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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 2332724424.

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[...] , , (Giappone), [...] (ex Urna) e [...] (Francia). La [...] in [...] » [...] ,n [...] a n Che cosa ne [...] il padre del post-moderno, il [...] della fine delle «grandi narrazioni» [...] ai questo mondo pieno di conflitti [...] e nazionali. [...] in Italia per alcune [...] 1 temì del [...] lavoro senza rinnegare nulla. Neppure la [...] formazione marxista che anzi [...] paradosso: il comunismo in realtà si incarna [...]. ///
[...] ///
I nazionalismi non smentiscono [...] calia [...] Condizione post-moderna"! Va [...] occorrono regole cosmopolitiche forti». Anzi in qualche modo [...] coincidono». E il «soggetto», per un [...] come lui, non era morto? «Per nulla, prolifera sul [...] in miliardi dì [...] diversi». Paradossi di un intellètto [...] spirito? Chissà, forse in quei [ «rovesciamenti» [...]. Non resta che tentare, [...] e lo stile di pensiero da cui [...]. Lo abbiamo fatto a Firenze, [...] del prof. Egidio Mucci, che ha [...] (attualmente docente [...] di California, a Irvine) [...] di conferenze [...] presso fa cattedra di «Strumenti [...] della comunicazione visiva» della facoltà fiorentina di Architettura. [...] sono passati quindici anni [...] «post-moderno» sulla [...] delle -grandi -narrazioni ideologiche [...]. E tuttavia il paesaggio [...] è [...] falde, di guerre e [...]. [...] logia rimane un [...] Ingrediente . Non d sari qualcosa da [...] nelle sue analisi? . La caduta del muro [...] Berlino, [...] la fine del «gran raccon-to» ideologico comunista, [...] mia diagnosi sul «post-moderno». Il ritorno [...] fiamma [...] è [...] della repressione [...] dalle nazionalità sotto lo stalinismo. Un fenomeno patologi-: co, [...]. La tendenza dominante mondiale [...] superamento delle identità tradizionali. Quel che accade nella [...] in Germania, e tra [...] Urss, passerà, nonostante tutto. In Francia e in Italia [...] a qualcosa di diverso: il tramonto del [...] della politica. Scompare il «nemico», un [...]. Dopo di essa alla borghesia [...] contro [...] il proletariato in lotta contro [...] borghesia. Tutto ciò, dopo il crollo [...] è [...] finito. E di massacro, [...] novecento è stato un [...] civile. La guerra contro il [...] guerra fredda sono state guerre civili. Oggi non c'è più [...] ma di di buon governo e buoni [...]. Il «tragico» è fuggito [...]. La [...] politica non si identifica [...] tragedia come teorizzava Napoleone Bonaparte. Contro [...] può bastare [...] sdrammatizzante del [...] debole»? Oppure per [...] bisogna mobilitare valori e [...] Non credo che il pensiero debole, «ironico», possa [...]. Non vorrei però essere costretto [...] una scelta tra Vattimo e [...] dai quali mi [...] lontano. Penso comunque che siano [...] forti, tali da scavalcare [...] stati. Mi riferisco, e vale [...] ad una nuova [...] sovrana-zionale e confederale [...] o regioni. Mi sembra [...] modo di evitare le [...] sempre alimentate dagli [...]. Sogno per il secolo venturo [...] dissipazione degli stati nazionali. Direi comunque che i [...] artisti devono lottare contro il pensiero debole. Contro ogni banalizzazione [...] che sarebbe davvero tragica oggi. Le regole universali nascono a [...] avviso da una nuova necessità [...] di [...] saprei. Semplicemente è quel che [...] attuale. Qualcosa di molto forte, [...] espandersi, impersonale. Simile in ciò alla vita [...] sulla terra, e quindi selettivo. La cancellazione dei comunismi [...] esempio. Le due slide totalitarie [...] state travolte da questo meccanismo, come il [...]. È un processo senza [...] soggetto. E mi sento ancora [...]. È questa la vera [...] è solo la fine della tragedia. La storia continua, dentro [...] di rivali. Ma il suo panorama [...] conflitti; Vi sono poli di ineguale tensione [...]. Il capitalismo marcia, si [...] conflitti. Forse è orribile per [...] ma è cosi. Un orizzonte completamente Ingovernabile, [...] ogni senso una parola come [...] sa dove va il [...]. La logica sistemica 6 [...] possono emergere localmente strategie razionali di [...] con la ricerca e [...]. Ma ovunque è sempre [...] prevalere. Nessun politico potrebbe teorizzare [...]. Quanto al tema della [...] siamo ancora esseri umani, «altri» dalla tecnologia [...] che ci utilizza, I computer non hanno [...] mentre gli umani arrivano tardi alla parola. E ci arrivano dopo [...] quantità di emozioni, di passioni mute. È in virtù di [...] abbiamo speranze, progetti, desideri. La memoria vissuta è [...] forse [...] stesso de) nostro «desiderio». Le macchine non hanno [...]. Noi al contrario siamo nati [...] lavoriamo, pensiamo, cerchiamo [...]. La tecnica cerca di ripulire [...] viaggio [...] di [...] magari in termini di psicologia [...]. Liberazione delle donne, o [...] dire conquistare una maggiore ricchezza nella percezione [...]. È [...] ad ogni livello delle [...]. Sarà magnifico quando ci [...] femminili! Non binari, come nella [...]. Verranno inventate macchine capaci [...] metafore e [...]. Del [...] stanno già pensando! Qual è oggi precisamente [...] con Marx? Penso ancora che il primo [...] Capitale sia un capolavoro. Il guaio è che [...] lo hanno mai letto davvero. [...] il feticismo, la fantasmagoria [...] del denaro funzionano [...]. Lo sanno bene i [...]. Il capitalismo è una [...] e distrugge surplus, traendo forza da tutte [...] suo corpo. Dal lavoro, dalle macchine, [...]. Quel che in Marx [...] di un rivolgimento dialettico [...] capitalismo, teso cioè alla rivoluzione politica. È [...] hegeliana, una conclusione falsa [...] empiricamente che ha [...]. C'è però qualcos'altro, a mio [...] che è ancora attuale in Marx: [...] della insuperabilità dei conflitti, [...] sociale. I critici del marxismo hanno [...] rimproverato . Marx non ha mai parlato [...] armonia universale. Forse Engels lo ha [...]. Il comunismo è solo [...] sfruttamento economico, non dei contrasti. Tra le diverse identità ci [...] sempre collisione, e una società complessa non può che [...]. La società greca a [...] molto complessa e conflittuale. La società borghese per Marx [...] moltiplica vorticosamente i soggetti. Soggetti «isolati», ma sospinti [...] Il comunismo in fondo è questo: rinnovare la [...] individui, non sopprimere questi ultimi. Il che sarebbe poi [...]. Curiosamente [...] del capitalismo in sviluppo [...] comunismo tendono in lei a sovrapporsi, [...] coincidere. ///
[...] ///
Forse se Marx avesse [...] liberale attuale avrebbe detto: ecco il comunismo. Il comunismo è sempre [...] non oltre. Per finire vorrei [...] che ruolo gioca nella [...] idea della «liberazione» [...] e il potere estetico [...] Prima di tutto va detto [...] oggi [...] è divenuta un consumo diffuso. È quel che chiamiamo [...] della vita, cultura del narcisismo: È scomparsa [...] i «valori» estetici, o etici, in sè. A vantaggio della «maniera» [...] valori vengono rappresentati. È la dittatura del [...]. Ma esiste un significato [...] si riferisce al gesto [...] e non ha alcun [...] cultura del presente. Il pittore non riproduce [...] ne crea di inediti. Trova nuove relazioni tra [...] e mette al mondo eventi, negando . Ciò vale per tutte [...]. Un [...] lavoro, quello [...] totalmente inutile, geniale. Storicamente destinato ad essere [...] dal «sistema» come un «caso di complessità». ///
[...] ///
Non le sembra? . Meraviglioso non so. Ma senza dubbio potente. I racconti di Sandra Petrignani Poche [...] con dolore OTTAVIO [...] Di solito è [...] racconto quello che dà [...] il senso a una raccolta. Come il finale di [...] rivela i) «programma » dello scrittore, scioglie [...] di gomito al lettore. Sandra Petrignani ha intitolato Poche [...] volume uscito da Theòria [...]. La tradizione è rispettata. Bisogna dunque [...] qual è il significato di [...] titolo. A prima vista vuol [...] «Ecco [...] storie, solo dodici tra tante, infinite altre [...] potrebbero raccontare». Oppure: «Tra tante storie [...] abbiamo scelte solo dodici perchè soltanto queste [...] piaciute, hanno fatto a! Il gioco dei perchè [...] in quel Catalogo dei giocattoli (il nome [...] noi conosciamo è «il perchè [...] che Sandra Petrignani pubblicò [...]. Ma c'è un segreto [...] titolo, un imperativo che manda [...] il gioco e muta [...] dramma. Quel titolo suona così: «Facciamo [...] poche storie! Come dire: «C'è poco [...] anche: «C'è poco da ridere». Volendo: «Non c'è di [...]. Come cadono i fulmini [...] e Poche storie: la materia è sufficiente [...] riflessione che, se non comprende, certo attraversa [...] quel sentimento [...] che è la vita [...] luogo, sentimento del dolore. Quindi, anche con ie [...] la letteratura, non facciamo tante storie, non [...] parola, ogni storia riconduce alla sofferenza della [...] e del corpo. La scrittrice Sandra [...] Petrignani, Theoria ha pubblicato [...] Poche storie» Le donne di [...] sono tutte «nàte ieri», [...] coscienza di sé. Sono nate in un [...] è il loro, e [...] con il sentimento [...] le ferisce a tradimento, Ora [...] di soffrire. Si specchiano [...] nella malattia «Descrizione di un [...] ne) proprio fantasma espresso dalla sofferenza della mente «La [...] Maria», [...] per la sorte dei figli [...] dei bambini morti», [...] che rovescia in morte di [...] favola la serena fantasia [...] «Donne in piscina», [...] alla finzione scenica che le [...] protagoniste di una tragedia reale come ! [...] c'è un risveglio improvviso, [...] stato detto, della conoscibilità: un soprassalto, uno [...] brucia per la vita, una continua nausea. Quel bambino che muore [...] nel racconto «Poche [...] la cui sorte rimanda [...] protagonista allo strazio [...] conclude la riflessione sul [...] questi racconti, conferendo loro materia e significato. Quando, [...] anni Ottanta, cominciò a [...] certo numero di giovani scrittori di qualità, [...] nelle loro pagine uno sguardo severo sul [...] menzogne e di massacri che sta per [...]. Alle menzogne e alla violenza [...] una disincantata, sorprendente sapienza del [...]. Abbiamo incrociato di nuovo [...] questi dodici racconti. Anche se le opere risultano [...] lo spazio esposìtivo [...] San Marco, in piazza San [...] Marco, la mostra La [...] za [...] -(Un modello . [...] artistico riprende [...] di Graz, esperienza [...] che ha precoce-. La mostra se da [...] quindi cerca di ricostruire . Il responsabile della mostra [...] e la commissione operativa [...] Paolo [...] Luisa [...] Danilo [...] Tomic a sostegno delle [...] ; che hanno motivato la realizzazione della [...] artisti che in qualche modo potessero rappresentare [...] la [...] come idea del «fare». Gli artisti esposti, tutti [...] Brandi. [...] Dessi, Nunzio, Pizzi Cannella, Mar-tegani, [...]. Potrebbe sembrare un evento anacronistico [...] pittori che dipingono senza [...] della tecnologia e non siano [...] qualche misura coinvolti con [...] e la spettacolarizzazione [...] attraverso [...] di materiali [...]. Ma non 6 una [...] pittura di «cavalletto», fanno fede le presenze [...] di [...] e la [...] teatralità dei «Punti Cardinali» [...] quattro attori in carne ed ossa vestiti [...] rossa a nord, sud, est, ovest, o [...] Marina [...] Braco [...] e [...] in mostra usano [...] i due momenti [...] degli anni Ottanta nella [...] viventi o dipinti che testimoniano della presenza [...] «mito» del fare arte. Paolo [...] senza forzatore con il [...] Chi [...] coscienza? Identità storica ed aderenza al presente [...] per il nomadismo culturale e la [...] artistica ha pensato bene [...] pareti [...] vetrerie San Marco con [...] tre esponenti della Scuola romana Gianni Dessi, [...] Piero Pizzi Cannella e [...] Felice [...] e [...] che operano in ambito [...] seguono filoni artistici diversi. Giustamente [...] mostra opere ma getta [...] distratto [...] ossia a colui che [...] soggettività del ricordo, della memoria che [...] a suo modo una [...] in arte. [...] per [...] ritorna cosi ad essere [...] cose d'arte, di quadri. Una battaglia giusta questa [...] dopo tutto quel che [...] decenni passati ora quel che conta è [...] animatamente vivente ma senza infingimenti e senza [...] da sè. Puntare sulla «Scuola romana» [...] ha fatto [...] a Venezia vuol dire [...] un contributo non indifferente, a fare chiarezza [...] artistico cosi equivoco, un altolà [...] del mercato degli [...] americani [...] ultima questione, «il superamento [...] diffidenza nei confronti [...] la quale per le [...] ben essere riguardata anch'essa come una realtà [...] di cui prendere atto con la stessa [...] qualsiasi altro oggetto d'arte. Straordinario contributo questo della «Scuola [...] può far luce [...] ultimo e irriducibile della [...] chi ha coscienza di cosa? Ma più [...] co-scienza?» Luisa [...] con il titolo Milano, [...] opere di Stefano [...] e Amedeo Martegani, due [...] a Milano, molto «vicini» alla pittura e [...] più che complice a quello che si [...] là di Milano. Oggetti non ritrovati ma [...] Senza [...] omologati e di maniera, «naturalmente orì-. Fabro, Luigi Ontani, Piero Gi-lardi. La [...] e [...] nei rispettivi campi di azione [...] una sorta di pa-cifica invasione, cosi è stata rispettata [...] un intrecciarsi di [...] regionali rispecchiate nella concezione della [...] in quanto essa offre la possibilità di riconoscere -con [...] le particolarità delle singole opere [...] -anche [...]. C'è una sostanziale differenza per [...] tra Dessi e [...] tra [...] e [...] tra [...] e [...] tra [...] e [...] ma non è fattuale Operativamente [...] gli artisti in mostra mostrano il loro [...] ma sono [...] intimamente pittori nomadi. ///
[...] ///
C'è una sostanziale differenza per [...] tra Dessi e [...] tra [...] e [...] tra [...] e [...] tra [...] e [...] ma non è fattuale Operativamente [...] gli artisti in mostra mostrano il loro [...] ma sono [...] intimamente pittori nomadi.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



(99)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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