differenza [...] in [...] ance ra [...] turbate [...] dell u//ro. Un corpo che gli [...] gli dei -omerici hanno vivo e palpitante: [...] cruente e di acute sofferenze. [...] acute come i dolori [...] corpo nel momento del parto, massima prova [...] ed esperienza che, anche sul piano lessicale [...] dà il nome alle sofferenze del guerriero [...] nemico. Del resto il travaglio [...] termine che passa ad [...] umana come luogo del patire, e. Ebbene, proprio il [...] dagli enormi appetiti gastrici [...] complessa ambiguità figurate della [...] rappresentazione mitica, si porta [...] del femminile: dalla debolezza che viene dal [...] in panni muliebri (come Achille e Teseo [...]. Gli esempi si moltiplicano, [...] si complicano, e la scrittura di [...] riesce sempre più a [...] che «la strategia greca per pensare la [...] sia molto abile» Tale strategia riconosce infatti [...] potenza femminile, ma lavora per far si [...] a poco, con travestimenti, inversioni e trasposizioni [...] se ne impadronisca, riuscendo [...] a recludere le donne [...] di mogli obbedienti e sottomesse. Certo una cosi arrogante [...] ha i suoi lati irrisolti: ed ecco [...] (e la paura) di una -razza delle [...] ogni male, dalla discordia, al dolore, alla [...]. Ecco, in altri termini, una [...] femminile caratterizzata [...] e dalla mancanza, in ogni [...] incontrollabile e tremenda, e tutta radicata in una corporeità [...] ormai spetta solo alle donne: perché gli uomini, [...] avviati a [...] nella filosofica dimora del puro [...] hanno deciso di misurarsi [...] e non sulla sregolatezza del [...]. Il cieco Tiresia sta dunque [...] alle spalle: egli che ebbe la colpa di vedere, [...] il corpo di una dea [...] sotto il rivestimento [...] non [...] non era niente. Oppure ebbe forse il merito [...] prevedere quella cecità che la storia [...] riservato ad una umana [...] nella differenza elle ovviamente pretende [...] unilaterali restituzioni di [...] femminile e [...] greco», Laterza, [...]. /// [...] /// Oppure ebbe forse il merito [...] prevedere quella cecità che la storia [...] riservato ad una umana [...] nella differenza elle ovviamente pretende [...] unilaterali restituzioni di [...] femminile e [...] greco», Laterza, [...]. (0)
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