Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2311252730.

Non [...] neppure un vec-chio amico di [...] Mohamed Ibrahim [...] pre-sidente del [...] indipendente nel [...]. Visti comunque i ri-sultati [...] -verificato cioè che la [...] era davvero in marcia -Hus-sein [...] si è detto disponi-bile [...] fuori da ac-cordi ufficiali, mediando pas-so dopo [...] ai suoi [...] e agli alleati rimasti [...] di potere possibile. Il caleidoscopio [...] Quella arrangiata a [...] è una [...] ingegne-ria della pace clanica [...] per non scon-tentare nessuna delle ventisei fazioni. [...] sono stati creati: un Consiglio [...] nazionale di 41 membri, che dovrebbe fungere [...] durante il periodo di transizione che a [...] portare, prima o poi, alle elezioni. Nel frattempo il governo [...] un Comitato esecuti-vo nazionale composto da 11 [...] da cinque copresidenti a rotazione: Ali Mahdi [...] Osman [...] per gli [...] Mo-hamed Aden [...] per i [...] Yusuf Ahmed dei [...] e Aden [...] Nur [...] dei [...]. Al-tri leader clanici guideranno [...] del Co-mitato esecutivo nazionale. Gli accordi di [...] sono sta-ti [...] oltre che dalle 26 [...] i capi di Stato del Corno [...] , sono stati accolti [...] Stati Uniti e [...] e so-no stati per [...] a Mogadiscio il 3 gennaio di [...] con un invito esplicito [...] Hussein [...] e Mohamed Ibrahim [...] ad unirsi alla compagine [...]. Questo non ha comportato ovviamente [...] conversione automatica di tutti al bon ton politico. La pirateria è dura [...] attraccano ancora al-le coste somale strane navi [...] e banconote. A Mogadiscio si spara [...] bisogna riandare al dicembre scorso per regi-strare [...] cam-pale vecchia maniera con 100 morti e [...] feriti. So-prattutto è partita [...] di recupero di Hussein [...]. [...] fratello mio Da gennaio, [...] un poderoso fronte diploma-tico in cui [...] ha fatto la [...] parte, sono cominciati i [...] Ramadan hotel tra [...] e Ali Mahdi per [...] ogni tipo di combattimento nella capitale, smantellare [...] Linea [...] e riaprire al più presto -come dicevamo [...] che in teoria sono con-trollati dagli uomini [...] ma sono sempre sotto [...] di Osman [...] ben arroccato nel vecchio [...] Medina. [...] poi da negoziare la [...] Hussein [...] soci nel [...] ar-chitettato a [...] e decidere come verrà [...] la cosiddetta Mesopotamia, cioè la regione delle [...] roccaforte del potere economico degli [...]. Insomma si discute e [...] un risultato è stato già raggiunto. Un mese fa, con [...] Sana in Ye-men tra Hussein [...] e Osman [...] si è chiuso il [...] cioè le tre anime [...] si erano spaccati e [...] ad oggi han cominciato a ri-comporsi. Proprio dalla loro spaccatura [...] sta-gione più feroce della guerra civile somala [...] rie-dizioni della battaglia di Mo-gadiscio. Infine se la pace [...] in marcia non è affatto da escludere [...] torni alla madre-patria: come [...] rimasto un piccolo zero, senza nessun riconosci-mento [...]. [...] minaccia ad Angelo Del Boca [...] arrivata due settima-ne fa. Alla risposta, [...] più elegante è stato «brutto [...]. Niente paragonato a quel [...] di lui la rivi-sta dei reduci [...] man mano che Laterza [...] Feltrinelli [...] i suoi libri, poco rispetto ai tentativi [...] tribunale per vilipendio [...] negli anni Settanta quando [...] di profes-sione storico iniziò a [...] fuori la verità su [...] italiani ave-vano fatto in Africa e in Somalia. Ha letto della Somalia? È [...] fine [...] «Direi che era una diceria [...]. [...] se vogliamo, un fi-lo [...] nostre occu-pazioni coloniali dalla fine del secolo [...]. Già allora, di fronte [...] puli-te, si dava la colpa ai sottoposti. Va così fin dal [...] 800 abissini massacrati. Pagarono so-lo due poliziotti [...]. Già allora [...] fatti di [...] «Le cronache non ne registra-no [...]. ///
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I giornalisti dalle colonie [...]. Alle pri-me scoperte scattava [...] di [...] e si copriva». [...] della Somalia, dai ricordi [...]. [...] «Non ci furono sbarchi milita-ri. Gli inglesi fecero una cessione [...] alla [...] una so-cietà privata italiana. Una occu-pazione tranquilla. Quando in-vece [...] subentrò diretta-mente iniziò una occupazione [...] del Centro e del Nord, a partire dal 1902. Incendiammo [...] depredammo, costrin-gemmo alla fame. E mantenem-mo la schiavitù». ///
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Sulla costa gli arabi compravano [...] vendevano i neri. Poi ci fu il [...]. Arrivò il quadrunviro Cesare Maria DeVecchi. Per fare della Soma-lia una [...] vera. Iniziarono le operazioni più [...] di migliaia di uomini per prendere il Centro [...] Nord». Un suo libro, «Gli [...] di quella conquista: 3 [...] italiani morti; somali, 1236 morti. Come facevamo a [...] «Faccia finta che oggi [...] scontro tra missili contro lance, spade e [...]. E poi, non facevano [...]. Era la normalità di [...] colonialisti. I documenti non ne [...] pro-prio così e questo spiega lo squi-librio [...]. Si partiva dal mare o [...] si circonda-va una zona si massacrava tutto. Era la strategia De Vecchi. [...] cose perfino peggiori». ///
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Inoltre, la popolazione era [...] gratuita-mente o quasi per i coloni che [...] somali, co-me in Libia, delle terre più [...]. Non erano molti: 150 [...] proprietà dai 50 ai 500 ettari. Le popolazioni ci lavora-vano [...]. Per-fino [...] federale di Mo-gadiscio, scrisse [...] Mussolini [...] per quella vergogna. Non gli risposero mai. Si lavorava [...] al tramonto come nei [...] quando si reggeva-no in piedi bene dopo [...] a morire». [...] femminile? «I coloni prima, i [...] dopo, avevano diritto di vita e morte su tutti. Quando arrivava un amico gli [...] una don-na. Tutti gli italiani avevano nel-le [...] la [...] una spe-cie di [...]. I nostri mi-sero al [...] di migliaia di meticci. Montanelli ha raccontato pubblicamente [...] Africa aveva acquistato una [...] di 12 anni e [...] via la rivendette a un generale. Ripercorrendo la storia della Somalia [...] non si trovano stupri perché il dominio [...] totale. Non [...] bisogno di [...] la loro condizione era [...] di loro si poteva fare tutto senza [...]. Gli italiani hanno mai usato [...] «In Somalia, no. [...] fatto in Libia e massicciamente [...] Etiopia. Lì usammo 500 tonnel-late [...] popolazione ed esercito. Provocava vesciche che poi [...]. In poco tempo si [...]. Ma perché tutto questo [...] «Altri fenomeni hanno cattu-rato [...] degli storici. Poi il ministero degli [...] diede incarico a ex militari ed ex [...] il bilancio della nostra presenza in Africa. Fino al [...] mi hanno impedito perfino di [...] ai documenti. Que-sto, ma solo in [...] storici». Lei che reazione ha [...] «Sono rimasto sorpreso solo a metà. Tre anni fa [...] state avvisaglie. Mi aveva impressio-nato come il [...] Loi le [...] spiegando che gli [...] erano per la si-curezza». Si ha spesso [...] che le cose più sporche [...] abbiamo fat-to lì le abbiamo fatte [...] «Quando un aeroplano lancia-va Iprite [...] villaggi. Cose spor-che ne abbiamo [...]. Ma in qualche mo-do [...] è fondata. Contro i libici che [...] il 20 e il 30, usammo truppe [...] copta per sfruttare [...] religiosi e razzia-li. Quando Graziani fece la [...] nel 35, fece venire dalla Libia una [...] che ebbe-ro il via libera alla vendetta. Li scagliavano gli [...] contro gli al-tri». Lei ha scritto una quindicina [...] libri sul colonialismo. Ha mai in-contrato un esercito [...] occupazio-ne o di passaggio che si sia [...] «No, mai. In Africa fecero tutti [...]. Dobbiamo rassegnarci al fatto [...] eserciti di pace si [...] «Noi non ci siamo [...] peggio degli altri. Il ge-nerale [...] dopo [...] a Graziani svuotò le [...] uccidere a Debra [...] 1200 sacerdoti copti. I francesi nel 1947 uccisero [...] uomini a [...]. Hanno giocato in-comprensione e [...] abitanti del luogo, arroganza e intolleranza. La brutalità delle truppe [...] in ag-guato. Oggi, tutto questo, non [...]. Io aspetterò per vedere [...] finire. Ma lo sdegno per [...] accaduto in Somalia, se non verrà utilizza-to [...] tutto, dimostra che il nostro paese è [...] di vista democratico. Speriamo bene». ///
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Speriamo bene».