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La scomparsa di Vittorio Orefice [...] fine di [...]. Forse termina davvero con [...] la [...] ulti-ma «velina» la Prima Repubblica. È stato un cordoglio [...]. E allora che senso [...] dalla Storia, la notizia che ora anche Berlusconi [...] una [...] velina, anzi il VeLi-no, [...] Lino Jannuzzi? Lo sfratto. Lo slogan del ma-nifesto [...] di Roma appare criptico a chi non [...] ma la sostanza è chia-ra: chi la [...] alla radio [...] con [...] Alleanza Naziona-le, deve cambiare [...]. Ma la li-bertà che [...] Lo spiega [...]. Francesco Storace, presidente del-la Commissione [...] a San Macuto e commissario straordina-rio di An [...] Roma, arrabbiato ne-ro perché il Gruppo [...] per ampliare la [...] Radio [...] ha acquistato le frequenze [...] Radio In (un canale facile da trovare, 101 [...] su cui il programma [...] in onda da aprile. Ci risulta che [...] fatto pro-prio perché [...] la nostra trasmis-sione». Ora il programma di An [...] su Radio studio aperto. In fondo, tutta pubblicità. /// [...] /// For-te della boccata [...] che nel trimestre estivo [...] inverti-re la tendenza negativa e passare ad [...] per cento di vendite, Il Mattino ha [...] la propria presenza portando a quattro le [...]. Da novembre riflettori puntati [...] dalla fascia costiera alle isole, da Pomigliano [...] Nola. Dodici pagine invece delle [...]. La responsabilità [...] è affi-data a Matteo Cosenza. /// [...] /// Il prossimo 5 novembre [...] del la-voro di Milano ad occuparsi dello [...] gruppo [...] e dei suoi giornali [...] (Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione). Nel [...] pre-sentato dai giornalisti ci [...] «bizzarre», come la storia di Gamma radio, [...] Andrea [...] e ceduta a Il Gior-no [...] del gruppo [...] per 4 miliardi e [...]. Ma [...] anche una storia di scoop [...] per evitare quelle che ven-gono denunciate come ricorrenti [...] nel fascicolo na-zionale, le diverse [...] cercano di valorizzare in cronaca le notizie di rilievo. Risultato: lo «scoop» sul [...] Delfi-no per piazza Della Loggia è finito [...] sul Giorno, e malamente «bucato» dalle altre [...]. /// [...] /// Ha festeggiato i cento [...] numero speciale di cento pagine) La nuova Basilicata, [...] diretto da Beppe Lo-pez, accolto con insperato [...] ma anche pubbli-citario -dopo solo tre mesi [...] «Siamo andati al di là delle vendite previste [...] anno di vita -dice il direttore -siamo [...] giorna-le dei lucani». I profughi ci sono [...]. Quello con il maglione [...] fiorellini è Albert, da [...] Kosovo. Por-ge le mani da [...] cenni verso gli al-tri. Poi si avvicina un [...] fumo nero. [...] scende e non dice neanche [...] pa-rola. /// [...] /// Si chiama Gilbert. La no-stra guida aveva [...] al ministero de-gli Interni: è un poliziotto. È lui che porta [...] Valona. Magro, capelli neri corti, una [...] faccia, una piccola cicatrice storta sul naso. Il viaggio della fuga [...] stesso, perché non [...] che lo può fermare. [...] è dietro il museo nazionale, [...] pasticcio di case rosse affac-ciate su una strada vuota, [...] dalla rugiada. Le sette del mattino [...] poco e a [...] a Tirana, ci siamo [...] a un vecchio furgone Ford color giallo [...] portiere ammaccate e i fanali che ballano. Undici profughi del Kosovo [...] tre bambini), [...] e il cronista. Centomila [...] per tutti, po-co più [...] milione di lire, a parte [...]. Gilbert fa la conta [...] motore. Il ministro degli Interni [...] Rosa Russo [...] è appena partito da Tirana [...] promesso polizia e leggi contro il traffico [...]. E oggi arriva Lamberto Dini, [...] gli altri ministri degli Esteri europei. Il nuovo ca-po della [...] Valona, [...] sta in mezzo alla [...] un damerino a coordinare i posti di [...] persino [...] «Speriamo be-ne», commenta, «noi [...]. Gli scafisti di Valona [...] al [...] Marina, affacciati sulla baia [...] sca-fi nelle grotte ritagliate fra le rocce. Eppure, an-che se tutto [...] traffico dei clandesti-ni continua senza sosta, come [...] che passa anche in mezzo alla corruzione. E non si ferma [...] dimostra il nostro viaggio. Il furgone è partito [...]. Gilbert ogni tanto ingoia [...] non ri-sponde neanche quando gli parlano. [...] volta che dice qualcosa, si [...] davanti a un negozio, e scendono in due a [...] hamburger, burak, bottiglie [...] e dei rettangoli di pane [...] come un braccio. Ce ne sarà per qualche [...]. Con loro hanno portato una [...] a testa. [...] è la moglie di Albert. Gli altri sono [...]. Poi [...] che per tutto il [...] fra le braccia [...] un piccolo di 2 [...]. Gli altri bimbi sono Aziz [...] 8 e 5 anni. Devono andare tutti in Svizzera, [...] aspettano i parenti: sono loro che mandano [...] il viaggio. Nessuno parla italiano, o [...]. Neppure Albert, [...] che conosciamo. Me [...] presentato la guida, ieri, per [...] il viaggio. Una parte della fami-glia [...] lasciata a [...]. Dei 5 figli, i [...] partiranno da Tirana fra qualche giorno. È da 8 mesi [...]. Ha raccon-tato che i [...] bruciato il villaggio, che sono venuti con [...] giorno che lui lavora-va i campi. Sono partiti in 57, [...] e adesso si muovono [...] Valona. Hanno bivaccato sulle montagne, [...] an-che a far guerriglia, prima di scendere [...] strade polverose [...] verso il Sud e [...] trovando pas-seur come Gilbert che si prendono [...] danno una mano. E non sono negrieri, [...] hanno chiama-ti così. I negrieri [...] volta caricavano gli africani contro [...] loro volon-tà. Questi disperati invece vogliono [...] e pagano per [...]. Noi ne abbiamo una paura [...] ma non possiamo farne a meno», spiegava Albert. Ieri aveva raccontato che [...] provato due volte a partire da Valona. La prima volta [...] ri-baltato lo scafo, a [...] costa. Qualcuno era morto annegato. /// [...] /// Al-bert raccontava che lo [...] uscire [...] quando erano partiti dalla [...] Marina. [...] un cinese con loro. Appena al largo, lo sca-fista [...] preso e buttato in mare. Quello gri-dava aiuto, lui ricorda [...] sue mani fuori [...] le onde che lo sommergevano. Avevano chie-sto allo scafista [...]. E lui: «Volete andare in Italia? Il gommone [...] più leg-gero. Per questo [...] buttato». Diceva una bugia, perché il [...] era il più piccolo di tutti, «sarà stato 50 [...]. E allora perché [...] fatto?, aveva-mo chiesto. La se-conda volta che [...] Valona, era notte e non vedevano niente. Lo scafo aveva girato per [...] ore, prima di [...] sulla terra: «Ecco, questa è [...]. Vi verranno a prendere [...]. Lo-ro avevano aspettato la luce, [...] solo allora [...] accorti di essere a [...] che sta di fronte a Valona. Avevano pagato 500 dollari [...]. E perché volete tornare [...] «Perché [...] costret-ti», aveva risposto Albert. Era venuto al caffè [...] nera che luccicava, e non osava ap-poggiarsi [...] paura di [...]. Ave-va chiamato il ca Adesso Albert [...]. /// [...] /// Il primo posto di [...] Durazzo. Il poliziotto mette dentro [...] chiede i docu-menti. [...] gli dà solo il suo. Tra i fogli ha messo [...] lo dice agli altri quando [...] chiedono: [...] mille, dice. Perché [...] ci sono pochi poliziotti, [...] più ne mette due-mila. [...] fa segno di andare. Gilbert ingoia [...] pastiglia per il mal di [...] e [...]. Da [...] a Valona ci fermeranno ancora [...] volte, a [...]. Ogni volta una mancia. Gilbert non fa mai vedere [...] tessera da poliziotto. Dopo [...] i posti di blocco [...] mascherati, tute mimetiche e mitra. Il punto più pericoloso è [...] sul ponte di [...] perché è [...] strada [...] per Valona. Aveva raccontato Albert che [...] si era-no fermati ad aspettare la notte, [...] posto di blocco. Però, adesso, ci fanno [...]. Forse conoscono Gilbert. Quando arriviamo a Valona, [...]. Lungomare, verso la baia Marina. A un certo punto, [...] sinistra, per una strada sterrata. [...] devo scendere, perché non [...] su dove portano i profughi. Chissà perché questa è [...] segreta del viaggio. [...] un muro di mattoni [...] cancello, quattro palme addossate contro, nel cortile [...]. Di fronte, [...] parte del sentiero, [...] un altro muro ac-compagnato da [...]. Gilbert mi fa dei [...] non capisco. Vuole dire che non [...] quel bar, sul lungomare. Ci sono gli scafisti. Il furgone sale sul [...] colli-na. Raggiunge le ville costruite a [...] ne conto 4, 5, e una, la prima, ha [...] bandiera rossa in ci-ma. Ci sono altre persone dentro, [...] nelle orbite che [...] fra le mura di calce. Non vedo più il furgone, [...] si [...] fermato davanti a una di [...] case. È [...] che i profughi aspetteranno la [...] buona per imbarcarsi sui gommoni. Endi, la guida, passa [...] un bel [...]. Va in un ristorante [...] ponte che [...] sul mare. Sotto [...] una galle-ria con la scritta Prom [...]. Ci sono 4 scafi-sti [...] parlano. Sono vestiti come americani, [...] e giubbotti di renna. Dice Endi che stanno [...] altri scafi. A Valona ce ne [...] man-tengono tutta la città, e arricchiscono 500 [...]. Arrivano due tipi carichi di [...] ai polsi. Da [...] si vede il mare vuoto. Ma chi lo fermerà [...] che vuole scappare? [...] Un inviato nel costume Pierangelo [...] autore del reportage sul [...] a fianco, è un [...] origini val-dostane (è nato ad Aosta [...] anni fa) che vive [...] a Bologna. È inviato speciale per «La Stampa» [...] Torino, quoti-diano nel quale la-vora dal 1980. Pri-ma aveva fatto esperienza [...] «Corriere [...] Se-ra» e nella televi-sione. [...] ha scritto, insieme a Marco Ventura, «Il generale», un libro uscito per i tipi [...] Limina [...] vi-cenda di Carlo Al-berto Dalla Chie-sa, ucciso [...]. È un giornalista a [...] «La Stampa» si oc-cupa infatti di co-stume [...] nei suoi reportage ha scritto non solo [...] (come [...] che abbiamo scelto questa [...] «Media»), ma anche di calcio, di guerra e [...] nera. Ama la [...] Band ed è un [...] Roma. La copertina della newsletter «Survival» In basso, alcune immagini tratte dalle pagine interne della newsletter «Survival» Testimonianza di etnie smarrite STEFANIA [...] D a « L a S [...] a [...] p a » Viaggio clandestino [...] «Survival» non la troverete in [...] perché, per esattezza, è una [...] non [...]. [...] la segnaliamo perché piccola [...] dà voce, volto e spazio [...] 300 milioni di persone. Una piccola grande tragedia [...] dedicano spa-zi inesistenti, avallando lo stereo-tipo del [...] passa-to». Le popolazioni tribali, invece, [...] determinate a costruire il proprio futuro. E «Survival» ce li [...] delle proprie campagne di abbonamenti e raccolta [...] di gover-ni e partiti politici. Ci racconta dei [...] nomade che vive nei pressi [...] sorgenti [...] nordoccidentale a cui stanno togliendo [...] foresta, libertà. O dei cacciatori [...] della Siberia, minacciati dalla [...] o dei pastori [...] a cui il governo [...] Tanzania [...] tolto il diritto ai pascoli, o anco-ra [...] che vivono con [...] di una diga idroelettrica [...] di dollari che il go-verno della Namibia [...] inesorabilmen-te le loro terre. Campagne di pres-sione [...] pubblica, in-vio di lettere [...] legali e tecniche, comunicazio-ne di gruppi [...] stes-si tipi di problemi [...] alle Nazioni Unite, dove Survival [...] riveste un ruolo consultivo [...] accredita-ta: sono questi gli aiuti concreti ai [...] che [...] vorrebbe polverizzare e [...] via e che invece [...] proteggere. Chi vuole iscriversi può [...]. Ogni settimana riproponiamo un articolo [...] stampa che riteniamo particolar-mente interessante per i nostri lettori R i v i s [...] e [...] L [...] l [...] i [...] o n [...] e r o d i [...] S l o [...] » Bianca, polposa e [...] Il trionfo letterario della castagna [...] SU [...] Il numero 16 di «Derive Appro-di» dedica una bellissima copertina a Primo Moroni, [...] e intel-lettuale, protagonista [...] scomparso poco tempo fa, a [...] Sergio Bianchi rende omaggio con un lungo e appassionato [...]. Il resto del numero [...] contri-buti. Intanto metà della rivista [...] che si occupa delle [...] il titolo) e dei movimenti gio-vanili; ritornando [...] «Derive Appro-di», [...] Caminiti racconta [...] dal tema [...] Letizia [...] lo vede co-me una [...] biforcazioni multiple che attraversa il Novecento passando [...] singoli indi-vidui, Toni Negri ne parla vivendo [...] parigino e il ritorno a Ro-ma nel [...] Rebibbia: la rivi-sta pubblica una lettera che il [...] dello scorso anno dal carcere, che fa [...] francese [...]. [...] annuncia anche che la [...] casa editrice e che presso verrà aperto [...] In-ternet. [...] NUMERO 2 [...] È uscito, a quasi [...] di-stanza dal primo, il secondo numero di [...] periodico di «se-crezioni acide [...] Shake Edizioni (nel-le migliori librerie oppure su [...] 02-58317306). La rivista di occupa del [...] nuova scena femminista che coniuga le istanze «classiche» del [...] con una particolare at-tenzione alle potenzialità [...] nuove tecnologie, e ospita anche [...] sulla cultura [...] e sulla rete al femminile. I gruppi storici sono [...] America e in Australia (il no-me della rivista [...] alle [...] ma anche in Europa [...] in costante aumento. Tra gli articoli di [...] di Helena [...] della compianta Katy Hacker [...] Pat [...]. La redazione ha di recente [...] una mailing [...] alla quale tutte le interessate [...] invitate a partecipare. /// [...] /// Il trimestrale dello [...] (da questo numero presentato [...] edizioni, tra cui una france-se e una [...] in-dubbie qualità: intanto si erge sul pa-norama [...] anche raffinati di gastronomia, che finiscono col [...] lista di ricette fotografate in grande stile, [...] su Slow non ne troverete più di [...]. Ma soprattutto la rivista [...] alimentazione in un senso molto ampio: è [...] ama i prodotti della terra, quelli più [...] in via di estinzione. Il lungo articolo dedicato [...] marroni ne riper-corre storia, abitudini, problemi legate [...] alla distribuzione. Vi spiega perché i marron [...] costano tanto, specie in Francia. E con la stessa [...] della «quartina», una varietà di patata coltivata [...] per gli stufati. Dalla storia il salto [...] memoria: quanto il gusto determina la [...] prima e il ricordo [...] E gli scrittori fanno a gara, per [...] senza snobi-smi della Coca Cola, come fa Alessan-dro Baricco; [...] Maurizio [...] che ci commuove con [...] che ha per protagonista un eroe di-menticato, [...] Daniel [...] si affida ai tagliolini. [...] anche le rubriche sulle pubblicazioni [...] e il notiziario. La scelta delle immagini [...] e bellis-simi sono i disegni di Daniela [...] che illustrano il capitolo «Miti [...] del gusto». Slow è insomma una [...] che non possono non farvi amare la [...] dove vivete, e farvi comprendere alla fine [...] se tutta la settimana siete stati costretti [...] miseri panini di un bar, nel week [...] a rimirare e gustare la vostra [...] frittata di cipolle. /// [...] /// Slow è insomma una [...] che non possono non farvi amare la [...] dove vivete, e farvi comprendere alla fine [...] se tutta la settimana siete stati costretti [...] miseri panini di un bar, nel week [...] a rimirare e gustare la vostra [...] frittata di cipolle. (0)
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