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[...] spende due parole per ricordare [...] Élie [...] «Tutti gli ebrei furono vittime [...] AUSCHWITZ. Il tempo è cambiato. Non c'è più [...] tiepida del giorno [...]. C'è un vento gelido, [...] fango e riporta la neve. Il luogo è lo [...]. II campo di [...] le baracche, le rovine [...] si fanno [...] sopra la tempesta che [...] notte. E [...] quasi troppo, lare) prendere dalla [...] dei simboli. Anche al [...] il castello di Cracovia [...] le delegazioni nazionali, i capi delle organizzazioni [...] autorità polacche, [...] In testa, c'è stata [...]. La sera prima. Il presidente polacco, nel suo [...] ali università, la mattina, non aveva [...] neppure una volta gli ebrei [...]. La sera Élie [...] a nome di tutte [...] lo ha avvertito. La mattina, dunque. Da quando ha [...] a lai giorno ad Auschwitz [...] è [...] il pellegrinaggio. Tre chilometri verso la [...] originario di Auschwitz, c'è il blocco 11. É questo il luogo [...] scelto per il discorso di [...]. C 'è un testo scrino, [...] è come una [...] perché non c'è una parola [...] quei che ci deve essere. Ma fra II momento in [...] le poche frasi sono state [...] e [...] ad Auschwitz ci dev'essere [...] un ripensamento. Il presidente parla del [...] con la celebre scrina «il lavoro rende [...] baracca come di [...] cammino attraverso le sofferenze [...]. Poi, a questo punto aggiunge [...] frase che allontana lo scandalo aperto: [...] della comunità ebraica». La giornata è salva, [...] e amarezze. Il clima non è [...] dopo, quando sul piazzale [...] quello che giovedì ha [...] alla straziante preghiera degli ebrei, si tiene [...] alle cinque religioni: quella che, mettendo sullo [...] lutto dei cattolici, dei [...] degli ortodossi e dei [...] degli ebrei aveva contribuito ad accendere le [...] scorsi. [...] mezzo a un capannello di [...] e di giornalisti il rabbino [...] Avi Weiss. I) clima non è [...] del giorno pre-cedente. Solo quando comincia a [...] Élie [...] -lui, di nuovo, [...] diventato una specie di [...]. Allora le sue frasi [...] la traduzione in polacco riescono a vincere, [...] viale ira le baracche, Il sibilo cattivo [...]. E vero che non [...] furono ebree, dice [...] ma [...] gli ebrei furono vittime. La lezione di Auschwitz, oggi, [...] evidente: ci chiama [...] perché siano banditi II tenore [...] le violenze da tulli i paesi, lo, dice 11 [...] Nobel por la pace che questo lager lo conobbe [...] ragazzo, non [...] che il [...] delle nuove generazioni Candele [...] rotale del [...] durante le celebrazioni del [...] mondo estirpi il razzismo» Appello [...] tolleranza ma a [...] resta il [...] si sposta a [...] E per due sole parole [...] salva il difficile compromesso [...]. [...] riconosce a denti stretti [...] ebraico fu quello che dovette subire di [...]. La risposta di Élie [...] «Non tulle le [...] ermo ebrei. Ma tulli gli ebrei furono [...] dei nazisti». Ritoccato per ore [...]. Tra i presenti un [...] Luigi [...]. Néi lager [...] a [...]. [...] toma con un gruppo di [...]. DAL NOSTRO [...] il mio passato. È questo il segno [...] liberazione dì Auschwitz. /// [...] /// Eppure quante complicazioni, quanti [...] grottesca diplomazia sì accendono Ira [...] della [...] ufficialità di questo cinquantenario [...] e i membri del comitato per le [...] discutere li lesto [...] che sarà poi diffuso, [...] dei rappresentanti di 24 stati e di [...] Nobel per la pace. La delegazione lussa chiede [...] come si deve che fu [...] rossa a liberare il [...] amerebbero che nel testo ci si ricordasse [...] Churchill, [...] rappresentanti della Bielorussia chiedono che si faccia [...]. [...] alla fine viene concordato e [...]. Lo legge un polacco, [...] di Auschwitz. E mentre [...] si accendono migliaia di candele. Il testo non contiene [...] Nato né altre bizzarrie, ricorda che del «più [...] tutta la storia» furono vittime «gli ebrei [...] popoli»: i polacchi, i [...] e i Rom, I [...]. Nei confronti dei morti, [...] del documento, abbiamo il [...] il loro sacrificio, ma dobbiamo anche ricordare [...]. Nel loro nome dobbiamo [...] la fede in un avvenire senza razzismo, [...] senza antisemitismo. Ad operare perché si affermino [...] tolleranza e ì diritti Un [...] potato, [...] Cracovia, [...] Speriamo che in questo scorcio [...] ventesimo secolo possano essere creati strumenti internazionali per la [...] della pace, che i crimini di genocidio, dovunque avvengano, [...] siano [...]. È stato detto che chi [...] una vita salva il mondo e che chi distrugge [...] vita distrugge [...] del mondo. Per questo, conclude [...] il messaggio che mandiamo da Auschwitz [...] più fanatismo e violenza, mai [...] guerra. C'è un filo di retorica [...] questa prosa? C'è il [...] degli sforzi, quelli che si [...] visti in questi giorni, a [...] un equilibrio tanto difficile, a [...] sul filo di quel baratro senza rete, abisso [...] che è la memoria [...] Può [...]. Ma a tornare coi [...] a) significato vero e più profondo delle [...] cuore in un luogo come questo, basta [...]. Le parole di [...] il conforto che le [...] coloro che credono: quelle cristiane, quelle islamiche, [...] volta [...] canto del dolore, [...] alla misericordia del Dio [...] Israele [...] rimbomba da un altoparlante [...] attaccati agli stessi pali [...] risuonavano gli ordini secchi delle SS. E gli incontri. Tra la folla che [...] ira le baracche c'è una bandiera italiana, [...] gonfalone della Provincia dì Firenze. La [...] storia mette i brividi, [...] la famiglia per [...] di un delatore, al [...] Fiume alla Risiera di San Saba e poi [...] Auschwitz, [...] nelle baracche della quarantena, dove 1 medici [...] probabilmente gli iniettarono qualche [...] o i bacilli del tifo. Al lager [...] era arrivato con la [...] subito mandata alla camera a gas, e [...] al quale le SS tatuarono un numero [...] dì quello, 179605. Il padre fu assegnato [...] San [...] quelli incaricati dì svuotare [...] gas e portare i cadaveri su, ai [...]. Un lavoro al quale [...] più di quattro mesi, perché le SS [...] scomodi. Lui con il suo [...] veniva portato a lavorare [...] a smantellare rottami dì aerei. Quando, il 17 gennaio [...] occidente la colonna dei prigionieri che ì [...] altri lager, lontani dai russi ormai in [...] malato, e fu lasciato al campo. Le SS tornarono il [...] avrebbero portato via anche lui, a morite, [...] riuscito a fuggire con due compagni ungheresi. Tutti e tre passarono [...] nella cantina dì una villa abbandonata da [...]. [...] di [...] parti con un trasporto di [...] ungheresi (anche lui, italiano [...] è dì origine ungherese) per [...] Transil-vania. A [...] Mare seppe della liberazione di Fiume e prese la via di casa, A Budapest ritrovò [...] e una cugina, i quali [...] stati salvati da Giorgio [...] il [...] italiano che riuscì a [...] migliaia di ebrei ungheresi alle [...] naziste. Ma lui la racconta [...]. Non ha rimosso nulla. Dei suoi ricordi chiede [...] per sé quello [...] incontro, furtivo, che ebbe [...] nel Lager, [...] volta, dice, che io [...]. E trattiene lui te [...] pudore al quale [...] risposta è il silenzio. E tornato già altre volte [...] Auschwitz, «la prima volla [...] poi con la moglie e [...] figli». Sa [...] importante per questi ragazzi dalle [...] a vento colorate. [...] la «lezione dì Auschwitz», È [...] con i capelli bianchi e un numero [...]. Che si allontana chiedendo [...] Cerca I suoi ragazzi e loto cercano lui. Quelle vite salvate da [...]. /// [...] /// Quando nel 1941 l [...] distrutto la casa dei loro vicini ebrei. I [...] gli sembrò naturale [...] di andare a vivere con [...]. Non cambiarono Idea con [...] le grida [...] che gli [...] dì consegnare gli ebrei. /// [...] /// LI portarono con sè [...] dagli italiani che appariva più [...]. Fu Yosef [...] angosciato dal pericolo che [...] I [...] ospiti a [...] per rifugiare! Fu arrestato, lo misero In [...] la deportazione In un campo di sterminio. [...] non sì diede per [...] ingegnarsi per fornite cibo e medicinali al [...]. Anche dopoché suo padre, Ahmed [...] era stato [...] dal nazisti per [...] dato ospitalità ad [...] famiglia ebrea. Quasi un secolo dopo, [...] minacciata di sterminio, i [...] nel frattempo emigrati In Israele. A quelli che «sapevano [...] fare». Marek [...] un combattivo intellettuale [...]. /// [...] /// Solo essere umani. I nostri saggi ci insegnano [...] coloro i cui meriti sorpassano i difetti sono i Giusti: [...] quando si salva una vila [...] è salvato [...]. Por questo ha scelti) di [...] le storie [...] «giusti» tra gli olire 11. [...] perché, secondo la leggenda, [...] se ad ogni epoca non ci sono [...] umani che ne redimono gli orrori. Cosa ha spinto [...] Irena Se od ter. Nei miei incubi senio [...] disperate dei bambini che abbandonavano l loro [...]. [...] prendevamo solo 1 più piccoli, [...] an-D Al NOSTRO [...] non parlavano. Li portavamo fuori con [...]. [...] un giorno mi disse: "Non [...] andate [...]. /// [...] /// Ho [...] mi terrò accanto un [...]. Ne scrivevo i nomi [...] carta, che sotterravo in una bottiglia in [...]. Alla fine la Gestapo [...]. La torturarono, la condannarono [...]. Si salvò solo perché ali [...] minuto una delle guardie fu convinto a depennare il [...] nome dalla lista col fregio: -già [...]. E cosa ha spìnto [...] Giorgio [...] uno che aveva combattuto [...] Spagna [...] Franco, a salvare decine di migliaia di [...] con I [...] degli amici a Madrid [...] origine ispanica? O [...] francesi di Nancy che [...] fecero 11 giro casa [...] ci riunì nel suo [...]. Non ne avevamo mai [...] ebbe il minimo dubbio sul da tarsi. Non sono di destra [...] a rigore nemmeno fascisti e anti-fascisti. Colpisce, nel [...] testimoniare, la tranquillità, [...] pacatezza, quasi [...] con cui rievocano le loro [...]. Non posano ad eroi, [...] a passioni ideologiche «torti», non sono [...] zelanti. Sono schivi, [...]. Gente normale che però [...] ha saputo con una naturalezza misteriosa e [...] che si doveva fare». Alla domanda [...] in ciascuna intervista, perché [...] latto?, la risposta più frequente [...] «perchè era naturale [...]. Alla «Banalità del Male» [...] sono definite le tragedie più oscure del [...] Hitler a Stalin, contrappongono una ancora più lotte [...] Bene». Marek Walter sostiene che «la [...] di fondo sollevata da [...] non è perché questi giusti [...] mostrato tanta [...] bensì perchè tanti altri non [...] fatto, perché tanti siano rimasti [...] tanti [...] abbiano [...] peggio ancora. Anna Frank, [...] fu tradita da un [...] un tedesco. /// [...] /// Anna Frank, [...] fu tradita da un [...] un tedesco. (0)
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