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Finirà che gli daranno [...]. Perché a [...] Veloso è più che [...] quan-do è venuto la prima volta, ospite [...] Umbria [...] ogni anno, aggiungendo al [...]. [...] a mezzanotte, terrà al [...] Morlac-chi [...] primo dei suoi tre concerti not-turni che [...] il suo ul-timo album: [...]. Un lavoro che per alcuni [...] una specie di ritorno al Brasile, dopo [...] al-la musica ispano-americana di «Fina [...] «Sì, certo -ribatte lui, [...] coi giornalisti -, ma a [...] questo non [...] nulla che caratterizzi [...] come un disco brasiliano più [...] quanto non lo fossero anche i miei lavori precedenti». Forse lo caratte-rizzano di [...] passione per il jazz di Gil [...] per tutto il jazz [...] anni [...] Chet Baker, Thelonious Monk, [...] ho ripreso nella mia musica cercando di [...] di più lontano, vale [...] suoni del carnevale di Bahia». Del presente confessa di [...] Bjork, [...] ascoltare ancora tanto Chet Baker ed Ella Fitzgerald, [...] un cassetto pieno di progetti: portare anche [...] Brasile [...] suo [...] a Fel-lini andato in [...] San Marino, e [...] un disco, finire di [...] una nuova versione di Orfeo Negro, [...] stampato anche negli Stati Uniti [...] già -il suo monumentale [...] pagine, intitolato La veri-tà tropicale: «In Brasile [...] bene, molto meglio del mio disco, che [...] mai arriva-to tra i più venduti in [...]. Resta un pensierino anche [...] Brasile calcistico, ingloriosa-mente sconfitto: «Ho visto la partita [...] tv, a Rio, ed è stato orribile; [...] avevamo una squadra forte questa volta, ma [...] avrebbero giocato co-sì male. Sul corso Vannucci, quel-lo [...] un madonna-ro di passaggio ha dipinto coi [...] sorridenti di Miles Da-vis, Cassandra Wilson e Ornette Coleman. Chissà se il grande [...] del free jazz, lo ha visto. /// [...] /// [...] avvolto da una compren-sibile [...] passa gran parte del suo tempo a [...] attorno ai suoi pro-getti. Ieri al Morlacchi si è [...] la trilogia di [...] un percorso attraverso la [...] storia, la [...] carriera, e il possibile tracciato [...] di musica come conti-nua elaborazione [...] un linguaggio universale, magmatico, esplosivo, aperto a tutte le [...]. Il mo-mento più avvincente [...] -più del primo concerto, una splendida rimpatriata [...] di strada come Charlie Haden e Billy [...] e un ospite speciale [...] Lee Konitz -è stato forse quello della seconda serata. Titolo: [...] che dice già tutto. In sce-na, con Coleman, il [...] Denardo alla bat-teria (e il nipotino Or-nette Alì a [...] una mano! Per il resto è [...] sonoro di grande in-tensità, un amalgama fantastico [...] volo feroce tra le coordinate di un [...] accompagnato dallo scorrere del [...] proiettate su due schermi e scel-te da [...]. [...] dei [...] sem-brava che Coleman non sapesse [...] come trovare la strada per unire le sue improvvisazioni [...] struttura fissa e ripetitiva del loro canto, ma poi, [...] nel secon-do brano si sono uniti anche i mu-sicisti [...] è stato totale: [...] magmatica di vitalità. /// [...] /// Molte altre cose di grande [...] si sono [...] ad Umbria Jazz, [...] over the hill di Carla [...] alle fascinose contaminazioni fra ritmi [...] e trombe [...] del progetto Khmer (targato [...]. Questa sera prima di Veloso, [...] arriva [...] «sax [...] Sonny Rollins: il suo concerto [...] trasmesso in diretta su [...] per [...]. Ma [...] da dire che alla [...] probabilmente ricordata come la prima edizione di Umbria Jazz [...] tutta al chiuso, nei teatri, con un [...] di spettatori rimasti fuori. Non è che Perugia [...] avara di musica, ma il terremoto ha [...] tradizionali Giardini del Frontone. E forse non tutto [...] per trovare soluzioni alterna-tive, che potessero accontentare [...]. Umbria Jazz ha forse [...] i suoi spazi, ma intanto ne scopre [...]. Come il Teatro del Pavone, [...] antico e nobile di Perugia, dove domani [...] Cassandra Wilson. O la Chiesa del-la Misericordia [...] una mo-stra di dipinti e stampe di Miles Davis. Alba Solaro Stasera [...] il grande Sonny Rollins. Ma la rassegna, al [...] postumi del terremoto, lascia qualcuno fuori dalle [...]. Ama la musica gitana con [...] il punk rock nella [...] nativa Sarajevo quasi [...] fa, quando lui e Ku-sturica [...] solo due studenti pieni di speranze. Goran [...] deve la [...] popolarità alle musiche scritte [...] di Kusturica, ma anche il re-gista deve [...] selvaggia e vitale di questo giovane compositore [...]. Il suo ultimo album, [...] ha cominciato a vendere [...] in Ita-lia. E per [...] dal [...] in tournée con i 40 [...] e della [...] and [...] Band. Que-sta sera è a Milano [...] Villa [...] domani a Ferrara, il [...] Trieste, il 19 a Cesena, il 24 a Melpignano. E il 21 lu-glio a Palinuro, ospite del festival «Dialoghi mediterranei e di altri mari», [...] si apre il 18 con Fabrizio De Andrè, prosegue [...] il la Com-pagnia del Giullare che [...] di Dario Fo, il 20 [...] il giovane maliano Habib [...] con la [...] and [...] Band, il 22 il grande [...] africano Ali [...] e il 23 una chicca [...] non perdere: gli [...] insieme ad Arto Lindsay, geniac-cio [...] e produttore di musica brasiliana, [...] sta lavorando con loro al nuovo al-bum. In autunno Goran [...] torna per un concerto [...]. [...] zingara? «Il loro eclettismo. Che è un pò [...] nel senso che è il metodo di [...]. Quando la Jugoslavia ancora [...] specie di [...] for-mata da tanti pezzi [...] que-sto miscuglio culturale, fatto più di ecletticità [...] gli zin-gari hanno sempre rappresentato, per me,la [...]. [...] loro sistema di valori, [...] musi-cali che sono delle intere famiglie, con [...] nipoti, che [...]. Qual è il tuo [...] Ku-sturica? «Se proprio devo scegliere, è Arizo-na [...]. È stato divertente lavorare con [...] Pop, che ha cantato In [...] car. [...] mi sentivo come un fan, [...] voglia di andare lì e [...]. Poi ho scoper-to che [...] non è molto di-verso [...]. Quando è in scena [...] adrenalina pura, lo guardi e pensi a [...] di eroina che deve essersi fatto, poi [...] camerino e scopri che è esattamente [...]. Ora che sei piuttosto [...] lavorare anche per Hollywood? «Mi hanno già [...] film con Robin Williams, ma non se [...]. Sono strani a Holly-wood, [...] sacco di parti-colari stupidi, si fissano su [...] poi il problema essenziale è che non [...] tempi di Fellini e Nino Rota, la [...] più niente [...]. [...] ma da diversi [...] per chi hai fatto il [...] ai [...]. [...] Parla Joe [...] «No [...] la musica è istinto» ROMA. Così parlò il grande Joe [...] abbattete le accademie, fate [...]. E lo dice uno [...] ha dedicato ogni istante della [...] vita, sin dai primi [...] gli regalarono una fisarmonica quando aveva sei [...] conti-nuò a [...] ad orecchio per un [...] come per magia struggenti melodie gitane. Così almeno dice la [...] un fatto che, a sette anni, si [...] al conservatorio di Vien-na. Una storia che oggi prende [...] in un doppio cd, Joe [...] the [...] tour, che testimonia di cosa [...] oggi capace il baffuto Joe: [...] sentito? È un capolavoro, glielo [...] ride il musicista [...] parte della cornetta. In giro per [...] in questi giorni (stase-ra [...] «Sconfinando» di Sarzana), il tastierista austriaco che [...] Wayne [...] fu [...] dei [...] Report, a 65 anni, [...] un grammo della [...] verve. [...] chi sostiene che la [...] la musica per cui [...]. [...] viene [...] e non dal sentimento, almeno [...] mag-gior parte dei casi. Non è allo stesso [...] di [...]. La musica viene dalla [...] stata frenata [...]. /// [...] /// Non mi fraintenda, non sono [...] la cosa più importante. [...] sono sempre più numerose le [...] di musica, ma il risultato è che il jazz [...] sempre più piat-to, così come la musica classica [...]. Nello scorso decennio ci sono [...] la [...] le [...]. /// [...] /// Però, dopo [...] toccato il fondo, la [...] nuove vette. Ma-gari quelli che hanno 15 [...] e che non sono cresciuti solo [...] be-bop e con Louis Armstrong [...] molto lontani e forse inizieranno [...] nuovo modo di fare musica. Tra questi [...] ora si dice che prendiamo [...] co-se dai ritmi africani. Ma quando ho fatto [...] ho sco-perto che è [...] Report. Gli africani hanno preso [...] nostra musica. Sembra che siamo noi [...] il contrario. Ma è un fenomeno [...]. [...] Lui ha ripreso pari pari [...] maggior parte dei nostri [...]. Molti musicisti ap-prezzano [...] per-ché il rapporto con [...] diverso [...]. O da solo o [...]. Che sia un paese [...] sa. Voi sapete come cantare una [...] poi il pubblico [...] es-sere anche critico, il che [...] sempre una buona band. /// [...] /// Roberto Brunelli [...] 1. [...] sopra, Goran [...] Accanto al titolo [...] Veloso [...] Al Festival di [...] un raro lavoro del francese. Dirige William Christie [...] la Massoneria musicata da Rameau Opera [...] contrapposizione tra il bene [...] la luce e il buio. E la magia buona [...] Zoroastro [...] fine trionfa. /// [...] /// La quarta [...] di Rameau, [...] diretta da William Christie [...] «Les [...] era uno degli avveni-menti [...] del X VI Festival di Musica Barocca [...] in Borgogna, un luogo [...] suoi vini e per le meraviglie artistiche [...] in particolare del secolo [...]. Come sempre il Festival si [...] solo di venerdì e sabato, dal 3 luglio [...] agosto, e presenta una ricca [...] di proposte: la sera prima dello [...] si sono potute ascoltare le [...] des [...] di Séba-stien de [...] (1655-1730) in un concerto di Sophie [...] e Gérard [...] con [...] com-plesso da [...] fondato. [...] è forse uno dei [...] i capolavori teatrali di Ra-meau, ed è [...] singolari, nella prima versione (1749) ed anche [...] 1756 eseguito a [...]. È spes-so ricordata come la [...] «tragé-die [...] che rinunci al prolo-go: comincia [...] con [...] che a [...] volta pre-senta una significativa novità, [...] anticipa il conflitto drammati-co che sta al centro della [...] la contrapposizione tra le cupe e opprimenti forze del [...] e la vi-talità luminosa del bene. Un sog-getto cui non [...] le simpatie per la Masso-neria del librettista, Louis [...]. La magia benefica di Zoroa-stro [...] alla malvagità di [...] gran sacerdote di [...] ma nella lotta tra [...] tra bene e male, si inserisce anche [...] in omaggio alle convenzioni: [...] è sfortunato rivale di Zoroa-stro [...] principessa [...] e si allea con [...] (che a [...] volta ama, non corrisposta, Zoroastro). Nel rifacimento del 1756 [...] ha mag-gior rilievo (e ciò probabilmente contribuì [...] seconda versione); ma [...] la con-venzionalità non ha [...] si può fare astrazione dal con-testo e [...] cui Rameau operava e anche perché la [...] sezioni di carattere idillico e sentimentale rivela [...] di seducente intensità. E non è affatto conven-zionale [...] nella vicen-da degli episodi danzati. Tuttavia i caratteri più [...] vanno ovviamente cercati nel-la [...] e te-nebre, nella efficacia dei colpi di [...] volta in volta deter-minano un inatteso capovolgi-mento [...]. Rameau trova per i [...] Zoroastro e di [...] accenti di fortissima suggestione. Memorabili ad esem-pio sono [...] colori lumi-nosi [...] al Sole che Zoroa-stro [...] intonano nel terzo at-to, [...] la «luce viva e [...]. E davvero sconvolgente appa-re [...] dove [...] e i loro complici, [...] Ven-detta, [...] la voce sotterranea di [...] si uniscono al coro [...] un rito di magia nera con cui [...] la definitiva sconfitta di Zoroa-stro: la musica [...] Rameau [...] di una violenza cupa e di una [...]. Le ha valorizzate magnificamen-te William Christie, che anche a una esecuzione in concerto sa con-ferire [...] coinvolgente evidenza teatrale, grazie a una valida com-pagnia di [...] di cui ricordere-mo almeno il [...] Zoroa-stro di Mark [...] autorevolezza di [...] Bailey [...] le due voci femmini-li, Gaëlle [...] e Karine [...]. /// [...] /// Le ha valorizzate magnificamen-te William Christie, che anche a una esecuzione in concerto sa con-ferire [...] coinvolgente evidenza teatrale, grazie a una valida com-pagnia di [...] di cui ricordere-mo almeno il [...] Zoroa-stro di Mark [...] autorevolezza di [...] Bailey [...] le due voci femmini-li, Gaëlle [...] e Karine [...]. (0)
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