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Dalla fine-stra della casa [...]. [...] un tempo era tutto [...] del secolo i belgi e gli olan-desi [...] spalle perfette tecniche di bonifica, fecero di Mondello [...] dei palermitani. Il suo mare è [...] tanti passaggi di mare, [...] «africa-na» del sud siciliano a Scopello. Elvira Sellerio sembra contenere [...] visione dei suoi mari, ora dolci, ora [...] ora minacciosi. Nel bunker della memoria [...] di un mare di pescatori, di zolfo [...] ma an-che un mare di coste of-fese [...]. Così è la Sicilia [...] contraddittoria succes-sione di decoro e specu-lazione, di [...] muri di cemento. Ma la [...] una instabile frontiera tra Europa [...] Africa, tra settentrione ricco (sì, pro-prio settentrione) e [...] terra che separa invece che [...]. È possibile, chiediamo a Elvira Sellerio, [...] il grande in-contro di civiltà che [...] si è creato nei [...] mare di Sicilia deve restare un confine [...] «Quando vedo le immagini [...] vengono chiusi nei centri di accoglienza oppure [...] araba siciliana di cui [...] permeati. Si potrebbe dire che [...] e che il loro sia un [...]. Non si possono cancellare i [...] tra la [...] araba. Non a caso ho [...] le poesie di un poeta [...] nato in Sici-lia ma [...]. Pensate a otto-cento anni [...] sta acca-dendo oggi. Quando pensiamo al grado di [...] che abbiamo [...] da mettersi a piangere. È un dramma serio che [...]. [...] e i suoi mari, [...] Mediterra-neo, [...] Tirreno, lo Ionio e il canale di Sicilia: [...] contatto, di scambi, ma anche muraglie [...] di distanza, di barriere. Che stato [...] emerge tra confini [...] è una cosa particola-re. Si parla della follia [...] gli uomini che la abitano. Su questo [...] una grande letteratura. Nella mia giovinezza, attorno ai [...] mi ero comprata [...] Ro-meo ed ero felicissima, appartenen-do [...] quella generazione per la quale [...] era [...] un desiderio inappagabile. Nei miei so-gni di [...] mo-menti di tristezza, quando sentivo quella meravigliosa [...] specie di ribellione che ti spinge a [...] alla guida della macchina e partivo. Ma, qualunque strada facessi, [...] sbattere a mare, e lì dovevo fermarmi [...] non bastava più. Credo che il senso [...] sia questo e che il [...] sia una [...]. E si sente il [...] confine naturale? «Sto facendo un puzzle per [...]. È la riproduzione di una [...] geografica del Trecento. I pez-zettini di mare [...] sono i tre quarti del puzzle. È questo il mare nella [...] terra, è la parte più [...]. Il mare di Sicilia [...] mare integro, intatto, pulito, un mare [...]. Per tanto tempo ho [...] barca, ora non la desidero più. Perché mi sarebbe piaciuto averla? Per andare a scoprire quello che [...]. Si riferisce alle recenti scoperte [...] relitti di navi [...] in mille anni fatte da Robert Ballard sulle [...] questa [...] del mare che è laggiù, [...] è ancora per la maggior parte non raccontata. Si può dire che sul [...] del mare ci sia una civiltà parallela a quella [...]. E le coste si affacciano [...] questi [...] della Sicilia a bordo di [...] barca. Solo dal mare si capisce [...] grande differenza esistente tra le tre coste siciliane, ognuna [...] le sue [...]. Lei ha parlato di [...]. Mi viene in mente [...] emersa davanti a Sciacca nel [...]. In [...] dominata dal mare, non esiste [...] letteratura di ma-re. [...] «Se leggiamo la letteratura [...] ci accorgiamo subito della pre-senza del mare. Nella nostra lettera-tura il [...] se non ci fosse no-nostante la Sicilia [...] di ma-re. Gli scrittori siciliani pensano [...] a una cosa che non ci ap-partiene. Mi ricordo Leonardo Scia-scia [...] Racalmuto, nel centro [...]. Ebbene, quando lo porta-vo [...] sentiva spaesato, per lui [...]. [...] come editore ha avuto [...] proporre una collana [...]. In questa collana ho [...] romanzo di ma-re della letteratura siciliana, I Mala-voglia [...] Verga. Lì si sente il [...] crea la fortuna o la sfortuna della [...]. Come mai gli scrittori siciliani [...] «Per fingere di non stare su [...]. Faccio un esempio, quello [...] di cui facevano parte [...] cugino Lucio Piccolo e [...] bellissima villa a [...] dal quale vedevano il [...] si vantavano del fatto di non [...] mai [...]. [...] un angolo della mente che [...] fa credere di vivere in un continente. /// [...] /// A tanta distanza da «I Malavo-glia» [...] scrittore siciliano ha ri-proposto un paesaggio di [...] mare, la [...] del commissa-rio Montalbano uscita [...]. In lui il mare [...] è un mare moderno nel quale si [...] che viviamo in questi giorni, immigrazione, droga, [...]. Lui è nato a Porto Empedocle, [...] di pescatori, un paesag-gio di aranci e [...]. Ma per rico-struire la [...] di Camilleri i pro-duttori [...] sono stati costretti a cercare [...] Si-cilia». Marco Ferrari [...] 4. Dai cassetti di Andrea Camilleri [...] primo, di-menticato romanzo pubblicato in pieno [...] da una casa editrice [...] Il [...] delle cose. Da [...] fu tratto anche lo spunto [...] uno sceneggiato televisivo. Un pezzo raro da [...] lo scrittore siciliano sta rielaborando in vista [...] la casa editrice Sellerio ha previsto per [...]. Di cosa si tratta? «È [...] che parla di mafia, non quella di [...] fa, -annuncia [...] di Porto Empedocle, -ma [...] essere un elegiaco racconto [...] tra due uomini». Camilleri, dunque, per una volta [...] da parte il com-missario Salvo Montalbano e la [...] immaginaria cittadina siciliana di [...] come già aveva fatto [...] libro pub-blicato da Sellerio Bolla [...]. [...] ne Il corso delle [...] storia di Vito, un quarantenne che vive [...] cittadina della Sicilia, che campa dei soli [...] pollaio. Siamo negli anni Cinquanta, [...] industriale, in uno scenario sociale antecedente il [...] fratelli Taviani Un uomo da bruciare. Scapolo, schivo e solitario Vito [...] soltanto su un amico fi-dato, Masino, proprietario [...] che è [...] di lui, socievole e [...]. In paese Vito ha un [...]. È la giusta sintesi [...]. [...] infatti, non se [...] mai sentita di prendere posizione, [...] nelle occasioni meno pericolose e rischiose. Ma una notte, rincasando, Vito [...] fatto segno di due colpi [...] da fuoco. [...] si salverà e inizierà [...] di coscienza per capire le ragioni di [...]. Nella [...] introspezione arriva alla conclusione [...] nulla di cui rimproverarsi, che non ha [...] sgarbo né un torto al alcuno. Dunque non può che [...] errore di persona. Durante i colloqui successivi [...] dei Carabinieri Corbo disillude il pro-prietario del [...] difficilmente sbaglia bersaglio. Per Vito, che sprofonda [...] un periodo di tensione e [...]. Insomma, qualcuno vuole che [...] non faccia qualcosa. Ma che cosa? Vito, [...] se stesso, il suo passato, i suoi [...] inte-ressi non riesce a scio-gliere [...] che ri-schia di minacciare [...]. Nono-stante [...] di Masi-no, il mistero aleggia [...] a lui. Solo alla fine del [...] puro caso, il prota-gonista capirà cosa gli [...] lui facesse. Un punto interroga-tivo che [...] primi fedelissimi let-tori di un Camilleri sconosciuto [...] e inviso dai grandi editori posso-no al [...]. Di certo Il corso [...] il prota-gonista di fronte alle proprie responsabilità [...] sconosciuta. Ri-bellione e tragedia, dunque [...] come si addice al grande romanzo. Di più non trapela [...] palermitana anche se qualche accurato bibliofilo in [...] versione del romanzo potrà, magari su Inter-net, [...] del libro che non è privo di [...]. Altri possono essere stati [...] Camilleri che consegnerà personalmente in questi giorni [...] dattiloscritto in Via Siracusa, [...] Palermo. Particolarmente cu-rioso il titolo [...] regista tedesco [...] Wenders, anche se Il [...] e Lo stato delle cose sono stati [...] dunque dopo la prima [...] di Camilleri. Consumata in estate la [...] Un mese con Montalbano e consacrato alla storia [...] meritato successo dello scrittore siciliano (con ben [...] primi dieci romanzi più venduti), ora 150 [...] nuovo Camil-leri saranno catapultate nelle librerie. /// [...] /// [...] sotto, Elvira Sellerio e Andrea Camilleri. In basso, Nico Orengo Un [...] letteratura «Il corso delle cose» Andrea Camilleri [...] primo romanzo Elvira Sellerio ha scelto di [...] dedicata al mare «che rende folli gli [...] Lo [...] Nico Orengo vive a Torino ma è [...]. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. /// [...] /// Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. [...] difficile per Nico Orengo [...] Torino gli odori [...] collina di Liguria, quella [...] Latte [...] la Mortola, dove lo scrittore e poeta [...] delle passioni e il pozzo dei segreti. Tanto più che in [...] terra la carta geografica diventa spes-so inutile, [...] e dai fantasmi della frontiera: [...] Cézanne, [...] Renoir, [...] e [...] scimmia, i Grimaldi, il Barone Rampante, Ava Gardner alias «La contessa scalza». Di [...] di questa Liguria collinare [...] stesso tempo non si può che avere [...] i tetti e le ciminiere delle grandi [...] la [...] Nuvola di smog. Sarà per questo che Orengo, [...] torinese, è forse il più li-gure degli [...] testimoniano le sue opere (Miramare, La guerra [...] Gli spiccioli di Montale, Le rose di Evita [...] Il [...]. Poi si può, si deve [...] cercare il pericolo di [...] o la me-moria persistente di [...]. Se a levante tutto [...] a po-nente il luogo resta leggibile, in [...] se il po-nente di Calvino non è [...] mare. Po-teva ragionare su di [...] una vitalità in arrivo. Ma non era un [...] doveva avere la ter-ra sotto i piedi [...] stac-carsi». Una oscillazione tra mare [...] si ritrova in tutta la poesia ligure, [...] Mon-tale [...] Caproni. Giuseppe Conte, per esempio, [...] e si ri-fugia a Porto Mauri-zio». Di questo paesag-gio Orengo, [...] si è fatto inter-prete. Ritroviamo nelle sue pagine [...] farfalle e uc-celli, palme e ulivi e [...] caccia dispe-rata agli ultimi angoli di autentica [...]. Calvino ha sanzionato questo [...]. I liguri hanno distrut-to [...] venisse cancella-ta la principale ricchezza loro affi-data. La Liguria vera la ritrovi [...] in una latta di tonno piantata a basilico, in [...] ciuffo di canne che fiancheggia un rivo, in due [...] che [...] alla spiaggia. È una Liguria mini-male, di [...] sparsi che [...] ancora in macchie di straor-dinaria, [...] bellezza». Anche nella casa della Mortola [...] tempo ha consumato le sue ore ep-pure tutto sembra [...] in una memoria non futile, come nel lun-go racconto Gli spiccioli di Montale. Qualcosa di antico si [...] muri. Forse le origini degli Orengo [...] da [...] erano corrieri del Papa [...] Avignone [...] Roma, poi si sono fermati al di [...] francese. Quando lo scrittore ne [...] miei», co-me se si potessero riassumere le [...] le immagini vicine e [...] Niz-za e [...]. Di migrazioni antiche e nuove [...] continua a parlare sul confine che non [...] più, diventato una linea immaginaria. Ma la Li-guria è abituata [...] a una mi-grazione di braccia, [...] dove il ma-re è sempre [...] vissuto come «campo mobile, come una grande terra da [...] in cambio di quella che non [...] dice Orengo, il quale ammonisce: [...] un uso del mare da [...]. Che non accada ciò che [...] successo sulla co-sta». Orengo guarda lontano, guar-da [...] storia. Così si cercano o [...] di Liguria altrove, sia Portogallo o Argentina, California [...] Uruguay. Ci si disperde con [...] che fa esplodere un rosmarino in poca [...]. La stessa umida malinconia che [...] prova a [...] in una terra che non [...] più. O [...] a debole in-termittenza. Come una lucciola stanca». /// [...] /// Come una lucciola stanca». (0)
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