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Parla Jean Pierre [...] il grande studioso francese [...] COLLEZIONI Da Antonello a Rembrandt Ed è [...]. In [...] del 1935 Jean Pierre [...] aveva [...] anni e qualche idea già [...] chiara in testa. Intanto era comunista, nella Francia [...] Leghe e del fascismo strisciante e [...]. Era co-munista ma in [...] già ravvisava un eccesso di dogmati-smo intellettuale. Aveva quindi pen-sato di [...] spirito di ri-cerca in una specie di [...] avrebbe avuto le mani libere: la Grecia [...]. In particolare Platone, la cui [...] fin dal li-ceo. Folgorato da quel paesaggio Si [...] a diventare storico della filosofia quando in [...] piedi la Grecia in compagnia di suo [...] da vestigia, luce, paesaggio. Da filosofico il suo [...] piuttosto antropologico. Aveva iniziato una tesi [...] del lavoro in Platone» e il suo [...] si era esteso alla moltitudine di attività [...] si erano impegnati i Gre-ci, attribuendo a [...] e un valore particolari. Si accor-se così che [...] valore at-tribuito ad [...] era di carattere religioso. Cominciò lì, [...] fa, una riflessione che si [...] tra le più feconde. Nessuno in questo secolo [...] mito greco come Jean Pierre [...] mito e pensiero, mito [...] e società. Altrettanti titoli divenuti dei [...]. Oggi, a [...] passati, Jean Pierre [...] insegna ancora al Collège de France. E scrive senza sosta. Ha ap-pena mandato in [...] et [...] editore [...] libro curioso e affascinante [...] politica personale e militante [...] restò nel [...] fi-no al [...] nella riottosa corrente det-ta [...] la [...] libertà di tono e [...]. Sguardo [...] il suo, del tutto privo [...] or-pelli neoclassici. Esperienza politica altrettanto originale, vissuta [...] lacci [...] né gabbie dottrina-rie, fondata unicamente [...] e una speranza di giustizia. Marx? «Un grande pensiero [...] più un aspetto utopisti-co che gli ha [...] fino alla degenerazione catechistica dello stalinismo». Sprofondato nella [...] poltrona, un sigaro spento [...] Jean Pierre [...] riflette a voce alta, [...] «di ripetere sempre le stesse cose», perchè [...] a [...] un lume, in tempi [...] politica. Vengono a [...] di [...] di senso (mito?) che sembra [...] i nostri anni. E lui ripete paziente: «Non [...] comuni-tà se non [...] vita pubblica. La politi-ca in Grecia [...] della vita collettiva. La città era piccola. Non [...] lo Stato a mediare [...] e il potere. Nella nostra democrazia rappresentativa [...] non si conosce. La separazione dei pote-ri [...] al fine di proteggere [...] in Grecia sarebbe stato [...]. Oggi [...] una ricerca continua di [...] i singoli e lo Stato onnipotente, anche [...] sono in crisi: partiti, [...] sono il san-gue della democrazia». Lo Stato e la [...] confiscati da pro-fessionisti. E la politica entra [...]. Io sono nato nel [...] ricor-do ancora i miei genitori e i [...] mi parlavano della guerra del 1870. Per dire che essere france-se, [...] significava non essere tedesco. Ma oggi? È in [...] nasce la xenofobia, in una pul-sione identitaria [...] non trova più sbocco nella nazione nè [...]. [...] compara la nostra epoca ai [...] secoli del dopo Cristo, quan-do, dopo la città greca, Alessandro Magno e [...] romano, [...] cominciò a sfaldarsi. Sì, ci furo-no i [...] dare il colpo di grazia, ma anche [...] che conquistò tutto, proprio tut-to. Sarà dunque religioso il [...] «È evidente che [...] reli-gioso oggi trova spazio [...] non essere soli, [...] di vivere in una [...] il tessuto sociale non offre più. Vi è anche una richiesta [...] certezza sul senso della vita. E [...] che la vita [...] non si ferma con la [...] morte fisica. Tutto ciò è forte, ra-dicato, [...] sollecitato dai tempi che vi-viamo. La religione greca era [...]. Non era legata al [...] né ad uno stock di verità dogmatiche. Non si opponeva alla [...]. Non entrava in conflitto [...]. Si occupava del culto e [...] pratica, e anche dei miti, [...] mai di una presunta Ve-rità. Non ci sono paragoni [...]. Quanto alla politica, oggi [...] nozione di mestiere. Nel senso che tenere [...] il destino di un [...] è diventato [...] quella di un contabile. Ha per-so il suo [...]. [...] inevitabile che tutto ciò manchi [...]. Jean Pierre [...] qualifica mito e politica [...]. Il suo approccio non [...] tra letteratura, di-ritto, religione [...] portato a sma-scherare quella [...] misticismo e fascismo costruita per esempio da [...]. Ha concepi-to la [...] ricerca come [...] poliziesca, partendo da un [...] appunto, o un comporta-mento religioso -per arrivare [...]. Questo insieme ha due [...] «polis» e la ragio-ne. Il miracolo greco è [...]. In essa si esercita [...] «è immanente al linguaggio, allo scambio verbale, [...] ad agire sugli uomini, a [...] e [...] più che a trasformare [...]. Le Pen, nemico della [...] Come [...] ragione, anche la religio-ne è figlia della [...]. È molto di più «una [...] di vita sociale e collettiva che una forma [...] perso-nale e di legame personale [...] la di-vinità». Ed è dinamica, mutante, [...]. Il Fronte nazionale di Le Pen, [...] esempio, cerca oggi un re-cupero pseudoculturale della [...] le forme [...] della polis: gli schiavi, [...] stranieri. [...] non è irre-versibile». E cita divinità atipiche [...] Artemide [...] Dioniso, esempi di al-terità reintegrabile [...] religioso greco. La polis è anche ma-dre [...] culto della [...] la scultura del volto, [...] della maschera. Niente a che ve-dere [...] odierne, volu-te dalla società dello spettacolo. Era piuttosto il fatto [...] polis, costantemente esposti allo sguardo altrui: la [...] -a -fac-cia, bisognosa di riconoscimento, avida di [...] e oppor-re [...] in un continuo confronto [...]. Dei Greci Jean Pierre [...] rim-piange il senso [...] la «phi-lia»: «Il sentimento di [...] complicità, di una comunità essenziale sulle co-se più importanti». Il punto di vista [...] stesso di una visione [...] sociale e dello Stato e senza questa [...] va [...]. La democrazia significa di-scussione, [...] possibi-lità del conflitto e [...] della polis contiene in [...] possi-bilità di una divisione». Il vecchio professore ricorda [...] Resistenza: «Se alcuni di noi poterono giocare [...] di-rezione e tenere tutti i fili in [...] i nodi fondamentali del mo-vimento erano costituiti [...]. Non [...] comunità senza philia, quel sentimento [...] comune appartenen-za che i Greci rappresentavano sotto le forme [...] un [...] alato, che va da uno [...] come una farfalla. A pensarci bene [...] poli-tico è di piena attualità, [...] come per [...]. La strenna natalizia più [...] Milano [...] ricevuta dalla Ro-mania: i tesori dei due [...] di [...] e il Museo nazionale [...] Bucarest. Poco conosciuti in Europa, [...] riuniscono capolavori assoluti, alcu-ni dei quali, fino [...] figu-reranno nella mostra (Museo della Permanente) «Da Antonello [...] Mes-sina a Rembrandt». Di Antonello sa-rà presente [...] (appena 39,4 centimetri per 23,1), che raffigura [...] «Crocifissio-ne», [...] per le connessio-ni fra [...] italiana e fiamminga a [...] Quattrocento, [...] nel-la città natale del maestro siciliano. Una prova generale, come [...] bel catalogo della Electa, che prepara le [...] cro-cifissioni di Londra e di Anversa. Ma la sorpresa è Domenico Veneziano, [...] una monumentale «Madonna col Bambino» , di [...]. Del maestro di Piero, [...] sono pochissime, e questa di Bucarest, secondo Theo-dor Enescu [...] «è [...] più significativo per la [...] innovativi portati da Domenico veneziano [...] fio-rentina dopo la morte [...] Masaccio». Anche questo, dunque, uno [...] del primo Rinascimen-to. Fra gli italiani, presenti [...] di pezzi, figurano, tra gli altri, Lorenzo Lotto (San Gerolamo peni-tente), Jacopo Bassano, Tintoretto, Orazio Gentileschi, Domenichino, Pier Francesco Mola, Mattia Preti, Se-bastiano Ricci. Del Bassano, una drammatica «Crocifissione» [...] quali-tà eccezionale; del Tintoretto una spettacolare, vertiginosa «Annuncia-zione»; del [...] Gen-tileschi, una superba Madonna che [...] il figlioletto. La scuola francese è [...] artisti, fra cui Gaspard [...] e Nicolas de [...]. Gli spa-gnoli figurano con [...] cui due El Greco, un Murillo e [...]. Del maestro [...] spicca «Il martirio dei [...] si raccon-ta lo sterminio della legione, ordina-to [...] Massimiliano, [...] perchè il suo co-mandante, Maurizio, si era [...] sacrifici agli dei pagani. Di Murillo è esposto quel [...] sin-golare, che si intitola «El quadro de las [...] dove si vede [...] medesimo che traccia sulla parete [...] contorno [...]. Fonte di ispi-razione, la [...] ori-gini del disegno, secondo cui la bella Cora, [...] un vasaio di [...] volendo mantenere davanti agli [...] in procin-to di partire, mentre questi dorme [...] sul muro. Peccato che il Gombrich [...] bel-lissimo saggio, dedicato alle «om-bre», se ne [...]. La scuola tedesca espone [...] dipinti, di cui due di Lu-cas [...] il Vecchio e altri [...] Hans von [...] che parla una lingua [...] di sot-tile, elegante erotismo. Sedici i qua-dri di [...] fra questi un bellissimo «Noli me tangere» [...] manierista, Bartolomeo [...] che fonda a Praga [...] Accademia [...] portandosi dietro un solido, [...] soprattutto nella città natale del Correggio e [...]. Ul-timi gli olandesi con [...] tutte di livello alto. Primeggiano i quadri di [...] ma soprattutto il Rembrandt, [...] Aman che chiede perdono a Ester. Il quadro di Bucarest [...] stare alla pari con i capolavori del [...] si tratta pur sempre di un Rembrandt. La vi-cenda rappresentata è [...] primavera, viene celebrata con la festa ebraica [...] vale a dire [...] Ester che riuscì ad [...] degli ebrei, programmato dal perfido Aman. /// [...] /// Ha appena dato alle stampe [...] libro intitolato [...] et [...] (ed. [...] autobiografica dove [...] ricordi e riflessioni della [...] vita di militante e di [...] uni-versitario. Il bisogno di «philìa», [...] nella Grecia anti-ca, e la [...] odierna della politica. Niente Europa senza una nuova [...] civile. DAL NOSTRO INVIATO GIANNI [...] DATI ITALIANI 1995 Più [...] più musei Imputato [...] colpevole. Ma co-me sono divertenti [...] minestre [...] tutti costruiti co-me gialli! Tornando alle minestre, ci [...] per la Zuppa del casale or-tolana, messa [...] uno spot [...]. Al posto di Perry Mason [...] una bella avvo-catessa che mette con le spalle al [...]. Riesce infatti a [...] confessare di [...] ricattato la vittima con [...] della famo-sa minestra. E la prova schiaccian-te [...] zuppiera fuman-te sulla quale [...] si avventa anche in [...] le guar-die lo portino via. Una sorta di ul-timo [...] dei condannati alla gran fretta di vivere [...]. E infatti i surgelati, [...] pochi anni fa erano considerati una barbarie, [...] le no-stre tavole italiche. Presto (speria-mo più tardi [...] alieni dalla buona cucina che i cibi [...] noi i piatti delle feste di Natale. Per in-tanto [...] qual che resta della [...] la fan-tasia dei direttori creativi Luca Ma-roni [...] Anna Montefusco, nonché la casa di produzione del film [...] e [...] che si è giovata [...] Bill [...]. Lo spot è sta-to [...] Budapest senza motivo alcuno, se non la fondamentale [...]. Polaroid: uno scatto di [...]. Bello da vedere, ma [...] interpretare lo spot Polaroid nel quale assistiamo [...] di una bella ragazza sola in casa [...]. Le capi-ta infatti di [...] di una giacca da uomo, una foto [...] manda su tutte le furie. Tanto che impugna furen-te [...] di forbici e fa a pezzi [...] colpevole del suo dolore. Ma quando il fidanza-to [...] un amico, scopriamo che il capo in [...]. E allora? La faccenda [...]. Il ragazzo rimane di [...] di ab-bozzare un sorriso, il gatto assiste [...] calma filosofica. Fran-camente non ci sembra [...] che il grandissimo [...] della [...] abbia fatto. Soprattutto se pensiamo che [...] agenzia londinese che ha realizzato gli spot [...]. [...] di riconoscibile [...] solo la fotografia, quel bianco [...] nero allucinato ed emozionante, ma un [...] sprecato per una storia che [...] convince. Il prodotto poi ne esce [...] ma di questo francamente chi [...] ne [...]. Casa di produzione [...]. Lo spot ha comunque [...] internazionali e la campagna si basa su [...] ben 9 miliardi. /// [...] /// Gerry sogna [...]. Ma che bra-vo Gerry Scotti [...] il di-sagio di chi viene aggredito dalle [...]. Una piog-gia di richiami [...] e lo riducono uno straccio, alme-no fino [...] nella offerta veramente allettante di una bionda [...] a disposizio-ne [...]. Roba davvero impro-babile, ma [...] merito di mettere in risalto le capacità [...] presentatore televisi-vo, mentre si attende il suo [...] accanto alla bravis-sima Delia Scala. Il deliquio che lo [...] che assale tutti noi quando assistiamo alle [...] lo perdoniamo per la implicita ammissione di [...]. [...] è [...] e [...] cioè dei direttori creativi Guido Cornara e Agostino Tosca-na. Casa di produzione [...] Film, regista Carlo A. [...] musi-ca di Paolo Bragaglia. /// [...] /// [...] tornata la campagna della [...] Majò (Calvé) interpretata e ideata da Claudio Bisio insieme [...] e forse anche insieme [...] maialino. Bello il dialogo con [...] divertente la conclusione che, per una volta, [...] «codino», come si diceva ai tempi di Carosello [...] la cita-zione finale del prodotto. Franca-mente, benché sia una [...] a considerare que-sto come il miglior spot [...] natalizia. Anche per-ché prende in [...] lo spirito della pubblicità, con la [...] assurda sicumera e la [...] sue risorse, che an-drebbe fatto vedere ai [...] educativo. Ma adesso qual-cuno dirà [...] fa ma-le ai bambini. Come se facesse bene [...]. Casa di produzio-ne [...] regia del bravissimo Daniele Luchetti. Pensierino nata-lizio: speriamo che [...] delle buone feste e non sia invece [...] far passare delle buone feste a qualcun [...]. Le prime edizioni sono [...] per cento, mentre le edizioni scolastiche fanno [...] 17,8. Tutto bene, dunque? E [...] crisi del libro? Troppo presto per [...] oltre alle ti-rature bisognerebbe [...] vendite. In aumento in Italia [...] dei musei: sono passati infatti dai 23. Gli incassi hanno rag-giunto i [...] miliardi contro i 75 [...] precedente. Più cinema, in-fine, sono [...] biglietti: Nel 1994 siamo arrivati a quota [...] contro i 92, 2 milioni del 1993. La televisione, dal canto [...] vertiginosi: ogni 100 famiglie 81 pagano [...]. /// [...] /// La televisione, dal canto [...] vertiginosi: ogni 100 famiglie 81 pagano [...]. (0)
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