KosmosDOC: © 2006-2024 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
Doveva venire anche [...] Wenders. A compiere un «safari» [...] Napoli, e a [...] assieme al sindaco [...]. Poi, in-vece, il [...] ha dato forfait, colpito da [...] e per certi [...]. [...] tra un sindaco [...] e un cineasta [...]. Se vi [...] a [...] può essere doppiamente ubria-cante. Per napoletani e non. Perché anche chi vive a Napoli può ignorare cosa si nasconde dietro [...] facciata [...] Suor Orsola Be-nincasa. La città è [...] dai pastori, il traffico [...] devastante del solito, ma appena si supera [...] via Suor Orsola 10, sembra che cominci Il [...] rosa. Questa antica cittadella con-ventuale [...] e adibita a istituto universitario da più [...] meriterebbe di per sé un viaggio. [...] uno dei «polmo-ni» con [...] la cultura inaffondabile di questa città straordinaria. E ora, fino al [...] nei suoi magnifici lo-cali una mostra che [...] più moderno si possa immaginare. Il viaggio nel tempo, [...] andata e ritorno. Dalla Napoli di fine [...] che almeno culturalmente sta rifiorendo -ci si [...] labirinto architettonico del [...] e si riemerge nel [...] postmoderna. Cinque mostre, solo due [...] ma integrate in modo talmente perfetto da [...] viaggio nel modo di guardare alla metropoli. In più, una serie [...] dei quali il vertice [...] doveva essere il momento [...] studiosi e ap-passionati saranno assai più curio-si [...] in gennaio ci sa-ranno altre due tornate: [...] il 15 sui temi «Città di [...] di vetro» e «Il [...] con interventi tra gli altri di Fran-cesco De Sanctis [...] di Suor Orso-la è il rettore), [...] William Mitchell, Mario Martone, Alberto Abruzzese, Luigi Lombardi Satriani, Daniele Del Giudice e del [...] Mimmo [...] che è uno degli [...] 21 al 23 su «Le trasformazioni della [...] «Lo sguardo entropico» con la presenza, [...] del fotografo americano Le-wis [...]. Certo, in tutto ciò, Wenders [...] stava bene. Solo che ci sarebbe [...] Wenders di [...] fa, quello che osservava [...] sguardo quasi vergine, restituen-doci [...] (in Alice nelle città, [...] in Paris, Texas) come se i suoi [...] primi a [...] in assoluto. Con tutto il ri-spetto [...] del Cielo sopra Berlino, oggi ci sembra [...] città senza angeli né dei. E, dal punto di [...] su come [...] possa catturare una realtà [...] trasformazione, dove la modernità è già costretta [...] la propria memoria: che in certi casi [...] in altri è archeologica, in altri ancora [...] i più interessanti) è semplicemente sedimentata, nel-le [...] invecchia in pochi anni e dove, nonostante [...] le vite, le nostre vite. In questo senso, è [...] partendo dalle me-tropoli per [...] che le abita. Prime due tappe (ideal-mente): [...] e «Risonanze meccaniche», dedicata [...] Bagnoli. Due «mostri», due enormi [...] stanno lì, abbandonati, in attesa di riuso. Marghera è inda-gata (per [...] cultura del comune di Venezia) da 15 [...]. Ciascuno vi ritrova tracce [...] esal-tando a volte la bellezza sinistra delle [...] volte la loro grottesca decadenza. [...] a Bagnoli (una delle due [...] inedite) è diverso. Da un lato Raffaella [...] foto-grafando Bagnoli negli anni [...] fabbriche funzionava-no, ne dà una visione viva, [...] France-sco [...] oggi (e partendo da [...] andare sempre più nel dettaglio), punta a [...] sintesi, mo-strandoci prima il degrado [...] e rintracciando poi, nei [...] speciale e in-comprensibile dei singoli macchi-nari, dei [...] abban-donato, di [...] post-in-dustriale che -paradossalmente, ma [...] per noi più lonta-na ed enigmatica dei [...] è più facile capire [...] una piramide egizia, che rico-struire dagli avanzi [...] il lavoro (tecnico e umano) che vi [...]. Questo doppio approc-cio viene [...] con le antiche foto [...] dove si vede Bagnoli [...] inserita in un tessuto urbano che aveva [...] riti e la [...] compattezza. Una bellissima lezione di [...]. /// [...] /// Da due metropoli apparente-mente [...] Napoli e Ve-nezia si passa al concetto stesso [...]. Gabriele Basilico, già presente [...] Marghe-ra, compone uno stupefacente sag-gio per immagini [...] «Sezioni [...] paesaggio» (già vista alla Biennale del [...]. La cosa stupefacente è [...] potrebbe essere in cia-scuna delle sei zone: Basilico [...] e voluta-mente riprende paesaggi senza persone (ma [...] Milano quando le avrà scattate, per trova-re [...] auto: alle 5 di mattina di Ferragosto?). Milano e i suoi [...] piccola mostra «Archivio del-lo spazio», che proviene [...] assai più ampio della Provin-cia milanese: pura [...] e propria «mappa» del territorio in cui [...] prevale sulla bellezza delle immagini. Poi, in «Dintorni dello [...] gente. [...] mostra inedita, e nasce [...] bellissimo che verrà replicato nel [...] un co-mitato di esperti [...] Mimmo [...] Fabrizio [...] e Roberta Valtorta -ha [...] esordienti, fra i 130 che avevano inviato [...] ha dato loro carta bianca per lavorare [...] Napoli, [...] temi, raccon-tare storie. E [...] si arriva al modo [...] scelta di campo per vedere la città [...]. Gli 8 sono Marco Calò, Alessan-dro Cimmino, Paola Di Bello, Al-berto Giuliani, Giuseppe Irrera, Si-mona [...] Claudio Sabatino e Cristina [...]. Alcuni di loro hanno [...] e propri saggi antropologici, altri hanno az-zeccato [...] vista» sulla città. Esemplare il lavoro di Paola Di Bello, che ha girato per la peri-feria alla [...] di cal-cio, e ha semplicemente fotografa-to le [...] che si vede dietro la rete. La porta di cal-cio diventa [...] finestra sul mon-do, su ciò che si vede e [...] ciò che si immagina (il campetto che sta die-tro [...] e, chissà, i ragazzi che ci giocano). Altrettanto forte la scelta [...] Marco Calò, che con lo-devole faccia tosta ha chiesto [...] entrare nei «bassi», piazzare la macchina fotografica [...] inquadrare semplice-mente le persone che la guardano [...] attente, attana-gliate, indifferenti); ogni foto ha come [...] programma che andava in onda in quel [...]. Molto ruspante, e affasci-nante, [...] Giuseppe Irrera: partire anche [...] dalla tv, quella «locale», [...] Napoli è un fortissi-mo veicolo di miti e [...] cittadini, e beccare poi al volo i [...] e i «guaglioni» di [...] un seppia che in qualche modo li [...] loro nonni. Vuote di gente, ma [...] di Alessandro Cimmi-no: tutte scattate [...] a 60 chilometri [...] cogliendo pezzi di paesaggio [...] andare di corsa, (è bello [...] in parallelo alle stupende [...] Marghera che Mimmo [...] ha scattato da un [...]. E così via. Anche i collage formato [...] Cristina [...] le panoramiche in stile [...] Claudio Sabatino (in un bianco e nero «svuotato» [...] Bagnoli simile alla [...] di Ford), i trittici [...] Simona [...] e il reportage già [...] Alberto Giuliani aiutano a com-porre un mosaico [...]. Tanto da suscitare una [...] subito la mo-stra del [...] magari con altre storie [...] non accop-piare dei reportage scritti?), altre idee, [...]. Alberto Crespi Suor Orsola Benincasa [...] a università Una vera e propria cittadella [...] maggiori [...]. Trentatremila metri quadri comprendenti [...] grandi conventi, chiostri, orti e giardini. È in questo straordinario [...] sorge [...] Suor Orsola Benincasa, [...] fondata a fine [...] dalla principessa Adelaide Del Balzo Pignatelli, [...] il compito principale di contribuire allo studio [...] della condizione femminile nel Mezzogiorno. Attualmente il Suor Orsola [...] compiti e vocazioni. Le iniziative più innovative [...] al corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, [...] i due [...] indirizzi archeologico e [...]. Nel campo delle culture [...] nelle loro componenti espressive come il teatro, [...] cinema, la fotografia. In questa prospettiva si [...] nel panorama accademico italiano, come la produzione [...] o di cd come quello su Viviani [...] Maria Pia De Vito e da un gruppo [...] Enzo [...] Rita [...] Paolo [...] e Daniele Sepe. Le topografie del Mediterraneo [...] «Gli approdi di Ulisse», corso di perfezionamento [...] da Domenico Antonio Conci, Massimiliano Marazzi e Alfonso Mele. Strettamente legata a questo [...] presso il Suor Orsola di un laboratorio [...] trattamento di reperti e materiali provenienti dagli [...] grandi ricadute sul piano pratico. Un seminario permanente, intitolato [...] Meridiana», discute di identità [...] del Mediterraneo. Prima Università in Italia, [...] Suor Orsola ha dato vita ad un corso di [...] coordinato da Augusto [...]. Alcune immagini dalla mostra «Foto Città» [...] a Milano, Venezia e Napoli Dettaglio metropoli Nella [...] una mostra fotografica straordinaria racconta il mutare [...] Milano, Venezia Napoli, obiettivo sul labirinto urbano Nel [...] tra arcaiche risonanze e [...] è più intenso che altrove Bagnoli? È [...] e del fuoco [...] che illustra suggestivamente la [...] storie, bisogni diversi. Cosa ci dicono le [...]. Il mito racconta come [...] da Ulisse che, primo tra gli uomini, [...] malia del loro canto, si lasciassero andare [...] toccare, morenti, le rive di al-cuni celebri [...]. Uno di questi approdi [...] Napoli, [...] dalla sirena partenope prende origi-ne e nome. In un celebre passo [...] «Dialettica [...] e Adorno affermano che [...] delle sirene ha inizio la modernità: il [...]. Que-sto luogo è fin [...] teatro di una tensione costante [...] natura e cultura, tra [...] e logos, tra [...] interrogazione del sito e la [...] trasformazione prometeica. Ov-vero tra le polarità costitutive [...] e periferia, fra dicibile [...] fra significazione e visione -fanno [...] ogni città un labirinto spaziale e tem-porale. Alle varie figure di [...] dedicata [...]. [...] della città e [...] la-birinto appaiono per molti versi [...] per dritto o per rovescio. Sia che il labirinto [...] negazione costitutiva [...] li-neare della «polis», come [...] tenebra in cui risuona il grido del Mi-notauro, [...] ne descriva letteral-mente delle topografie, resta comu-ne [...] città sia una giusta po-sizione fitta, aggrovigliata [...] tempi e di luoghi, di apparte-nenze e [...] solitudini e di solidarietà, di [...] e di Philia. /// [...] /// Questi due ca-ratteri derivano [...] uno scenario di compresenze, si-multaneità, di nodi, [...] ad ogni significazione nor-mativa. Una compresenza [...] in-sieme indicibile, al più [...] esperienza, di visione, di canto. La città si rivela [...] palinsesto di sguardi e di figure che [...] interstizi del «logos» compatibilità e incompa-tibilità, somiglianze [...] sfuggono alle cronologie o alle altre causalità [...]. La mostra napoletana allinea una [...] di immagini vecchie e nuove intese appunto come emblemi [...] compre-senze, come catalogo di momenti e [...] in [...] di ogni racconto meramente cronologico. Così le bellissime foto [...] di Giulio Parisio e [...] di Raffaela [...] e di [...] di Bagnoli custodiscono [...] trama del mito che [...] e nei laminatoi che il XX se-colo [...] su quelle acque. E, allo stesso modo [...] periferie na-poletane raccolte in una sezione inti-tolata «Dintorni [...] mo-strano la scarsa pregnanza di opposi-zioni quali [...] una irreversibile obsolescen-za dalle metamorfosi stesse delle [...] cui Napo-li appare una sorta di anticipazione [...]. Così Walter Benjamin si riferi-va [...] periferia, con una espressione doppia che accanto al senso [...] sembra rivelare in filigrana una [...] generativa: una incessante produzione di forme, anonima e potente [...] un respiro collettivo. Margini perturbanti -di cui [...] e [...] catturano solo la negati-vità [...] spendibile sul mercato -gravidi di forme e [...] al futuro. [...] di questa linfa oscura di [...] significante. Essa, cioè, significa ma [...] inaudita, le mappe mentali della [...]. Al-cuni degli scatti esposti sembrano [...] già lasciato la figura del centro, del [...] al suo destino tole-maico, guardando [...] modo [...] alla città come un «aper-to», [...] un incrocio di mappe so-ciali, mentali, di culture: una [...] city». Una fitta cartografia di [...] da penetrare perspicua-mente, senza superiori certezze pro-spettiche. Come nei «trittici» di Si-mona [...] o negli «intervalla [...] di Claudio Sabatino, lande [...] prima e il dopo della modernità si [...] sce-nario di resti allegorici. O ancora, in quelle [...] ri-flettono negli sguardi di «telespetta-tori» fotografati da Marco Calò [...] geografia oniricamente catatonica di una [...] city» che sembra esten-dersi [...]. Naturalmen-te, dalla perdita di [...] non deriva necessariamente lo smar-rimento ingenuo dello [...] perdersi deve essere «metodico», [...] di Amleto. La visione che docu-menta [...] esempio, con-fondersi mimeticamente col suo og-getto sino [...] certe convenzioni rappresentative del nuovo pathos metropolitano. E [...] a porsi, avrebbe detto Roland [...] la questione della [...]. /// [...] /// E [...] a porsi, avrebbe detto Roland [...] la questione della [...]. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|