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Naufraga dunque nel diciottesimo [...] regolarità artificiosa, quella che Macchia [...] altrove [...] disseccata della classicità», residuo [...] vitale della grande ondata razionalista che nel [...] mosso vittoriosamente guerra alla fantasiosa e splendida [...] sotto [...] degli agenti più disparati, [...] e multiforme del Montesquieu viaggiatore al «totale [...]. È il naufragio di una [...] di una poetica, di una civiltà che ebbero esiti [...] ma non è un fenomeno meramente distruttivo, non è [...] inabissamento cui succeda una mortuaria desolazione. A proposito della Tempesta [...] Agostino Lombardo ha parlato di naufragio «non legato alla [...] «a un percorso di conoscenza, a una [...] e di verità»: mi sembra che le [...] possano felicemente applicare al naufragio della classicità [...] ricostruisce Giovanni Macchia, nel paesaggio fluido e [...] che preannuncia [...] tra sensibilità [...] romanzo nero, esaltazione del [...] gusto [...] e della digressione [...] rivoluzione romantica. Più tragico, circoscritto in [...] volgere [...] è il secondo naufragio [...] dietro [...] disegnata dal titolo: il [...] speranze di libertà, di giustizia, di palingenesi [...] nutrite e che il Terrore rivoluzionario spazzò [...] cammino al dispotismo napoleonico. [...] di Macchia a questo [...] più indiretto e frammentario. Gli elementi interpretativi affiorano [...] di ritratti: André Chénier, per cui «la [...] drammatica del poeta nella società diventa elemento [...]. Sarebbe stato divertente [...] in un giorno non [...] per decorare [...] re e creare Principi [...] fine con qualche antica dinastia. Ma guai a lui [...] non fosse stato più il vincitore . ///
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Ma guai a lui [...] non fosse stato più il vincitore .