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Cortei e comizi ci [...] ovunque Primo maggio per i diritti In Italia [...] bambini MILANO. I diritti umani, a [...] dalla dichiarazione dei diritti universali [...] e lo sfruttamento del lavoro minori-le. Sono i due temi [...] e [...] hanno posto al centro [...] Primo maggio 1998. Il motivo è chiaro. Il 10 di-cembre 1948 gli [...] componenti [...] generale [...] ap-provarono un testo che enunciava [...] garanzie fondamentali accorda-te ai cittadini. Ma a mezzo secolo [...] le tre confederazioni -molti di quei di-ritti [...] realiz-zati. E alle soglie del duemila [...] ancora troppi i soggetti colpiti [...] sociale, [...] dalla negazione dei dirit-ti più [...]. Primi fra tutti, gli [...] i lavo-ratori espulsi dal ciclo produttivo, i [...] affacciano ad un mercato del lavoro caratterizzato [...] forme di impiego atipiche, spesso prive di [...]. E tra le fasce [...] indifese spicca quella dei bambini «vergognosamente sfruttati» [...] del mondo. /// [...] /// Era stato proprio [...] il giorno [...] a [...] da [...] sono [...] nel nostro paese, i bambini [...] a lavorare. Per necessità, per ignoranza, [...] con-trolli. Così la manifestazione nazionale [...] Primo [...] in programma per domani a Reggio Emilia [...] parte i segreta-ri generali di [...] e [...] Sergio [...] Sergio [...] e Pietro Larizza -sarà [...] quelle omissioni e quelle prevaricazioni che si [...] ogni giorno. [...] e nel resto mondo. E, insieme, per rap-presentare [...] deboli, gli esclusi, i loro problemi, le [...]. A Reggio -dove ogni [...] con un garofano e dove il sindacato [...] tra attivisti e militanti -sono attese [...] persone. Un corteo (partenza ore 10. Ma la giornata ini-zierà [...] 10. Quando al Teatro municipale [...] mostra fotografica, realizzata in collaborazione con [...] proprio sul cinquan-tesimo anniversario [...] diritti [...]. E non terminerà dopo [...]. Nel pomeriggio, alle 15. Sul palco, tra gli [...] Consorzio suonatori indi-pendenti. Ma, concerto romano di piazza San Giovanni a parte, quella di Reggio Emilia non sarà [...] manifestazione. Cortei e comizi si [...] in tutta Italia, da Napoli a Bergamo, [...] Taranto [...] Trieste. A Milano, in piazza Duo-mo, [...] di un corteo che, al-le 9. A Torino, dove per [...] è programmato un con-certo [...] si svolgerà una manifestazione [...] le associazioni degli artigia-ni, dei commercianti e [...]. E un altro anticipo [...] per stasera a Modena con [...] e Larizza. E uno slogan significativo: [...] il diritto di essere bambini». /// [...] /// La [...] march, «la più visibile [...] mai in-trapresa a livello mondiale contro lo [...] infanti-le», arriverà domani -10 maggio -in Italia. Partita da Manila il [...] marcia sbarcherà a Ca-tania e di [...] inizierà il suo cam-mino [...] paese. Undici tappe -tra queste Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Bergamo e Milano -che porteranno i [...] Verbania, prima del salto finale verso Ginevra [...] maggio, convergeranno i diver-si tronconi della marcia [...] continenti. Giu-sto in tempo per far [...] il proprio messaggio ai delegati alla conferenza mondiale [...] internazionale del la-voro, che si [...] nei primi giorni di giugno nella città elvetica. Ma non sarà solo marcia. Per tutto il mese, [...] e non solo, sarà un proporsi di [...] di informazio-ne e di riflessione. E per tutti, ovunque, [...]. Sensibilizzare [...] pubblica, il governo, i [...] forze politiche, i sindaca-ti, le associazioni imprenditoriali [...] lottare contro le forme più gravi di [...]. E sulla necessità di [...] i diritti di tutti i bambi-ni. In tutto il mondo. Perché è questo il [...]. Secon-do una recentissima stima, i [...] nel mondo, sono circa 250 milioni. Di questi, 120 milioni [...] tempo pieno in attività spesso assai ri-schiose [...] fiammiferi alla confezione di fuo-chi [...] dalla lavorazione del vetro [...] pellami -senza limitazioni di orario, senza la [...] norme di sicurezza, e per salari irrisori. Per molti di loro [...] di schiavitù, ma i governi ancora non [...] nè ra-tificato le convenzioni a loro pro-tezione. Nei paesi in via [...] calcola che un bambino su quattro lavori [...] nove ore al giorno, per sei giorni [...]. In Ghana, India, Indo-nesia, Senegal, [...] il 25 per cento dei fanciulli fra [...] i 14 an-ni aveva svolto un lavoro [...] 33 per cento non fre-quentava comunque la [...]. In Pakistan metà dei [...] al dodicesimo anno di età. E le cifre sono [...]. Ma se il 61 [...] questi bambini vive in Asia, il 32 [...] Africa e il 7 per cento in Ame-rica Latina, [...] può [...] immune dal fenomeno. In Gran Bretagna si [...] percentuale compresa tra il 15 e il [...] dei ragazzini tra gli undici e i [...] una qualche attività lavorativa. In Italia, lo ha [...] Sergio [...] i [...] sono circa [...]. Impiegati soprattut-to in agricoltura, [...] commercio. Mentre a Mosca, sem-pre [...] sono almeno [...] i bambini che vivono [...]. Cifre che vanno ad aggiun-gersi [...] quelle, altrettanto sconvol-genti, [...] diffusa. [...] quindi, fa ovviamente notizia. Le altre sono commesse, una [...] è alla ricerca di [...] cosa resa più difficile dal [...] che non ce [...] fatta a laurearsi perché lavorare [...] modo precario e studiare è difficile. Sei donne normali. In comune un lavoro [...] per niente, speranze (tante), [...]. [...] e [...] del lavoro anche se precario, [...] o solo desiderato, seguendo [...] dei sei operai di [...] che [...] famoso film «Full monty» cercano [...] dare una sterzata alla loro difficile situazione di disoccupati [...] completamente, fino [...] perizoma di pelle rossa, sul [...]. Donne normali in passerella, [...] alle 22 in un locale mito romano, [...] dove tutti sono invitati [...] performance di Amalia, Alessandra, Stefania, Susan-na, Josephine [...] la leader del gruppo, [...] an-ni che [...] contratto con la Rai [...] marzo. E che, aspettando il [...] vedere il film inglese e [...] farsi venire [...] di portare in palcoscenico, insieme [...] sue amiche, i problemi che non so-no solo loro [...]. [...] lei, e non solo. Donne giovani più o [...] hanno voglia di abban-donare un lavoro che [...] ce [...] sempre di meno. O che vor-rebbero, finalmente, [...] cui [...]. [...] delle spogliarelliste per una sera [...] presto fatto. [...] de Martino lo fornisce, [...] se precaria, con la sintesi di un [...] «Età tra i [...] al-tezza tra il metro [...] e 74, tutte con [...] anche se di colore di-verso (dal biondo [...] diversa tonalità fino ad una rossa), formose [...] alla dieta mediter-ranea, qualcuna con un pizzico [...] che è anche, ebbene sì, cellulite, due [...] crea non pochi problemi coreografici ed una [...]. [...] monty» perché alla fine il [...] aran-cione, che emergerà da un fitto strato di [...] note della colonna sonora del [...] resterà saldamente al suo posto. E che [...] sono: giacca blu con molti [...] (che ci vuole molto tempo a [...] a quadretti che solo per [...] leader, [...] sarà coperta da un paio [...] panta-loni, occhiali specchiati in modo da spogliare [...] su i capelli che saranno [...] a suon di musica, tacchi rigorosamente alti. Importante è il messaggio [...]. [...] è, [...] parte, chiaro: «Anche nude per [...]. Si attende al [...] un pubblico eterogeneo per [...] al femminile. I più pagheranno ma [...] riguardo sono stati recapitati: dai leader sindacali [...] Camera e Senato fino al mini-stro del Lavoro [...]. La Federazione della Stampa ha [...] espresso la propria «piena [...] che per il segretario Paolo Serventi Longhi «è [...] di più per [...] dramma della disoccupazione giorna-listica ignorata [...] media». Le sei don-ne normali in [...] arancione almeno [...]. Marcella [...] IL CASO [...] spiaggia uno spogliarello stile «Full [...] 1997, concerto in piazza San Giovanni E tutto cominciò per ridurre [...]. Dalle proteste di Chicago, [...] cui i fischi giubilarono [...] LA STORIA ROMA. Se uno storico del [...] passare in rassegna i Primi maggio più [...] fine di secolo, difficilmente potrebbe trascurare quello [...] Piazza Ros-sa. Passarono le bandiere rosse. Passarono le truppe e [...]. Passarono gli striscioni dei [...]. Poi fu il turno [...]. Per la [...] volta in 74 an-ni, [...] stato aperto a tut-ti, anche al di [...] prestabilita. Era stato [...] a [...]. E fu allora che [...]. [...] lunghi minuti di fischi [...] «dimetti-ti, dimettiti», diretti alla tribuna sul mausoleo [...] Lenin. Si sa come andò [...] al leader fu di-messa [...] Sovietica. Per il Primo Maggio [...] abbastanza fortuitamente, un ci-clo, quello della canonizzazione [...] fossilizzato, di [...] sovrappo-sizione di simboli. Ed in un certo [...] alle origini. Abbastanza fortui-to, a dire [...] stato anche [...] della ricorrenza. Quando, poco più di [...] i sindacati americani avevano indetto il primo [...] data di scaden-za [...] per [...] della giornata di lavoro [...] nessuno poteva immaginare che que-sta sarebbe diventata [...] dei lavora-tori, tanto meno che avrebbe as-sunto [...] così importante e così determinante per tutto [...]. Anche se, para-dossalmente, in Europa [...] resto del mondo, ma non negli Stati Uniti [...] avuto origine. Lì il [...] Day», nato come il no-stro Primo maggio attorno ad una rivendicazione di limitazione [...] di lavoro, si festeggia in [...]. E, per ironia del [...] Stati Uniti di oggi se-gna il rientro dalle [...]. Perché per [...] data era in ef-fetti iniziatà [...]. Con una doppia sconfitta per [...] movimento dei lavoratori. Scaduto [...] centinaia di migliaia di [...] in sciopero ad oltranza. A Chicago, che era [...] centro industriale e fer-roviario del Paese, scesero [...]. Il primo giorno sfilaro-no [...] la Michi-gan [...] con la città pratica-mente [...] assedio e la poli-zia e i [...] padronali [...] che li sorveglia-vano coi [...] dei tetti. Il fattaccio successe solo [...] mentre August [...] direttore della [...] faceva il comizio di [...] McCormick, che ave-va licenziato le maestranze e [...]. Al suono della sirena [...] di turno alla McCor-mick, gli scioperanti fecero [...] i cancelli. La po-lizia cominciò a [...]. Decine di operai crollarono [...]. Fu pro-nunciata da [...] in tedesco, non perché [...] pro-veniente da oltre Oceano, ma perché immigrati [...] parte degli scio-peranti, la comunità allora più [...] e più mal-trattata a Chicago. In maggioran-za irlandesi erano [...]. [...] uscì annun-ciando: «È [...] la guerra di classe». Gli anarchici produssero volantini [...] «vendetta». La sera del giorno [...] indetta al mercato di [...] fu lanciata una bomba [...] poliziotti e quattro civili e ne ferì [...]. Non si scoprì mai chi [...] lanciata. Ma [...] scatenò una caccia ai «rossi». [...] e altri otto militanti [...] furono arrestati, processati e con-dannati [...]. La «Red [...] paura rossa, si estese da [...] costa [...] degli Stati Uniti, seppellì per [...] le speranze della «rivoluzione socialista» sulla sponda americana [...]. Anche se qualche anno [...] dovette riconoscere che il [...] condotto in modo vergognoso e firmò [...] postuma per gli impiccati, [...] Chicago finì di fatto col rinsec-chirsi in [...] «martiri». Ci sarebbero voluti decenni [...] dal centro «rivolu-zionario. Eppure, proprio quella data, [...] decisione abbastan-za fortuita [...] so-cialista al Congresso di Bruxelles [...] divenne la giornata di «festa» e di [...] scandito il secolo e si sarebbe cari-cato [...] di emozioni epiche, [...] di più generazio-ni. Come mai? Un grande [...] Eric Hobsbawm, si è posto la do-manda del perché [...] finita malissimo, in favore delle 8 ore, [...] tra-sformata in simbolo universale del lavoro, del [...]. Una delle risposte che [...] abbia contri-buito [...] stagionale, il fat-to che [...] scoppio della primavera, «la vita che rina-sce, [...]. Colpisce, nello sfogliare la [...] del Primo tra fine Ottocento e ini-zi Novecento, [...] una messe di pubblicazioni in occasio-ne del [...] anni [...] il predominio assoluto del [...] della natura e crescita del movimento dei [...]. E non è certo [...] il primo e più permanente simbolo di [...] nel sangue sia-no la vegetazione e i [...]. Da lì traggono origine [...] Garo-fano [...] Rosa, forse in qualche mo-do possiamo far [...] genealogia di Quercia e Ulivo. An-cora oggi in Francia [...] Primo [...] è la festa del mughetto. I mili-tanti del [...] e del [...] li raccolgono, nei boschi [...] Nord [...] cresce o nei vivai, il giorno prima [...] freschi verso Parigi. [...] rituale del Primo Maggio [...] ol-tre che dalla gente, da una marea [...] giornalisti che hanno scritto o illustrato [...]. [...] il simbolo del rinnovamento, [...] si vuole della celebrazione della nascita ricorrente [...] culti pagani, si unisce [...] del «sole nascente», del-la speranza per [...]. Una seconda risposta è [...] preciso della popolazione che allora cresceva in [...] operaia, hanno trovato in questa data [...] proleta-rio di una festa [...] cui riconoscersi appunto co-me «classe», distinta dai [...] contadini, che invece conti-nuavano ad avere come [...] le festività tradizionali religiose. Probabilmente i dirigen-ti socialisti [...] i due seco-li non avevano la minima [...] la religione. Ma è affascinante, nel [...] ipotesi, ricordare come la Chiesa cattolica in Italia [...] di introdurre con la enciclica «Rerum [...] una parallela [...] festa del lavoro per [...] che consentisse ai lavoratori cattolici di distinguersi [...] dai conservatori». Così come è stato certo [...] gravido di conseguenze che non ci siano riusciti e [...] dopo [...] il Primo maggio sia diventato [...] in cui si riconosceva tutta [...] re-pubblicana, una sorta di «natura-le» [...] an-ti-fascista del 25 aprile. Altra sin-golarità sin dalle origini, [...] la pre-senza [...] «femmini-sta», [...] festa anche delle donne. Col passare degli anni [...] la festa universale si è cari-cata, a [...] e della collocazione geografica, via via di [...]. Ha ac-compagnato e fatto [...] avvenimenti che trascendevano il mondo del lavoro, [...] Maggio francese del [...] talvolta ha rap-presentato [...] della novi-tà o della [...] altre volte, come sulla Piazza Rossa o [...] Piazza Tien An Men, la conserva-zione del passato. Ma è sempre stata [...] essere festa popolare. In [...] qualche anno fa, i [...] avevano proposto di [...] per sostituirvi la celebrazione [...] Nelson a [...]. Mio padre [...] magari chiamato giorno di James Stewart, [...] dopo tante delusioni dai dogmi gli restava [...] semplice cittadino [...] Smith che va a Washington» [...] canta ai potenti. Ma non avrebbe rinunciato [...] May Day», gli obiettò una celebre columnist. Anche i Tory rinunciarono [...]. /// [...] /// Anche i Tory rinunciarono [...]. (0)
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