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Io ero tra quelli [...] programma». Così il fisico irakeno [...] Hamza inizia [...] contro il suo paese [...] del suo paese, [...] Hussein. [...] alle pagine, autorevoli, del [...] the [...] la rivista statunitense degli scienziati [...] e pacifisti. Il fisico nucleare [...] Hamza è fuggito [...] nel 1994. E da al-lora rappresenta una [...] più do-lorose spine nel fianco del governo di [...] e della [...] credibilità in-ternazionale. Il suo racconto [...] narrato per la prima [...] ha un notevole valore politico: per-ché è [...] notevole imbaraz-zo nei rapporti, sem-pre tesi, tra [...] Nazioni Unite. Ma ha anche un [...] perché dimostra, ancora una volta, come un [...] spregiudicato possa giungere a un passo dalla [...] il mondo, fa-cendo leva sulla di-strazione e [...] appeasement del mondo. La storia di [...] Hamza è, infatti, la [...] programma sistematico di raggiro, durato quasi 20 [...] internazionale e dei suoi orga-nismi tecnici. Ma, prima di dare la [...] a [...] Hamza, occorre fare una premessa. Nel 1968 [...] ha firma-to il Trattato di [...] proliferazione nucleare. Ha, quindi, rinunciato a [...] con un impe-gno internazionale che ha valore [...]. In questi 30 anni [...] indizi [...] di un programma nucleare [...]. Indizi che sono au-mentati [...] Guerra del Golfo e le indagini degli [...] delle Na-zioni Unite. Ma [...] ha conti-nuato a negare [...] del progetto. Questa verità, già in-crinata, [...] in discus-sione [...] del 1995, quando Hussein Kamel, [...] Hussein e poten-te Ministro [...] Militare, fugge in Giordania e rivela, prove [...] il suo progetto nucleare [...] anche in stadio molto avan-zato. Il tentativo di co-struire [...] continuato anche dopo la Guerra del Golfo, [...] delle ingiunzioni [...]. E che di questo [...] Kamel, è il responsabile per esplicita volontà di [...]. Le rivelazioni di Kamel [...] gravità. Che atteggiamen-to dovevano avere [...] Nazioni Uni-te nei confronti di un paese che aveva [...] de-liberazioni del Consiglio di Sicu-rezza? Quattro anni [...] Guer-ra del Golfo, la crisi [...] giunge ai limiti di [...] ar-mato. Ma Tariq Aziz, [...] vice Primo Ministro di [...] compie un autentico capolavoro. Sostiene che il progetto [...] esisti-to, che è continuato anche dopo la Guerra [...] Golfo, ma che si trattava di un progetto [...] Kamel [...] di [...] Hussein e del governo [...]. Insomma, era un progetto [...]. Tariq Aziz dice alle Nazioni Unite [...] nel paese governato con un pugno di [...] esercito di spie da [...] Hussein, un cittadino, ancorchè [...] svariati miliardi di dollari pubblici e coinvolto [...] in un progetto militare, senza che il [...] e il suo gover-no [...]. Le Nazioni Unite credono [...] vive-re, fingono di credere) a questa ve-rità. Che diventa la verità [...] nucleare irakeno. A questa verità, inverosimile [...] fisico [...] Hamza op-pone la [...] verità, verosimile ma scomoda. Tutto inizia, sostiene Hamza, [...]. Quando, giova-ne fisico nucleare [...] Stati Uniti ma ritornato in [...] per dirigere il dipartimento [...] Centro di Ricerche Nucleari di [...] viene a avvicinato da [...]. La vita, al centro di [...] è grama. Il diparti-mento di fisica [...] soldi nep-pure per pagare la partecipazione del [...] qualche confe-renza internazionale. Gli strumen-ti sono pochi [...]. La ricerca non è [...]. Perchè non cercare di [...] vita, sostengono i due più anziani colleghi, [...] un progetto di ricerca strategico, capace di [...] captare fondi? I due, rac-conta [...] Hamza, hanno già in [...] di quel progetto: dotare il paese [...] nucleare. E hanno in mente anche [...] politico: [...] nascente del partito al potere, [...] giovane vi-cepresidente [...] Hussein. Hamza sospetta che i [...] siano degli emissari di [...]. Fatto è che in [...] set-timana il vicepresi-dente riceve un rap-porto di [...] approva e seduta stan-te ordina [...] del programma nucleare irakeno. [...] non è af-fatto semplice. [...] manca delle compe-tenze e, soprattutto, [...] tecnologie. Si tratta di acquisire [...] acquistare le seconde. [...] si possono acquistare, naturalmente, solo [...] civili. E il loro commercio, inoltre, [...] sotto il con-trollo di [...] (Iaea) che ha sede a Vien-na. Il cui compito è, [...] le tecnologie civili diven-tino la testa di [...] nucleari militari. Allora il proble-ma è: [...] comuni-tà internazionale e i tecnici [...] che [...] il paese con le [...] di petrolio al mondo dopo [...] Saudita, intende in-vestire miliardi [...] otte-nere energia da centrali nucleari quando la [...] pochi spiccioli dai suoi pozzi petroliferi? Ed [...] programma nu-cleare iracheno si tra-sforma nel progetto [...] modo di raggirare [...] e la comunità internazio-nale. Uno dei più grandi [...] dei no-stri tempi. Che, stan-do al racconto [...] Hamza, si rivela di [...]. E culmina, nel 1974, con [...] nomina di [...] Ministro per [...] nel consiglio direttivo [...]. Intanto [...] Hussein si [...] capo della Commissione Energia Atomica [...] Consiglio del-la Rivoluzione e nomina Ma-hmoud [...] il fratello del capo delle [...] guardie del corpo, addet-to scientifico presso [...] a Vienna. Di lì [...] riesce a scoprire tutti [...] la veri-tà non particolarmente riposti, sui metodi [...]. E avvisa [...] che i sa-telliti americani [...] i mezzi per scoprire impianti segre-ti, soprattutto [...]. In breve, gli [...] allestiscono il loro centro di [...] e sviluppo [...] atomica [...] ad [...]. Lo spacciano per un [...] ricerca nucleare civile e vi fanno affluire [...] e uomini in quantità sempre maggiori. Il cen-tro è aperto [...] controllato, ispezionato dai tecnici [...]. Che per 15 anni [...] di nulla e non sollevano mai problemi. A nessu-no, in quei [...] in men-te di effettuare la verifica più [...]. Quanti lavori scientifici produ-cono [...] in fisica e ingegneria nucleare concentrati a [...] con migliaia di tecni-ci [...] fatta, quella banale verifica, [...] che decine scienziati, con migliaia di tecnici [...] producono ogni anno un numero di lavori [...] superano le dita di un paio di [...]. Come si giustifica tanto [...] pochi risultati? [...] di Vienna esce davve-ro [...] racconto di [...] Hamza. Ma chi mai può [...] non vuol cercare? Con i tecnici [...] che vanno e vengono [...] senza nul-la sospettare e [...] contro cui [...] sembra fare bar-riera, chi [...] indagare a fondo? Quando, poi, nel 1981 [...] Israele bombarda e di-strugge il reattore di [...] tutti pensano che le [...] sono definitivamente sepolte sotto [...]. Invece il programma ad [...] continua (sotto gli occhi dei [...]. E nel 1990 [...] è ormai a un passo [...] successo. [...] sta per avere la «bomba». O, almeno, così, assicura [...] è diventato capo della divisio-ne teorica per [...] ar-ricchimento [...] poi consi-gliere scientifico del [...] Commissione Atomica del partito e, infine, direttore del [...] atomica. Però [...] commette [...] di invadere il Kuwait. Nel 1991 le Nazioni Unite [...] «Tempesta nel Deserto». /// [...] /// [...] ordina lo smantellamento di [...] per la costruzione di armi di distruzione [...]. Finalmente gli [...] delle Nazioni Unite, foto [...] individuano e distrug-gono il sito di [...]. Ma, avverte [...] Hamza, non hanno ancora [...]. Il sito di [...] non [...] più. [...] ancora però, [...] intatto, il grup-po di scienziati [...] tec-nici che hanno perse-guito il programma nucleare. E [...] ancora, intatta, la capacità di [...] di praticare [...] del rag-giro. Entrambi non aspettano altro [...] internazionale ab-bassi la guardia. Dal 1995 il fisico nucleare [...] Hamza è «senior [...] per la Scienza e la Sicurezza Internazionale» di Washington, D. Pietro Greco Il fisico [...] Hamza racconta come il [...] a raggirare la comunità internazionale sugli impianti [...] Hussein osserva alcune armi [...] bimbo con un ritratto del leader [...] e sotto un impianto [...] di [...] Una squadra di fisici [...] la bomba [...] Il problema era come [...] ricco di petrolio servissero [...] civile [...] per il controllo nucleare [...] più banale dei controlli: quali lavori scientifici [...] centro? [...] CONVEGNI Un incontro a Levanto [...] pubblicazione di alcuni inediti del grande poeta Le [...] Montale con lo scettico Leopardi Un carteggio [...] Pietro Gobetti, tra cui alcune cartoline. E un saggio sui [...] voci poetiche liguri del Novecento. Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale [...] numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. /// [...] /// Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. Affinità e consonanze: molte [...] quando si parla di Eugenio Montale. [...] del bicentenario leopardiano, non poteva [...] un [...] nelle sue Cinque Terre, a Levan-to, in occasione del tradizionale pre-mio «Ossi di seppia». Anche se il No-bel [...] mai esibito Leopar-di come un maestro, dichiarandosi [...] rifinito» poeta recanatese, preferendo Ungaretti e Saba, [...] come hanno testimoniato i rela-tori Luigi [...] Gilberto Lonardi, Vittorio Coletti, Giuseppe Savoca [...] Anna Dolfi. Esisterebbe dunque una memoria leopardiana, [...] dissi-mulata, nelle pieghe [...] di Ossi di seppia. Senza tirare Montale da [...] senza [...] accon-tentare per forza gli [...] esami di maturità, quello che appare il [...] tra Leopardi e Montale è il pessimi-smo [...]. Quel famoso passo, «spesso [...] vivere ho incon-trato», avrebbe un suo noto [...] «A me la vita è male» del Canto [...]. Se diver-sa è la [...] distinto appare [...] della ricerca che contrappone [...] Leopardi [...] a un Montale scettico. E se il recanatese [...] una dimensione del-la realtà inscatolata dalla necessità, [...] a [...] grazie al miracolo della [...] della natura, al guizzo della rivela-zione minuscola [...]. E anche un tema [...] della fine [...] e della conseguente eterna [...] a una medesima considerazione umana e poetica. Affinità e consonanze che [...] libro Le idee della poesia di Luigi Surdich (Il Melan-golo, [...]. Ma [...] il parallelo è tra [...] voci poetiche liguri del Nove-cento: Montale, appunto, [...] Capro-ni, [...] di nascita, ma geno-vese di formazione (dal [...] cantore della «città dagli amori in salita» [...] Liguria appenninica, quella di Rovegno, dove visse, [...] fu partigiano e volle essere sepolto. Parallelo che si allarga [...] Sereni, [...] altro ligure di adozione estiva nel-la [...] Bocca di Magra, sulle [...] unico filone poetico. Ma qual è il [...] tra Montale e Caproni? Forse il pae-saggio [...] No, [...] loro corda vo-cale comune sta [...] di una poesia che [...] che sia essa stessa musica. Se Montale ha più [...] che i suoi versi nascevano appunto [...] vocazione musicale, di Caproni [...] suoi stu-di [...] Verdi di Genova. Montale studiò da baritono, Ca-proni [...] di violino. Ma, particolare curioso, entrambi [...] sistema nervoso la causa [...] della car-riera artistica. Che [...] su Montale sia del [...] lo conferma anche la pubblicazione del carteg-gio [...] ligure e Piero Go-betti uscito nel numero [...] edita da Franco Angeli. Un lavoro di ricerca [...] Ersilia [...] Perona che colma lacune [...] delle lettere se ne conoscevano solo ampi [...]. Le trenta lettere di Montale, [...] del Centro studi Gobetti di Torino, sono [...] alcune citazioni; le otto lettere di Gobetti [...] messe a disposi-zione da Giorgio Zampa che [...] conoscere in passato degli stralci. In tutto 38 missive, [...] cartoline di Monteros-so, Spezia e Portofino, che [...] si scambiarono dal 4 agosto 1924 al [...]. Sullo sfondo [...] il progetto di pub-blicazione [...] casa edi-trice di Gobetti, le Edizioni del Ba-retti, [...] Ossi di seppia, avvenuta ap-punto alla fine di [...]. Poi [...] ricerca di prenotazioni poiché [...] e i soldi mancava-no. Montale riuscì così a [...] la pubblicazione di un libro che è [...] per la poesia del Novecen-to. Ma il carteggio, al di [...] economica, ci mostra due intellettuali [...] soglie di una tragedia storica. Montale, incontrando Gobetti a Torino [...] ottobre, fisserà per sem-pre [...] e la vitalità di quel [...] molto giovane», fragile e forte allo stesso tempo, ma [...] lo seguirà sulla via [...] e [...] politico e terrà un di-staccato [...] della morte [...] torinese la-sciando così quella che Ersilia [...] definisce [...] di ingenerosità». /// [...] /// Montale, incontrando Gobetti a Torino [...] ottobre, fisserà per sem-pre [...] e la vitalità di quel [...] molto giovane», fragile e forte allo stesso tempo, ma [...] lo seguirà sulla via [...] e [...] politico e terrà un di-staccato [...] della morte [...] torinese la-sciando così quella che Ersilia [...] definisce [...] di ingenerosità». (0)
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