Non giudica i compagni che [...] i fatti [...] si allontanano dal partito; solo, [...] stupisce quella reazione cui la [...] fede, che non conosce dubbi [...] riserve, non trova giustificazioni: giacché [...] non ha abbracciato [...] ma una comunità [...] il calore di una fraternità [...] che colma il suo eterno bisogno [...]. Ritroviamo nel diario di Sibilla [...] marxista la stessa appassionata retorica [...] Sibilla nelle sue confessioni [...] ma questo Diario di una [...] è anche una testimonianza del tutto attendibile su un [...] politico e letterario tra i più complessi nella storia [...] nostro secondo dopoguerra. Sono presenti nelle pagine [...] di una vita i personaggi [...] e della resistenza tornati [...] dalla clandestinità; sono presenti anche i letterati, [...] artisti: [...] carissimo Concetto Marchesi, Camilla Ravera, [...] Alicata; il fraterno Niccolò Gallo, Debenedetti, Guttuso, Fausta Cialente (che al Diario ha premesso [...] e altri. Ma tornano anche alla [...] alle soglie della vecchiaia, i volti degli [...] amato nella lunga stagione della giovinezza e [...] Campana, Boccioni, [...] Clemente Rebora, Michele Cascella, Emanuelli, [...] che fu [...] il Franco cui è [...] del 1940-1944; lei non li ricorda con [...] rinnega il suo sentimento per loro giacché [...] il tessuto della [...] vita, e se ora [...] tutta se stessa. Anzi la loro presenza [...] molto più viva e forte di quanto [...] anni descritti in Una donna, dolorosi e [...] la donna di allora si era staccata [...] coscienza di sé e dei propri diritti [...] di una libertà solitaria, di un privilegio [...] dolore. Se negli anni del [...] le compagne comuniste quella lontana esperienza le [...] titolo di [...] in Italia, lei considerò [...] più segreta della coscienza, quel carico di [...] prezzo pagato per la propria liberazione, cioè [...] privato, un privilegio che apparteneva a lei [...]. ///
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Se negli anni del [...] le compagne comuniste quella lontana esperienza le [...] titolo di [...] in Italia, lei considerò [...] più segreta della coscienza, quel carico di [...] prezzo pagato per la propria liberazione, cioè [...] privato, un privilegio che apparteneva a lei [...].