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Un vicenda cominciata con [...]. E invece no. Il compagno Fausto ha [...]. Come nella famosa gara [...] tra barboni. Anzi ha fatto «più [...]. Dalle pensioni, alle 35 ore, [...] buche da scavare per assumere gente. Sicché la destra si [...]. E va alla riscossa [...] «Giornale». Con Sergio [...]. Che prima ci spiega che [...] noi non [...] il bi-polarismo. E poi azzanna la [...] «da più di un secolo abbiamo governi [...] di cen-trosinistra». /// [...] /// E perché? Perchè Mussolini [...] la borghesia». Ma chi gliela diede [...] la laurea in eco-nomia? Non [...] la borghesia con-tro cui il Duce tuonava [...] dal medesimo? Lui riduceva il salario agli [...] debi-to degli industriali, li innaffiava con laute [...] i sindacalisti. Ma il colmo del [...] lo raggiunge quando loda [...] bravo -dice -, «difende [...] fa arrabbiare la Confindu-stria, non vuole [...] peccato che sul fisco. Folle? Strumentale? No: tra [...] e di sinistra ci si inten-de. /// [...] /// Strana polemi-ca quella di Pasquino [...] «Rivista dei li-bri» contro Bobbio e gli allievi. E allo-ra? Non hanno questi ultimi il [...] di [...] a [...] come fanno da sempre i [...]. Da sempre egli inalbera [...] posizione [...] eticamente venata di [...]. Ma basta leg-gere! Spiegando che la seconda [...]. Al punto che lui, Bobbio, [...] ama il presidenzialismo. Perchè [...] di de-cisionismo! E che [...]. /// [...] /// Come due [...] del pensiero poli-tico classico. Da grande studioso del [...]. E senza am-biguità. /// [...] /// Ottima abitudine, il dubbio. Purché sia sempre genuino. Ma quello che Sergio Romano [...] alla fine di un [...] recensione a De [...] sulla «Stampa», è un [...] «sci-voloso». Scrive De [...] maestro del razzismo ottocentesco: «Perché [...] corso dei secoli egli [...] eguale in germe al [...] non ha scoperto né la stam-pa né [...] E Sergio Romano chiosa malizioso: «perché?». Eppure, poco prima Romano [...] di-stanze da De [...]. Per carità «le razze [...]. Che fa, Signor Ambasciatore, [...] pensa sul serio dietro un [...] Perché? [...] infine, [...] europea? Una mera follia [...] casuale in mezzo ad altre [...] e [...] op-pure dobbiamo pensare che [...] greca si sia rivelata [...] finalità che è pro-prio [...] come tale?». La domanda che si [...] è ancora la domanda [...] alcuni anni la ricerca «ar-cheologica» del filosofo Carlo Sini, [...] di filosofia teoretica [...] Statale di Milano, sulle [...] quindi, sul desti-no [...]. È su questo sfondo [...] nostro studioso e continuatore del pra-gmatismo ha [...] nuova collana, «Lo spoglio [...] (presso la [...] Book), dove persegue il [...] documentare come alle origini [...] in quanto luogo di [...] e dei saperi scientifici, stia anzitutto una [...] parola, resa possibile della pratica greca della [...] dalla scrit-tura matematica araba poi. Professor Sini, come è maturata [...] attraverso un confronto [...] «Credo che una certa vocazione [...] fosse presente fin dai miei primi lavori. [...] di fondo è ancora quella [...] costruire una sorta di genealogia della mente e della [...] occidentale. Il che potrebbe nel [...] terre-no di radicamento più profondo e più [...] ancora oggi sorregge le differenti civiltà e [...] il diverso modo di es-sere uomini soggetti [...] e tuttavia nello sfondo co-mune di simboli [...] e [...]. [...] il periplo dei propri confini [...] e [...] la com-plessa costituzione, [...] si predisponesse a un incontro [...] le radici comuni [...] del [...] di dialogo non pregiudicate [...] inavvertita e nascosta delle proprie [...] di pensiero e [...]. In cosa si distingue [...] che lei pro-muove da quella della [...] «La questione filosofica fonda-mentale [...] alla an-tropologia è questa: quando noi parliamo [...] di pittu-ra indiana, di religione degli ame-rindi, [...] comprendere [...] è stata [...] di queste so-cietà, o [...] stesso che le as-soggettiamo ad uno sguardo [...] oggettivante (lo sguardo [...] dello storico della religio-ne), [...] non è già un modo di [...] Non è un modo [...] entro la nostra visione [...] nostra visione del mondo, della storia, del [...] Se [...] fac-ciamo una sorta di genealogia della nostra [...] non riconoscere che questo atteggia-mento verso la [...] Ari-stotele. È Aristotele che inaugura [...] dei saperi occidenta-li. Ma possiamo noi pensare [...] di fronte a espressio-ni di cultura che [...] Aristotele, o che non hanno avuto né [...] Come si sono costituite [...] le coordinate della nostra cultura? [...] cardine è che in [...] un rilevante peso il tipo di scrittura [...] nostri sa-peri. Ora, [...] che noi ci facciamo [...] sempre modellata, modulata a partire dalla nostra, [...] scritture come un cammino di approssimazione. E [...] a partire dalla nostra. Nella messa in questione [...] posta, per capire quali siano le radici [...] concet-to di scrittura si allarga. In realtà, ogni espressione [...] scrittura; la gestualità, il tingersi il corpo [...] attraverso le quali si sganciano possibilità pra-tiche, [...] sino a condurre alla nostra scrittura, quella [...] ormai da una cin-quantina [...] abbiamo capito che è [...] costituzione di quella realtà che chiamiamo «ani-ma [...]. Allora, [...] era quella di rivisitare [...] scien-ze, in generale la cultura [...] tenendo conto di questa [...] li ha determinati a essere quello che [...] delle virtù che sono interne alla scrittura [...]. Le virtù e i [...] un modo di [...] senso al mondo, e [...] è «un» modo, non è «il» modo. [...] delle colla-na era quella [...] alle radici del nostro sapere, per trovare [...] con le altre culture non pregiudicato o [...] presupposti che caratteriz-zano il nostro sapere. Io ho fatto [...] di carattere gene-rale su [...] pratica, su come secondo me nasce la [...] la voce e la scrittura. Rocco Ronchi [...] proprio la questione della scrittu-ra, [...] come si deve intendere la scrittura europea alla luce [...] scritture. [...] affronta la questione di come [...] delle cate-gorie già pregiudicate quando [...] «sociale». Poi usci-rà un libro [...] Andrea [...] che farà questo stesso [...] delle scienze naturali; come si siano costituite [...] ma-tematica. Ma la critica non [...] di slitta-mento in una forma di [...] «Un discorso del genere [...] frainteso. Non è nelle [...] intenzioni un rifiuto della ra-zionalità [...] occidentale. Anzi, la mia ambizione [...] di arrivare a capire pro-fondamente che cosa [...] occidentale e perché lo fa così bene, [...] cercano di [...]. La questione è: qual [...] del quale stiamo parlando quando di-ciamo che A [...] ad A e che dire il contrario [...]. Cioè, anziché assumere questo principio [...] il principio di una supposta realtà in sé, che [...] immaginaria della mente perché nessuna [...] è incontrata se non [...] (e questa è una pro-posizione [...]. Allora, se diciamo che [...] certamente vero che per il soggetto di [...] tratta di una verità ir-refutabile e inconfutabile; [...] il soggetto in quanto è preso in [...] però quella operazione viene assunta come ca-none [...] comprendere un litigio tra marito e moglie, [...] cosa avviene quando [...] o per comprendere cosa [...] e il suo pazien-te, non funziona più; [...] ad altre pratiche, dove [...] vero [...] e quando dico [...]. La [...] operazione [...] da [...] e Derida, mentre prende le [...] in quanto sarebbe inca-pace di [...] resa dei conti con il mondo della scienza e [...] tecni-ca. Ma è [...] «Con [...] di contatto. Con [...] per un certo tratto [...] poi, in lui vi è una chiusura [...] la mia critica rileva come il progetto [...] esca dalla «gabbia» occi-dentale. Quanto [...] credo giusto riconoscere che quasi [...] ci sentiamo eredi della consa-pevolezza [...] che siamo [...] stare al mondo vuol dire [...]. Ma questo è [...]. [...] che ne è scaturito, [...] compreso che [...] è [...] che quindi non ha diritto [...] verità assoluta, che la [...] di intendere il sacro, ecc. Ecco, que-sta conclusione relativistica, che [...] la [...] espressione più alta in [...] modo di accogliere il pregiudizio, [...] accettando di essere fuori della verità, tutto questo è [...] una premessa utile e sdogmatiz-zante, che la stessa scienza [...] fatto propria, tuttavia ha secondo me dei limiti. Il rischio è quello [...] una forma di relativismo sociolo-gico, e questo [...] re-stare nella nostalgia della verità as-soluta. Allora, la questione che io [...] dentro [...] è in fondo la questione [...] poneva Peirce: che [...] La [...] ma che [...] interpretazione, che noi accadiamo [...]. Allora, se da un lato [...] ammettere che [...] di ogni pra-tica (filosofica, scientifica, [...]. [...] è [...] di queste interpretazioni; sicché la [...] è questo stesso cammino [...]. Laddove però [...] nonè più in relazione ad [...] verità ogget-tiva, ma è [...] che accade e che accadendo [...] il vortice delle in-terpretazioni. In questo senso tutte [...]. [...] compie quel salto ermeneutico [...] espressione di un evento di interpretazione e [...] una verità oggettiva del tipo «esiste Allah» [...] «Gesù [...] fi-glio di Dio», ecc. Questa è supersti-zione, la vera [...] che af-fligge [...] che forse [...] della tecnica co-mincia a curare. Questa mi sembra la grande [...] il luogo in cui tutte [...] culture si con-frontano senza [...] bisogno di [...]. [...] questa sia la missione profonda [...]. Tariffe di abbonamento Italia [...] Semestrale 7 numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) -oppure presso le Federazioni del Pds. Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Statale dei Giovi, 137 [...] S. Euge-nio Garin, qualche anno [...] ciò, ebbe a ricordare co-me il pensatore [...] molti ritenuto «troppo legato a posizioni politiche, [...] pro-blematiche rituali cui si pensa debba applicarsi [...]. E aggiungeva, con la [...] «Non esiste -pensi che limite! Vengono [...] di uno dei maggiori filosofi [...] storici della filosofia italiani contempora-nei, leggendo una recente raccolta [...] più importanti tra i suoi studi [...] dei Quaderni, [...] intitolata Con Gramsci. Un titolo senza dubbio [...] Gramsci è da molto tempo un «autore» di Garin [...] Garin è anche, per molti aspetti, un pensatore [...]. Si pensi, soprattutto, alla [...] rendere al lettore il qua-dro di [...] attraverso lo stu-dio e [...] di au-tori minori, di movimenti di pen-siero [...] riviste e a gruppi intellettuali, a tutto [...] che, for-se ancor più di un grande [...] nel cor-po sociale interesse, comunicazione, con-senso, egemonia. In molte pagine delle [...] Crona-che [...] filosofia ita-liana non è facile ri-trovare un [...] intel-lettuali e la cultura che richiama da [...] pagi-ne dei Quaderni di Gramsci? La raccolta [...] di Garin segue quelle, fortunate, già messe [...] altri autori: dalla classica antologia degli scritti [...] Togliatti, [...] raccol-ta dei saggi di Bobbio, a quella [...]. È un modo oramai [...] non solo il pensatore [...] o quello dei tanti motivi rintraccia-bili nella [...] anche e so-prattutto lo svolgimento diacroni-co delle [...] avanzate per [...] la figura e il [...]. Rispetto ad altri libri [...] quello di Ga-rin mostra maggiore coerenza e [...]. Dalle relazioni svol-te ai [...] e del [...] alla voce scritta per [...] Dizionario [...] del movimento ope-raio italiano (1976), dal testo [...] tenuta presso [...] di Torino nel marzo [...] appar-se su riviste e giornali diversi in [...] corre dal 1947 (su Leonar-do, in occasione [...] prima edizione delle Let-tere dal carcere) al [...] dei Quaderni), il pro-blema centrale che sempre [...] del rapporto di [...] con Croce. La scelta gramsciana di [...] tradizione non derivava [...] intimamente [...] crociana e dal trascurare [...] dalla natura in-trinseca del pensiero di Gramsci, [...] per la prassi, anche se [...] onesto e [...] essendo Croce -per Gramsci [...] Garin) -la figura in-tellettuale egemone in Italia nella [...] secolo, anche, sul piano culturale, durante il [...] inevitabile che Gramsci scegliesse di misurarsi con Croce [...] quel lavoro sulla storia e sulla funzione [...] (anche [...] ripetu-tamente) Garin indica come [...] il contributo centrale di tutta [...] gramsciana, dagli scritti giovanili [...] passan-do ovviamente per il breve ma de-cisivo [...] «Alcuni temi della quistione meridionale». Risulta, questo taglio analitico, [...] almeno in parte sorpas-sata? È inevitabile che [...] (decenni) alcuni accenti sembrino oramai inattuali, forse [...] chi non possie-da gli strumenti atti a [...] e la portata. Restano tuttavia tutte, quelle [...] Garin, [...] importanti della no-stra storia culturale, importanti e [...] comprendere come una generazione di intellettuali abbia [...] Gramsci, un lungo tratto di strada. Guido Liguori Con Gramsci [...] Eugenio Garin Editori Riuniti Roma 1997 [...]. /// [...] /// Guido Liguori Con Gramsci [...] Eugenio Garin Editori Riuniti Roma 1997 [...]. (0)
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