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[...] rimane come un segno al [...] là delle polemiche. Si tratta di cogliere [...] Don Milani, che è ancora forte e [...] entusiasmo, energia ed impegno. Il suo era un [...] chiesa, dentro la quale ha scelto di [...] fondo nonostante tutto. Stando dalla parte dei [...] bambini, dando loro il pane della cultura [...]. Irriducibile don Milani E ora [...] televisione avrà la faccia di Sergio Castellitto Entra [...] con la [...] tonaca nera. Per [...] appeso alla parete dietro la [...]. Per questa e al-tre «intemperanze» [...] espe-rienza pastorale degli anni [...] don Lorenzo [...] di prete scomodo. È [...] esemplare scelto dagli sceneggiato-ri Stefano Rulli [...] Sandro Petraglia nel film tv Il priore [...] per spiegare il confino [...] questa frazione montana del Mugello dal [...] al [...]. Le riprese della fiction, [...] Rai e dalla [...] è diretta dai fratelli Andrea [...] Antonio [...] termi-neranno il 26 luglio [...] Cerreto Maggio, in provincia di Firenze: quattro case e [...] mezzo a una gola immersa nel verde. Per [...] i mezzi della produzione [...] per una stradina sterrata. [...] è stato ricostruito il [...] in cui don Milani [...] tredici anni della vita, in una febbrile [...] i bambini delle povere famiglie del luogo. Costato cinque miliardi e [...] film andrà in onda la prossima stagione [...] diviso in due parti, [...] in tutto 3 ore e 40 minuti. Prota-gonista, Sergio Castellitto. Ciak, si gira la [...] della Montagna del Vangelo che don Milani [...] ra-gazzi nel silenzio spezzato soltan-to dal cinguettio [...]. Così Castel-litto vede il [...] ai bambini. Lo affiancano Ilaria Occhini, [...] madre di don Milani e Roberto Citran, [...] fratello medico. Per delineare meglio la [...] gli sceneggiatori hanno parlato anche con gli [...] scuola di [...]. Tra questi Michele e Franco Ge-sualdi, [...] rispettiva-mente dai giovani Arturo Paglia e da Adelmo Tagliani. È il rapporto fra [...] i bambini, [...] che ha sedotto Castellitto «Don Milani [...] un profondo rispetto per loro, un approccio [...] odierna sembra [...] dimenticato. Forse parlo così perché [...] padre per la seconda volta». La bambina, che si [...] Maria, [...] a giorni. Era come un padre. Credo che abbia sublimato [...] un de-siderio di paternità. Nonostante il conflitto con [...] infatti, non aveva mai voluto [...] la tonaca». [...] innamorato del perso-naggio, come [...] affezionato a quello di Coppi. E tra un [...] do-po un periodo in Francia [...] con Chiara Mastroianni prima e con Michel [...] poi, Castellitto penserà a [...] di italiano da esportare. Roberta Secci A [...] dalla morte di don Milani, [...] bilancio, per così dire, [...] e la «fortuna» (ossia, da [...] lato, [...] del suo messaggio, [...] il giudizio storico) resta carico [...] problemi, [...] che univoco, non an-cora chiuso. Lo dimostra anche il [...] Giorgio Pecorini, ricchissimo di notizie e testi [...] spunti polemici), intitolato, non a caso né [...] citazione manzonia-na, Don Milani! La chiesa è chiusa, [...] come già era stato deciso prima di [...] confino, nella speranza che la punizione lo [...] miti consigli. Si ba-di: nessuna questione di [...] gli fu mai contestata. Di Espe-rienze pastorali fu [...] nelle librerie cattoliche: da-va fastidio quella ruvida [...] sia di un modo ormai inadeguato della [...] del prete, sia di un difet-to di [...] squilibri gravi nella fede popola-re. A rileggere oggi quel [...] appassionato, anche il cattolico più conformista deve [...] diagnosi era esatta. Dava fastidio, forse anco-ra di [...] la [...] indifferenza, o peggio, nei confronti [...] e la [...] tolleranza per il voto a [...] nonostante la scomunica del [...]. A proposito della quale [...] Elia Dalla Costa aveva [...] una istruzione ufficiale al suo clero: «riflettendo [...] che gli scomunicati non sono molti. Non è da dimenti-care [...] i poveri di ieri riconoscono nel comunismo [...] di redenzione e giudicano che senza di [...] elevazioni non sarebbero state raggiunte. È vero? Io non [...] so che questi operano die-tro questa convinzione. Tante ra-gioni per renderci [...] pur [...] dove-rosa della legge». Penso si possa dire [...] Milani si attenne al-la prudenza ed alla discrezione [...]. Si guardava bene [...] al voto a sinistra un [...] assolu-to. Basta a [...] la lettera al comunista Pipetta. Quando avremo installato insieme [...] poveri nella reggia del ricco «io ti [...] là con te, io tornerò nella tua [...] puzzolente a pregare per te davanti al [...] Signore [...]. Che è una splendida [...] drasticità -affermazione della trascendenza [...] a qualsiasi as-setto socio-politico, sia pure più [...]. Dava fastidio, infine, la [...] ostinata passione di fare scuola [...] dare la parola a chi non [...] («uomo è chi è padrone [...] lingua»), ciò che voleva dire [...] ad «accorgersi» della si-tuazione oppressiva, non [...] più, e «schierarsi». A [...] è tornato il silenzio. Il gior-no dopo che [...] Loren-zo andò in Comune a comprarsi lo spazio [...] straordinario segno di ac-cettazione obbediente del confi-no [...] volontà di radi-carsi nella realtà in cui [...] fino alla morte. Quella tomba seguita a [...] meta incessante di visi-tatori, quasi di pellegrinaggi, [...] scolaresche con i loro insegnanti. Vanno a «fare memoria» [...] cui son convinti di dovere molto; e [...] dato da segnare [...] nel bilancio di cui [...]. Nella «fortuna» di don Milani [...] poi registrare una curiosa inversione di tendenza. In vita si scontrò [...] chie-sa e con i tribunali dello Stato [...] per apologia di reato (il suo intervento [...] obiettori di coscienza ac-cusati di viltà dai [...] la cultura laicista tendeva ad [...] un [...] come [...] un [...] come pro-motore e testimone [...] diversa, più attenta ai Gianni proletari che [...] Pierini [...] di pa-pà, dove si educasse più alla [...] competizione. Oggi [...] della chiesa ri-spetta don Milani [...] che stia a buon diritto nella costella-zione [...] persone le quali segnarono un momento al-to [...] e italia-na, dallo stesso vescovo Dalla Costa [...] da don [...] e padre Balducci a La Pira. Il cardinale Piovanelli ha [...] quanto gli era possi-bile per restituire al [...] di seminario [...] ecclesiale che il suo [...] gli negò. Natural-mente non mancano cattolici [...] Irene [...] che mal sopporta-no la [...] ma contano poco. Al contrario la cultura laicista, [...] meglio qualche [...] frangia. Forse non gli perdonano la [...] fedeltà intransigente [...] cui apparteneva. Don Milani, segno di [...] dire segno di grandezza, di [...] appunto di bilancio sempre [...]. [...] se a [...] è tornato il silenzio, [...] scolastici e no, aveva ragio-ne padre Balducci [...] oggi di [...] è pie-na la Terra; [...] specie nel Terzo mondo, per dare voce, [...] ai reietti, là il messaggio di don Lorenzo, [...] non lo cono-scono direttamente, è presente, si [...]. Con buona pace dei [...] e no, quel messaggio sta nella storia [...] come un seme che, evangelicamente, vive di [...]. Mario Gozzini Anche dopo [...] è piena la terra Nel [...] il prete più amato e discusso del [...] La [...] figura e la [...] lezione sono ancora controversi Ecco [...] Sergio Castellitto nel film «Il Priore di [...] Alessia Bulgari In alto Don Milani [...] i suoi ragazzi La scuola iniziò con [...]. Uno di loro era Michele Gesualdi, [...] presidente della provincia di Firenze «Noi, figli [...] scuola da don Lorenzo» «Venne a prenderci [...] per uno. Era un prete che [...] e questo faceva scandalo. E non era antisemita! /// [...] /// Io ero uno di [...]. Per Michele [...] vi-ta da sindacalista e [...] Provincia di Firenze, don Mila-ni continua ad [...] Lorenzo, il giovane prete che la chie-sa ufficiale [...] in quella canonica appollaiata [...] dove una ventina di [...] i sassi» per sopravvivere. A [...] dalla [...] scomparsa, il pensiero e [...] di quel prete così scomodo [...] ancora tanto vivi da fornire materia per convegni di [...] seminari, li-bri, ed anche per aspre polemiche. Ancora oggi ci si [...] vera-mente don Lorenzo Milani. Gesualdi non ha incertezze: «La [...] scontata. Era un prete, e [...]. Un prete che ha [...] il vangelo senza alibi o compromessi. Nella montagna di scritti [...] si sono coniate molte [...] Lorenzo non può essere definito. Era una di quelle [...] così proiettato alla ricerca continua della verità, [...] è ancora oggi, [...]. Come incontraste don Milani [...] «Non fummo noi ad incontrare Lorenzo, fu lui [...]. [...] contava una ventina di famiglie [...]. Era una realtà poverissi-ma, poche [...] senza corrente elet-trica, senza strade, dove [...] mezzo di trasporto era la [...] due pali incrociati e senza ruote tra-scinati da una [...] di buoi. In quella zona [...] allora, una sola scuola media [...] Borgo San Lorenzo. [...] quel po-vero mucchio di [...] e si accorse che i ragazzi, finite [...] continuavano a stu-diare. /// [...] /// E [...] casa per casa. Ricordo che [...] scuola, aveva bisogno anche delle [...] braccia per lavorare. Ebbene, Lorenzo restò per [...] mangiare, seduto davanti alla porta a leggere [...]. Alla fine [...]. Lo-renzo non si arrendeva [...]. Discu-teva e alla fine [...] anche i più ostinati. [...] lettera che parla del contadino Adolfo e del [...]. Una sorta di parabola [...] la mezzadria come la somma dei tanti [...] che arricchiscono i proprietari, e [...] 40 per cento che [...] famiglia del mezzadro». Don Milani visse anche [...]. Il suo fu un [...] sorta di confino, che accettò umilmente, ma [...] suo magistero. Ne [...] «Chi lo mandò a [...] fu Elia Dalla Costa, [...]. Basta pensare che quando Hitler [...] a lutto tutte le parrocchie. Ma, in quel dopoguerra [...] di Pio X II, forte, potente. Don Loren-zo, invece, con [...] nella parrocchia di Calenzano, gradual-mente si staccava [...] per dare sempre più valore alla chiesa [...] Vangelo. E il mondo cat-tolico tradizionale [...] poteva [...]. [...] Dalla Costa, che era anche [...] gran [...] scegliere tra la chiesa ufficiale [...] il suo pretino. E Lorenzo si ritrovò [...]. Ma la chiesa aveva [...]. Ancora oggi la [...] figura è og-getto di feroci [...]. [...] chi lo ha trovato [...] del Concilio e, addirittura al dramma degli [...]. Un prete [...]. Era in antici-po sul [...]. Per questo non è [...]. Lo hanno definito in [...] scomodo, ribelle, disubbidiente alla [...] chiesa, men-tre era [...]. Chi lo ha definito [...] degli obiettori, chi come un santo e [...] dominatore del-le coscienze dei ragazzi. Per Ran-chetti sul Manifesto, era [...] al dramma degli ebrei. Nulla di tutto questo. Dire che Lorenzo era [...] degli ebrei non sta né in cielo [...]. Nella lettera ai giudici, [...] come del [...] del Signore disperso e [...]. Quando [...] libro, [...] uomo, sulla strage degli ebrei». /// [...] /// [...] il suo rapporto con [...] «Lorenzo era uomo, prete [...]. [...] delle ingiustizie, della mancanza di [...] di [...] del-lo sfruttamento. Era un umo critico [...] aveva il coraggio di scegliere gli ultimi [...] suoi i loro problemi. Faceva scuola ai poveri, [...] parlare del suo Dio, ma anche perchè [...] impadro-nissero di uno strumento, la parola, che [...] e permetteva loro di incidere su altri [...] mondo ingiusto e sbagliato. Loren-zo si guardava intorno e [...] che i poveri, i dimenticati, gli esclusi erano privi [...] dei potenti. E [...] quella differenza: non per fare [...] ogni ope-raio un ingegnere o viceversa, ma per far [...] non implicasse [...]. Cosa pensava del concetto di [...] si era trasformato dentro. Non era il bianco [...]. /// [...] /// Per lui [...] erano un valore in sé, [...] portatori di una cultura che non emergeva perchè schiacciata, [...]. Dovevano quindi avere gli [...] emergere, per riscattarsi. Non insegnava ai poveri [...]. Insegnava loro [...]. Poi avrebbero saputo loro cosa [...] per [...] una [...]. E ogni [...] azione, ogni suo [...]. Lettere a una professoressa nasce [...] di una scuola fortemente selezionatrice, competitiva e non formativa. E così Lorenzo dà [...] mettendo a confronto due modi di fare [...] insegna-re. Ogni scritto uscito dalla [...] non nasce da astratte [...] realtà e da bisogni estremamente pratici. Lorenzo osserva [...] e in-segna a reagire da [...] liberi. Aveva gli occhi spalancati [...]. Su ciò che vedeva, osser-vava, [...] prendeva posi-zione e amplificava il particolare [...] divenire generale. Per questo il suo [...]. /// [...] /// Per questo il suo [...]. (0)
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