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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2360985837.

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Il poeta Mario Luzi usa [...] parola durissima per definire la secessione: diserzione. RENZO CASSIGOLI [...] ANCHE NELLA manovra finanziaria [...] go-verno di centro-sinistra deve qualificarsi per una [...] il passato. Negli anni precedenti le [...] sono limitate da una parte a effet-tuare [...] risparmio o di aumento di entrate tramite [...] imposizioni di ticket. Con ciò senza rimettere [...] struttura complessiva della spesa e soprattutto i [...] e di sprechi che sono la caratteristica [...] sanitario. Oppure, [...] le leggi di bilancio [...] propri confini as-sumendo compiti di vera e [...] di più [...]. Oggi la finanziaria deve [...] quello che le è proprio che è [...] della spesa, adottando provvedimenti di tipo finanziario [...] ricadute siano anche di ordine strutturale, avendo [...] agli altri strumenti di politica sanitaria da [...] regionale e locale. Quali sono i punti [...] avviare un cambia-mento del sistema [...] primo riguarda il reperimento [...] autonomia impositiva, mutualità integrati-va, [...] sono il [...] di modalità di finanziamento [...] vanno diversamente modulati e rapportati fra loro, [...] ristabilire maggiore equità sostanziale fra cittadini. Il secondo attiene alla [...] la quota ca-pitaria indifferenziata alle Regioni risulta [...] criterio giusto di universalismo, un fattore di [...] differenze che esistono da Regione a Regione [...] de-mografici, epidemiologici, di sistema. Il terzo È [...] delle risorse e cioè [...] per-ché, erogare le risorse. Ciò significa superare la [...] base «storica», collegata alla semplice esistenza in [...] e introdurre flessibilità rispetto a obiettivi prefissati, [...] scelte dei cittadini (budget per obiettivi, budget [...] che segue [...]. Ecco perché è riduttiva [...] ai ticket in questi giorni. Solo abbinando strettamente risparmio [...] ad affrontare il vero nodo del nostro Sistema [...] il miglioramento [...] dei servizi, [...] del rapporto tra risorse [...] delle prestazioni attraverso [...] del fenomeno di fondo [...] del si-stema a fronte di buone capacità [...]. Dove le improduttività e [...] Prima di tutto [...] ospedaliera pubblica e privata, [...] più alto costo sostenuto dal Servizio sanitario [...] e le tecnologie impiegate e dove esiste [...] dei posti e [...] organizzazione che ruota troppo [...] letto più che a funzioni e domande [...] specialità ed intensità. [...] della diagnostica e della [...] di improprietà, inutilità, duplicazioni inutili ma anche [...]. Si pensi ad aree [...] ma indi-spensabili ai fini del mantenimento della [...] ri-sparmio di risorse come la prevenzione, la [...] riabilitazione a fronte di aree che passano [...] «ristrutturazione» che va al di là dei [...] ad esempio le cure termali. Negli oltre 30000 [...] (indagine [...] Istat 1994) spesi dai cittadini [...] sanitaria privata che vanno almeno [...] parte riportati nel sistema attraverso [...] modelli organizzativi e [...] lavo-ro. Nella modalità di effettuazione [...] parte delle azien-de dove non vengono applicate [...] di scala. Ma rispetto al passato [...] finanziaria e neanche solo legislativa, va creata [...] valorizzazione delle risorse umane della sanità ed [...] coinvolgimento in termini di re-sponsabilità etica, gestionale, [...]. Ciò significa intervenire, con [...] di concertazione con le professioni, sugli istituti [...] gli incentivi, i sistemi premianti e [...] la riorganizzazione delle piante [...] mo-difichino comportamenti professionali, modelli organizzativi e allo-cazione [...]. È evidente che anche [...] principale è [...] e non si tratta [...] gli ospedali né contro gli ospedalieri. Si tratta bensì di creare [...] condizioni per lo sviluppo di nuove forme as-sistenziali usando [...] risorse ospedaliere, che vanno [...] domiciliare, [...] diurna, [...] territoriale. Si tratta, in buona [...] un costo incomprimibile come quello del personale [...] meno costosi e, quello che più conta, [...]. Cosa direbbe Simone Martini [...] Avignone, per tornare a Siena scoprisse che [...] è la Toscana non sono più in Italia, [...] La domanda fa sorridere Mario Luzi, [...] di Simone Martini ha scrit-to il «Viaggio [...] il ritorno in Italia [...]. Scuote la testa, il [...] fronte a quella che ritiene una pagliacciata [...]. Per lui la secessione [...] delle forze [...] rispetto ad un processo [...] Paese che affonda le radici nella cultura su [...] la nostra identità». Usa una parola molto du-ra [...] definire la secessione: diser-zione. Poi, pacatamente, spiega. Il suo fascino era [...] essere con-tinuamente tesa a questo punto di [...] collettiva. [...] quindi, non come risulta-to [...] e militari, ma espressione prima di tutto [...] di culture verso un riconoscimento reciproco». Luzi si ferma un [...] «Non si può disertare da questo cammino. Ecco, questo potrebbe dire Simone Martini [...] a quel che accade in questi giorni [...] Italia». Ma [...] di questo Paese, professor Luzi, [...] una realtà. [...] che si manifesta, il [...] e civi-le è proprio [...] di un processo di [...] e che, come tutte le cose, non [...]. La [...] rottura è un ritorno indietro. Se guardiamo allo Stato [...] un processo di difficile for-mazione, fenomeni come [...] stiamo assistendo, tra il dram-ma e la [...] alla loro dimensione di prodotti [...] della grettezza, di una [...] ad abbando-nare un cammino comune. Perchè ha definito [...] un mito, un sogno? Perchè [...] che sta al di so-pra dei piccoli [...]. È come una sorta di [...] polare. Se noi prendiamo [...] co-sciente della vita nazionale, [...] è segnata da questo dato di fatto. Parto dagli scrittori del Medio Evo. Dante, Petrarca, Ma-chiavelli hanno [...]. Una [...] presunta perchè [...] già una [...] di fatto: [...] lin-gua che esprime tutto. Il nostro è un Paese [...] dia-letti, altra ricchezza della cultura, che oggi [...] lingua nazionale. Ancora segno di rottura? Certo. Un altro modo per [...] della cultura e quindi della [...] nazionale. Siamo in una fase [...] nella quale si preferisce ignorare il con-cetto [...]. Si preferisce rompere tutto, [...] invece di correg-gere, che è la condizione [...] cammino verso la costruzio-ne della Stato unitario. Ci si tira fuo-ri, [...]. Così penso avrebbe detto Simone Martini, [...] il pensiero del Petrarca con cui aveva [...]. Per lei, insomma, le radici [...] del Paese affondano prima di tutto nella cultura, piuttosto [...] nelle battaglie per [...] Sicuramente. È il fatto che [...] ci determina come na-zione. Fin da quando [...] Ca-rolingio si è disfatto. È una [...] umana inconfondibile. Preesi-ste alla Nazione, che [...] con-cetto molto tardo. La nazione italia-na, la [...] realtà preesisteva nella cultura, nella [...] nei comportamenti. La realtà statuale italiana [...] è. È nata attra-verso patteggiamenti, [...] abilità di personalità come Cavour, piuttosto che [...] popolare, che non [...] stato. È un cammino di [...] diffi-coltà, ma che vedo in positivo. Cer-to questa non è [...] delle Na-zioni. Ma anche [...] ha biso-gno di realtà [...] identi-tà nazionali forti. Altrimenti ci di-sperdiamo come [...]. È difficile collocare la [...] Po in un conte-sto così alto, come [...]. Le vicende di questi giorni [...] gravi, anche se non posso fare a meno di [...] una pagliac-ciata. Gravi perchè fanno leva [...] basso profilo, sulla parte più spregevole della [...] di gruppo, sociale. È una specie di scandalo [...] deve far riflettere, visto che si è affermato in Lombardia una regione evoluta, dove sembra impensabile che si possa [...] ascolto a un Bossi, un [...] un Boso. In questo sen-so il [...] ma poco sostanziale, deve far pensare. Più sostanziale invece è [...] lamentela che sale dal nord, vittima del [...]. Una denigrazione del meridione [...]. In fondo chi ha [...] in Italia? La facciata è Roma, ma [...] è stato loro, an-che se poi lo [...] po-litici. Gli squilibri di cui [...] sono principalmente loro responsabilità. Uno scontro solo di [...] che in Italia non ci so-no certo [...]. Non le sembra abbastanza [...] Per [...] etnie, forse, bisogna risalire alla preistoria, alla Magna Grecia, [...] etruschi. Ma se rientriamo in [...] che si scontra-no non ce ne sono. Ci sono stati i Longobardi, [...] bar-bari nel senso greco, cioè di estra-nei [...]. Il richiamo ai Celti, [...] in aria? È come annullare qualche millen-nio [...] avvenimenti, di evo-luzione, di involuzione. Lei trova un nesso [...] e le semplificazioni del linguaggio e la [...] certamente questo nesso. La brutalità [...] corri-sponde a rozzezza [...] a roz-zezza di intenti. E poi [...] dove [...] predomi-na. Se la cultura è il [...] della coesione italiana, [...] è ciò che lo manda [...] panne. Se lei pen-sa che [...] Costituzio-ne ci sono voluti due anni di [...] di commissioni si rende conto di cosa [...]. Due anni preceduti da [...] di silenzio coatto, di pen-siero introflesso che [...] ragioni fondanti della nostra Costituzione. Oggi invece se ne par-la [...] tanta leggerezza, ogni giorno si improvvisa una idea, una [...]. Se diamo ascolto alle [...] Bossi, un furbacchione di una rozzezza mentale incredibile, [...] da osteria. E poi [...] la stampa che lo amplifica. Sembra non si sia [...] del fenomeno nelle sue reali proporzioni. Questa estate se ne [...] dei tanti episodi di malcostume, i vari Merola [...]. Forse perchè non [...] altro sulla scena e [...] i giornali. ///
[...] ///
Il federalismo può essere [...] Ho qualche dubbio. Il federalismo [...] è stato sconfitto, ma può [...] risorgere. [...] di fede-ralismo, per me, è [...] di unire ciò che è [...]. [...] mi sembra si proceda al [...]. In un certo senso, [...] forte lo Stato. Non vorrei però che [...] da cui far dipendere la soluzione di [...]. Una cosa è certa: [...] riforma che snellisca e renda più efficiente [...] Stato, [...] la cosa pubblica ai [...]. Per me, comunque, il [...] prima che politico. Etico, cul-turale e civile, [...] risalire a quelle radici culturali di cui [...]. In politica la proposta [...] tappeto, mi sembra pe-rò che ognuno la [...] suo. Di fronte a questo Paese [...] un via [...] cosa si sente di [...] Di [...] questo momento con co-raggio e serenità, affrontando [...]. Ci sarà la commissione bicamerale, [...] passaggio importante. Dobbia-mo essere coscienti di [...] perfettibilità della nostra con-dizione nazionale sapendo di [...] che non concluderà il nostro cammino. È la progettualità il [...] che trop-po spesso magari rimane progetto. Partendo da questo momento di [...] livello, nel quale [...] in certi momenti sembra avere [...] meglio mettendo a repentaglio [...] del Paese, dobbiamo lavora-re non [...] disgregare una realtà che esiste, ma per [...] dando più slancio, più libertà, [...] potenzialità a questo nostro Paese. Giovanni [...] Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Direttore [...] Antonio Zollo Vicedirettore: Giancarlo Bosetti Marco Demarco Redattore [...] Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. ///
[...] ///
Il razzismo non unisce [...] anche i razzisti. Questo sul volantino non [...] non [...] scritto che due più [...] sia a Napoli che a Mestre, nonostante [...] insegnanti. [...] terreno su cui tutti [...] conosciuto la loro sconfitta economica e sociale, [...] e culturale crea ste-rilità e solitudine. È vero che il [...] durante il regime repubblicano ha fatto poco [...] delle culture particolari e per creare uno [...] statale che rendesse fratelli tutti i cittadini [...]. È vero che fino [...] Stato e partiti politici hanno diviso le stesse [...] divi-sioni. Ma è pur vero [...] moderno, transnazionale e informatico, ha modificato to-talmente [...] problema delle identità nazionali. Resuscitare sentimenti vecchi e [...] smuovere il limaccio di una cultura sepol-ta [...] creatività e la sana aggressività dei giovani [...] è un modo di far politica che [...] accettato da nessuno. Die-tro [...] stanno in agguato il [...] esem-plari, [...] di ricino, le squa-dracce, [...] le barricate, le marce su Roma, i [...]. È [...] a questo che Bossi vuole [...] creando una [...] maggioranza dentro una minoranza. E può [...] o cercando il martirio [...] il criminale volantino, scatenando nei giovani del Nord [...] per i meridio-nali. La sfida lanciata da [...] studenti della fantomatica [...] va al di là [...]. È una mossa mortale, che [...] scatenare una reazione a catena di di-mensioni e gravità [...]. La democrazia deve trovare [...] la capacità di met-tere in campo una [...] fenomeni di così devastante disgregazione mora-le. Davanti allo scandalo della [...] da una forza politica presen-te in Parlamento, [...] più fare finta di niente. ///
[...] ///
Davanti allo scandalo della [...] da una forza politica presen-te in Parlamento, [...] più fare finta di niente.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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