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In tutti i paesi [...]. [...] del nuovo partito della [...] fondo da questa semplice consta-tazione: la modernizzazione [...] non sarà compiuta finché anche in Italia [...] un partito che svolga -nelle specifiche condi-zioni [...] politi-ca del paese -la stessa funzione che [...] Germania, [...] Inghilterra, in Fran-cia, in Spagna, in Svezia [...] partiti del riformismo socialde-mocratico e laburista. Perché questo è in Italia [...] irrisolto? La risposta è scritta nella storia [...]. A me interessa mettere [...] un dato peculiare del riformismo di sini-stra [...] stato presente in più partiti (nel Pci, [...] Psi, [...] nei partiti di democrazia [...] ognuno di essi -salve brevissime pa-rentesi -è [...] posizio-ne di minoranza. Per rifarci alla fase [...] vita dei tre grandi partiti della prima Repubblica, [...] Pci i riformisti hanno dovuto soc-combere nella battaglia [...] di improbabili terze vie tra comunismo e [...] Psi, in quella contro i massimalisti prima e [...] pen-tapartito poi; nella [...] in quella con-tro il [...]. La rivoluzione [...] ha travolto i vecchi [...] ha creato una situazione del tutto nuova [...] dei riformisti: la nasci-ta del Pds -al [...] molti limiti che hanno caratterizzato i primi [...] formazione politica -è stato indubbiamente [...] più fe-condo scaturito da [...]. Non solo perché il [...] finalmente di aderire [...] socialista (ed anche chi [...] -proponeva [...] fin dal Congresso di Firenze [...] può non riconoscere che non poteva essere [...] per quanto «diverso», a fare quella scelta), [...] il Pds si proponeva proprio come il [...] sinistra che -rompendo nettamente con ogni for-ma [...] -riag-gregava i dispersi riformismi nel par-tito «che [...] stato», cioè il partito [...] finalmente possibile. Non per caso, al [...] del Pds, si pose il problema di [...] e propria «fase co-stituente» del nuovo partito [...] interni a quella stessa [...] Pds che pure realizzò la svolta e il [...] di [...] socia-lista concepita come annessione [...] Pci [...] Psi) a far ritenere che, dopo tutto, [...] di costituen-te fosse solo il fumo che [...] Pci che «per necessità» si trasformava in Pds. Così la Costi-tuente del [...] -che avrebbe dovuto finalmente rac-cogliere in un [...] i deboli riformismi italiani -diven-ne la Costituente [...]. /// [...] /// Oggi esistono le condizioni [...] progetto politico, fa-cendo leva su due fattori [...] e il Pds principale partito di governo. In primo luogo, [...]. Come può altrimenti definirsi, [...] al-leanza riformista, capace di compor-re in un [...] una compagi-ne di governo le forze del [...] laico e am-bientalista? A ben vedere, questa [...] più pregnante di quella -che pure si [...] centro-sinistra, giacché [...] lascia aperta la porta [...] riorganizzazione del sistema politico che poco hanno [...] con la realtà delle forze politiche impegna-te [...] Prodi. Se è [...] di tutti i riformismi [...] que-sto il soggetto della alternativa di governo [...] si pre-senta alle elezioni, per intenderci) che [...] può essere il nuovo partito della sinistra, [...] prossimo febbraio a Firenze? Se si iscrive [...] di consolidamento [...] come al-leanza riformista e [...] (Ulivo scelta strategica, si disse ai congressi [...] Pds [...] di governo, il nuovo [...] passo molto si-gnificativo (ben al di là [...] delle forze che lo compiono, col Pds) [...] ho più volte richiamato [...] della nascita stessa del Pds. Certo la Cosa 2 [...] sinistra storica, ma sbaglia chi, per questo, [...] politica come «rivolta al passato»: [...] contrario, nel passa-to in Italia [...] partito della si-nistra riformista, votato al governo, [...] mai. Il limite consiste nel [...] tutto il riformismo italiano si racco-glie nel [...]. Ma è proprio al [...] innegabile limite che può concorrere un contemporaneo [...] della Cosa 2) sforzo di costru-zione [...] come soggetto poli-tico visibile, [...] là [...] del governo, perché dotato [...] di vita interna e perché sede di [...] vivace dibattito sulle ri-forme da attuare [...] di gover-no. Servirebbe anche al suc-cesso [...] Cosa [...] -dopo tanti equivoci, da Gargon-za in poi [...] Comitato nazionale [...] si co-stituisse quanto prima, [...] le convenzioni di collegio, si convocasse la [...] se si iniziasse a discutere, in que-ste [...] di una leg-ge per le elezioni primarie [...] candidati sindaci, presidenti deputati e senatori. DI TUTTO CIÒ, nel [...] discutere nelle as-semblee regionali e provin-ciali che [...] in queste settimane e, soprattutto, nella «tre [...] Firenze. Perché una bella mano [...] hanno teso e tendono a non ri-conoscere [...] Cosa 2 [...] data sia i compagni [...] buonafe-de, hanno pensato che fosse utile te-nere [...] Forum [...] riparo della tempe-sta dello scontro politico quotidiano, [...] hanno concepito il Fo-rum stesso come il [...] nuova [...] della sinistra», magari destinata a [...] nel lunghissimo periodo, [...]. Su [...] punto ho già det-to. Sul primo, invece, qualche [...] ancora apportare, facen-do degli stati generali di Firenze [...] di un risoluto passo in [...] nella [...] «rivolu-zione liberale» della e nella sinistra di [...] a più riprese [...]. Propongo due temi, ovviamente senza [...] pretesa di [...] altri. Il primo: la giustizia. Come si può conferire [...] Cosa [...] capacità di attrazione nei confronti [...] ex socialista -particolarmente sensibile [...] garan-zie [...] e al carattere au-tenticamente [...] -se non si anima [...] discussione su questo te-ma, [...] conclusio-ni non ambigue? Fino ad ora, non [...] nulla di tutto questo nei lavori del Forum. Il secondo: la riduzione [...]. È diffusa nella sinistra di [...] la consapevolezza che una certa ipotesi di applicazione [...] può avere conseguenze catastrofiche, per [...] italia-na (e anche, di conseguenza, per il governo). Certo, non è questa [...] ipotesi possibile. Anzi, la riduzio-ne [...] può essere uno dei fon-damentali [...] per recuperare flessibilità nella prestazione di lavo-ro, dare dinamismo [...] e aiutare la soluzione del dramma del-la disoccupazione. Quale occasione migliore, per [...] da compiere, di quella di Firenze? «Ti [...] mostro, e allora pensi di ucciderti. In tanti ci hanno [...]. Soprattutto quando sei giovane, [...] essere [...] gay che esista al [...] gli altri li senti contro di te. La morte ti sembra [...] felice». Ra-gazzi e ragazze omosessuali, [...] di Franco Grillini, presidente [...]. La madre di là [...] tor-telloni per la cena di Franco, stasera [...]. Se riesci a farti [...] famiglia, puoi affrontare anche il mondo oltre [...]. Il salottino è diventato [...] trasmettere via fax ed Internet il dolore [...] per [...] che sta morendo in [...] Palermo «es-sere gay è ancora una colpa». Gli altri hanno an-cora [...]. [...] a Palermo ed in Sicilia, [...] che che sei omosessuale, ti distruggono, spezzano [...]. Io faccio [...] alle scuole elementari, [...] do-ve sono stati arrestati dei [...]. Solo perché sono conosciu-to [...] bidelli mi hanno aggredito, mi hanno detto [...] che sei malato». E la scuola non [...]. Le mura di una casa, [...] seg-giole di una cucina. Un pomerig-gio che non riuscirò [...] a to-gliere dalla memoria». Gianni ha [...] ed arriva da An-cona. Mi sembrava una cosa [...] a tutti i miei cari. Ed allora ho deciso di [...] la notizia in casa. Del re-sto, di cosa [...] Io ed i miei fratelli viveva-mo con mia [...]. Lei era aperta, libera, [...] proprio il mio idolo. Una volta che, da [...] che un tale era proprio ef-feminato, mi [...]. Lei finge di non [...]. Lei si mette a [...] i piatti, va verso il lavello. Sen-tiamo un gran rumore: [...] a terra, e lei che è stesa [...] piange. Ricorderò sempre quel pomeriggio: [...] seggiola, e mia madre che torna e [...] è me-glio un figlio morto, che la [...] dirò che vado con i cani, con [...]. Lei, il mio idolo». Adesso Luigi vive a Bologna, [...] due anni». Mi portò sul fiume [...] piccolo facevamo le gite, e mi disse [...] era una mia scelta, dovevo essere forte. Lui e mia madre [...] dovevo iniziare una terapia presso uno psicologo. Ero giovane, potevo essere [...]. /// [...] /// Ma mio padre era preoccupato, [...] sentii mentre faceva una tele-fonata. Si sa-prebbe in giro». Così, per un anno, prendevo [...] treno, due ore di viaggio, per andare in [...] città. Un anno davvero pesante. Non potevo uscire con [...] controllato. Ed allora ho ceduto. Ho parlato con i miei, [...] detto che forse mi ero sbagliato, che [...] di mezzo, stavo cambiando. Non ho mai capi-to se [...] hanno creduto. Ricor-do però i pranzi [...] da-vanti alla televisione. Se si par-lava di [...] gelo. Io ero in imbarazzo, [...] camera mia. Certo, pro-prio la tv [...] altro mondo. Vedevo Franco Grillini che [...] Bologna e di altre città, dove anche i [...]. Ho finito la scuola, [...] via. Lavoro, e studio filosofia. Non lo so, se [...] conoscono la mia [...]. Ormai sono fuori, mi [...]. La tragedia di Alfredo Or-mando [...] le donne omosessuali. Brucere-mo in piazza [...]. La Chiesa cattolica è [...] sempre dimo-strata contro di noi». Io lo sape-vo fin [...] ero diver-sa. A quattordici anni mi [...] Anna, che aveva un anno più di [...] detto ai miei. Ero così con-tenta, volevo [...] lo fossero. Subito, un sacco di [...]. Chiusa in casa, separata [...] Anna. Mi portavano fuori sol-tanto [...] mediche: il medico di famiglia, il neurolo-go, [...]. Un giorno io ed Anna [...]. Via un mese da [...] parlato anche i giornali. Al ritorno, al-tre botte [...]. Cer-to che ho pensato [...] ci ho anche provato. Una volta mi sono [...] ho preso delle pillole. Di quegli anni, il [...] non sono le botte. So-no i dubbi che [...] che mi entravano in testa. Io amo Anna, pensavo, e [...] mi picchiano. Perchè mi succede questo? Anna [...] bene, il re-sto era il male. Ma perché mi impedivano [...] bene? Non sapevo più nemmeno chi fossi [...] era la mia di-sperazione». Bianca adesso ha [...] ma la [...] storia sembra scrit-ta nei secoli [...] streghe e dei roghi. Mi hanno messo in una [...] mi hanno fatto sdraiare sul pavi-mento, e [...] un prete che par-lava in [...]. Ed io pensavo ad Anna, [...] lo ricordo be-ne. A diciassette anni -era [...] hanno messo anche in manicomio, [...] psi-chiatrico [...]. Sei mesi di ricovero, [...] dalle al-tre. Certo, a [...] sono stati i miei genitori, [...] erano operai. Ma per chiu-dermi dentro [...] tanti: la mia famiglia, il pre-te, i [...] firmato il ricove-ro. Io non mi sono [...] anni delle botte e [...] perché ogni tanto riuscivo [...]. È stata que-sta la [...]. Prendevo le botte o [...] pen-savo che sarei andata via ancora una [...]. Quando ho fatto i [...] partita per sempre, ed a casa non [...] visto». Stamane [...] partiranno in treno anche [...] Bologna, [...] chiedere che «la Chiesa cattoli-ca implori il [...]. Se Federico Ormando avesse [...] dove andare a par-lare, forse non ci [...] tragedia. Ma ogni giorno su [...] solidarietà incon-triamo [...] sorda e fu-riosa dei [...] e dei loro servi sciocchi del-la politica [...] cattolici, che esercitano un [...] potere di veto su [...] il più banale, che tenti di rende-re [...] penosa la vita dei cittadini omosessuali». Non finiscono tutti sui gior-nali, [...] uomini e le donne che si uccidono perché [...] è portata come un maci-gno. E invece ragazzi e [...] do un consiglio: Cito libero Gramsci in [...] NON SO, mentre scrivo queste righe, cosa la giunta [...] Camera, [...] cui il ca-so è tornato, deciderà in [...] Gian-carlo Cito, mazziere ed ex sindaco di Taranto, [...] i giudici [...] intascato una tan-gente da [...]. I fatti [...] emersi [...] possibili sviluppi del suo caso giudiziario rendono [...]. Ma è sul caso generale [...] vo-glio riflettere e, [...] avanzare una piccola provocazio-ne. Sotto forma di una [...] onorevoli deputati che militano nelle file del Partito [...] loro colleghi di Rinnovamento italiano e natural-mente [...] Gianfranco [...] in-somma ai rappresentanti di [...] che un paio di gior-ni fa -praticando [...] di coscienza -hanno scelto in Commissione di [...] di astenersi [...] di Cesare Previti. La raccomandazione è breve: Ci-to [...]. In nome, natural-mente della [...] co-scienza, della sovranità del Parla-mento e del [...] isti-tuzioni repubblicane. Mi spiego: che figura faremmo [...] fronte ai no-stri algidi partner europei ad auto-rizzare la [...] di un deputato reo (forse) [...] intascato una tangente di ottanta [...] e a [...] per un deputato colpevole (forse) [...] intascato una tan-gente da venti miliardi? Potrebbe-ro pensare che [...] coscienza di talu-ni nostri onorevoli parlamentari, garantisti irriducibili, guardiani [...] contro ogni [...] sia -per così dire -un [...] di-stratta. Sensibile più al pedigree [...] attesa di giudizio che alle sue probabili [...]. [...] Cito, nel grande cir-co [...] un [...] senza padri né padrini, [...] dire, senza sobrietà nel fare. Con una geografia [...] che è già indizio di [...]. E con [...] lombrosiana non solo nelle misure [...] ma anche [...] dei congiuntivi. Un peone, insomma. Perfino [...] della [...] (presunta) colpa: ottanta milioni. Che hanno il torto [...] pericolosamente concreti, solidi, fi-sici. Ottanta milioni stanno in una [...] nella [...] che ti porti alla Camera, [...] tasca del paltò. Ottanta milioni te li [...] oppure li regali alla fidanza-ta, un brillantino, [...] miele e sono già evaporati. I (presunti) miliardi di Previti, [...] imma-teriali. Cifre gonfie di zeri, [...] cifrati con nomi talmente sviz-zeri che sembrano [...] Cattani. Credere [...] di quei denari, per noi [...] peccatori, è come credere nella verginità della Madonna: una [...] di fede. Vogliamo [...] in galera per questo, [...] Cito? Perché da ra-gazzo faceva il boxeur e menava [...] con [...] in tasca? Perché ha [...] Taranto [...] se fosse una palestra di [...] Perché in politica mastica [...] squadrista di Farinacci? Perché non è il [...] Borrelli [...] per-sona a [...] in prigione? Oppure perché [...] è ininfluente sui destini della Bicamerale? Cesare Previti [...] suo attico di piaz-za Farnese e Giancarlo Cito [...] quante sfumature conosce la nostra libertà di [...] del Partito popolare? Anche il mestiere di [...] Abbon-dio [...] applicazione e un bri-ciolo di coerenza. A meno che non [...] accogliere la proposta che ieri mattina avanzava [...] Giorna-le [...] un suo editoriale di prima pa-gina: tornare [...] di marca fascista, fra giustizia e politica. E ricostituire, per conse-guenza, [...] per i rea-ti politici: una soluzione «limpida» [...] «che salvò lo stato di diritto in Italia». Può essere [...]. O, se preferite, una semplifica-zione [...]. Può essere perfino un [...] Cito [...] Gramsci in galera. /// [...] /// Può essere perfino un [...] Cito [...] Gramsci in galera. (0)
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