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Stavolta non saremo costretti [...] la biografia di uno scono-sciuto poeta africano. Anche se questo Nobel appare [...] di tan-ti altri. Proprio perché Fo non [...] defilato che ha dedicato la [...] vita alla pa-rola scritta [...]. È un grande saltim-banco [...] mai avuto paura di urla-re suoni insensati [...] dimenarsi sotto i nostri occhi come un [...] pazzo, di andare in tv a cantilenare [...]. [...] democristiana, [...] stato sempre qual-cuno che ha [...] il coraggio di chia-mare Fo a educare il gusto [...] grande pubblico e [...] poi stato chi ha trovato [...]. Il caso più clamoroso [...] della censura imposta [...] di [...] del 1962. Chi è vecchio abbastanza [...] si-gla che mostrava un corteo funebre, la [...] Franca Rame vestita a lutto tra [...] canta-va il ritornello: [...] cantare gli orfa-ni, le [...] e quelli che dimostrano. Edera solo [...] il chiarissimo prologo che [...] passate, presenti e future. E, dopo la si-gla, [...] proteste. I soliti [...] la [...] giusto come succede oggi. Anzi, a pensarci col [...] sorprende so-prattutto [...] che la Rai di Bernabei [...] spericolata da affidare [...]. Dario Fo anche allora [...] fos-se. Le sue posizioni politiche, benché [...] svincolate da ogni disciplina di [...] Tv [...] censure Saltimbanco sul teatro della [...] italiana [...] 1. Lo dice Paolo Rossi [...] il più contento di tutti perché, racconta: «Dario [...] è un mae-stro. È la prima [...]. E che cosa ti [...] teatro? «Ho avuto la fortuna di iniziare [...] con lui si impara in [...] nei camerini. Si impara vivendo [...]. Ma Dario Fo è [...] impone se stesso agli allievi o li [...] «Dipende [...] dagli allievi. Io sono stato forse avvantaggiato [...] fatto di avere le gambe lunghe un quarto delle [...] una velocità dop-pia e una faccia molto diversa. Quindi per me è stato [...] facile tro-vare una strada mia. [...] chi segue il suo maestro [...] io invece [...]. E condividi la [...] idea di teatro [...] essere in un preciso momento [...]. Quella singola rappresentazio-ne, quel [...] e irripetibile. Fuori da questa conce-zione [...] il suo senso di [...]. Qual è, secondo te, il [...] «Dividerei la [...] attività in tre pe-riodi: il [...] quello delle farse e del cabaret [...] che è poi [...] che lo ha [...] a [...]. Poi [...] un se-condo periodo e [...] quale è diventato fondamentale mantenere la coerenza [...] riuscire a decodificare in qualche modo la [...] circonda». Hai sorvolato su quello [...] secondo periodo e che forse è proprio [...] quale gli è stato assegnato il Nobel. /// [...] /// Uno fa il suo capolavoro [...] un dato momento, ma [...] ha fatto prima e quello [...] farà [...]. [...] «È tutta la [...]. [...] sta sempre facendo lo stesso [...]. Non starei a dire Mistero [...] un altro titolo. Vedo [...] che è quella del [...] del capocomico». Però il Nobel glielo [...]. [...] Svezia, perché Treviso deve [...] E [...] ti viene in mente pro-prio Treviso? «Allora [...] Cuneo, [...] tiria-mo dentro anche Totò. Del resto a [...]. Voi comici ormai potete [...]. E tu, per che cosa [...] «Iolo [...] la chimica. /// [...] /// Ma credi che la [...] Fo ab-bia un valore letterario anche quando non [...] lui alla maniera magistrale [...] «Ha valore letterario, ha [...] in quanto arte visiva [...] an-che valore di musica. Potevano [...] il Nobel anche con tutte [...] motivazioni». /// [...] /// Fo è il tuo [...] ma lo stato è anche in poli-tica? «I [...] non sono una [...]. /// [...] /// [...] La storia Dagli esordi [...] per dirigere Molière Le [...] attraverso il suo teatro e la parola [...] grande «affabulatore» Rifiutato da molti come il [...] da moltissimi, [...] anche regista, scenografo e [...] gio-vani comici, ha scelto di parlare attraverso [...] la voce, il corpo e la semplicità [...] comprensibile a tutti. Le altre volte [...] Gli italiani hanno vinto [...] Nobel per la letteratura: Giosuè Carducci (nel [...] Grazia Deledda (1926), Luigi Pirandello (1934), Salvatore Quasimodo (1975). Negli ultimi dieci anni è [...] a [...] Seamus [...] Tony Morrison [...] Derek [...] Nadine Gordimer [...] Octavio Paz [...] Camilo José Cela [...] Naguib [...] Joseph [...]. /// [...] /// Con un finale totalmente [...] per lui, vinci-tore del premio dei premi, [...] Nobel, [...] per via di quella popolarità, conquistata sul [...] italiano più conosciuto, più tradot-to e più [...] più ancora di Pirandello e di Eduar-do. In realtà Fo è [...] il suo cele-berrimo Mistero buffo è stato [...] compagnie di atto-ri americani, islandesi, asiatici, africani. È bello pensare che [...] il suo lungo viaggio nel teatro. Un teatro poli-tico, dalla [...] che «si incazzano», antico e popolare, le [...] nella [...] meravigliosa capacità di narrare, [...] parola, attraverso il proprio corpo, carne di [...]. Una qualità che al [...] Dario, [...] di un caposta-zione di un piccolo paese [...] La-go Maggiore, è insegnata da uno dei fabulatori di Porto Val Trava-glia, chiamato [...] no», non [...]. Forse è proprio da [...] il suo amore per la pittura, la [...] per una parola in grado di rappresentare [...] con tutto il suo [...] insolenza. Per tutti [...] sempre un inizio. Quello del Dario autore, [...] Da-rio [...] di teatro, comincia su-bito dopo la guerra [...] radio, accanto a Franco Pa-renti e a Giustino Durano. È [...] che prende corpo forse [...] suoi personaggi, protagonista di deliranti avventure, il [...] nano». Ma il debutto vero, [...] palcoscenico, in una caldissi-ma serata di luglio [...] al Piccolo Teatro, con Stre-hler che lo [...] le luci, in-sieme ai due compagni delle [...] una «rivista» che non è già più [...] Il dito [...] alla quale seguiranno di [...] quando la «ditta» ormai si è ampliata [...] Franca Rame, Sani da legare, Aveva due pistole con [...] e neri, Gli arcangeli non giocano a [...]. Ed è con Franca Rame [...] negli anni Sessanta, una coppia indistruttibile che [...] le scale delle ribalte borghesi disorientando e [...] per la grotte-sca assurdità delle storie, per [...] nel dire le battu-te, per quel gioco [...] divertente e scanzonato di parlarsi addosso, per [...] reciproca che non è mai mancata neppure [...] della vita. Anche in quegli anni [...] -Dario è alto e magris-simo e Franca [...] da mozzare il [...] può tranquil-lamente dire che [...] Fo ( e di Rame) ha sempre [...] sia pure conservandosi la grandissima libertà di [...] lo sberleffo, magari con il ghigno le [...] gli vanno giù e che lo hanno [...] durezza, al Pci di allora. Senza mai [...] rinunciare a dare un valore [...] alla parola compagno, non solo sviluppando con Franca una [...] solidarietà, ma anche proprio lì, sulla scena, dove la [...] come dice una canzone da lui composta con Fiorenzo Carpi, può sembrare una lampadina. È significativo che gli [...] fra i Sessanta e i Settanta, quel-li [...] Vietnam, dei «compagni che sbagliano» per il Fo [...] teatrante abbiano an-che significato [...] dei teatri borghesi, dei [...] poltrone di velluto rosso per le case [...] cir-coli, la Camera del lavoro, la Pa-lazzina Liberty [...] Milano, occu-pata e poi sgomberata dalla poli-zia per [...] che Fo ha ormai eletto a «suo» [...] della si-nistra, gli operai, i giovani e [...] illuminato. Sempre perseguendo un messag-gio chiaro: [...] riprendersi la cultura, perchè, come dice il tito-lo di [...] commedia, [...] conosce trecento parole, il padrone [...] per questo lui è il padrone. Rifiutato da molti come [...] visceralmente da mol-tissimi, [...] ma anche il regista, [...] mae-stro di tanti giovanissimi attori che da [...] gli im-pareggiabili tempi comici, il sen-so del [...] teatra-lità che dalla pagina si trasforma in [...] tempo del maggio [...] Dario scrive e in-terpreta [...] suo testo più famoso: il monologo Mistero [...] conosciuto infinte traduzioni e interpretazioni in tutto [...] affresco popolare sulla vita, i miracoli e [...] Cristo raccontati dalla parte degli ultimi, che [...] paradiso -quanto terreno! Sono questi anche gli [...] satire politiche come Morte acci-dentale di un [...] tragica morte [...] Pi-nelli, Il Fanfani rapito [...] storico. E in Cla-cson, trombette, pernacchie [...] ad-dirittura rapire [...] men-tre [...] dello sghignazzo si confronterà addirittura [...] il Brecht [...] da tre soldi. Molte sono le battaglie [...] Fo ha combattuto attraverso la parola del suo [...] per il divorzio a quella per [...] per la dignità della [...]. Battaglie che si ritrovano [...] a quattro mani, con Fran-ca Rame come Tutta [...] e chiesa e Coppia aperta, fino a Il [...] la strega, [...] mono-logo Johan [...] storia di un conquistador [...] contatto con il mondo degli [...] fino [...] opera at-tualmente in scena [...] Milano Il diavolo con le zinne, con una cop-pia [...] Giorgio Albertazzi e da Franca Rame. Solo che questa volta il Vecchio Leo-ne, che non si è mai stancato di [...] anche per i giovani, di [...] in scena non [...] dopo che una malattia, da [...] chiamata «una botta sulla testa», gli ha consigliato qualche [...]. Og-gi [...] questa notizia inaspettata e [...] Nobel che certo gli darà una nuova energia [...] voglia di [...] non gli è ve-nuta [...] neanche quella di stupire come quando é [...] del grande mestiere: la Scala, la [...] dove ha diretto nientemeno [...] Mo-lière. Mi piace pensare che [...] No-bel, [...] una volta, non premi tanto o solo [...] Einaudi, ma [...] che con il suo [...] cercato di parlare a molti, su di [...] la propria voce, il pro-prio corpo, la [...] con la semplicità di una scrittura che [...]. Forse questo premio non [...] di casa nostra, agli scrittori «puri», che [...] al teatro con disdegno, al contrario di [...] altri paesi. Chissà se saranno capaci [...] di generosità verso il Grande Affabulatore. Maria Grazia Gregori Dalla Prima E [...] lontano [...] disse: «Che premio borghese» [...] parole, il pa-drone mille, per questo lui [...]. Sapere, comunicare, non sono [...] ma politici. E anche questo -sembra [...] ritrova nella motivazio-ne del premio a Dario Fo [...] esponente del teatro politico europeo. Questo teatro politico di Dario Fo [...] è stato solo scelta di gusto, ma [...] scelta di luoghi non canonici per le [...] abbandonato della periferia ro-mana, la palazzina liberty [...] Mila-no. Al teatro «borghese» Fo [...] una particolare ritua-lità -e mentre rifiutava quella [...] ponte con [...] ritualità del terzo teatro [...]. E questo perché, an-che [...] esplicito, Dario Fo rifugge dalla facile (e [...] una coralità spontanea che derive-rebbe alle masse [...]. La [...] produzione teatrale mette continuamente [...] la tentazione di fare sem-plicemente il coro; [...] e le difficoltà, i passi falsi e [...] le debolezze [...] contro il potere massificante [...] egemoni nella nostra società, quelle che lo [...]. La paro-la, per Fo, [...] semplice ri-flesso della realtà, è inversione, sovversione [...] e conformista. Piace pen-sare che questo [...] negli schemi ufficiali (non [...] ma an-che del teatro); che si è [...] ostina a fare, controcorrente e fuori moda, [...] e che fa teatro politico soprattutto quando [...] conta-dine, e le difende [...] della società italiana dal Ruzante [...] uno degli autori più conosciuti e tradotti [...]. Evidentemente sa parlare non [...] ma a tutti quelli che han-no, se [...] una me-moria e una civiltà contadina nel [...]. Un patri-monio prezioso che [...] contempla solo la punta del pro-prio naso, [...] contro [...]. Anche questo avrà forse [...] di Stoccolma. Questa felice impurità non [...]. Firmato Dario Fo. Ma non il Dario Fo [...] «esterrefatto» alla notizia del riconoscimento. La dichiarazione risale al [...] quando il suo nome venne proposto per [...] Nobel [...] a quello di Alberto Moravia, Eugenio Montale [...] Ignazio Silone. Anche quella volta la [...] mugugni) fu grande. Per [...] lo intervistò Daniela Pasti [...] «Mondo», [...] ecco cosa dichiarava [...] «Intendiamoci, il premio non [...] però mi diverte lo scombussolamento che questa [...] fra certe persone». E ancora, la mia [...] Nobel dà scandalo, non la sarebbe una proposta [...] Eduardo. Ma lui deve sottostare [...] umilianti, come [...] del Club [...] a Napoli. Io no, e questo [...] di rancore di una parte della cultura [...] riguardi». Per Fo, insomma, stare [...] Nobel [...] (era) come «per un guitto stare fra [...] un giullare tra le mummie. Mi sono sentito come [...] quale sia stato proposto di diventare presidente [...] Repubblica. Con questo non è [...] gli stallieri sognino di andare al Quirinale». /// [...] /// Con questo non è [...] gli stallieri sognino di andare al Quirinale». (0)
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