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LUNEDÌ 1 [...] ?stipano [...] doppia natura [...] che gli scrittori possano dividersi [...] due classi: gli [...] o asseve-;rativi e i dubitati-vi [...]. Si potrebbe dire che i Racconti [...] morali di Garroni sono la [...] narrativa, la più radicale e [...] possibile, di quella [...]. Ma chi si [...] aspettasse delle massime [...] delle parabole [...]. Tutta la forza e [...] questi Racconti morali sta nella rigorosa, ossessiva [...] pa-! [...] questi racconti sono [...] straordinari, perché sono una [...] di quelle rare opere che [...] : cogliere la natura [...]. E infatti mi ren-: do [...] che la difficoltà di , enunciare quel paradosso [...] za [...] é una controprova [...] della [...] metamorfica ed elusiva onnipresenza. Invece di dire «che [...]. La cosa più difficile [...] che non [...] offre alcuna certezza,: almeno [...] massima senten-ziosa o sapienza spicciola o :; [...]. Ma attenzione: [...] offre . E fin [...] passi. Ma neppu-re indifferenti! Diciamo allora che sono [...] più do-mande che risposte. Ma non domande qualsiasi, [...]. Una [...] che [...] sposta «potrebbe non esserci [...] mai stata e non se [...] accorgerebbe nessuno. Invece una domanda che non [...] ottenere una risposta è sempre qualcosa [...] almeno un niente dentro cui [...] qualcosa in generale». Ma non sono domande [...] «difficili» e [...] troviamo , un uomo [...] suo gatto, il «ricordo di una amico [...] «lettera a un giornale» e il «frammento [...] il ritratto di un «grande viaggiatore» o [...] «maestro scatolaio», il discorso per un premio [...] storia di due gemelli. Ma il paradosso impone [...] doppio o «gemellare», che ogni cosa sia [...] vicinanza, quella della vita palpitante [...] e delle passioni; e [...] quella che ci permette anche di dire [...] al palpito della vita. Se fossimo solo vicini [...] vita, non sapremmo neppure di [...] saremmo infinitamente distanti dalla [...]. Forse si potrebbe dire [...] noi ci concentriamo sugli oggetti che mettiamo [...] trascuriamo [...] sfocata che li circonda [...] emergono; questi racconti morali, invece, trascurano [...] che devono comunque mettere [...] si concentrano [...] sfocata che lo circonda, [...]. Non solo: raccontando la storia [...] «mae-; [...] scatolaio», «focalizzando» -per esempio -la [...] decisione di «andare in pensione», si parla non solo [...] che è la libertà (che [...] è un bene positivo», perché «non esistono beni positivi», [...] è piuttosto «una conquista da fare nella costrizione», un [...] da godere obliquamente») , ma insieme si sfuma -con [...] lucidità -in [...] «area sfocata» che è [...] imparentata, inevitabilmente, con [...] della scrittura letteraria, o in [...] è possibile [...] leggere persino il destino della [...] scrittura o [...] oggi: «È [...] splendido identificarsi esattamente con ciò [...] si fa (. Una [...] dicono, [...] era possibile e : quindi [...] splendido. È splendido oggi proprio perché [...] è più possibile! Lo «scatolaio» [...] (lo [...] scrittore, il filosofo, ecc. E tuttavia le fa [...] ne, deve [...] benissimo, pur [...] non riuscendo mai a far [...] . Ciò che si può [...] deve essere invece [...] perfetto. E però va [...]. Cosicché continuo a fabbricare scatole, [...] parvenze di scatole possibili». E, questa, una delle tante [...]. [...] vorrei continuare, ma . Lo farò 1 con una [...]. Sui giornali si parla tutti [...] di libri di cui già si parla; oppure [...] parla per conto suo di [...] che pochi leggono, in solitudine [...] libro importante, [...] presente in libreria da [...] bre, non ha ottenuto neppure [...] una scheda). Sarà mai [...] bile che al silenzio su [...] serie (la vita, la morale, [...]. Bisogna scoprire ciò di cui [...] uomini hanno bisogno. Solo così si potranno [...] giuste. Parola di Adolf [...] pratiche [...] che dal Quattrocento ad oggi [...] sono richiamate [...]. In questo secondo modo [...] Novecento si sono spinti più [...] di [...] Adolf [...] e [...] van der [...]. [...] che [...] entrambi hanno fatto delle venature [...] del marmo le [...] (il cipollino il primo, [...] dorato il secondo) ha la [...] di una dichiarazione di poetica: è un invito a [...] la fiamma dentro il cristallo, [...] agitazione [...] (I. Calvino, 1988) che nelle [...] le forme essenziali. Come nella poesia di [...] Jor-ge Guillén, nelle architetture più intense di questi architetti [...] silenzio giungono a toccarsi nella sospensione dei [...]. Più di frequente, «la volontà [...] delle forme -classiche» [...] (R. Musil) sembra approdare nelle [...] un ambito mutismo della forma; un tacere [...] il sostare su una soglia: quella in [...] della vita dalla forma (N. Emery, 1991) lascia questa [...] colloquio con la morte. Ma su questa soglia i [...] da [...] solipsistica dell [...] architettonico in sé [...] presta attenzione alla città come [...] della convivenza; il mutismo delle sue case è anche [...] modo di stabilire relazioni: un rispetto per [...]. Prima che su una [...] polemica di [...] contro il liberty e [...] poggia infatti su un principio etico: la [...] individuale e collettiva da ogni prevaricazione. Il compito di chi [...] luoghi è di consentire che la vita [...] si esprima liberamente. [...] la ricerca individualistica di uno [...] di una bellezza aggiuntai posticcia, [...] pretesa ai condizionare gli eventi, e cosi ogni forma [...] invadenza espressiva, sono bollati [...] viennese come crimini, [...] . [...] -è la Adolf [...] di cui ora Adelphi ripubblica [...] edizione economica il fondamentale testo [...] «Parole nel vuoto» [...]. Nato a [...] in Moravia, nel 1870, morì [...] Vienna nel 1933. Nella capitale austriaca ha [...] opere più interessanti: il palazzo per uffici [...] e Casa Steiner. Fu animatore di una rivista [...] Andere", di cui Electa -sta [...] preparando [...]. Uno del suoi più [...] «Ornamento e delitto», apparso nel 1908. /// [...] /// Non è [...] il suo obiettivo; egli [...] imprimere agli [...] una medesima «forza spirituale» [...] quella sottile [...] tra le cose che [...] mondo fintanto che ogni modificazione è stata [...] Civiltà. /// [...] /// Ed è [...] quantomeno curioso che [...] di un fautore [...] disciplinare a partire [...] Sessanta abbia [...] proprio in [...] un riferimento cardinale della [...] elaborazione. Eppure -su questo punto [...] equivoci. Fin dal 1898. [...] raccomanda: «Buttatevi [...] nella vita per scoprire di [...] gli uomini hanno bisogno. E quando avrete colto [...] della vita, allora soltanto ponetevi davanti alla [...] al tornio». Dodici anni dopo, in Architettura, [...] suoi saggi più stimolanti, si pone questa [...] un [...] un architetto buono o [...] deturpa il Jago»». Con ciò egli punta il. Ecco la ri-; [...] sposta: [...] come S" , quasi ogni [...] della cit-tà, non ha civiltà»; la [...] cui-;). Solo chi è ; [...] quadro di vita; e sa ascoltare il [...] 4 v: grado di trovare le forme [...]. [...] deve an-dare a scuola da [...] -sia [...] so contadino, artigiano o [...] -ha [...] v. [...] intraprende una [...] comuni in cui. Dà quindi prova delle sue [...] capacità pedagogiche offrendo suggerimenti per evitare una simile sterilità. Il tetto, ad esempio, [...] correttamente se si pensa «alla pioggia e [...] non direttamente alla [...] forma; allo stesso modo [...] fin da subito nelle tre dimensioni, avendo [...] modi [...] e [...] che si intende raggiungere. [...] dovrà essere improntato al [...] e di abitabilità, in modo da consentire [...] creare il proprio stile, [...] in cui identificarsi. Verso [...] -come si è detto [...] che [...] dualità [...] moderno [...] ha una forza talmente enor-" [...] che non può più essere [...] espressa dagli abiti che in-: [...]. Ma con [...] a ri-; cercare la [...] nella maschera), [...] mostra di avere pienamente [...] punti [...] del dramma della mo-' [...] ben espresso in queste [...] Musil: «in cento anni abbia-? mo imparato a [...] noi stessi e la natura e [...] tutte le cose, ma [...] per [...] che [...] che si guadagna nel [...] a perdere [...] insieme, cosicché abbiamo sempre [...] sempre meno ordine». Dal colloquio [...] con la morte [...] trae la [...] za della [...] utopia: portare [...] la [...] nella concezione [...] borghese del mondo. Intanto è cambiata la [...] grafica. Copertine «scritte» a v [...] nome [...] che si inseguono e [...]. Un plauso [...] una volta anche [...] ;; del progetto grafico, anzi [...] Susanna [...]. Prezzo, almeno per queste pri-me [...] tra le sette e le dieci-mila (non era proprio [...] le scendere a cinquemila fisse, come se si trattasse [...] una [...]. Veniamo ai titoli e [...]. Di Titta Cancellieri, «E [...] te?», raccolta di leggende metropolitane. Roberto Lombardi ci presenta [...] lo Zingarello. Vocabolario povero della lingua [...] ai fraintendimenti della lingua italiana. Una storia familiare, storia [...] rapporto tra madre e figlia, è : «La [...] romanzo breve di Marianne [...] che suscitò molte polemiche [...] Francia. Infine Honorè de Balzac [...] sugli effetti che , alcune sostanze produssero [...] consumi popolari dopo due secoli di consumo [...] zucchero, alcol e tabacco. Erano proprio altri anni! Qualcosa co-; ; me una [...] te dolorosa a recuperare [...] fanzia, con la deformazione [...] : storica di quegli oggetti [...] e . E invece forse non [...] è lo scarto possibile tra la verità [...] si-; [...] le parvenze. È davvero Baghe-ria. Un altro [...] essere, più a fondo, [...] di relazioni che si instaura via via Ira [...] e i suoi personaggi, [...] spesso, di detestati amori. Ma con uno soprattutto, [...] principale, [...] il dedicatario implicito, [...] muto, il padre [...] amato molto questo mio [...] quanto sia lecito amare un padre»), E [...] legittima perché le cose paiono star proprio [...]. Ce n'é poi un [...] di punto di vista, funzionale, [...] col mestiere di scrittore, specifico perciò e [...] ed [...] la Marami si sia [...] come un bacino, un serbatoio [...] in cui [...]. Sui patetico, visto che si [...] di elegia? Perora dico che uno degli effetti più [...] spontanei prodotto dalla [...] ra di un testo narrativo [...] -drammatico) è quello [...] il lettore [...] si [...] identifica [...] lo assorbe, ; vi si [...]. Altrimenti addio Catarsi e Aristotele [...] sa. Consolatoria trasposizione [...] spesso o affidamento dei [...] pri sogni o pulsioni. Non mi [...] era però mai accaduto, come [...] questo caso, che mi identificassi [...] in quanto tale e in [...] pagina [...] particolare: mentre leggo ho la [...] di leggere [...] sa che ho scritto io. Non credo . C'è un processo di [...]. Che so, mangia, [...] le piace mangiare le cose [...] ; tutti, le evoca, ne parla (le pa-gine sul [...] per questo sono [...] importanti, un medium: «Ti [...] ? cordi la pasta alle [...] . E ancora, le lettere [...] prigionieri. Da questo -materiale [...] ricavò uno ; studio, [...] parte è [...] di testi. Il libro, : uscito [...] Germania [...] 1921, è stato tradotto in italiano nel [...] Lettere [...] prigionieri di guerra italiani 1915-18 (Borin-ghieri, [...]. /// [...] /// Solo in anni recenti [...] storiografìa ha cominciato a [...] seriamente (Isnenghi, Revelli, Melograni, [...] ecc. In ogni caso, a [...] a questi esclusi sarebbe intervenuta la censura [...]. Il quadro della guerra [...] Lettere è quanto di più opposto si [...] rispetto [...] ufficiale. Non che questo fosse [...]. [...] del mon-: do contadino ai [...] era cosa risaputa. Perfino ; il caporale Mussolini, [...] " lucido del futuro Duce, nelle : [...] per [...] d'Italia» (successiva-: mente [...] mio diario . Credo che [...] bersaglieri, venuti da remoti villaggi, [...] di queste parole. I moti di maggio [...] fin là. Ma la censura non [...] di segno fascista. Si veda [...] Momenti della vita di [...] (Laterza [...] ristampa [...] di 1968) di uno [...] e non fascista come Adolfo : Omodeo. I diari e lettere [...]. Ma il valore del [...] al di là delle sue intenzioni. È un ca-: [...] di storia italiana di eccezionale [...]. Si tenga conto che [...] scriventi era eminentemente orale e dialettale. Per la maggior par-. Ciò nonostante, i sentimenti [...] fondamentali emergono [...] talora -prepotentemente. Temi quasi fissi delle Lettere [...] legami familiari, le preoccupazioni economiche, la fame [...] è autore di un [...] Le [...] per esprimere [...] in italiano . /// [...] /// La guerra è vista [...] senso negativo, non pochi accettano volentieri la [...] meno pericolosa (un purgatorio dopo [...] della guerra combattuta) , [...] confessa francamente di [...] disertato. La vitalità, il buon [...] assurge a saggezza) , [...] che circolano nelle Lettere [...] più autentici e sani dei deliri patriottici [...] di tanti eroi cari a Omodeo. Ma la tragica esperienza [...] di rompere la passività, [...] pacifismo, sentimenti di fraternità col nemico, e [...] contro i responsabili [...] massacro. Si parla di [...] di re e imperatori» [...] la guerra è «uno sport», di «assassini», [...] «vampiri disumani». C'è chi si paragona [...] in gabbia desiderosa di azzannare il domatore. Speriamo pure la : [...] sarebbe meglio bramare la giustizia?». La guerra lascia il [...] anche sulla religiosità, valore [...] nella civiltà con-taina. Ed ecco che nella [...] le bestemmie (che di per sé non [...] fede), espressioni e propositi di esplicito ateismo. Un prigioniero ingiunge che [...] sopra il suo letto «tutti i santi [...] me Arlecchini» minacciando, se non sarà obbedito, [...] alla casa. Un altro: [...] credo più a nulla. Se avrò la fortuna [...] casa, diventerò un brigante e ucciderò tutti [...] tutti i preti». Ciò significa che [...] il passo di sentimentalità [...] quei recuperi. Ma spiega, assieme, come il [...] ; sia per lo più struggente [...] fanzia dolorosa, la prigionia, la [...] -che è una variante del cibo -la perdita del [...] in [...] fuga), anche in virtù di [...] struggenti, come [...] cenza, reali e da me [...] ben [...] conosciuti [...] (per questo [...] : scritto io, il libro). E struggente [...] è [...] mnemonico dei sensi, il [...] sensi e degli -odori» che dilaga sulla [...] dagli estetismi di . Anzi, cosi concreto, medium [...]. Ed è il che [...] la [...] sicilianità, persino stilistica, com'è [...] . Ebbene, mi sembra [...] , parlato [...] che di Bagheria [in [...] benché quelli evidenziati siano ingredienti [...]. Struggimento, sentimentalità, elegia. Un bel po' di [...]. /// [...] /// C'è [...] malinconica della memoria giovanile, [...] però in una struttura tragica dominante, quella [...] ineluttabilità del male. Quel che ha da [...] Maraini lo dice 11, nel resoconto (o rendiconto) [...] del tragico che lei va come recuperando [...] fertile territorio. Bagheria è una miscela [...] e rabbia, tenibile, odio e amore è [...] ma è cosi, con le varianti di [...] con le connotazioni, le stigmate stilistiche [...] civiltà. Ormai la Maraini sta [...] in quella famiglia che tiene assieme Verga, [...] De Roberto, e Pirandello e [...] Maraini [...] Rizzoli, [...]. /// [...] /// Ormai la Maraini sta [...] in quella famiglia che tiene assieme Verga, [...] De Roberto, e Pirandello e [...] Maraini [...] Rizzoli, [...]. (0)
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