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Si scava ancora, oltre [...] Sotto le macerie 140 morti [...] Usa: «In Africa sedi [...] NAIROBI. Dopo [...] e mezzo si scava ancora. E il numero delle [...] attentato [...] in [...] e Tanzania cresce. Ieri sera, [...] ore dopo le due terrifi-canti [...] tra Nairobi e [...] es [...] si contavano [...] morti, di cui [...] circa duemila feriti, alcuni molto [...]. [...] e una confusione indescrivibile, si [...] però sicuramente altre persone che i soccorritori, nonostante gli [...] non riescono a tirare fuori. In un caso lo [...]. [...] un keniano è stato salvato, [...] ore di tentativi [...]. Era schiacciato sot-to un [...]. La violenza [...] non si mani-festa solo [...] vittime, quasi tutti passanti casuali che, sia [...] Nairobi [...] a [...] es [...] si [...] che sono stati travolti [...] pezzi di cemento. A Nairobi, per dare una [...] della potenza [...] ha quasi interamente devastato una [...] ameri-cana, ma ha danneggiato tutto [...] altri [...] edifici. Molti tralicci sono caduti [...] distan-za, e macchine sventrate si vedono a [...] metri [...]. A [...] es [...] (ancora non si sa [...] è scoppiata prima) è stata solo di [...] potenza, le vittime sono state molto meno, [...] il nu-mero dei morti e dei feriti [...]. E mentre si scava, [...] Grande paura. Quella che vede [...] una immensa terra di [...] conquista del fondamentali-smo islamico, dove gli obiettivi Usa [...] indifesi. Ieri il premier keniota, [...] ha pa-gato il tributo di sangue più [...] ammesso [...] del governo difronte [...] del terrorismo islamico. [...] e di agenti [...] che stanno piombando in Africa [...] gli obiettivi americani e per indagare su [...] delle due stragi, si trovano di fronte [...] grande complessità. Devono sup-portare le carenze [...] paesi, che hanno frontiere colabrodo (dalla Somalia [...] passa di tutto con [...] armi ed esplosivo) e devono di fatto [...]. Ieri esponenti [...] americana hanno risposto tra [...] alle critiche sulla vulnerabilità dei due edifici [...] dai terroristi. Però dire che un [...] prova di bomba, è un concetto relativo. /// [...] /// Come dire che sarebbe [...] impossibile disporre di edi-fici a prova di [...] po-tenziale come sono state quelle [...]. Sulla «professionalità» dei due [...] non ci sono dubbi. Non [...] solo la potenza delle esplo-sioni [...] è anche la scelta del [...] del luogo e degli edifici a [...] e perfino [...] poche settimane dopo la [...] Clinton in Africa, in cui [...] sembrato [...] inizio una nuova stagione di [...] tra gli Usa e [...]. Alla fine, [...] gli agenti che indagheranno sulle [...] stragi. Il primo obiettivo degli [...] il tipo di auto e di esplosivo [...] «Conoscere i due elementi -ha spie-gato a Washington Frank Scafidi, portavo-ce [...] le impronte digitali di [...]. Il problema consiste-rà [...] le li-mitazioni poste dalle [...] se in questo caso [...] e [...] sembra-no avere sistemi meno [...]. Sui mandanti, gruppi del [...] sembrano esserci dubbi. Le prime ri-vendicazioni, se [...] confer-mano la matrice araba, non danno elementi [...] su [...]. Al Cairo il duplice [...] rivendicato da un movimento inte-gralista finora ignoto, [...] «Esercito per la liberazione dei san-tuari Islamici». Un uomo ha telefo-nato [...] egiziano, «Al [...] che già [...] giorno aveva annunciato a [...] Jihad una serie di attentati [...]. [...] tuttavia, secondo quanto affer-mano al [...] non aveva [...] egiziano. Altrettanto sospetta la ri-vendicazione [...] Al [...] -secondo cui i due [...] alcuni episodi di guerra contro [...] e gli Stati Uni-ti». Secondo un leader del [...] parlato a Londra, [...] da rammaricarsi «so-lo» che [...] siano morti tante perso-ne innocenti. Le bombe sono definite [...] masse che vivono sotto il dominio dei [...]. Secondo il leader del [...] islamiche manifeste-ranno nei prossimi gior-ni la solidarietà [...] altro sangue. Gli inquirenti [...] non hanno dubbi e [...] sulla Ji-had egiziana, di matrice sunnita, e [...] Bin [...] miliardario saudita espulso dal [...] braccato da [...]. Ma le bombe erano [...] «Conoscere il tipo di [...] esplosivo usati è fondamentale: è come trovare [...] degli attentatori» Soccorsi per le persone rimaste [...] Ansa Nabil Abd El [...] studioso del mondo arabo: «Attenti [...] magiche, non [...] strategia» «Ma il mostro [...] teste» TEHERAN «Condanniamo gli attentati» [...] ROMA. Semmai, è vero il [...]. [...] dal Golfo Persico al Medio Oriente è in corso uno scontro durissimo per la [...]. Velleità [...] religiosi, nazionalismi esasperati formano una [...] esplosiva che rischia di destabilizzare intere aree del pianeta. Ed è uno scontro [...] anche a colpi di [...]. A [...] è Nabil Abd El [...] direttore del Centro studi strate-gici [...] del Cairo. El [...] studiosi arabi del mon-do islamico. Le bombe di Nairobi e [...] sono [...]. Il massacro di Nairobi, [...] es [...]. Stragi contro gli Usa. E di nuovo emerge lo [...] islami-co. Purtroppo non è co-sì». /// [...] /// Perché è più difficile [...] sfuggente, eterodiretto, che [...] sollecita-zioni diverse e spesso [...]. Non di una ma di [...] oc-corre parlare quando si cercano [...] ra-dici [...] integralista. [...] sono mobili, spesso legate [...] o determinate da scontri interni ai regimi [...]. /// [...] /// Vuol dire che [...] e Tanzania può esserci la [...] mano degli ayatollah più radi-cali? «È [...] da non scartare. Di certo in Iran è [...] corso una resa dei conti tra [...] moderata, aperturista, del regime [...] come massimo re-ferente il presidente [...] teocratica, gli ayatollah che puntano [...] far saltare, con ogni mezzo, [...] e [...] di dialogo in atto con [...] Usa. [...] parte, colpire gli Stati Uniti [...] il non plus ultra della [...] per le [...] di diseredati che vedono nel [...] integralista [...] chance di riscatto. Tuttavia se dovessi puntare su [...] pista [...]. [...] «La dinamica [...] i [...] che [...] preceduto porta-no verso la Jihad [...] e il suo fi-nanziatore che si nasconde in Afgha-nistan: Osama Ben [...] il miliar-dario [...] i [...] a colpire gli inte-ressi americani [...] tutto il mondo. Se Ben [...] dei più sanguinari gruppi [...] Jihad è certamente il suo [...] pronto a tutto. In qualche modo, la [...] di Nairobi e [...] es [...] con il comunicato pubblicato [...] Londra, in cui si [...] una risposta [...] di tre suoi dirigenti [...] Albania». [...] dunque da temere un ritorno [...] fiamma in grande stile [...] «Non ne sarei così convinto. Vede, [...] ha scelto [...] strada per espandersi e giungere [...] potere o co-munque per [...] forte-mente scelte e orientamenti: è [...] istituzioni, di occupazione sistemati-ca dei [...] vitali dello Stato e della società. È [...] strisciante di interi Paesi tanto [...] forte quanto [...] da sempre al potere. Rispetto a questa strategia [...] è una scorcia-toia pericolosa, perdente. Certo, sul piano militare può [...] a segno [...] americana, ma non potrà mai [...] una carta politica spendibile». Perché si è colpito in Africa? Si estende [...] di azione dei [...] «La farei più semplice: i [...] di sicurezza in Africa sono particolar-mente vulnerabili, [...] e far [...]. [...] poi che uno dei centri [...] addestramento dei gruppi [...] in Kenya è quasi un [...] da ra-gazzi». Cosa [...] alla base della penetra-zione fondamentalista [...] innanzitutto la bancarotta so-ciale, economica [...] politica dei regimi arabi moderati. [...] la resistenza ad ogni cambiamento [...] al po-tere. [...] il fallimento delle vecchie suggestioni [...] del socialismo [...]. E [...] la miopia politica [...]. [...] «Nella politica dei due [...] due misure adottate in Medio Orien-te, con [...] ferro usato o mi-nacciato verso [...] e con i cedimen-ti [...] chiusura [...] di [...]. Ma, soprattutto, que-sta [...] sta [...] considera-to regimi dispotici e corrotti [...] il [...] rispetto al [...]. E questo ha finito solo [...] alimentare la forza [...] radica-le. [...] ha una visione sche-matica e [...] delle dinamiche in atto del mondo musulmano. Si pensa ad uno scontro [...] il [...] il più delle volte rappre-sentato [...] leader scre-ditati e incapaci, e [...]. [...] «Invece non è così. Lo stesso Islam va [...]. Esistono, cioè, settori di [...] cercano di coniugare modernità e tradizio-ne. E poi esistono forze [...] civile che si bat-tono contro ogni forma [...] essa militare che teocra-tica. Penso, ad esempio, [...]. Ma quasi mai queste forze [...] un sostegno [...]. Un errore imperdonabile». Umberto De Giovannangeli [...] 1. [...] ha condanna-to gli attentati compiuti [...] ieri mattina contro le ambascia-te statunitensi in [...] e Tanza-nia. Lo riferisce [...] di stampa ufficiale del [...] che riporta anche il [...] del ministero de-gli esteri [...]. La nota è stata [...] Stati Uniti e nei paesi occidentali nel mirino [...] come la conferma del cambio di atmosfera [...] a Teheran, dopo la vittoria del moderato [...]. Elementi iraniani per molto [...] sospettati di tirare le fila di molti [...]. Gli Usa hanno accusato [...] stesso governo di Teheran di orga-nizzare il [...]. Anche le prime in-dagini [...] confermerebbero che la pista [...] la Jihad egiziana di matrice sunnita, che [...] con i gruppi islamici sciiti. Forse dietro le stragi [...] dei conti in Iran Ex protetto degli Usa [...] quando combatteva contro i [...] Afghanistan Bin [...] la strana vita dello [...] Il dipartimento di Stato lo ritiene responsabile anche [...] gemelli di New York nel [...]. È un ex protetto [...] Usa [...] sceicco sospettato per le stragi [...] in Africa. Osa-ma Bin [...] 45 anni, era conside-rato [...] anni Ottanta, quando combatteva contro i sovie-tici [...] Afghanistan. Oggi il consi-gliere [...] Sandy Berger, lo ha [...] più pericoloso del mondo». La [...] dei [...] dichiarato da Kabul che [...] in Afghanistan) non ha nulla a che [...] attentati di ieri e che le accuse [...] sono «propaganda priva di fondamento». Una scheda sul personaggio è [...] pubblicata [...] and [...] un centro specializzato contro il [...] «Osama Bin [...] e i suoi combattenti per [...] guerra santa -di-cono [...] -sono convinti di [...] distrutto una superpotenza in-fedele, [...] Sovietica. /// [...] /// [...] fedele [...] moglie padre af-fettuoso di una [...] di figli, Osa-ma è diventato leggenda. La [...] for-tuna personale, stimata da [...] 200 milioni di dollari (cir-ca 370 miliardi [...] la stampa popolare supera [...] milio-ni di dollari. Un tabloid descrive og-gi [...] Afghanistan tra-sformata in quartier generale del [...]. [...] e dava armi ai suoi [...]. Ma dopo la «tempesta [...] dagli Usa contro [...]. [...] qualche mese fa [...] giorna-le arabo ha ammonito: «Pensavo [...] gli attentati a Riad e [...] bastassero a far capire agli [...] che hanno interesse a evitare una guerra con [...]. Ma non lo han-no [...]. Il [...] di stato ritiene Osama [...] che nel 1995 uccise cinque americani e [...] Riad. Non ci sono prove che [...] sia [...] a [...] in cui morirono 19 americani. I gior-nali a sensazione hanno [...] di Osama Bin [...] dappertut-to: dietro la morte di [...] marines nel 1983 a Beirut come in quella di [...] in Argentina nel 1995, passando per [...]. La famiglia di Osama [...] i suoi cugini posseggono [...] saudita Bin [...] con un capitale di [...] dollari. Osama è per così [...] povero. Nel 1979 Osama mise se [...] e la [...] fortuna al ser-vizio dei [...] per cacciare i russi [...]. Reclutò mi-gliaia di combattenti [...]. [...] strade per i guerriglieri e [...] rete di [...] i monti [...]. /// [...] /// [...] strade per i guerriglieri e [...] rete di [...] i monti [...]. (0)
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