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Da destra: Enrico Fermi, Rasetti, [...] Segrè e [...]. Tratta da Settimana [...] ottobre 1950. [...] maestri si ritrova a [...] cattedra di fisica teo-rica in Italia. Intorno a lui si [...] nucleo di giovani che, cosa inedita per [...] a lavorare in équipe. Fermi è sia un [...] che un (grande) fisico sperimentale. A lui si deve la [...] teoria [...] debole. E a lui si [...] fissione, artificiale, [...] ancor-chè non riconosciuta. Nel 1938, mentre riceve [...] che gli è stato assegnato [...] le famigerate leggi raz-ziali. E [...] moglie, Laura, è ebrea. Fermi si reca a [...] fugge in America. /// [...] /// Poi si sposta a Los [...] svolgere una funzione diri-gente [...] bomba. Dopo la guerra è [...] Chicago e [...]. Edoardo [...] la sentinella della fisica [...] Edoardo [...] collabora-tore, amico e testimone [...] Fermi, è [...] dei «ragazzi di via [...] a restare in Italia [...]. A fare da sentinella [...] resta della cultura fisica polverizzata dal fascismo. [...] non ha solo il merito [...] conservato la fiam-mella accesa durante [...] bufe-ra della guerra. Ma anche di [...] sapientemente organiz-zato la ricostruzione nel [...]. Anche a lui si deve, [...] gli anni [...] e [...] la fonda-zione [...] Nazionale di Fisica Nucleare [...] del Centro Europeo di Ricerche Nucleari [...]. Orso Corbino: il grande protettore Il protettore di Fermi e dei [...] Mario Corbino. Direttore [...] di Roma tra il 1918 [...] il 1937, diventa ministro della [...] nei primi go-verni Mussolini. Anche se non è [...]. È legato, [...]. Notevole la [...] capaci-tà di riconoscere il genio [...] di [...]. Franco Rasetti: il fisico [...] a via [...] è Franco Ra-setti. Nel 1939 lascia [...] per il Canada, dove va [...] dirigere [...] di fisica [...] in Que-bec. [...] Progetto Manhattan, è tra i [...] che oppongono un ri-fiuto. Dopo la guerra si [...] Gran Bretagna, spostando i suoi interessi dalla fisica [...] contami-nata, alla geologia e alla pa-leontologia. Pontecorvo: sceglie il grande [...] Bruno Pontecorvo [...] più gio-vane dei ragazzi [...]. Nel [...] è in Francia a studiare [...] e a manifestare la [...] simpatia per la sinistra francese. Nel [...] emigra negli Stati Uniti. /// [...] /// [...] del 1950 è protagonista di [...] delle più clamorose «fu-ghe» nella storia della guerra fredda. Si reca in URSS. Di-venterà uno dei più [...]. Ma come? Sono trascorsi [...] dal lancio della «bomba» su Hiroshima e [...] dalla replica di Nagasaki. E lui, [...] fisici di quel tempo [...] i tem-pi, un democratico che ha lasciato [...] a Roma per ricomin-ciare come un principiante [...] America, pur di sottrarre la moglie alle leggi [...] la propria soddisfazione, anzi una certa soddisfazione, [...] ad annichilare due intere città e a [...] migliaia di perso-ne, per lo più bambini, [...] in una delle più repentine stragi mai [...]. Come è possibile, tutto [...] per afferrare il senso [...] una delle «chicche» che Gianni [...] e Michelangelo De Maria, [...] saputo scoprire nel ricco archivio che Edoardo [...] ha lasciato nel vecchio [...] Fisica [...] La Sapienza di Roma. [...] e irresponsabile che sembra [...]. /// [...] /// E il libro, inedito, [...] Edoardo [...] «Da via [...] che gli Editori Riuniti [...] cura di [...] e De Maria, contribuisce [...]. Per essere compresa quel-la lettera [...] come usa dire, [...]. E il contesto era [...] guerra delle nazioni unite al nazifa-scismo. Una guerra in cui, per [...] solo le basi della democrazia [...]. /// [...] /// In questo contesto, e [...] i fisici della dia-spora, costretti a scappare [...] cercare rifugio negli Stati Uniti per sfuggire [...] e liberti-cide del nazifascismo, vengono chia-mati a [...]. Ad assu-mersi delle responsabilità. Quelle di costruire, anzi [...] di inusitata e rivoluzionaria po-tenza, resa possibile [...] dicembre del 1938, della fissione [...]. [...] Franco Rasetti, pur consapevoli della [...] in gioco, rifiutano [...] di la-sciarsi coinvolgere nella realizzazio-ne [...] di distruzione di mas-sa. Ma la maggior parte [...] diaspora non si tira indietro. Di fron-te alla minaccia [...] assumere le proprie responsabi-lità. [...] «invenzione», della arma atomica. [...] propongono che [...] non debba mai essere utilizzata. Bensì so-lo ostentata quale [...]. La vicenda della costruzione [...]. [...] e dimostra che [...] è davvero realizzabile. Intanto a Los [...] inizia la messa a [...]. /// [...] /// Costellata da ostacoli tecnici [...] tanto da apparire, spesso, insormon-tabili. Invece vengono sormontati. [...] volge al termine, ma [...] tarda pri-mavera del 1945. A tempo scaduto, ver-rebbe [...]. Perché Hitler è morto [...]. E [...] Karl [...] ha di-chiarato la resa incon-dizionata [...]. La morte di Hitler, [...] nazismo, la resa della Ger-mania cambiano i [...] Progetto Manhattan. Venuta meno la causa, [...] considerata conclusa anche [...] Molti scienziati se lo [...]. E molti si convincono [...]. Il progetto va bloc-cato. La pensa così Einstein. La pensa così Leo Szilard. La pensa così Joseph [...] recente Premio Nobel per [...] lascia Los [...]. Non la pensano così [...]. /// [...] /// [...] faranno capire [...] di Stalin chi avrà la [...] nel nuovo ordine mondiale. Perché bisogna mostrare al contribuente [...] di una colossale spesa, finora [...] che è [...] di 30. Perché, infine, la bomba [...] la fine della guerra col Giappo-ne. Di questi tre motivi, [...] illustrato agli scienziati di Los [...]. E il 31 maggio [...] Fer-mi viene chiamato, insieme a Op-penheimer, Lawrence e [...] a dare il proprio [...] della bomba contro il Giappone. [...] gli viene detto, non ha [...] di arrendersi. Le [...] dimostrato che [...] costerebbe un milione di vite [...] i soldati americani. [...] farà risparmiare queste giovani vite [...] pensate sia lecito [...] Non importa che questa non [...] la verità. Fermi e i suoi [...] esprimono sulla base di questa convinzione. E il 16 giugno rispondo-no: «Riconosciamo [...] di fronte alla nazione [...] essere usata per [...]. [...] alternativa accettabile [...]. Il 6 agosto una prima [...] di-strugge Hiroshima. Il [...] bomba distrugge Nagasaki. Il 13 agosto il Giappone [...]. /// [...] /// Questo Fermi pensava il [...] ha espresso il suo pensiero, consultivo. Questo Fermi pensava il [...] scrive la lettera ad [...]. È un pensiero opinabile. /// [...] /// Negli anni successivi Enrico Fermi [...] batterà, con vigore, per evitare la costruzione della terrificante [...] impedire [...] nucleare. Pietro Greco Caro Edoardo. Egli mi dice di [...] scritto in data 6 maggio [...] una lettera ufficiale di dimissioni [...] il Ministero, una per la Facoltà e una personale [...] te; evidentemente queste lettere si sono perse per la [...]. Franco dice che se [...] che sono arrivate ne invierà tra poco [...]. A quanto mi scrive [...] il momento non abbia intenzione di ritornare [...] fisica ma voglia dedicarsi sempre più profondamente [...] alla biologia. Come vedrai dalla intestazione [...] il mio indirizzo non è più a Chicago. In realtà è più [...] che il mio lavoro si è trasferito [...] nel New Mexico dove siamo circondati da [...] 3 a 4. Il nostro villaggio è [...] 2. [...] la pesca delle trote è [...] piacevole passatempo domenicale. Dalla lettura dei giornali [...] fa avrai probabilmente capito a quale genere [...] siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di [...] interesse scientifico e [...] contribuito a troncare una guerra [...] minacciava di [...] per mesi o per [...] è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che [...] queste nuove invenzioni sia su una base [...] a qualche cosa di meglio che a [...] internazionali ancora più difficili di quello che [...] ad ora. I giornali hanno pubblicato [...] di dettagli sul lavoro di questi ultimi [...] dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se [...] già dai giornali italiani, che verso la [...] abbiamo costruito a Chicago la prima macchina [...] reazione a catena con uranio e grafite. È diventato [...] comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila [...] ne sono state costruite, di grande potenza. Dal punto di vista [...] ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una [...] neutroni che abbiamo usato tra [...] per molte esperienze di [...] che probabilmente verranno usate ancora di più [...] ora che la guerra è finita. Per il dopoguerra io ho [...] un posto alla University [...] Chicago dove abbiamo grandiosi progetti [...] della fisica nucleare. Appena le regole di [...] ti scriverò ancora con più dettagli sui [...]. Saluti affettuosi Enrico Da via [...] a cura di G. /// [...] /// DeMaria Editori Riuniti [...]. Franco Rasetti, Ginestra e io [...] qualche loro parente eravamo rimasti a [...] sulla banchina e poi eravamo [...] case. Io, per [...] la gente che naturalmente [...] rendeva conto, ma sapevo, anzi noi tutti [...] sera si chiudeva definitivamente un perio-do, brevissimo, [...] cul-tura in Italia». Inizia così il mano-scritto [...] Edoardo [...] che rac-conta le vicende [...] Fermi. Il documento inedito è [...] le carte di [...] con-servate presso il Dipartimento [...] «Sapienza» di Roma, dagli storici della fisica Michelangelo De Maria e Giovanni [...] e, insie-me a un [...] dei curatori [...] e De Maria e [...] di lettere provenien-ti dagli archivi dei fisici [...] e [...]. Nelle intenzioni [...] il ma-noscritto, risalente agli anni Settan-ta, doveva essere parte di una storia della fisica a Roma dal 1794 al 1968, che però [...]. Re-sta questo frammento che [...] fisica italiana riuscì ad attra-versare il periodo [...] mantenere il più possibile intatto il patrimonio [...] anni Trenta. Se questo fu possi-bile, [...] tutto ad [...] e a Gilberto Bernardini [...] italiani, decimati per effetto delle leggi razziali, [...] di perdere la rispettabile [...] mondo nel cam-po della fisica nucleare e [...] circondati, come ricorda [...] dal sospetto degli ambienti [...] preso le [...]. Nel manoscritto emerge in [...] drammaticità la concatenazione degli eventi che fece [...] re-stasse in Italia, a [...] speranza di [...] costruire anche a Roma [...] acceleratore di particelle indispensabile per [...] che coinvolse i fisici [...] universale del 1942, promossa [...] il ventennale della marcia su Roma. Per realizzare questo acceleratore [...]. Il viaggio americano fu anche [...] il quale, alla convinzione che [...] do-vesse continuare a far fisica assisten-do alla «distruzione pacifica [...] da parte dei [...] alternò la [...]. La [...] ancora in America. Al suo ritorno [...] si pose: quello del [...] fisici allo sforzo belli-co. Come scrive [...] sfumata [...] della guerra lampo, i [...] la decisione di inter-rompere le ricerche sulla [...] coinvolgimento: «Il con-tinuare a lavorare su questo [...] la nostra competenza ed esporci al peri-colo [...] o costretti a la-vorare allo sviluppo di [...]. Ma il coinvolgimento dei fisici [...] guerra ebbe nel resto [...] co-me in America, [...] storia. Le considerazioni di [...] sulla co-struzione della bomba [...] storie parallele dei fisici emi-grati e coinvolti [...] bomba (Fermi, Bruno Rossi, Emilio Segré) o [...] coinvolgimento militare dei fisici (Franco Rasetti). Mai tutta la ricchez-za [...] fisici italiani era stata documentata così [...]. Si va dal pieno [...] Fermi alla tesi americana, al rifiuto di Rasetti, [...] isolato nella [...] decisione di non dedicarsi [...] disciplina che aveva superato [...] («Non solo trovo mostruoso [...] è fatto e si sta facendo delle [...] ma per di più la situazione attuale [...] a questa scienza quel carattere libero e [...] una volta e la rende uno strumento [...]. Ancora una volta tutta [...] questa scelta risalta nelle pa-role di [...] «Non era facile, anzi [...] inizi stabilire se un fisico si sarebbe [...] accettando oppure ri-fiutando di collaborare. Un fisico [...] sapendo che i nazisti [...] il mondo pro-prio servendosi di questa arma? Io [...] sono trovato di fronte a que-sto drammatico [...] che, se mi ci fossi trovato, dopo [...] considerazioni, su quale fosse il mio dovere [...] invitato a decidere se collabo-rare alla difesa [...] allora in senso molto lato, o rin-chiudermi [...] privata non facendo nulla per combattere la [...] fine optato per la [...]. Quegli stessi scienziati però, [...] la crescente tensione interna-zionale. Proprio in quanto scienziati [...] in grado di giu-dicare i pericoli di [...] ar-mamenti atomici», come scriveva Rossi a Persico [...]. E [...] rispondeva allarmato sulle difficoltà di [...] alto in Italia il livello [...] sui pericoli connessi [...] atomica. Dal canto suo negli [...] so-stenne attivamente il Movimento [...] fondato da Einstein e Rus-sell, [...] batteva per il controllo e la riduzione [...] lontane da ogni possibile [...] militare le organizzazioni scientifiche italiane ed europee [...] fondare, [...] Na-zionale di Fisica Nucleare [...] di Ginevra. /// [...] /// Dal canto suo negli [...] so-stenne attivamente il Movimento [...] fondato da Einstein e Rus-sell, [...] batteva per il controllo e la riduzione [...] lontane da ogni possibile [...] militare le organizzazioni scientifiche italiane ed europee [...] fondare, [...] Na-zionale di Fisica Nucleare [...] di Ginevra. (0)
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