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E cioè, [...] prima della cosiddetta «re-ligione [...] Terra, prima divinità nata dal Caos. [...] genera Urano, ovvero il Cielo, [...] successivamente si unisce creando i [...] Ci-clopi, gli [...]. [...] è la madre terra, colei [...] genera [...] un potere ineguagliabile. [...] maternità uguale potere è realizzabile [...] a un «frainteso»: non è stato ancora intuito [...] ma-schile alla fecondazione. Le donne appaiono quindi [...] incre-dibile e in totale [...]. [...] più, può esserci qual-che contributo: [...] vento? [...] Come il bambino piccolo percepisce [...] stesso in totale fusione con la madre, come un [...] unico, anche [...] aGèa ha bisogno di pensare [...] una divinità totalizzante in grado [...]. La madre è il [...] respira, si [...]. Medea una strega chiamata madre Medea è una donna, ma an-che strega e madre. È [...] e la mamma buona, la [...]. [...] poi enfatizza il proprio lato [...]. [...] re della Colchide. Con le sue arti magiche [...] Giasone a trovare il vello [...] e da lui [...] figli. [...] per sposare la figlia di Creonte, il re di Corinto. [...] e il dolore si traducono [...] violenza sui figli che ucci-de. La Medea di Euripide [...] donna, rabbio-sa e disperata, costretta a oc-cupare [...] sempre [...]. Maria una madre «annunciata» Come [...] religiosa o mitica, Maria riesce a riunire [...]. È madre, ma vergine, [...] proprio fi-glio. Single per definizione (Giuseppe [...] sullo sfondo), man-tiene la propria purezza an-che [...] può accadere con tecniche [...] ad alta tecnolo-gia. Maria è [...] della madre così [...] oc-cidentale cristiano può con-cepire: buona, [...]. Cornelia, figli come gioielli Chi [...] dai sussidiari di scuola la «frase celebre»: «Questi [...] miei gioielli»?. In genere, Cornelia la [...] Gracchi veniva illustrata come una borghese romana, capelli [...] co-me in un peplum di serie C, [...] mani sui fi-glioletti. È la prole come [...] solo futura ma-nodopera da inserire nel bi-lancio [...] sul proprio benessere, [...]. Iowa, Usa: sette volte [...] È [...] circa un mese fa: negli Usa, stato [...] Iowa, [...] sette gemellini a [...] reduce da una terapia [...]. Alla tribù subito le [...] Clinton. Banale routine fino a [...] le nascite plurime costituisco-no oggi una notizia [...] di Clin-ton e [...] da parte dei giornali [...] mondo. [...] degna della nostra spaventata costerna-zione. /// [...] /// La famiglia cambia. Non so-lo perché è cambiata [...] società, ma anche perché sono cambiate le con-sapevolezze, [...] la scienza e la tecnologia. Insom-ma, perché è cambiato [...] nostro, quello occidentale). Ma mai come in questi [...] anni il modello familiare [...] così ac-celerato. Oggi le famiglie sono costi-tuite, [...] o con un solo figlio. Esistono nu-clei formati da [...] o fa-miglie in cui i figli del [...] con quelli del se-condo. Cambia il ruolo del [...] con i figli, e cambia anche il [...] meno presente, [...] o frammentata a causa [...]. In tut-to questo, i [...] Benone, secondo lo psicologo [...]. Ciò che influenza il [...] la [...] caratteri-stica di genitore». In poche parole, madre [...] importa, quel che importa è che tipo [...] è. Al tema, e al problema, Massimo [...] e [...] evolutiva [...] di Roma, ha dedicato il [...]. Professor Ammaniti, è ancora giusto [...] al giorno [...] di [...] «Il termine [...] è legato alla concezione otto-centesca [...] la quale da una [...]. Secondo Freud questi due [...] conflitto. Oggi, grazie an-che a [...] dobbiamo riformulare questo con-cetto in termini diversi. Ambiente e [...] anzi, oggi sappiamo che [...] organismo è geneti-camente complesso, tanto più è [...] alle esigenze [...]. [...] della donna, uno dei compiti [...] la prole e [...] gli strumenti per en-trare nel [...] degli adulti. È vero anche, però, [...] pren-dere [...] esistono delle differenze tra [...]. Per la [...] funzio-ne nel corso [...] della [...] che [...] non possiede, ma che sta [...] oggi, e cerca in [...]. Intendo la capacità di [...] le bambine, a diffe-renza dei bambini, dimostrano [...] in tenera età -che permette alla donna [...] il bam-bino e di adattarsi emotivamente a [...]. Fin [...] possiamo parlare di su-bstrato della [...]. Essere genitori, però, si [...] le ten-denze educative e [...]. [...] più banale è quello della [...] che gioca alla famiglia. In conclusione, quindi, insieme [...] intervengo-no anche gli orientamenti educati-vi che [...]. I primi anni di [...] sono importanti: è in questi [...] che si costruisce [...]. [...] «Può imparare a [...]. La gravidanza è un [...] nel quale la madre si prepara al [...]. [...] la chiama la preoccupazione [...]. [...] che, se avvenisse in altri [...] della vita, sarebbe considera-ta [...] gravidanza è non solo normale [...] anche necessaria. Nel passato la donna [...] fantasie da sola, ora il figlio [...] è sempre più condiviso [...]. È nel primo anno [...] bambino che [...] affettiva della donna fa [...]. In questo periodo la [...] vive più profonda-mente il ripiegamento sul bambi-no. È come un palombaro, [...] ma rischia di perdere il contatto con [...] in questo rap-porto [...]. Il ruolo del padre, quindi, [...] in genere quello di [...] per continuare [...] di rimanere ancorato alla realtà [...] ritirare su. Ma anche in questo caso, [...] oggi è maggiormente in grado di avere [...] col bambino e [...]. Questa confusione di ruoli [...] «Confusione fra mamma e papà? Direi che fino [...] di vita, più che distinguere fra le [...] le protezioni, le attenzioni. È in seguito che [...] distinzione tra un polo affettivo e un [...]. Se, nel passato, i [...] strettamente distinti, ora in-vece si sono sovrapposti. Ma anche in questa [...] il bambino saprà individuare chi dei due [...] un riparo af-fettivo e chi, invece, sostiene [...]. [...] parte le «nuove fami-glie» [...] coppie gay, nuclei familiari [...]. Recenti studi americani sulle [...] ne-gli Stati Uniti sono il [...] delle fami-glie, hanno dimostrato [...] i bambini crescono bene, come [...]. Le possibilità aperte dalla [...] aumentare il numero delle [...]. Certo è che ritengo [...] che si ricorra [...]. Può creare distorsioni e [...] negli animali, alle profonde depressioni [...] che perdono i cuccioli. Non possia-mo trattare [...] umano solo co-me una macchina. [...] che potrebbe avere il bambino [...] li conosciamo ancora. Sono tutti da studiare. Credo [...] il desiderio di avere [...] quando questo desiderio [...] drammatico: il bambino si [...] oggetto da avere a tutti i costi. Vede, noi discutiamo [...] genitori, parliamo di re-sponsabilità, comportamenti, [...]. [...] aspetto drammatico in questa [...] circoscritta della popolazione è [...] diventare più consape-vole. Chi non ha garantite [...] di base non può [...]. [...] commedia [...]. Entrano in sce-na senza [...] sia, non sanno chi sono gli altri [...] è il loro ruolo, perché i fili [...] tenuti dagli adulti. La consapevolezza di [...] ac-quisisce lentamente, col tempo. /// [...] /// [...] destino? Pensi al piccolo Silvestro, [...] nato [...] altro che la sala dei [...] luogo dove lui poteva affer-marsi. [...] lo hanno veramente guar-dato?» Cosa [...] per «guardare a» [...] «Credo, ad eccezione di situazio-ni [...] che i genitori ab-biano delle loro capacità, anche in-tuitive. [...] è che abbiano fiducia in [...] stessi. E che guardino i [...] fin dal primo [...] dei segnali. [...] famiglia di oggi, credo sia [...] quando il bambino di-venta [...] il mezzo per soddisfare le [...] aspettative narcisistiche. Allora si rischia di contribuire [...] creare una persona che avrà un io [...] ipertrofico e una strutturale incapacità [...]. E la «questione» [...] Da-gli Stati Uniti arrivano messaggi [...]. Prima rassicuravano le madri parlando [...] qualità [...] quantità. [...] «Non bisogna prendere questi studi [...] oro colato. Il tema [...] è centrale nella [...]. [...] un contributo decisivo alla [...] comprensione [...] il si-stema di attaccamento. Dice [...] che il bambino stabilisce [...] entrambi i genitori ed è capace di [...] anche in assenza della [...]. [...] direttamente proporzionale alla [...] età. Ci piacerebbe che i [...] fa-miliare, sociale e lavorativa [...]. /// [...] /// Stefania Scateni Cervello di [...] Uliano Lucas Crescere con i figli di Massimo Ammaniti Mondadori [...] lire 28. Un libro, a cura di Marina [...] le racconta La madre? [...] inventata [...] Rousseau [...] prevaleva la funzione «biologica». Nel [...] la figura cambia, si ridistribuisce. E diventa problematica. Le madri -sisa [...]. La maternità [...] invece inventata [...] Rousseau. È il padre di Émile [...] sostenere che la madre deve assumere in prima persona [...] dei figli, deve [...] vicina, deve avere con loro [...] legame [...] unico, assolutamente prestigioso che caratterizza [...]. [...] quello spazio privato degli [...] donna, divenuta madre, è totale [...]. Prima di lui il [...] come noi lo conosciamo, proprio non esisteva. Le madri, se di [...] staccavano presto dal figlio per [...] a balia. Se erano povere, o [...] delle altre più ricche e fortunate, [...] subito dopo il parto [...] quella [...] che ha carat-terizzato [...] fino alla indu-strializzazione. Anche la maternità quindi ha [...] storia che può essere raccontata [...] indagata. Ed [...] un gruppo di studiose coordinate [...] Marina [...] in un volume inti-tolato appunto Storia della materni-tà, edito da Laterza. Un libro che suggeriamo [...] tutta [...] dovuta al passato, alle [...] e del sentimento materno, ma te-nendo sempre [...] fer-mi i più recenti dibattiti sulla ma-ternità, [...] -per-ché no -anche sulla paternità. Di madri ce ne [...] madri si può essere e si è [...] in centinaia di modi. Si può [...] come quelle nobildonne del Cinquecento [...] si occu-pavano neanche di scegliere la ba-lia [...] figli, compito affidato al marito e alla [...]. Si può essere madri [...]. E, ancora, il ruolo [...] ma-terni sono condizionati, hanno in-teragito con la [...] e le religioni. Ne sono stati modifi-cati [...] modifiche. Perfino la condizione di [...] dei secoli si è intrecciata, ma anche [...] di madre. Il ruolo di [...] il sentimento che chi [...] confronti del proprio figlio nel corso dei [...] si divari-ca, di frantuma e si ricompone [...] a quel paradigma ottocentesco che è presente [...] vissuto e nel nostro im-maginario. Quello che prevede una [...] affetti e del privato che si contrappone [...] lavoro e della vita pub-blica in cui [...] il marito protegge mantiene la moglie [...] e lei lo ricambia di-ventando «madre», guadagna [...] e insostituibile nella vita domestica. E la madre, diventa Madre. Respingerà i modelli del [...] condannerà, fino a [...] del tutto. Amerà in modo incondizionato e [...] amata. /// [...] /// E sarà ma-dre prima [...] o lavo-ratrice Un ruolo che la Storia, [...] soprattutto le donne han-no già rimesso in [...] e anche sentimenti. Quel modello che [...] ha inventato e ci [...] di nuovo fortemente in crisi. Madre unica, insostituibile? Chiara Saraceno [...] finale del libro sulla [...] delle esperienze e delle [...] di madri sole, madri [...] ti-me, matrigne, madri affidatarie, [...]. Il sentimento materno [...] parte del novecento si [...] in molte figure fino a [...] anno fa impensabili. In po-che parole « [...] e di decisionalità, la mater-nità ha perso [...] fine ulti-mo e onnicomprensivo per la ge-neralità [...] per tutta la vita delle donne». Il quadro è di [...]. Le nuove frontiere delle [...] ripropongono una nuova pluralità di esperienze di [...]. Si può partorire un [...] utero di [...] donna, si può donare [...] può accedere alla fecon-dazione artificiale. Si tratta di [...] e [...] rapporti che possono impaurire, di [...] la reazione può es-sere di conservazione e [...] nuovo. E allora rive-dere la [...] nei secoli può aiutare a capire e [...] vecchi tabù e paure. E a di-re finalmente [...] rimpianti, al vecchio Rousseau. /// [...] /// E a di-re finalmente [...] rimpianti, al vecchio Rousseau. (0)
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