Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 2325020277.

Rappresentare il Male significava [...] in quanto lo spettatore aveva [...] di [...]. [...] trasformato [...] della televisione. [...] del documentario ha preso il [...] rispetto alla fantasia, almeno agli occhi [...]. [...] delle immagini televisive e [...] que-sto mezzo di comunicazione ha avuto conse-guenze [...] di fruizione. La [...] drammatiche ed estetiche del [...] ha poi profondamente modificato il senso. Il [...] schermo con [...] di effetti, che la [...]. La concorrenza tra i due [...] e il tentativo costante di [...] a vicenda, ha portato ad [...] parossismo permanente, ad [...] e quindi, indirettamente, anche ad [...] crescente confusione tra realtà e rappre-sentazione. Peraltro questa corsa ad [...] più esa-sperata nella fiction è stata ali-mentata [...] della violenza nella realtà (e in questo [...] ha sacrificato ogni più elementare ri-spetto nei [...]. Tale processo è ben lungi [...] esaurito la [...] spinta: anzi siamo solo agli [...]. [...] di conquistare quote di mercato [...] indici [...] ogni innovazione artistica e tecnica [...] ad alimen-tare costantemente questa spirale. Sicché, a forza di [...] formali, i media hanno finito con il [...] di ogni pertinenza. Ciò è vero quando vie-ne [...] la violenza o il suo contrario, la vittima di [...] guerra o [...] o una marca di dentifri-cio. [...] contenuto, svuotato di ogni [...] tutto quanto viene rappresentato sia percepito come [...] che può quindi cullarsi [...]. È difficile intravvedere una soluzione [...] pro-blema. Ma non vale la pena [...] meno ten-tare una risposta? Partendo dal presupposto che ogni [...] artistica -almeno nelle nostre società -porta in sé le [...] per la [...] frui-zione, non solo [...] economica della dif-fusione [...] ma anche a livello del [...] umano, quali conclusioni possiamo [...] per gli [...] il ruolo dello spettatore finisca [...] de-gradato a quello di consumatore [...] di for-mule vuote, è già osare [...] equi-vale a [...] come riannodare un dialogo in-terrotto. In altri termini: come permettere [...] spettatore di prendere coscienza della perdita di [...] Come [...] fare il salto dal ruolo [...] il problema non è tanto [...] come [...] (anche se io ho deciso [...] in sce-na come essa è: [...] non consumabile, [...] alla [...] realtà di dolore, di ferita [...] ma come [...] prendere coscienza della propria posizione [...]. La censura -o quello [...] deciso: Funny [...] in lista [...] da due settimane, uscirà [...] sale senza alcun divieto. Ovvero: per tutti. Scelta coraggiosa, per molti [...] la qualità della «provocazione». Ma vogliamo scommettere che [...] piccolo film austriaco di Michael Haneke si [...] e nella critica, i partiti con-trapposti di [...] 1997? Perché Funny [...] è una specie di [...] della vio-lenza al cinema (e in tv) [...] film [...]. È probabile che Clinton, [...] un mese fa ha lanciato un ennesimo [...] mondo dello spettacolo ame-ricano di produrre film, [...] che [...] e «altera-no le fragili [...] non abbia mai sentito [...] Haneke; così come il filosofo Ema-nuele Severino, che [...] tema «Arancia meccanica [...] ha scritto: «Più decresce [...] telespettatore, più il messaggio televisivo si presenta [...] forza pu-ra». Ma Funny [...] si situa -a partire [...] iro-nico -proprio nel cuore del problema. Che cosa significa gi-rare oggi [...] film sulla violenza? E che cosa ha senso mostrare? Proprio a [...] Wenders portò un film simbolicamente [...] The End [...] e in [...] il re-gista tedesco confessò di [...] retto per più di [...] alla visio-ne di Funny [...]. E se ho un [...] di svegliarmi, mi alzo, per sottrar-mi ad [...]. Una reazione condivi-sa da [...]. Se Irene Bignardi di [...] Repubblica [...] polemicamente di non [...] Tullio Kezich sul Corriere [...] Sera [...] Haneke in poche righe scrivendo che «chi [...] filmare certa roba non sarà un [...] sadico anche lui?»; mentre Fabio Ferzetti [...] Messaggero si chiese, pur apprez-zando il tentativo, [...] au-striaco non corresse «due rischi opposti e [...] essere ignorato; b) essere frainte-so, ergo avere [...] violenza». Oltre un anno dopo [...] Funny [...] esce nei cinema, e [...] meriti un supplemento di indagini. [...] Tornabuoni ha già scritto [...] «Non è né bello né [...] ma ha [...] terribile, con mezzi di grande [...] terro-rizza più di qualsiasi horror». Gli ha fatto eco su Sette il cinefilo Claudio Carabba, [...] «il film più cattivo [...] «una parabola nera che conferma [...] regola: il delitto migliore è quello senza movente». A questo punto, vorrete [...] racconta Funny [...] e perché si parla [...]. Imma-ginate una storiaccia classica da [...] di serie C americano, tipo [...] casa a sinistra, usata come [...] «basso», spettacolare, per ingaggiare una sorta di sfida teori-ca [...] lo spettatore, in modo da destrutturare e sconvolgere la [...] «nozione» di violenza cinemato-grafica. [...] preannunciato da un allucinato stacco [...] di rock duro sui titoli rosso sangue, comincia quasi [...] due ragazzi educati, di [...] forse appe-na petulanti, si presentano [...] villa al lago appena raggiunta da una perfetta famigliola [...]. Chiedono in prestito delle [...] quei guanti di cotone bianco? Nel giro [...] i due intrusi si impadroniscono del-la casa: [...] con la [...] mazza da golf, umiliano [...] il bambino prima di [...] spa-droneggiano, torturano, ridono. Fanno anche finta di [...] ma fedeli alla minaccia iniziale -«Scommettiamo che tra dodici ore sarete tutti morti?» -tornano [...] e completano il lavoro. Se Henry pioggia di [...] comporre il ritratto quotidia-no di un [...] Funny [...] rifiuta ogni spiegazione psicologi-ca [...] violenza. Non sappiamo chi sono Peter [...] Paul, perché si comportano così, e anzi loro [...] a suggerire [...] ipotesi, per poi [...] tutte. La loro fe-rocia -lucida, [...] paura, così tanto che non [...] nemmeno bisogno di mostrare [...] lasciate, si di-rebbe per scelta [...] fuori campo. Ma le conseguenze della brutalità [...] sono tutte: [...] fisico e psicologico, [...] ripetuta, la distruzione sistematica della [...]. E se a un [...] che la don-na riesca a impadronirsi del [...] far fuori uno dei due, scopria-mo subito [...] assi-stito solo a una fantasia destinata a [...] come fosse una video-cassetta. Non si scappa, insomma. Negando al suo pubblico [...] una violenza «buona», Haneke porta alle estre-me [...] intento, che poi consiste -se abbiamo capi-to [...] quella stessa violenza alla mercificazione spet-tacolare dei [...] il volto più vero, terrorizzante. Michele Anselmi [...] 6. È [...] di un incubo a [...] Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale 7 numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. ///
[...] ///
Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. ///
[...] ///
Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. ///
[...] ///
Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. Un convegno su come [...] Una nuova [...] rete di servizio pubblico, [...] regionale. Ma tutta da pensare, [...] riempire di contenuti. Un convegno, organizzato [...] per lo studio [...] nei media e per la [...] metterà a confronto idee e suggerimenti per caratterizzare le [...] della rete. Il convegno si svolgerà [...] (dalle 9. [...] introdotto da Enrico Manca [...] Giampiero [...] parteciperanno molti nomi della [...] dello spettacolo, dello sport, esperti di comunicazione [...] Gianni [...] a Nuccio Fava e Massimo Fichera, [...] Carlo Lizzani e Fulvio [...] a Mario Pescante, Giovanni Tantillo [...] Federico Zeri. Interverranno Francesco Storace ed Enzo Cheli [...] concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Vincenzo Vita. ///
[...] ///
Si chiama [...] (alla lettera Agenzia Viaggi) [...] polacca ospite, in questi giorni, del Fe-stival [...] Spoleto. In effetti, essa gira [...] per il mondo (è stata fondata una [...] e in varie manifestazioni internazionali (a Edimburgo, [...] ottenuto importanti [...]. Il [...] nel Cortile di Palazzo [...] Carmen funebre; ma, [...] su-bito a scanso di equivoci, [...] di Mérimée e Bizet non [...] per nulla. Rifacciamoci invece alla lingua [...] e applichiamo quel triste ag-gettivo, «funebre», rimasto [...] in italiano, al termine «carme», o «can-to» [...] latino, può [...] dire parecchie cose). A ogni modo, avvertiamo [...] proprio una sorta di cupo [...] sulle prospet-tive di [...] che sembra votata, in troppe [...] diverse contrade, [...] re-ciproco, alla crudeltà, [...] alla so-praffazione. Primo motivo ispiratore del [...] guerra in Bosnia, ma chi abbia vissuto [...] poi così lontani, o ne abbia avuto [...] vaga, non potrà non rian-dare, con la [...] con-flitti che hanno insanguinato la nostra Terra, [...] campi di sterminio, E il futuro, del [...] di tregua, o di pace, che giungono [...] di là, non si presenta roseo. Carmen funebre è avaro, [...] mentre una martellante colonna sonora accompagna lo [...]. Vediamo dei persecutori, is-sati [...] i volti ricoperti da truci maschere, trascegliere [...] assiepato, in piedi, [...] un campionario di uomini [...] alla tortura e alla prigionia (si trat-ta, [...] sempre di attori, ma di [...] veridicità nel-la loro veste [...]. Non saranno, però, quegli [...] più tardi, chi accecato, chi mutilato o [...] dagli astanti? Insomma, [...] i ruoli si scambiano [...] difficile, o superfluo, in-dividuare chi sia davvero [...] chi abbia cominciato [...] strage», e perché. Anche se [...] che è la popolazione [...] i tor-ti e i guasti maggiori: ecco [...] miniatura, un lume acceso dentro, involarsi verso [...] a dei pal-loncini. Il fuoco assume, a [...] parte risolutiva: bruciano poveri abiti, che la Morte [...] ammucchia-to sulla scena; miseri resti di nostri [...] eliminati, o simbolica personificazione di esseri umani, [...] forno crematorio. Alla fine, la stessa [...] co-stituisce il fondo della scena (la porta [...] dalle fiam-me, e una pioggia di scintille [...] un certo rischio, [...] in direzione degli spettatori, [...] plaudenti. Il regista della rappresentazione (che, [...] «prima» [...] è durata solo [...] minuti, ancor meno del previsto) [...] nome [...]. Quat-tro interpreti maschili e [...] tutta la troupe. Il testo non re-ca [...] può ben parlare, nel caso, di un [...]. ///
[...] ///
Il testo non re-ca [...] può ben parlare, nel caso, di un [...].